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Visualizzazione post con etichetta Korea trip. Mostra tutti i post
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mercoledì 12 novembre 2014Aggiornato il:

Ultima (ma intensa) giornata a Seoul



Diario di viaggio in Corea
23 e 24 agosto 2014


Taiyaki
Colazione con Taiyaki
(il dolce giapponese a forma di pesce col ripieno di azuki).


Oggi è il nostro ultimo giorno in Corea, ma siccome abbiamo il volo a mezzanotte c'è ancora tutta una giornata davanti.

Stamattina andiamo al Namsangol Hanok Village, un complesso di abitazioni tradizionali della dinastia Joseon provenienti da diversi posti della città e collocati ai piedi della montagna Namsan.
Queste case tradizionali appartenute a famiglie di diverse estrazioni sociali conservano al loro interno mobili e utensili da cucina originali. Il tempo non è dei migliori, ma la visita è piacevole.
Nei cortili degli hanok si possono anche provare gli sport e i giochi dell'epoca, e considerando che l'ingresso a questo parco è gratuito direi che ne vale davvero la pena.


giovedì 6 novembre 2014Aggiornato il:

Tour de force culinario (e non) a Seoul



Diario di viaggio in Corea
22 agosto 2014



Penultimo giorno a Seoul (e in Corea). Questo si traduce in: dobbiamo visitare il più possibile, camminare come i pazzi, girare la città in lungo e in largo, scovare gli angoli nascosti e i quartieri che ancora ci mancano ecc. ecc.

Detta così mette un po' d'ansia, e invece questo è stato uno dei viaggi più rilassati degli ultimi anni (forse perché non ho dovuto avere niente a che fare con le ferrovie cinesi). Certo, un po' di frenesia mi è presa, specialmente quando ho iniziato a pensare che prima o poi dovrò fare la valigia.

Ma andiamo con ordine.

La nostra prima tappa è Hongdae, che essendo un quartiere super giovane e pieno di locali andrebbe visitato di notte. Noi invece ci andiamo di prima mattina, e infatti è - giustamente - tutto chiuso. L'errore madornale nell'orario ci regala però un evento a sorpresa: capitiamo nel bel mezzo della festa di laurea in università! Ci infiliamo tra i parenti e rubiamo qualche scatto ai neo-laureati, che presi dall'emozione non si accorgono di noi (e meno male, io mi sto vergognando tantissimo).

Seguiamo il corso principale dove immagino di trovare murales o almeno qualche scritta sui muri dato che si chiama Wall Painting Street, ma troviamo solo un giardinetto con qualche tossico che batte moneta. Qualche disegno c'è invece in Picasso Street e i murales più belli secondo me sono in Club Street.

Mattina a Hongdae
Hongdae


venerdì 31 ottobre 2014Aggiornato il:

Samsung d'light (e Seoul)



Diario di viaggio in Corea
21 agosto 2014


Gangnam sotto la pioggia


Cosa si può fare a Seoul, quando ci si sveglia sotto la pioggia? Tantissime cose. Una di queste è sicuramente andare al Samsung d'light (non vedevo l'ora!).
Ci troviamo a Gangnam, un quartiere ricoperto di grattacieli dalle forme futuristiche, centri commerciali che si sviluppano in verticale, e negozi di lusso. In mezzo a tutto questo svetta il grattacielo Samsung Electronics, in cui si trovano i tre piani espositivi di Samsung d'light.


lunedì 27 ottobre 2014Aggiornato il:

Ritorno al futuro (Seoul)



Diario di viaggio in Corea
20 agosto 2014






Questa mattina dobbiamo lasciare il nostro hanok (e Jeonju), ma abbiamo ancora un paio d'ore che impieghiamo per spingerci oltre il ponte e visitare un pezzo di città che non abbiamo ancora visto.
Come spesso succede, camminare senza una meta precisa riserva qualche sorpresa.

Notiamo un po' di movimento lungo il fiume, e seguendo qualche venditore ambulante ci troviamo nel pieno del mercato mattutino. Non posso parlare di veri e propri banchi, per lo più ci sono prodotti esposti su teloni stesi sul pavimento e sembra l'esposizione abusiva di generi di prima necessità provenienti da orti casalinghi, ma è tutto molto pittoresco.

