E’ relativamente vicina a Fukuoka, 2 ore scarse di treno. Appena usciti dalla stazione la prima impressione è di una città abbastanza intima, trafficata, che ricorda un po’ Montecarlo perché è circondata da colline completamente costruite, con palazzi che sembrano uno sull’altro. A dirla tutta sembra di stare in Europa, non ha quasi nulla che faccia ricordare d’essere in Giappone.
Per prima cosa visitiamo i siti segnalati sulla guida che si trovano vicino alla stazione: il monumento ai 26 martiri (il bassorilievo raffigurante 26 cristiani crocifissi nel 1597) e il Fukusai-ji Kannon (una tartaruga gigante che tiene sulla schiena una statua della dea Kannon alta quasi 20 metri). Che dire, il tartarugone ci sembra un po’ pacchiano!
A Nagasaki ci si sposta in tram, ma con la cartina della guida non capiamo bene le indicazioni, infatti prendiamo il tram nella direzione sbagliata. Anche per questo motivo conviene fare il biglietto giornaliero dei trasporti, oltre a poter girare a piacimento si evita di spendere soldi nel caso in cui ci si sbagli e si debba tornare indietro. (come abbiamo fatto noi…) Andiamo in un hotel dove ci forniscono cartine dettagliate della città e il giornaliero.
In una giornata si riescono a vedere tutti i principali punti di interesse, la città non è molto grande. Andiamo verso il Porto di Nagasaki passando dal molo di Dejima: una cittadina creata verso il 1600 per separare (e controllare) i portoghesi dai residenti. Quando furono cacciati dal Giappone vi furono trasferiti gli olandesi. Dejima è visitabile (l’ingresso costa 500 yen) e presenta diverse costruzioni storiche interessanti. Per arrivare al porto passiamo attraverso un bellissimo parco, dove diverse famiglie stanno facendo pic-nic con carne alla griglia, mentre i bambini stanno a mollo in una specie di fontana da cui l’acqua scorre bassissima su lastre di pietra in discesa.
Torniamo a prendere un tram mentre un’aquila enorme vola abbastanza bassa sui tetti, proprio sopra di noi. Andiamo a Chinatown pensando di fermarci lì a pranzo, ma i prezzi ci fanno cambiare idea, decisamente troppo cari, mentre i negozi vendono paccottiglie poco interessanti. Ci spostiamo allora in Kankodori e troviamo alcune gallerie di negozi molto carine e pranziamo con spaghetti al sugo. Ci sono piaciuti tantissimo, peccato che non servano il pane insieme, con quel sughetto ci sarebbe stato molto bene.
Dopo pranzo andiamo nella zona del Glover Garden, si arriva salendo una via con alcuni negozi di souvenir, tra cui degli oggetti in vetro colorato a forma di campanella che suonano tipo fischietto, e uno store dello Studio Ghibli con un NekoBus a grandezza naturale e altri oggetti stupendi. Si arriva all’ingresso del Glover Garden, in cui si visitano i bellissimi palazzi dei mercanti inglesi, posti sulla collina da cui si ha un bellissimo panorama della città. L’ingresso costa 600 yen, non siamo entrati perchè preferiamo visitare il Parco della Pace, che si trova dall’altra parte della città.
Facciamo solo una piccola tappa a metà percorso per andare a vedere il Meganebashi (il ponte che in base all’altezza dell’acqua e alla luce disegna sul fiume due cerchi perfetti, che sembrano appunto degli occhiali). Il ponte è molto carino, tutto in pietra, non ha per niente la forma di occhiali (l’acqua mi sembra un po’ bassina), ma mi piace tantissimo! Tutta la via è bellissima, i chioschi stanno iniziando ad aprire, ci sono diverse statue particolari, come quella di una bambina giapponese che tiene per mano un bambino occidentale. Mi sembra una delle zone più affascinanti della città che ho visto fin’ora, e sebbene il ponte non sia forse tra i più spettacolari questa zona merita sicuramente d’essere vista.
Ritorniamo alla fermata del tram, ce n’è appena passato uno davanti e tocca aspettare un po’, nel frattempo faccio amicizia con una bimba (più corretto dire che la bimba fa amicizia con me!) che fa di tutto per passare dalle gambe di sua mamma alle mie, e infatti me la trovo praticamente in braccio. Il Parco della Pace ricorda la bomba atomica del 9 agosto 1945 con diverse statue. Molte statue raffigurano madri che proteggono i figli dal cielo, c’è un monumento con un pilastro che segna l’epicentro dell’esplosione. La Statua della Pace è un gigantesco uomo muscoloso (un po’ Ken Shiro) che con una mano indica il cielo e con l’altra fa il gesto di coprire (proteggere) la terra. L’esperienza qui è meno sconvolgente rispetto a Hiroshima, ma lo stesso emozionante.
Si sta facendo tardi, torniamo alla stazione e facciamo ancora un giro per il centro commerciale lì vicino prima di salire sul treno per Fukuoka.
Siamo abbastanza stanchi e decidiamo di fare un po’ di spesa e mangiare in camera.
E’ stata una bellissima giornata, e domani ci aspetta un’altra gita in un posto meraviglioso!!
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Info pratiche:
Treno Fukuoka - Nagasaki
LTD EXP Kamome circa 2 ore
Girare a Nagasaki è molto semplice. Si gira in tram (link) e a piedi. Per ottenere la cartina della città basta entrare in qualsiasi hotel, dove potete anche fare i biglietti.
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Info pratiche:
Treno Fukuoka - Nagasaki
LTD EXP Kamome circa 2 ore
Girare a Nagasaki è molto semplice. Si gira in tram (link) e a piedi. Per ottenere la cartina della città basta entrare in qualsiasi hotel, dove potete anche fare i biglietti.
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