Casette a Dalat |
Diario di viaggio in Vietnam - Due giorni a Dalat (prima parte)
26 agosto 2017
26 agosto 2017
Partiamo presto da Nha Trang stamattina. Giusto il tempo di fare colazione e il nostro autista è già fuori dall'albergo che ci aspetta. Attraversiamo la città per andare a prendere il resto della truppa (Il Suocero e La Vietnamita) e partiamo alla volta di Dalat. Il cielo è piuttosto grigio, e man mano che ci lasciamo la città alle spalle la strada si fa sempre meno trafficata, fino a ritrovarci completamente immersi nel verde.
All'incirca a metà strada ci fermiamo in un "autogrill" a prendere un caffè. È l'ultimo posto utile in cui fermarsi, da qui in poi ci saranno solo salite e curve di montagna. L'autista, che chiamerò Svarione per motivi che vi svelerò nella seconda parte del viaggio, affronta il percorso con molta prudenza. Si dimostra anche molto premuroso nel fermarsi un momento a farci sgranchire le gambe nei pressi di una discarica puzzolente dove il vento gelido ci congela la faccia.
Il sottofondo musicale scelto da Svarione non è male, ma come colonna sonora del viaggio si rivela un tantino monotona. Forse perché è composta solamente da tre brani, tre variazioni della stessa base, mandati a ripetizione, senza sosta. Dopo tre ore di sta roba non ne possiamo più, pur essendone talmente assuefatti da annuire a tempo senza rendercene conto. Ci resterà in testa per sempre, lo so.
Da qualche parte in Vietnam, tra Nha Trang e Dalat |
Man mano che saliamo su per la montagna la nebbia si infittisce, e arriviamo (finalmente) a Dalat. Il tempo non è favorevole, ma devo dire che la foschia e le strade bagnate rendono questa città ancora più affascinante. Sono entusiasta di dove mi trovo. Fin dalle prime vie che vedo, con le case colorate strette e lunghe, con i tetti a punta, tutte in salita e discesa, con un sacco di negozi che vendono di tutto, capisco che questo posto mi piacerà moltissimo.
Dalat si sviluppa attorno al lago ed è soprannominata "la città dei fiori". Il motivo si capisce da subito. Si dice che ci siano più alberi e fiori che persone, e da quel che vedo credo che questa affermazione corrisponda alla realtà.
L'albergo gentilmente prenotato per noi da un amico che abita qui si rivela una sistemazione modesta gestita da un canadese mezzo matto. Abbiamo una stanza molto grande, con una vetrata che avrei adorato se facesse un po' più caldo. Ho aperto la porta del balcone e non l'avessi mai fatto, non si chiude più ed entra un'aria gelida. In bagno non va meglio, l'acqua calda va a singhiozzi e c'è un'apertura sul soffitto coperta da una tettoia appoggiata al tetto. Fa freddo, e sul letto c'è una copertina sottile. Molto bene. Non posso definirla proprio una topaia, ma poco ci manca.
Non oso pensare come sia il tugurio assegnato a Svarione, dato che la sua stanza si trova nel seminterrato.
La nostra stanza a Dalat |
Va bene che siamo in montagna, ma io tutto sto freddo non l'avevo previsto. Ci infiliamo addosso tutto quello che abbiamo e usciamo che è già ora di pranzo. Oggi la scelta ricade sul barbecue per ovvi motivi: avere sul tavolo la carbonella accesa può solo che farci piacere a queste temperature. Grigliamo carne buonissima accompagnata da riso e verdure.
Per il caffè ci spostiamo in un localino che serve dignitosi espressi e mentre torniamo alla base mi infilo in una libreria dove riesco a fare un acquisto al volo.
In giro per Dalat |
Barbecue |
Le case di Dalat |
La vetrina di un negozio |
Libri per bambini |
Ci facciamo portare al Monastero Truc Lam, che si trova in cima ad una collina su cui è possibile arrivare in funivia, ma dato che disponiamo di un'auto ne approfittiamo. Devo dire che nonostante la pioggia la visita è molto gradevole, il parco in cui si trova il Monastero è ricco di vegetazione e ci sono dei meravigliosi e coloratissimi fiori tropicali.
Non c'è molta gente, perciò riesco a cogliere l'atmosfera spirituale che circonda questi luoghi, accentuata dalla nebbiolina che ci accompagna per tutto il percorso.
Siamo a circa tre chilometri da Dalat, nei pressi di un lago che ha una forma irregolare e molto strana. Se facesse più caldo mi piacerebbe scendere sul lungolago e prendere magari una piccola imbarcazione per una gita sull'acqua.
L'ingresso del Monastero |
Monastero Truc Lam |
Incensiere |
Porta d'ingresso |
Padiglioni, lanterne e piante |
Un piccolo cortile all'interno del Monastero |
Banchetti nel piazzale del tempio |
Restando in tema floreale, rendiamo omaggio alla città dei fiori andando a visitare il suo bellissimo giardino botanico. Io penso che non bisogna essere per forza giardinieri provetti per riuscire ad apprezzare un posto come questo. E sono sicura che lascerebbe a bocca aperta anche chi non ama particolarmente le piante.
All'ingresso veniamo accolti da enormi tappeti di fiori colorati, intervallati da prati su cui passeggiare, gazebi, e piccole serre. Qua e là ci sono alcune attrazioni che ci ricordano che in Oriente il trash è sempre in agguato, e ci mancherebbe altro, lo amo anche per questo.
Nell'area dedicata ai bonsai raggiungo l'apoteosi dell'adorazione per cotanta bellezza, mentre penso a quanto darei per avere il mio umile balcone di casa invaso da queste meraviglie. Mi fiondo nella gigantesca serra dove le piante sono effettivamente in vendita, consapevole di non potermele portare a casa in aereo. Posso però comprare bulbi e semi, e ne prendo una quantità smisurata. Spero di riuscire a far crescere qualcosa.