I frutti di mare sono freschissimi - i granchi tentano la fuga, i pesci cercano di saltare fuori dalle bacinelle - e i mercanti hanno un'età che varia dai settant'anni all'immortalità.

La cosa che mi stupisce di più è che in questo posto, dove mi aspettavo come minimo sguardi curiosi se non proprio ostili nei nostri confronti, riceviamo invece una sorta di tacita e divertita tolleranza. Mi sembra improbabile che siano abituati ai turisti occidentali, forse sono solo persone semplici che apprezzano questa nostra straniera incursione nel loro mondo.


giovedì 23 ottobre 2014Aggiornato il:

Jeonju - Cortili, angoli nascosti e ispirazioni.



Diario di viaggio in Corea
19 agosto 2014



Jeonju permette di immergersi completamente nella cultura e nella tradizione coreana.
Arrotolare il futon appena alzati, fare colazione seduti sui cuscini guardando attraverso le finestre la città che piano piano si sveglia, e poi sedersi in cortile dove qualcuno ha steso i panni ad asciugare. Sono gesti semplici che mi rendono partecipe di una quotidianità che sono grata di poter sperimentare.

Il mio posto preferito
Jeonju Hanok Village


venerdì 17 ottobre 2014Aggiornato il:

Jeonju: Hanok experience



Diario di viaggio in Corea
18 agosto 2014



Neanche a farlo apposta questa mattina Busan si sveglia sotto una pioggia torrenziale. Sembra quasi volerci dire "vi ho concesso tre giorni di sole, ora andate via che devo far arrivare un po' di brutto tempo".
In effetti mi ritengo molto fortunata per le condizioni meteo trovate fin'ora.


Busan, stazione degli autobus
Stazione Autobus Busan


L'autobus ci impiega più di tre ore per arrivare a Jeonju. Appena fuori dalla stazione troviamo un punto informazioni dove prendiamo una cartina e chiediamo di indicarci la posizione del nostro hanok* (operazione a quanto pare complicata dato che prende diversi minuti).

*Hanok è il termine che indica l'architettura tradizionale coreana, che comprende anche i materiali utilizzati e il bisogno di essere in armonia con la natura seguendo le indicazioni del feng shui. 


lunedì 13 ottobre 2014Aggiornato il:

Busan dai mille colori



Diario di viaggio in Corea
17 agosto 2014



Se ancora non ero abbastanza innamorata di questa città, oggi ne sono completamente conquistata. Gamcheon Culture Village è un villaggio abbarbicato sulla collina con casette basse, tetti colorati, e percorsi artistici e culturali. Qualcuno l'ha paragonata a Santorini, per i tetti blu e le pareti bianche. Altri hanno scritto che assomiglia a Burano, per le case colorate.
Io penso che sia semplicemente e squisitamente unica.

Vista d'insieme all'ingresso

Gamcheon Culture Village



giovedì 9 ottobre 2014Aggiornato il:

Busan: spiagge, nuotate e vedute pazzesche.



Diario di viaggio in Corea
16 agosto 2014



Dopo una bella dormita facciamo colazione in camera. In questo hotel viene servita sui vassoi alla reception, che vengono riempiti a piacere e portati in stanza. Cose semplici ma buone: caffè, succo di frutta e pane tostato con marmellata.

Colazione in camera
Angel Hotel Busan



lunedì 6 ottobre 2014Aggiornato il:

Folle folle Busan



Diario di viaggio in Corea
15 agosto 2014



Questa mattina per lasciare la nostra Homo Nomad Guesthouse abbiamo dovuto tirare fuori i fazzoletti.
La padrona di casa aveva i lacrimoni già di prima mattina, quando siamo scesi a fare colazione e dovevamo ancora chiudere le valigie.
Il momento dei saluti è stato indimenticabile. Dopo il classico scambio di mail, la promessa di rivederci prima o poi, l'invito a venire in Italia e frasi che sembrano di circostanza ma che invece arrivavano dal cuore c'è stato l'abbraccio più bello che potessi aspettarmi.

Sono andata via col magone. Io mi commuovo facilmente ed è stata dura trattenermi dall'andare via in lacrime.

