Diario di viaggio in Cina
9 agosto 2013
Oggi ci lanciamo in un'avventura naturalistica. Leggendo un depliant ho scoperto che non molto lontano da qui (circa 20 km) c'è un lago dentro ad un vulcano. E' un po' complicato arrivarci, ma è anche questo il bello! La fortuna è dalla nostra parte, visto che la giornata è bellissima.
Dobbiamo prendere due autobus, e se col primo non ci sono problemi (dobbiamo andare fino al capolinea), col secondo mi sembra di viaggiare indietro nel tempo. Ci siamo lasciati la città alle spalle da un pezzo, e ai lati della strada sterrata che stiamo percorrendo ci sono solo campi, palme e baracche di legno.
Le fermate non esistono, quindi è inutile cercare di tenerne il conto.
Il vetro dell'autobus sporco e la velocità non aiutano di certo a scattare una foto decente.
Ma credo che renda l'idea di dove ci troviamo.
Su questi autobus è normale trovare la bigliettaia. In genere si paga il biglietto direttamente all'autista, ma per le tratte più lunghe (come questa) c'è una persona che raccoglie i soldi (e si tiene la mazzetta in mano senza preoccuparsi di mettere via il malloppo, che nessuno si sognerebbe mai di rapinarla).
Mi godo il panorama tranquilla, a parte qualche scossone dovuto alla strada sterrata il tempo scorre lento. Ho l'impressione che questo posto sia lontanissimo, ma stranamente non ho paura di perdermi. Da quando sono in Cina ho provato tantissime emozioni, ma non ho mai percepito la sensazione di pericolo.
Forse è per questo che mi sento sempre molto rilassata (receptionist salta-nervi a parte).
Siamo rimasti in pochi sull'autobus, e sono sicura che la famiglia seduta vicino a noi sta andando nello stesso posto. Per sicurezza chiediamo alla bigliettaia di avvertirci quando dobbiamo scendere.
Ci lasciano in una via deserta, intorno a noi ci sono solo alberi e silenzio.
L'ingresso è subito dopo un piccolo piazzale, e appena entriamo nel parco ci ritroviamo in un bel giardino tropicale. Per prima cosa corriamo a mettere i piedi nel lago (non siamo al mare ma la sensazione è bellissima). Siamo in un lago vulcanico dall'acqua estremamente pulita, su una spiaggia di sabbia grossa.
Nonostante il divieto di balneazione in acqua ci sono parecchi ragazzi che si divertono come bambini.
Grazie al cartello e al depliant fornito in biglietteria abbiamo un'idea di cosa c'è da vedere!
Ambientazione tropicale (e piedi a mollo).
Natura e architettura cinese.
Il parco si sviluppa intorno al lago. Le attrazioni sono naturalistiche, ma ci sono anche percorsi e spazi per intrattenere i turisti (e farli spendere, visto che ogni extra è a pagamento).
Per prima cosa andiamo a vedere il piccolo museo che si trova all'ingresso, dove assistiamo anche all'animazione (vecchia come il cucco) che spiega come si è formato il lago (effetti speciali del secolo scorso). Divertentissimo!
Poi iniziamo la passeggiata lungo tutto il perimetro del lago. Chi non ha voglia di camminare (ovvero il 90% dei cinesi presenti nel parco) può prendere il trenino elettrico. Fa un caldo pazzesco ma all'ombra degli alberi la temperatura scende di qualche grado e si sta meglio.
Alberi dalle foglie gigantesche e muri incisi.
Qualche negozio di souvenir e zone dove sedersi all'ombra degli alberi.
Un posto davvero speciale.
Nonostante le dimensioni tutt'altro che ridotte completiamo il giro in 3 ore, comprensive di pause relax e giro sulle giostre attraverso i cunicoli di un bunker - vero - scavato nella roccia. Per dare un po' di verve alla giostra lungo il percorso ci sono manichini bruttissimi annunciati dalle urla che provengono dagli altoparlanti. Non ho mai riso così tanto! (E' stata la cosa più trash di tutta la vacanza, che merita un post a parte).
Statua di un pescatore.
Ingresso est del parco.
Strani giochi di colore creati dalle nuvole.
Statue sul lago.
Non avendo molte alternative pranziamo con un gelato, seduti in una zona relax molto carina. Peccato per una vespa affamata che ci ha dato il tormento. (Cercando di scappare stavo per dare fuoco a Lore con la cenere della sigaretta, alle volte sono proprio imbranata.)
Prima di andare via ci mettiamo un po' a mollo nell'acqua. E' stata una bella gita, sono contenta di essere venuta fino a qui.
Foto di gruppo con pavoni. (Anche questa è piuttosto trash)
Sembra enorme, ma facciamo il giro completo del lago in poche ore.
Anche le inservienti hanno diritto alla siesta.
Una spiaggia sul lago.
Piedi allegri.
