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mercoledì 20 novembre 2013Aggiornato il:

Wuzhizhou Island (il paradiso proibito)



Diario di viaggio in Cina
15 agosto 2013



Oggi decidiamo di andare a Wuzhizhou Island senza sapere che stiamo per visitare la classica isola dei sogni, con spiagge stupende e mare azzurro. Ma soprattutto non immaginiamo che sia così lontana (e cara) da raggiungere.

Dopo un'ora abbondante di autobus ci illudiamo di essere arrivati, ma naturalmente su un'isola mica ci si può arrivare via terra. Coda alla biglietteria per pagare l'ingresso e coda chilometrica per il traghetto. Per una volta che ce la prendiamo comoda e non ci alziamo all'alba veniamo subito puniti: dovevamo arrivare molto più presto per evitare questa folla.

Quelli sulla sinistra e sulla destra fanno parte della stessa, lunghissima, coda.




Il traghetto arriva sull'isola in un quarto d'ora circa, e l''isola Wuzhizhou è semplicemente stupenda.

- Momento Gattosandro SuperQuark -
Immaginate una musica romantica di sottofondo, una bella voce narrante, e visualizzate queste immagini.
Wuzhizhou è un'isola tropicale da sogno, dove si trovano ristoranti, bar, villette, spiagge di sabbia finissima, sport d'acqua e immersioni.
Si estende su una superficie di 1,48 km quadrati su cui sono presenti 2700 specie di piante autoctone, tra cui fiori esotici e alberi antichi. L'acqua del mare è cristallina, ideale per le immersioni e piena di pesci colorati.
Il simbolo dell'isola è senza dubbio il Ponte degli Innamorati, che un tempo fungeva da posto di guardia.
Essendo traballante richiede coraggio per attraversarlo: le ragazze che hanno paura avranno bisogno di aggrapparsi al proprio accompagnatore e questo contatto potrebbe far sbocciare l'amore! (Gli orientali sono sempre un po' infantili quando si trattano certi argomenti).


Ci avviciniamo all'isola. Si vede già la spiaggia di sabbia bianca.


Tutto molto bello, ma dopo dieci minuti sull'isola ci rendiamo conto che questo è un paradiso con una bellissima faccia ma un bel po' di contraddizioni (e divieti).

Appena arrivati ci allontaniamo dalla folla e cerchiamo un posto dove infilarci il costume e buttarci in acqua. La sabbia è bellissima, e non mi sembra vero di trovare una spiaggetta stupenda praticamente deserta (dal passaggio sulla collina ci vedono, ma non ha importanza). Ci cambiamo sotto a un albero e corriamo a mettere i piedi nell'acqua! Goduria.

Il nostro idillio si infrange sul primo cartello di divieto: E' PROIBITO NUOTARE.
Come? Un mare così e non posso fare il bagno?
Prima di trovarci in situazioni difficili da gestire facciamo un giro di ispezione nelle altre spiagge. Il divieto è ovunque. Io inizio ad essere un po' irritata. Ma come? Isola da sogno, biglietto d'ingresso salato, e non posso nemmeno fare il bagno?
Arrivano due fidanzatini di corsa, si buttano felici in acqua con il loro bel ciambellone rosso, e dopo 10 secondi scarsi si sente FFFFfffiiiii!!!! (Il fischietto della guardia che li fa uscire all'istante).

Una bellissima spiaggia.

Foresta tropicale e sabbia bianca.


Proseguiamo nella nostra ricerca, e alla fine, dietro una curva, nel punto più esposto dell'isola al vento, troviamo la spiaggia balneabile. Un fazzoletto di mare delimitato dalle boe, dove ci saranno qualcosa come 500 natanti e altrettante ciambelle colorate. Un'accozzaglia di gente che più che divertirsi sembra far di tutto per non affogarsi a vicenda. Guardando questa scena allucinante ci tocca ripararci nelle rocce, siccome il vento è così forte che la sabbia mi sta trafiggendo le gambe come se ogni granello fosse uno spillo.

Mi rifiuto di fare il bagno qui.