Ci si può affezionare così tanto a qualcuno in così poco tempo? La cosa che mi ha colpita ed emozionata di più è che in questi giorni abbiamo visto arrivare e partire molta gente, ma non ho mai visto Madame così dispiaciuta. Non vorrei sembrare presuntuosa, ma credo che nei nostri confronti ci sia stata da subito una sintonia e una simpatia (ricambiata) particolare.


giovedì 2 ottobre 2014Aggiornato il:

(Ultima) giornata di pioggia a Gyeongju



Diario di viaggio in Corea
14 agosto 2014



Ha piovuto tutta la notte e stamattina non accenna a smettere. In casa si sta bene, ma sotto a questo diluvio dover uscire in cortile per andare in bagno è un po' scomodo.

Cosa si può fare in un giornata di pioggia? In un città come questa (oggi potevamo scegliere tra la montagna, le tombe reali, il parco nazionale, o un gita fuori porta, per esempio Andong) ben poco. 

Ci divertiamo un po' con i giochi per due sul tablet (abbiamo riso come due bambini, e comunque vorrei sottolineare che sono troppo forte quando finalmente capisco le regole) e quando ci sembra che la pioggia sia meno intensa usciamo.

Per le vie incontriamo pochissima gente. Ci infiliamo in un tempio per ripararci un po'. I colori, nonostante il cielo grigio, sono molto brillanti.
In una sala alcune persone sono riunite, ma sembra più un incontro tra amici che un affare religioso.

Gyeongju sotto la pioggia
Gyeongju


giovedì 25 settembre 2014Aggiornato il:

Nel villaggio di pescatori



Diario di viaggio in Corea
13 agosto 2014




La nostra meta di oggi è la costa sud-est della Corea che dista un'ora e mezza di autobus da Gyeongju. La giornata non è delle migliori per andare al mare, ma io sono una testona e quando decido qualcosa è difficile farmi cambiare idea.

Fin'ora il tempo è stato clemente con noi, ci ha regalato giornate di sole che mai più ci aspettavamo.
Oggi il cielo è un po' grigio e sembra proprio che il brutto tempo stia arrivando.


Il paesaggio è incredibile, attraversiamo montagne, laghi, campi coltivati. A parte qualche piccolo agglomerato di case questo territorio sembra quasi totalmente disabitato e le poche persone che ci sono sull'autobus scendono in posti che a me sembrano in mezzo al nulla.


Arriviamo a Gampo, una piccola città portuale dove il tempo sembra essersi fermato ad un quarantina d'anni fa. Mi sembra incredibile come la Corea del Sud, che è piuttosto piccola, abbia così tante facce. Si passa dal futuro al passato in poche ore di autobus. La mia speranza di trovare un ufficio informazioni, o addirittura un posto dove noleggiare un motorino si spegne subito. Ci troviamo in un posto completamente fuori da qualsiasi circuito turistico, e lo capiamo anche dal modo in cui ci guarda la gente, un misto di curiosità e diffidenza.

Per me il bello è anche questo. Scoprire posti particolari, che non sono segnalati in nessuna guida (e mai lo saranno), perdersi, affidarsi all'istinto. E trovare sempre il modo per meravigliarsi.
Io poi sono un caso patologico, riesco a vedere il bello dappertutto.

Il porto, le reti e un gatto pescatore.
Gampo



lunedì 22 settembre 2014Aggiornato il:

Tanta fatica per Buddha - secondo giorno a Gyeongju



Diario di viaggio in Corea
12 agosto 2014




Stamattina appena apro gli occhi mi sembra di essere un blocco di marmo, e non è solo perché ho dormito come un sasso. Diciamo che dormire per terra (i materassi Yo tradizionali sono sottili) non è il massimo della vita, ma ne sento i benefici, soprattutto alla schiena. Mi sento benissimo.


Oggi andiamo a visitare due posti per cui Gyeongju è famosa, il Tempio Bulguksa e Seokguram Grotto. In Corea i templi sono arroccati sulle montagne, e andarli a visitare comporta una bella dose di volontà e gambe buone. Le mie in questi giorni non sono al top, ho qualche problema ad un ginocchio, ma penso di farcela quindi andiamo.


