Diario di viaggio in Corea
13 agosto 2014
La nostra meta di oggi è la costa sud-est della Corea che dista un'ora e mezza di autobus da Gyeongju. La giornata non è delle migliori per andare al mare, ma io sono una testona e quando decido qualcosa è difficile farmi cambiare idea.
Fin'ora il tempo è stato clemente con noi, ci ha regalato giornate di sole che mai più ci aspettavamo.
Oggi il cielo è un po' grigio e sembra proprio che il brutto tempo stia arrivando.
Il paesaggio è incredibile, attraversiamo montagne, laghi, campi coltivati. A parte qualche piccolo agglomerato di case questo territorio sembra quasi totalmente disabitato e le poche persone che ci sono sull'autobus scendono in posti che a me sembrano in mezzo al nulla.
Arriviamo a Gampo, una piccola città portuale dove il tempo sembra essersi fermato ad un quarantina d'anni fa. Mi sembra incredibile come la Corea del Sud, che è piuttosto piccola, abbia così tante facce. Si passa dal futuro al passato in poche ore di autobus. La mia speranza di trovare un ufficio informazioni, o addirittura un posto dove noleggiare un motorino si spegne subito. Ci troviamo in un posto completamente fuori da qualsiasi circuito turistico, e lo capiamo anche dal modo in cui ci guarda la gente, un misto di curiosità e diffidenza.
Per me il bello è anche questo. Scoprire posti particolari, che non sono segnalati in nessuna guida (e mai lo saranno), perdersi, affidarsi all'istinto. E trovare sempre il modo per meravigliarsi.
Io poi sono un caso patologico, riesco a vedere il bello dappertutto.
Il porto, le reti e un gatto pescatore.