Prima che mi venga una di quelle rugne che non finiscono più, con muso lungo e nervoso, Lore prende una decisione: torniamo nella spiaggia deserta e non se ne parla più.
Ci mettiamo a mollo nel mare, in fondo il cartello dice che non si può nuotare, mica stare stesi in acqua. Tra le rocce spunta una guardia pronta a sgridarci, poi vede che siamo tranquilli (e non stiamo nuotando!) e se ne va.

Finalmente un po' di relax.

Stiamo a mollo, raccogliamo conchiglie. Mi porto via un po' di sabbia, passeggio. Cado gambe all'aria nel tentativo di fare una foto per un blog amico... Robe da spiaggia, insomma.

La "nostra" spiaggia privata.

Mettersi il costume nascosti tra i massi e tuffarsi in acqua (ma senza nuotare).

L'isola è circondata principalmente da massi. Si può passeggiare lungo le passerelle che ne seguono il perimetro o seguire alcuni sentieri interni. Panorami bellissimi, che lasciano a bocca aperta.

Non metto quasi mai foto nostre (specialmente dove ci sono io in primo piano), ma questa mi piace particolarmente perché abbiamo la faccia di chi se la sta spassando un bel po'.
Sì, siamo belli. Nonostante l'abbronzatura da camionisti.

Acqua trasparente e coralli.


Certo che sono proprio strani questi cinesi. Un posto del genere dove non si può fare il bagno. Che poi, sono sempre così bravi a infrangere le regole, possibile che qui siano così rispettosi? Mettono il bagnino nella zona più stronza dell'isola e costringono la gente a stare appiccicata, robe da matti. Senza contare quelli che con una spiaggia del genere preferiscono andarsene in giro sui pulmini elettrici o starsene in piscina.


A proposito di piscina. Scopriamo che è gratuita, e ci fiondiamo senza pensarci due volte. Controlliamo che sia consentito nuotare (non si sa mai) e sguazziamo felici tra gli sguardi curiosi e perplessi di chi ci sta intorno.

Addentrandosi nell'isola: palme e prati curati.


E' venuto il momento di andare via.
Siamo in Cina da così tanto tempo che riusciamo a saltare un po' di coda con una faccia di palta che solo i cinesi, e dopo il traghetto troviamo subito il pullman per rientrare in albergo.
Durante il viaggio, con il sale addosso e le guance arrossate dal sole penso che siamo stati davvero in un bel posto, nonostante le contraddizioni cinesi che non finiscono mai di stupirmi.

Sembra davvero il Paradiso.


Stasera abbiamo voglia di un ristorante di strada, ne scegliamo uno con un sacco di tavoli sul marciapiede. Ordiniamo un po' di spiedini e una ciotola di vongole. Il ragazzo ci porta subito la birra, 6 bottiglie di quelle grandi. Sei?? Stiamo per chiedergli come mai ne ha portate così tante (mano a carciofo indicando le bottiglie in più) ma non facciamo in tempo. Arriva la polizia che c'è già un viavai di tavoli da far sparire, gente da sgomberare e roba da nascondere. (Hanno evidentemente esagerato con l'occupazione abusiva di suolo pubblico).

Prendono le nostre birre (tutte e sei) e ci dicono di seguirli al piano di sopra.
Allora, punto 1°: sopra il ristorante fa schifo, io volevo mangiare all'aperto; 2°: avevamo ancora qualche spiedino nel piatto ma l'hanno buttato via; 3°: queste cavolo di sei birre non le vogliamo!
Ci arriva una scodella di vongole al sugo che sarebbero state perfette con un po' di spaghetti, abbiamo ancora fame ma non voglio restare qui.
Andiamo a pagare, la signorina scrive tutto e presenta il conto. Leggiamo, individuiamo la riga delle bevande e le facciamo presente che di birre ne abbiamo bevute solo due.
Rifà il conto corretto, paghiamo, e ce ne andiamo con una fame pazzesca. (Non è stato tanto per i soldi, ma per non passare i soliti turisti da fregare).