Il viaggio in autobus dura un'oretta. Ad ogni fermata sale parecchia gente, ma quasi tutti sono diretti all'acquapark che si trova poco fuori dalla città, perciò quando arriviamo a destinazione non restiamo in molti.

Siamo ai piedi della montagna, e dopo una breve salita arriviamo al Tempio Bulguksa.
Appena varcato l'ingresso passiamo attraverso ad un giardino circondato dagli alberi e ci sono ponti, laghetti con le carpe, e altre porte.

Il corpo principale è costituito da un edificio che si affaccia su un cortile interno porticato, dove ci sono due pagode in pietra. Una delle due purtroppo è in restauro, quindi la guardiamo divisa in pezzi da dietro il vetro della palazzina che la protegge.
Gli altri edifici si sviluppano ai lati e alle spalle di quello principale, secondo una pianta regolare divisa da mura, cortili e padiglioni interni.





venerdì 19 settembre 2014Aggiornato il:

Gyeongju, museo a cielo aperto




Diario di viaggio in Corea
11 agosto 2014




Questa mattina il cielo è sereno e c'è un bel sole caldo. Il meteo promette ancora tempesta, ma al momento si direbbe proprio che sbagli.

Lasciamo il nostro ostello prestissimo, insieme ad un bigliettino di saluti per il ragazzo della reception che non c'è ancora e usciamo in strada. Dobbiamo prendere la metro per andare alla stazione degli autobus, fare i biglietti e partire.
Non ho ben chiaro dove sia questa stazione, ma a volte mi dimentico che sono in Corea e che certe preoccupazioni non hanno senso di esistere qui. (Direi che è quasi impossibile perdersi, con tutte le indicazioni e i cartelli che ci sono).

Arriviamo prima del previsto, quindi riusciamo a prendere l'autobus espresso per Gyeongju, che è quello che costa un po' di più essendo più lussuoso.
Ci sono solo tre sedili per fila, uno singolo e due vicini. Le poltrone sono perciò molto larghe e hanno ogni comfort. Ci si può sdraiare e tirare su l'alza-piedi, il poggia testa ha le casse stereo incorporate per ascoltare la musica (comandi sul bracciolo) e l'imbottitura del sedile in pelle è avvolgente e comodissima. Questo sì che è viaggiare.


giovedì 11 settembre 2014Aggiornato il:

Gita da Seoul: Suwon Fortress



Diario di viaggio in Corea
10 agosto 2014




Oggi è San Lorenzo, ma a giudicare dal colore del cielo ho paura che stanotte non vedremo nessuna stella cadente. Dopo tante belle giornate di sole oggi il cielo è nuvoloso e il meteo annuncia pioggia.

Questa mattina facciamo un viaggetto alla scoperta di Suwon, dove c'è una fortezza inserita nella lista dell'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità. E' stata costruita nel 1794 ed è racchiusa da quasi sei chilometri di mura.

Si trova a circa 30 chilometri da Seoul, a ci si arriva con la linea 1 della metro dopo circa 40 minuti.
Di fronte alla stazione prendiamo l'autobus che ci porta nei pressi dell'ingresso, dove facciamo i biglietti (costa solo 1,000 won a testa). Applichiamo l'adesivo sulla maglietta per poter girare liberamente all'interno: dato che ci sono diversi punti di ingresso lungo il perimetro delle mura ai guardiani basterà controllare che siamo in possesso del bollino.

Tombino



domenica 7 settembre 2014Aggiornato il:

Seoul: palazzo reale, villaggio tradizionale e sorprese.



Diario di viaggio in Corea
9 agosto 2014



Seoul è una città che sorprende. Dopo pochi giorni mi sto già abituando alle strade, ai semafori, agli ingressi delle metropolitane, e continuo a camminare col naso per aria guardando i palazzi, gli scorci che intravedo nelle vie, e il cielo. 

Persino la lingua inizia ad essermi familiare, pur non capendo una parola. Il coreano è una lingua melodica, che viene parlata accompagnandola dal movimento del viso. La gestualità è tipicamente orientale, nel modo che hanno di porgere gli oggetti, di invitare qualcuno a sedere, o nel rifiutare qualcosa agitando la mano vicino alla guancia.

