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giovedì 9 maggio 2013Aggiornato il:

Le 5 città giapponesi del mio cuore


TOP 5 - Le 5 città più belle del Giappone, ovviamente sempre secondo il mio personale giudizio (che non è affatto obiettivo ma anzi influenzato dal personale grado di affezione nei confronti delle città visitate).
Essendo al primo posto in assoluto della classifica generaleTokyo è considerata fuori concorso e quindi esclusa da questa lista.



5 - Matsuyama
(capitale della prefettura di Ehime - isola di Shikoku)

Motivo:
Il bellissimo viaggio in treno sul lungo ponte che collega l'Honshu con lo Shikoku. Il verde delle risaie, le campagne e i villaggi semplici che si incontrano stazione dopo stazione. La semplicità, la pulizia, la cura dei particolari in ogni angolo di questa città che affascina e rilassa. Il verde dei parchi, i tram che stridono, le tavole calde in cui si pranza benissimo spendendo poco. La gentilezza dei giapponesi che qui mi è parsa più spontanea, i ristoranti casalinghi con la tv accesa, i negozianti intenti a pulire fino a rendere lucido il marciapiede la mattina presto. Il tramonto più bello e le ripide scalinate per salire ai santuari.

Le foto che rappresentano meglio "la mia Matsuyama":


I viaggi lenti e rumorosi sul tram


 Il castello, da cui si gode di una splendida vista sulla città.

Le vie tranquille con i negozi curati. Le viuzze piene di insegne, cavi elettrici appesi e biciclette.





Un ricordo in particolare:
La mattina della partenza siamo scesi a fare colazione nella cucina in comune dell'ostello. Il proprietario e la sua famiglia stavano guardando una telenovela alla tv e ci siamo fermati anche noi fino alla fine della puntata. Non ho capito molto, ma mi piaceva sentire i commenti che facevano a proposito di una scena che mi è parsa abbastanza tragica. Chiusi i bagagli siamo scesi a salutare prima di andare via, e li abbiamo trovati tutti in fila che ci aspettavano. Gli inchini della nonna, il suo sorriso e il suo ciao-ciao con la mano mi commuovono ancora adesso.



4 - Fukuoka
(costa settentrionale dell'isola di Kyushu)


Motivo:
Il mare, i ragazzi che giocano sulla spiaggia, le gite in traghetto alla scoperta delle isolette quasi deserte. Le persone alla buona, i parrucchieri che aprono all'alba e i ristoranti con i tavoli sulla strada aperti tutta la notte. Il cibo piccante, i venditori ambulanti e le luci notturne che si specchiano nell'acqua dei fiumi. I quartieri tranquilli e quelli ambigui, le lanterne nel fiume e gli acquazzoni improvvisi. I ristoranti di sushi, la maestria nell'affettare qualsiasi cosa sia commestibile e le ciotoline di sale nascoste all'ingresso.

Le foto che rappresentano meglio "la mia Fukuoka":


I fiori sui ponti e i palazzi che si specchiano nel fiume

La cucina piccante e speziata

Il lago del parco pieno di papere, uccelli e tartarughe.

Il tramonto sulla spiaggia.

I ragazzi che giocano a pallavolo fino a sera.

Yatai ammassati di giorno, che prendono vita la sera in un tripudio di sapori e piatti da gustare.


Un ricordo in particolare:
L'autista dell'autobus particolarmente premuroso, che quando ci ha lasciati alla nostra fermata ha continuato a suonare il clacson indicandoci la via giusta. Non ha smesso di salutarci finchè non è scomparso dalla nostra vista, mentre noi per un attimo abbiamo temuto che parcheggiasse per accompagnarci a piedi.


3- Nagasaki
(costa sud-occidentale dell'isola di Kyushu)


Motivo:
La sensazione di essere in Giappone e contemporaneamente in Europa. I pic-nic nei parchi, con i bambini a mollo nelle fontane e nei ruscelli artificiali. I tram pieni di gente e i viali alberati sui corsi d'acqua. La storia e la modernità, il quartiere cinese e le vie dei negozi. L'importanza della memoria, le statue e la fontana della Pace.

Le foto che rappresentano meglio "la mia Nagasaki":


I tram colorati.


L'allegria di Chinatown.

Il quartiere con le case basse e la collina da cui si vede il mare.



Le case sui canali.

Le vie piene di negozi che salgono in collina.


Un ricordo in particolare:
Mentre aspettavamo il tram mi sono seduta su una panchina. A fianco a me c'era una donna con una figlioletta di tre o quattro anni che giocava con un aggeggio elettronico molto colorato che ha attirato la mia attenzione. Nel giro di due minuti la bimba è passata dalle gambe della mamma alle mie, con grande imbarazzo della signora che cercava di rimetterla composta!