Distese di fiori |
Cavallo e cappello da cowboy per una simpatica foto ricordo |
Tappeti floreali |
Uno dei tantissimi bonsai |
Il mio preferito: bonsai bouganville |
Orchidee enormi |
Fiori colorati e cielo grigio |
Si è fatto tardi, incominciamo a sentire un po' di stanchezza. Torniamo in albergo, e l'idea è di farmi una doccia veloce e prepararmi per uscire, ma in camera si congela. In bagno fa anche più freddo, e l'acqua calda si fa desiderare. Come non detto, ci laveremo un'altra volta.
Per cena non facciamo molta strada, attraversiamo e siamo arrivati. Il ristorante italiano del nostro amico è proprio carino, arredato con gusto, ed è meravigliosamente caldo. Ci sediamo nel tavolo più vicino al forno a legna e diamo un'occhiata al menu. Quasi tutti scelgono la pizza, io mi faccio tentare dagli gnocchi ai quattro formaggi. Mi aspettavo qualcosa in più, soprattutto per quanto riguarda la dimensione delle porzioni e la cottura della pizza, ma credo che questo posto abbia un enorme potenziale. In effetti ci sono parecchi turisti europei, che sono di certo meno pignoli di noi italiani che abbiamo troppo a cuore la sacra faccenda pasta&pizza.
Primavera Restaurant |
Gnocchi ai quattro formaggi |
Usciti dal ristorante l'intenzione è quella di andarci ad infilare nella bolgia del mercato notturno, che si trova a un isolato da qui, ma piove così forte che a metà strada rinunciamo. Torniamo davanti all'albergo che ha già la serranda giù, bussiamo nella speranza che il proprietario non sia già andato a dormire e terminiamo la serata guardando un po' di TV con lui nella sala ristorante.
Superfluo dire che andiamo a dormire vestiti. L'ho già detto che a Dalat fa freddo?
Dalat notturna |
- continua -
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Info pratiche:
Viaggio a Dalat
Il mezzo più semplice (e comodo) per raggiungere Dalat è l'auto. Abbiamo affittato auto e autista direttamente al desk dell'albergo, al costo di circa € 130 per due giorni.
Lungo la strada ci siamo fermati a mangiare qui →
Bến Lội Quán
Giang Ly, Khánh Vĩnh District, Provincia di Khanh Hoa, Vietnam
Su Maps lo trovate qui
Info pratiche:
Viaggio a Dalat
Il mezzo più semplice (e comodo) per raggiungere Dalat è l'auto. Abbiamo affittato auto e autista direttamente al desk dell'albergo, al costo di circa € 130 per due giorni.
Lungo la strada ci siamo fermati a mangiare qui →
Bến Lội Quán
Giang Ly, Khánh Vĩnh District, Provincia di Khanh Hoa, Vietnam
Su Maps lo trovate qui
Hotel a Dalat
M Bistro Cafè & Restaurant (potete trovarlo col nome Khách Sạn Như Mỹ)
25 Trương Công Định, 1, Tp. Đà Lạt, Lâm Đồng 650000, Vietnam
Punti a favore: Posto informale, accogliente, in una bella via centrale di Dalat. Camera spaziosa, con grande balcone, ma abbiamo avuto fortuna. Ai nostri compagni di viaggio è capitata una stanza senza finestra.
Punti negativi: siamo capitati in una giornata fredda e la stanza era gelida, sul letto c'era solo una piccola coperta insufficiente a scaldarci. Acqua calda a singhiozzi.
Cosa abbiamo visitato oggi a Dalat:
Trúc Lâm temple
1 Nguyễn Đình Chiểu, Phường 3, Tp. Đà Lạt, Lâm Đồng, Vietnam
Potete raggiungere il Monastero in auto o in taxi, all'ingresso c'è un ampio parcheggio. Oppure in funivia (50.000 dong solo andata - 80.000 dong andata e ritorno). L'ingresso è libero.
Flower Garden
(Indirizzo e nome vietnamita del posto per il taxi: Công ty Cổ Phần Dịch Vụ Đô Thị Đà Lạt
8 PHẠM NGŨ LÃO - ĐÀ LẠT)
Ingresso 30.000 dong
Dove abbiamo mangiato:
KHOI BBQ (Pranzo)
45 Phan Bội Châu, Dalat
Costolette grigliate (sườn cây nướng), manzo affumicato (bò nướng khói), manzo piccante (ba chỉ nướng muối ớt), insalata di lattuga (xà lách trộn dầu dấm), riso bianco (cơm trắng), acqua, birra a volontà e condimenti per quattro persone. Totale 657.000 dong (circa € 24).
Primavera Restaurant (Cena)
24 Trương Công Định, 1, Tp. Đà Lạt, Lâm Đồng 650000, Vietnam
Tre pizze (una al tonno, due diavole), due primi (penne all'amatriciana e gnocchi ai quattro formaggi), 6 bicchieri di vino, un'acqua, totale per cinque persone 769.000 dong (circa € 30)
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Le foto delle case mi ricordano quelle di Sofia che ho fatto io (non so se hai visto gli ultimi due post che ho pubblicato sul blog), quindi non posso non restare affascinata da queste foto e da questo posto.
RispondiEliminaMi è venuta voglia di andare 😍
Ho visto, ho visto! Infatti penso che deve essere molto bella, e non l'ho mai presa in considerazione (strano!)
EliminaMa come Simo? Dovresti andarci, anche perché è vicina e costa davvero pochissimo andare e stare lì!
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