Mi piace camminare per Seoul e stupirmi dei contrasti. L'architettura moderna dei grattacieli convive con i palazzi più vecchi e con le poche case tradizionali che ancora resistono, e a me questo mix piace davvero un sacco.

Architettura metropolitana
Seoul Architettura metropolitana


martedì 2 settembre 2014Aggiornato il:

Una intensa giornata a Seoul (e cena con bulgogi)



Diario di viaggio in Corea
8 agosto 2014


Come al solito il fuso orario ci fa svegliare prestissimo, così ne approfittiamo per vedere Seoul all'alba. Oggi è una splendida giornata e vale la pena uscire subito.
Vista l'ora decidiamo di andare al mercato del pesce, che si trova dall'altra parte del fiume Han, nella zona sud di Seoul. C'è davvero poca gente in giro, e anche sulla metro siamo in quattro gatti.
Penso che sia in parte dovuto al fatto che probabilmente anche i coreani sono in ferie in questo periodo.



Pubblicità di videogiochi nella metropolitana di Seoul.
Seoul metro



giovedì 28 agosto 2014Aggiornato il:

Diario di viaggio in Corea - Arrivo a Seoul

Diario di viaggio in Corea
6 - 7 agosto 2014


Finalmente è arrivato il giorno della partenza. Usciamo presto di casa per andare a prendere, a piedi, il treno a Stazione Dora per l'aeroporto di Caselle (Torino). Ieri sera ho controllato il sito: c'è un treno ogni mezz'ora, dunque siamo in perfetto orario.

Sono già in modalità Corea, quindi faccio i biglietti prima di accorgermi che sul tabellone c'è qualcosa che non quadra. C'è un treno alle 8.50 (partito da 5 minuti) e il prossimo è alle 10.10, ma non è un treno, bisogna uscire e aspettare una navetta. In buona sostanza il treno NON C'E' e la navetta parte tra più di un'ora. 
Il famoso sito aggiornerà gli orari con tutta calma un paio di giorni dopo (mossa davvero intelligente tagliare le corse dal 3 al 31 agosto, periodo di maggiore afflusso, pubblicando oltretutto la modifica con giorni di ritardo), e noi adesso non possiamo fare altro che chiamare un taxi.
Ciao Torino, non mi mancherai per niente.

Passato in un attimo il nervoso per l'inconveniente mi preparo mentalmente al lungo viaggio. Facciamo tappa a Istanbul Ataturk, aeroporto che conosciamo già quindi passiamo velocemente le poche ore di attesa per salire sul volo che ci porterà a Seoul.
Viaggiamo per la seconda volta con Turkish e le 9 ore e mezza di volo passano abbastanza in fretta.

Seoul ci accoglie con il cielo grigio e una temperatura fresca. Siamo finalmente in Corea.

Non mi sento particolarmente spaesata, mi sembra tutto così facile. Seguiamo le indicazioni e prendiamo il treno AREX che collega l'aeroporto alla città (uno ogni 10 minuti) poi con la Metro Line 2 arriviamo alla nostra stazione Euljiro 3-ga e troviamo subito il nostro ostello. Siamo in una via secondaria, piena di negozi di sanitari e ricambi. Per un attimo mi chiedo dove diavolo siamo finiti.

L'ostello è al terzo piano di una palazzina (in realtà è al secondo, ma qui il piano terra è considerato già il primo), gli scalini sembrano disegnati da un'architetto ubriaco per quanto sono irregolari, e al secondo piano c'è un karaoke (noraebang in coreano) un po' losco. La nostra stanza non è ancora pronta, così lasciamo le valigie e andiamo a mangiare qualcosa.

Ristorante coreano (nell'insegna c'è scritto "Zuppa di maiale")
Ristorante coreano


La zona intorno all'ostello ora che siamo senza bagagli al seguito mi sembra diversa, e inizia a piacermi. Ci sono un sacco di ristorantini nascosti nelle vie alle spalle del vialone dove ci sono enormi grattacieli. Non ho molta fame, così entriamo in un 7-eleven (i market aperti 24 ore su 24) a prendere un paio di onigiri e li andiamo a mangiare sul Cheonggyecheon Stream.