2- Kyoto
(nel Kansai, parte centro-occidentale dell'isola di Honshu)


Motivo:
Adoro ogni angolo di Kyoto, le sue case basse, i locali sul fiume, i mercati, i santuari, i templi e le vie tradizionali dove il tempo sembra essersi fermato ai tempi antichi. Le donne in yukata, il rumore delle geta sui marciapiedi, i ristoranti con le porte di legno scorrevoli, la spettrale apparizione di una geisha nel buio, le maiko che si nascondono all'obbiettivo di una macchina fotografica invadente.


Le foto che rappresentano meglio "la mia Kyoto":


Le case tradizionali giapponesi.

Le vie silenziose sotto al caldo pazzesco di agosto.

I luoghi famosi e quelli più nascosti.















Il cielo, unico, di Kyoto.

Un ricordo in particolare:
La proprietaria del ryokan (in realtà un ostello, di quelli abbastanza macilenti da meritarsi il termine "bettola") con cui ho comunicato in un costante giapponese-italiano (nel senso che lei mi parlava in giapponese e io rispondevo in italiano) con cui ci siamo incredibilmente capite! Una donna minuscola, con una voce stridula ma abbastanza potente da urlarmi che la prenotazione era scritta troppo piccola e non riusciva a leggerla, che la sera dormiva nel retro del mini-ufficio perciò le chiavi te le dovevi pescare da solo da una ciotola... Un personaggio (e una situazione) da cartone animato.


1- Beppu
(costa nord-orientale dell'isola di Kyushu)


Motivo:
Uno dei posti più strani, suggestivi, romantici e affascinanti che ho mai visto. Un'accoglienza unica da parte di tutti quelli che abbiamo incontrato, dalla volontaria dell'ufficio turistico al proprietario del ristorante in cui abbiamo pranzato. I vapori che avvolgono la città la rendono unica, e danno l'illusione di essere in un posto magico. Sorgenti d'acqua calda, solfatare e fumarole vulcaniche dappertutto, rendono Beppu davvero speciale.

Le foto che rappresentano meglio "la mia Beppu":

Gli onsen ad ogni angolo della città e il ramen più buono del mondo.


Gli inferni.

Il vapore che esce dappertutto e avvolge i tetti delle case.

Il vapore esce anche dai tombini, e l'atmosfera è surreale.

Le case tipiche giapponesi, molte delle quali hanno un onsen pubblico o privato all'interno.


Un ricordo in particolare:
Seguendo le indicazioni che ci avevano dato alla stazione, siamo arrivati all'edificio dove avremmo dovuto trovare un onsen privato. Entrati in casa non c'era nessuno, a parte un cagnolino nel cortile interno. Poi è arrivata una signora che ha cambiato il cartello su una porta e ci ha fatti entrare: avevamo una vasca privata tutta per noi, con le pietre e l'acqua che scorreva a 100 gradi! Abbiamo pagato per un'ora, ma nessuno è venuto a dirci niente. E quando ce ne siamo andati, la signora era di nuovo sparita, mentre la porta di casa continuava ad essere spalancata.





Piccola precisazione:

Scegliere solo 5 città del Giappone è stato molto difficile, ma mi sono affidata alle sensazioni che mi provocano i ricordi. Forse stupirà l'esclusione di alcune città come Osaka e Hiroshima, oppure Nara, o Yokohama. Oltretutto ci sono due grandi assenti dai miei viaggi: Hokkaido e Okinawa che non ho ancora avuto la fortuna di visitare.
Se riuscirò a tornare in Giappone per la terza volta è probabile che questa classifica verrà modificata. (Questo è quello che mi auguro!).

20 commenti:

  1. Ciao sono Sara
    Sono passata su consiglio di Monica.. e ho fatto bene! Ritornerò!
    Bel blog!
    :-)

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  2. E' così difficile immaginare... per me che non ci sono mai stata.
    Ti auguro anch'io di tornare altre 20 volte almeno ;-)
    La mia cognatina giapponese e il nipotino hanno già i biglietti pronti per quest'estate.

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  3. Sempre bello leggerti e farsi portare lontano.

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    1. Troppo buona! A dire il vero, certe volte scrivo come autoterapia, mi porto lontano da sola :) Mi fa piacere che l'effetto valga anche per chi legge.

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  4. Che meraviglia, del Giappone conosco solo Tokio, Osaka e Kobe, ma mi hai fatto venire una gran voglia di tornarci!

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    1. Osaka mi è piaciuta ma non come le altre città. Kobe invece l'ho dovuta saltare e mi dispiace molto.

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  5. A me lo Shikuku e il Kyushu ancora mi mancano. Avrei una voglia incredibile di partire anche adesso per visitarle (anche Okinawa e Hokkaido) ç__ç
    Prima o poi le vedrò tutte, a costo di andarci a novant'anni!

