Diario di viaggio in Cina, giorno 11
12 agosto 2012
Stamattina chiudiamo tutto e lasciamo Shanghai.
Andiamo alla stazione e facciamo i biglietti per Suzhou. Bisogna fare molta attenzione e controllare bene da quale stazione bisogna partire, siccome a Shanghai ce ne sono diverse. La nostra è quella centrale, e stavolta arrivo alla biglietteria super preparata col mio biglietto scritto a mano: numero del treno, orario, stazione di arrivo e partenza
in caratteri cinesi.
Un consiglio a chi andrà in Cina: se trovate un cartello che indica di attraversare la strada usando il sottopassaggio, sappiate che non è un suggerimento. Significa che
dovete usare il sottopassaggio, punto.
Naturalmente l'abbiamo scoperto dopo aver costeggiato tutto il piazzale della stazione recintato (in seguito a un attraversamento un po' azzardato) e non avendo trovato neanche un buco nella rete per poter passare siamo dovuti tornare indietro e passare dal sottopassaggio.
Il viaggio in treno è brevissimo, in mezz'ora siamo a Suzhou.
Appena usciti dalla stazione veniamo assaliti da tassisti, venditori di gite, accompagnatori... Riusciamo a recuperare la cartina (gratuita) all'ufficio informazioni ma devo tenerla stretta perchè cercano di strapparmela dalle mani, mentre provano a vendermi la loro.
Forse si sentono così i "famosi" attorniati dai giornalisti? Bah. In questa versione da Brangelina dei poveri ci liberiamo dei venditori-paparazzi e ci incamminiamo verso non so dove.
Controllatina a i miei appunti, un occhio alla cartina, una domanda a un poliziotto giusto per capire se siamo nella direzione giusta. (Altro consiglio che diventerà il mio MAI PIU' SENZA: portatevi una bussola! Mai sentito il bisogno come qui in Cina di capire dov'è il nord.)