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sabato 22 dicembre 2012Aggiornato il:

Fubirai, il fotografo giapponese dei gatti


In un mondo di condivisioni, dove spesso si litiga per non aver citato la fonte.
Tra discussioni sulla paternità di un'idea, e veri e propri "ladri di immagine" più volte sbugiardati pubblicamente che continuano imperterriti nelle loro scopiazzature.

Dove pure io firmo le mie foto (non tanto per paura che qualcuno me le rubi quanto per pura gelosia) ma cerco di essere il più corretta possibile le rare volte in cui utilizzo quelle di altri.


Ho scoperto un blog stupendo.

Lui si chiama Fubirai, ed è un fotografo giapponese che documenta la vita dei gatti che vivono in un'isola nella prefettura di Fukuoka.

In totale controtendenza, le sue foto sono liberamente condivisibili da tutti. Non solo le foto non hanno scritte che ne attestino l'autore, ma lui stesso autorizza a condividerle tranquillamente (per essere sicura di poterle pubblicare qui ho controllato).

Ne ho scelte alcune tra quelle che mi hanno colpita di più, ma andate a visitare il suo blog, ne vale davvero la pena.


martedì 18 dicembre 2012Aggiornato il:

Scegliere gli alberghi fidandosi dei giudizi degli altri?

Quando scelgo gli alberghi per un viaggio in genere mi baso sul mio gusto personale e leggo i commenti dei viaggiatori. Non prendo per buono tutto quello che leggo, è ovvio che ognuno ha esigenze diverse (per me ad esempio è fondamentale che ci siano bagno in camera, frigo e connessione a Internet), però mi faccio un'idea.


In particolare leggo le recensioni su TripAdvisor (su cui lascio anche le mie impressioni quando rientro).
So bene che alcuni commenti esageratamente positivi potrebbero essere pilotati dai proprietari, perciò leggo per prime le recensioni negative, che in genere mi aiutano a capire se la sistemazione può andare bene per i miei standard.
Non so quanto possa essere attendibile un albergo che ha solo commenti super positivi. Una volta mi è capitato di essere l'unica a criticare una sistemazione, e per risposta sono stata aggredita da una serie di mail in cui un Anonimo mi dava della pazza, ed era palese che facesse parte dello staff...


Non do molto peso a chi si lamenta se in reception non parlano bene inglese, o se non sono abbastanza gentili. In alcuni casi però mi fido delle critiche, soprattutto se riguardano "intrusi" in stanza.
Come per quel ryokan a Tokyo che mi piaceva tanto ma pareva abitato da scarafaggi così grandi che nemmeno il gatto del custode poteva farci niente. Sono sensibile a questi temi (fobica è più giusto) e siccome c'erano anche diverse foto che testimoniavano la presenza ho preferito lasciar perdere.
Come dire, magari esageravano, ma nel dubbio ho scelto un altro posto.


lunedì 10 dicembre 2012Aggiornato il:

Un regalo per voi

Siccome siamo sotto Natale è ora di regali, e io ne ho pensato uno per voi.

Ho scelto le 6 cartoline comprate in Cina che mi piacciono di più e le ho usate come sfondo per un calendario. L'idea non è forse tra le più originali, ma mi sembra azzeccata visto che sta per finire l'anno!

Se vi piacciono e volete stamparle, andate giù: dopo le foto ci sono i link per scaricare i pdf. (E' la prima volta che carico i documenti su acrobat, se qualcosa non dovesse funzionare ditemelo che cercherò di rimediare).

giovedì 6 dicembre 2012Aggiornato il:

Premio UNIA: Un Altro Inutile Meme

Mi è stato passato questo meme, che è anche un premio dedicato alla lettura, da Acalia di Prevalentemente Anime e Manga. Nel mio blog non parlo di libri, anche se leggo molto. Ma rispondo volentieri alle 7 domande e ringrazio Acalia per aver pensato a me.

Ah, se poi qualcuno scopre cosa significa UNIA ce lo faccia sapere, che qui non si è ben capito.



1. Qual è il primo libro che hai letto in assoluto?

Domanda molto difficile. Ho imparato a leggere prestissimo, prima dei 5 anni, per necessità. (Guardavo i cartoni animati e mio fratello - 5 anni più grande - invece di leggermi i titoli mi diceva "impara a leggere". Son cose dure da digerire, per una nanetta orgogliosa.)
Comunque, sicuramente ho letto tutte le fiabe possibili, ma il mio primo vero romanzo è stato "Gita al faro" di Virginia Wolf.

sabato 1 dicembre 2012Aggiornato il:

Viaggio organizzato o fai da te?

Prima di partire per la Cina ho avuto qualche dubbio sulla fattibilità del mio viaggio in completo fai da te. Non è stato facilissimo trovare tutte le informazioni di cui avevo bisogno e la scelta della meta mi metteva una certa soggezione.

Per capire se si può partire da soli o se è meglio affidarsi a un Tour Operator è bene valutare alcuni punti.


La meta del viaggio.

Valutando le mete considerate "sicure" (quelle in cui si possa decidere di andare senza far morire di paura nessuno), la scelta del luogo da visitare dirà già molto su che tipo di viaggio si vuole fare.

Ci sono dei posti in cui è importante affidarsi a professionisti, penso ad esempio alle spedizioni nel deserto del Sahara. Viaggi fantastici in Africa, in Paesi difficili da raggiungere.
Ma anche posti in cui la vacanza consiste nel mettersi in costume e stare una settimana a oziare sulla spiaggia guardando il mare (non riesco a non pensare alle Maldive).
Come lo vedete un gatto nero
in Africa?
Per questi viaggi la scelta del Tour Operator è perfetta, e anche consigliata.

Se si vogliono visitare le grandi città viaggiare da soli permette l'assoluta libertà, specialmente nella scelta dei posti da visitare e nei tempi di permanenza.

Parlando nello specifico della Cina, se si vuole visitare alcune città il fai da te è fattibile, invece per spostarsi nelle campagne e in zone più isolate credo che sarebbe meglio affidarsi a una guida.