Tra le idee regalo per viaggiatori del mio scorso post ce n'è uno che mi piace in particolare, il Travel Journal. Ho deciso di non aspettare Natale per riceverne uno, ma di crearlo in stile fai-da-te per il mio prossimo viaggio.
Per chi non sapesse cos'è, il Travel Journal è la versione toga del diario delle superiori (io avevo sempre la mitica Smemo), dove ci si appunta di tutto, scontrini e biglietti compresi. Sebbene il grosso del lavoro viene svolto sul momento, cioè viaggiando, a me piace dare molta importanza anche al prima, ovvero alla preparazione. Le informazioni e gli appunti per me sono fondamentali, oltre ad essere la parte più divertente della preparazione di un viaggio.
Creazione del mio Travel Journal
Per prima cosa ho scelto l'agenda giusta. Non deve essere troppo grande e neanche troppo cicciona, col giusto numero di pagine (minimo 100). La dimensione perfetta è quella che mi permette di portarla sempre con me, nella borsina da viaggio, quindi non deve essere né ingombrante né troppo pesante.
Rovistando in giro ho trovato un quaderno a spirale con copertina rigida 10x15. L'avevo comprato alla fiera del libro di Saigon, e la copertina è un po' ridicola ma come dimensioni è perfetto. Poi magari, a voler essere pignoli, potrei cercare qualcosa di adatto per foderarla.
L'itinerario è la parte fondamentale di un viaggio. Bisogna stabilire le tappe, decidere quanti giorni dedicare ad ognuna, valutare i tempi di spostamento e i costi. Almeno cinque pagine dedicate per avere un quadro d'insieme del viaggio.
Poi c'è lo studio, che è la mia parte preferita. Per ogni città segno le cose più importanti da vedere e le escursioni da fare, con mezzi di trasporto, orari e prezzi. Raccolgo informazioni spulciando nei siti degli enti locali del turismo e dai blog, leggendo forum e commenti di chi ci è stato.
Ogni tappa deve contenere informazioni su cosa voglio visitare, come arrivarci, gli orari di visita e i costi. Nel caso di viaggi in Paesi orientali (nel caso specifico la Cina, la mia ossessione) è utile scrivere in ideogrammi le parole chiave che saranno utili da mostrare per esempio ad un tassista per farsi portare a destinazione.
Creatività
Essendo un'agenda preposta a raccogliere dati ed esperienze, la cosa più bella di un Travel Journal è soprattutto la fantasia, caratteristica creativa che la rende unica.
Adesivi, disegni, scritte. Prima, dopo e durante. Per quanto riguarda il prima può riguardare il disegno di una mappa o di un piatto. Durante il viaggio mi piace segnare il resoconto di una giornata con un simbolino che mi aiuti a ricordare il clima, basta un piccolo sole con la temperatura, oppure le nuvolette, o un ombrellino.
Il Travel Journal in viaggio
Con tutti gli appunti raccolti ormai è un oggetto prezioso, più utile di una anonima guida. Una volta in viaggio sarà la compagna indispensabile dove segnare spostamenti, località visitate, costi e pensieri.
Devono esserci tante pagine vuote da riempire giornalmente durante il viaggio, ed è utile inserire le tasche nel retro delle copertine per raccogliere scontrini e biglietti.
Il mio Travel Journal
Riassunto fotografico per punti su come creare un Travel Journal.
Questo è il risultato del mio lavoro per il prossimo viaggio (oramai avete capito la destinazione, immagino).
Cosa ne pensate? Avete mai creato un Travel Journal? Consigli, commenti e idee sono molto gradite.
Per chi non sapesse cos'è, il Travel Journal è la versione toga del diario delle superiori (io avevo sempre la mitica Smemo), dove ci si appunta di tutto, scontrini e biglietti compresi. Sebbene il grosso del lavoro viene svolto sul momento, cioè viaggiando, a me piace dare molta importanza anche al prima, ovvero alla preparazione. Le informazioni e gli appunti per me sono fondamentali, oltre ad essere la parte più divertente della preparazione di un viaggio.