Cheonggyecheon Stream
Cheonggyecheon Stream


Attiriamo l'attenzione di un signore dall'altra sponda del canale, che prima ci chiede da dove arriviamo, poi ci indica le enormi carpe che stanno passando davanti a noi. La prima impressione sui coreani è che sono allegri, rilassati e molto aperti. Vedremo se queste impressioni verranno confermate.

Cheonggyecheon Stream
Cheonggyecheon Stream

Finalmente vediamo la nostra stanza. E' minuscola! Però è carina. C'è una tv schermo piatto che è grande quasi quanto il letto e noto due cose che mi lasciano perplessa.

Primo: il curioso sistema di evacuazione in caso di incendio (che spero di non dover mai utilizzare, vedi foto).
Secondo: niente lenzuola per coprire il materasso (che risolvo chiedendone un paio al ragazzo della reception e sistemando il letto come piace a me).

Escape Rope

Sono stanca ma sto morendo dalla voglia di uscire, quindi andiamo a Myeong-dong. Sopriamo subito che l'ostello è in una posizione stupenda per raggiungere a piedi un sacco di zone centrali di Seoul, quindi in una decina di minuti arriviamo alla cattedrale. Non pensavo di trovare così tante chiese in Corea.

Ci buttiamo nelle strade dello shopping, dove ci sono negozi, centri commerciali, bancarelle, ristoranti e tanta ma tanta gente. Questo posto mi piace da morire, e sarà il fuso orario, la stanchezza, o il rimbambimento dovuto al trovarmi dall'altra parte del mondo senza ancora rendermene conto, ma sono euforica.

Cattedrale di Myeong-dong (sullo sfondo a destra la Seoul Tower)
Cattedrale di Myeong-dong

 Vie pedonali a Myeong-dong
Myeong-dong

 UNIQLO (il mio negozio di abbigliamento preferito) e uno dei tanti negozi di cosmetici.
Myeong-dong

Per cena andiamo da Kenzo Ramen* a mangiare i noodles giapponesi (lo so, siamo in Corea, non in Giappone, ma ne avevo una voglia pazzesca). Io prendo la versione "soft", ovvero non piccante con salsa di soia, Lore invece prende i ramen Kenzo (il cavallo di battaglia del ristorante) e ha il primo approccio con la piccantezza coreana. Qui ci vanno giù pesante col peperoncino, bisogna abituare le papille gustative.
Sono entrambi buonissimi.


*Lore è per tutti "Kenzo", quindi era d'obbligo provare questo ristorante.

Ramen in salsa di soia
Kenzo Ramen

Ramen Kenzo (mediamente piccante)
Kenzo Ramen

Ancora un giro nelle vie animate che iniziano a illuminarsi e torniamo in ostello. 
Terminiamo la nostra prima giornata in terrazza, a guardare le luci dei palazzi, la Seoul Tower illuminata, ascoltando i rumori di questa città che mi ha già conquistata.

Myeong-dong
Myeong-dong







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Info pratiche:


Cambio won/euro al momento del viaggio: 1000 won = 0.72 euro


AREX TRAIN
Ci sono due tipi di treni dall'aeroporto Incheon a Seoul:
- Express Train diretto Incheon Airport - Seoul Station (8,000 won - 43 minuti)
- All stop train che ferma nelle stazioni intermedie e si collega a diverse linee della metro. (max 3,950 won - 56 minuti).

Noi abbiamo preso All stop train, siamo scesi a Hongjik Univ. (3,850 won - 48 minuti) per prendere la linea 2 della metro.


Kimchee Guesthouse Myeong-dong
35-16, Supyo-dong, Jung-gu, Seoul

Camera doppia con bagno 46,750 won a notte.

www.kimcheeguesthouse.com


Cheonggyecheon Stream
E' un torrente attraversato da 22 ponti che fino al 2005 era nascosto sotto il cemento.
Dopo le proteste dei cittadini che chiedevano di riportare alla luce questo corso d'acqua sono stati avviati i lavori di ripristino e adesso è un luogo incantevole molto amato dai coreani, che popolano le sue sponde a ogni ora del giorno e della notte. Lungo il percorso ci sono cascate, fontane e passaggi di pietra che si illuminano di sera.



Kenzo Ramen
Due ciotole di ramen enormi per un totale di 16,000 won
Nei ristoranti in Corea l'acqua è sempre gratuita e servita nelle caraffe.


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