Piccola precisazione - I cinesi hanno l'abitudine di prendersi anche una cassa intera di birra (dipende quanti sono a tavola), tenersela a portata di mano per stappare bottiglie senza dover chiamare ogni volta la cameriera. Non è una brutta idea, ma considerando che ci sono 30 gradi equivale a bersi birra calda, no grazie. -

Comunque terminiamo la cena in un altro ristorante, decisamente migliore sia come qualità che come servizio.
Giusto oggi pomeriggio stavo commentando quanto sia bello poter avere un esercizio commerciale e mettere i tavolini sul marciapiede senza troppe regole (in effetti ci sono tavolini ovunque, anche davanti ai tabaccai). Evidentemente gliel'ho mandata.
(John ci ha poi spiegato che alle volte succede qualche retata, capita con quelli che esagerano un po' e si prendono più spazio di quello normalmente tollerato.)

Cucina di strada semplice, gustosa ed economica.

Cena parte seconda: tagliolini da bavetta alla bocca per quanto sono buoni e spiedini misti.
(I piatti della prima parte della cena non meritano fotografie).


Domani ci aspetta una giornata pazzesca. Voglio andare a Monkey Island, ma è un casino arrivarci da soli siccome non ci sono autobus diretti. Ascoltiamo il consiglio di John e ci uniamo ad un tour organizzato (cinese, ovviamente). Dobbiamo solo prendere l'autobus corretto, e per non sbagliare John mi porta alla fermata dove dovremo andare domattina. Piccolo particolare: mi ci porta in Vespa! Un'esperienza davvero troppo divertente.

Questo posto mi piace proprio tanto, l'ho già detto che non me ne voglio andare più via?





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Info pratiche e consigli di viaggio:

Sanya Wuzhi Zhou Island
Traghetto più biglietto di ingresso CNY 153

Autobus 28 fino al capolinea (piazzale della stazione traghetti per l'isola). Circa 1 ora.

Conviene arrivare la mattina presto, per evitare la coda ai traghetti e per godersi la giornata sull'isola. Tra l'autobus e il traghetto ci si impiega circa un'ora e mezza (più eventuali ritardi). Conviene portarsi il pranzo al sacco siccome i ristoranti sono molto cari.
L'ultimo traghetto parte dall'isola intorno alle 17.30.

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8 commenti:

  1. Dopo aver visto come i turisti rovinano le spiagge più belle della corsica gettando schifezze ovunque comincio a pensare che il diviaeto di balneazione sia dovuto ad una sorta di prevenzione... poi secondo me non vi hanno detto nulla perché siete stranieri, ma tanto è bello uguale stare sdraiati sul bagnaasciuga, no? io lo faccio sempre ;-)

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    1. Credo anch'io che il motivo sia in parte questo (e apprezzo). Ho comunque notato che qualsiasi spiaggia sprovvista di bagnino è da considerarsi "non balneabile". Questo, più il fatto che vanno tutti in acqua con il salvagente, mi fa pensare che la prevenzione più per le persone che per la bellezza dei luoghi :)

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  2. Ahahah davvero mi ha fatto morire il divieto di nuotare!

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    1. Vai in un'isola da sogno, PAGHI per andarci, ti ritrovi in posto che è bello bellissimo, stai per lanciarti in acqua e...NON SI PUO'! Sembra davvero una candid camera.

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  3. che avventure! appena potrete dovrete andare alle Ryukyu...fanno il bagno in piscina e il mare coi pesci colorati è tutto per te...:-)

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  4. Che meraviglia!! Sto adorando questo tuo viaggio, mi sembra proprio di essere con voi!! Il mare è bellissimo, certo che il divieto però è allucinante!! Poi nuotare no, stare ammollo sì? So' proprio strani, 'sti cinesi!!

    Comunque, bellissimo viaggio, bellissimi luoghi!! ^_^

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    1. Siamo agli sgoccioli, appena finirò questo lungo racconto mi verrà una nostalgia pazzesca. Mentre scrivo è come se rivivessi ogni minuto, e devo dire che follie a parte la Cina mi ha davvero conquistata.

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