    Osaka l'ho gustata poco ma Hiroshima e Nara sono davvero belle (ma anche Nikko e Kanazawa, le hai viste? Sono stupende! Anche Kamakura mi è piaciuta moltissimo, anche se quel giorno in cui ci sono stata si moriva di caldo) ^^

    E Tokyo? Credo che sia la mia preferita in assoluta ma sono negata (negatissima!) a fare le classifiche ^^

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    1. Hiroshima mi ha emozionata moltissimo, ma non l'ho trovata bella come le altre città. Forse l'ho vissuta troppo poco.
      Kamakura se l'è giocata con Matsuyama fino alla fine, ma 5 città tra tutte quelle che ho visto sono davvero poche e ho dovuto scegliere.

      Tokyo è il TOP dei TOP, l'ho messa al primo posto nella lista delle città più belle del mondo, qui l'ho lasciata in panchina per avere un posto libero in più. Ma il primo posto è suo :)

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  6. Kyoto è una città bellissima, piena di cose da scoprire, l'ho adorata al primo istante anche se non mi perdonerò mai per aver capito solo l'ultimo giorno cosa nascondesse l'immensa stazione XDXD

    E anche Nara e Nikko sono bellissime, anche se ovviamente Tokyo batte tutto u__u

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    1. Kyoto è una città da visitare con calma, ma purtroppo ho avuto poco tempo in cui ho cercato di vedere il più possibile (perdendo per forza di cose un sacco di posti stupendi). Un motivo in più per tornarci!

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  7. Ero già passato anch'io per questo blog, me lo ricordo il nome!!! :)
    Oddio mi sono innamorato di questo post! Che posti meravigliosi!.. Ora sbircio un po' i viaggi che hai fatto. Che invidia che ho........

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    1. Eh, gira che rigira ci conosciamo tutti!! ... Comunque, Benvenuto!!

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  8. alcune non ho ancora avuto modo di vederle (ovvio che vorrei rimediare presto!), penso che la mia sia kyoto, mi sono trovata troppo bene!

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  9. Ciao!!! coi piedi in Italia e la testa in Giappone...è così che mi sento...sarà che ne scrivo parecchio ... ne leggo parecchio...e nel cercare di capirne sempre meglio la cultura, la storia , l'arte non riesco più a dedicare i miei quattro neuroni ad altro ( che se ti stacchi e torno con la testa troppo a lungo in occidente ho paura di fare casino a)...le ciotoline di sale nascoste alla porta, quando c'è stato un lutto ed è uscito il defunto, si mette una ciotolina o un mucchietto di sale che fa da barriera tra il mondo dei vivi e quello dei morti che si è aperto là in quel momento...credo siano quelle le ciotoline che dicevi...Yumichan che è fukokese quando ci sono stati dei lutti nel palazzo dove viviamo ha sempre messo un mucchietto ed al rientro dal funerale mi ha tirato un po' di sale...ora lo condivido questo articolo che non lo avevo ancora letto...

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    1. Ciao Danilo! Interessante come sempre ogni tuo commento! Ora ti spiego come sono venuta a conoscenza delle ciotoline di sale.
      Avevo visto un programma giapponese per turisti in cui venivano descritti (in maniera spesso ironica) gli usi e le abitudini giapponesi per evitare di fare figuracce. Da come usare le bacchette a come individuare lo status di una persona in base a come le persone si inchinano. C'era una puntata dedicata al sushi, in cui veniva spiegato tra le altre cose che non bisogna assolutamente dare indicazioni allo chef: ad esempio, guai a dirgli di non mettere wasabi, e soprattutto non esagerare nell'inzuppare i nigiri nella salsa di soia per non offenderlo. La puntata finiva dicendo "se per il vostro palato le pietanze non erano abbastanza salate potete sempre mettere un po' di sale sulla lingua quando sarete usciti dal locale", e nella scenetta l'attore puccia un dito nella ciotolina nascosta vicino alla porta.
      ...Non ho capito l'ironia?........Chissà se Yumichan potrà dirmi se era una presa in giro o se si usa davvero... (Grazie in anticipo!)

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  10. Quanti posti hai visto, molte delle città in cui sei stata temo non riuscirò a vederle tra impegni con la scuola e mancanza di soldi. Dovrò tornare come turista, ho già anticipato al mio ragazzo che tanto le prossime vacanze estive le faremo sempre qui, nei secoli dei secoli! :)
    Al mio primo posto c'è prevedibilmente Kyoto, di Tokyo pur essendoci stata due volte vorrei avere visto più cose "nascoste", ma la adoro perché è una città in cui c'è davvero TUTTO.
    Poi amo molto Uji e Nara, ma per fare una top five dovrei essere più obiettiva e distante, però quando torno in Italia magari ti "rubo" l'idea.

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    1. Sì, dovete farvi un bel viaggetto su e giù per il Giappone! Per te che sai il giapponese sarà anche più divertente. Quando tornerai avrai tantissime cose da raccontare, sarai piena di ricordi!
      Io purtroppo Kyoto l'ho vista per pochissimi giorni, essendo capitata per l'O-Bon i prezzi delle camere erano davvero alti. Ma tanto lo so che ci tornerò, ho una nostalgia pazzesca.

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