Usciamo dal parco e ci mettiamo ad aspettare l'autobus nello stesso punto in cui ci ha lasciati. Ci sono due assi di legno che vengono usate come panchine da due anziani. Uno dei due sta fumando una pipa alquanto sospetta e ci fa segno di sederci.
Prova a dirci qualcosa, che noi non capiamo. Le persone hanno sempre un'espressione a metà tra lo stupito e il perplesso quando si rendono conto che non parliamo cinese. Credo che per loro sia una follia trovarsi in Cina senza conoscere la lingua (e forse lo è).
Quando arriva l'autobus ci salutiamo, è stata una conoscenza breve e poco loquace, ma mi ha fatto piacere.
Questo piccolo bazar in mezzo al nulla fa anche da fermata dell'autobus (ovvio, no?)
Torniamo in hotel che è pomeriggio inoltrato. Passiamo il resto della giornata a comprare un po' di souvenir nel centro commerciale e per cena stasera ci trattiamo davvero bene. (Abbiamo risolto il problema di contanti che ci attanaglia da diversi giorni, è venuto il momento di spendere!)
Di ritorno a Zhanjiang facciamo ancora un giretto sul fiume.
I cinesi adorano le statue. In queste aiuole ce n'erano alcune decisamente originali. Oltre al papà col bambino ho visto la donna grassa e i bambini stilizzati.
Scegliamo un ristorante abbastanza di lusso (per l'occasione ci siamo fatti belli).
Una cameriera ci porta al tavolo, un'altra ci porge il menu e la terza tenta a tutti i costi di riempirci il bicchiere con l'acqua calda.
Ora, a me non interessa che i cinesi si bevono l'acqua calda, e non voglio nemmeno sapere il perché. Io, l'acqua calda, non la voglio, ok? Via, sciò!
Macché. Se ne va, ma poi torna. E non vuole sentire ragioni. Sulla faccia ha scritto "sono pagata per servire acqua calda, e io vi servirò acqua calda costi quel che costi". Messa così, non possiamo che accettare.
Il cameriere che viene a prendere l'ordine sembra felice di poter sfoggiare il suo inglese, ed è molto gentile.
I piatti sono molto buoni e l'atmosfera intima, peccato che alle 21 in punto ci spengono la luce! (Non solo a noi, tutta la sala resta illuminata solo da qualche abat-jour sui tavoli). Nonostante tutto siamo contenti della cena, e paghiamo la cifra record di 265 yuan (ben 30 euro in due).
Il cameriere precisino e la sua splendida calligrafia!
Zuppa di asparagi e insalata di tonno.
Bistecche e patatine fritte.
Nonostante le varie incomprensioni mi è piaciuta molto questa città, e un po' mi dispiace andar via.
Domani, se il protettore dei viaggiatori ci assiste, andremo finalmente al mare.
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Info e consigli di viaggio:
HUGUANGYAN Scenic Area - Zhanjiang
Bus 15 fino al capolinea (Xiashan) e Bus 3 per 29 fermate (ingresso al parco)
Ingresso CNY 50
Per maggiori informazioni sul lago vulcanico consultate questo link: http://scenery.cultural-china.com/en/107Scenery7571.html
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Quando c'è una vespa, o un qualsiasi insetto che vola e fa bzzzzzzz non mi fa stare tranquilla, sarei disposta anche ad abbandonare il gelato che sto mangiando (e questo per me sarebbe un sacrilegio) ;)
RispondiEliminaA chi lo dici. Certe corse!
EliminaSono contrasti molto forti, quelli della Cina... però preferisco quelli giapponesi, mi sembrano più ordinati e puliti, diciamo.
RispondiEliminaIn ogni caso... anche io vorrei fare un bagno in un lago vulcanico, cazzarola! :)
Moz-
Mah, più che fare il paragone tra Cina e Giappone a me veniva da fare il paragone tra Cina e Italia. Su molte cose ci battono alla grande, e non fa piacere.
EliminaIl lago era spettacolare!!
Ancora un posto meraviglioso. Peccato che non fosse balneabile, ispirava moltissimo quel lago!
RispondiEliminaAi cinesi il trash piace da matti, la foto con i pavoni è quasi impareggiabile XD
Pensa che costava pure caro farsi fotografare!
Eliminabellissimo!! ma perché non si poteva fare il bagno?
RispondiEliminaIn Cina se non c'è un bagnino qualsiasi luogo è considerato non balneabile. Ma è un divieto che non viene praticamente mai rispettato, infatti c'erano parecchi ragazzi che sguazzavano felici :)
EliminaMa i pavoni erano vivi o impagliati?
RispondiEliminaVivi. Infatti qualche bambino era un po' impaurito...
EliminaMa...wow! Non avevo nemmeno mai pensato che si potesse fare il bagno in un vulcano (anche se poi non si poteva) che bello!
RispondiEliminaIo non ero mai stata in un vulcano, non immaginavo di trovarci un lago! (Il bagno l'abbiamo fatto lo stesso, che ogni tanto le regole vanno infrante ^_^)
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