Per prima cosa ho scelto l'agenda giusta. Non deve essere troppo grande e neanche troppo cicciona, col giusto numero di pagine (minimo 100). La dimensione perfetta è quella che mi permette di portarla sempre con me, nella borsina da viaggio, quindi non deve essere né ingombrante né troppo pesante.
Rovistando in giro ho trovato un quaderno a spirale con copertina rigida 10x15. L'avevo comprato alla fiera del libro di Saigon, e la copertina è un po' ridicola ma come dimensioni è perfetto. Poi magari, a voler essere pignoli, potrei cercare qualcosa di adatto per foderarla.
Ho stabilito una lista di argomenti, partendo dall'itinerario e proseguendo con le tappe. Poi ho scritto le parole chiave su cartoncini da incollare alle pagine per creare l'indice, facendo attenzione a lasciare abbastanza pagine a disposizione per ciascun argomento.
Le ho applicate in modo da non farle sporgere troppo rispetto alla copertina e scalandole per riuscire a leggerne più insieme (stile elenco telefonico, per capirci).
Organizzazione
Organizzazione
L'itinerario è la parte fondamentale di un viaggio. Bisogna stabilire le tappe, decidere quanti giorni dedicare ad ognuna, valutare i tempi di spostamento e i costi. Almeno cinque pagine dedicate per avere un quadro d'insieme del viaggio.
Poi c'è lo studio, che è la mia parte preferita. Per ogni città segno le cose più importanti da vedere e le escursioni da fare, con mezzi di trasporto, orari e prezzi. Raccolgo informazioni spulciando nei siti degli enti locali del turismo e dai blog, leggendo forum e commenti di chi ci è stato.
Ogni tappa deve contenere informazioni su cosa voglio visitare, come arrivarci, gli orari di visita e i costi. Nel caso di viaggi in Paesi orientali (nel caso specifico la Cina, la mia ossessione) è utile scrivere in ideogrammi le parole chiave che saranno utili da mostrare per esempio ad un tassista per farsi portare a destinazione.
Creatività
Essendo un'agenda preposta a raccogliere dati ed esperienze, la cosa più bella di un Travel Journal è soprattutto la fantasia, caratteristica creativa che la rende unica.
Adesivi, disegni, scritte. Prima, dopo e durante. Per quanto riguarda il prima può riguardare il disegno di una mappa o di un piatto. Durante il viaggio mi piace segnare il resoconto di una giornata con un simbolino che mi aiuti a ricordare il clima, basta un piccolo sole con la temperatura, oppure le nuvolette, o un ombrellino.
Il Travel Journal in viaggio
Con tutti gli appunti raccolti ormai è un oggetto prezioso, più utile di una anonima guida. Una volta in viaggio sarà la compagna indispensabile dove segnare spostamenti, località visitate, costi e pensieri.
Devono esserci tante pagine vuote da riempire giornalmente durante il viaggio, ed è utile inserire le tasche nel retro delle copertine per raccogliere scontrini e biglietti.
Il mio Travel Journal
Riassunto fotografico per punti su come creare un Travel Journal.
Questo è il risultato del mio lavoro per il prossimo viaggio (oramai avete capito la destinazione, immagino).
Cosa ne pensate? Avete mai creato un Travel Journal? Consigli, commenti e idee sono molto gradite.
Ma che bel lavoro paziente!! Io su carta faccio solo scarabocchi e schemini, di solito su fogli vaganti che trovo nelle vicinanze quando ho l'ispirazione...e poi trascrivo tutto bello ordinato su pc!
RispondiEliminaMi trovo meglio ad avere la versione "definitiva" su computer perchè è più facile aggiungere cose in un secondo momento, lasciando comunque tutto bello ordinato.
Ognuno poi trova il suo metodo preferito! Anche se io non riuscirei mai a tenere un travel journal così bello ordinato come il tuo, ammiro molto chi riesce a farlo, anche perchè io ci ho provato ma ho fallito miseramente e son tornata al digitale!!
In questo caso quello che vedi nelle foto è la versione "definitiva" di decine di fogli volanti dove negli ultimi due mesi ho appuntato di tutto e di più. La trovo più immediata rispetto al PC, me la tengo in tasca ed è sempre a portata di mano.
EliminaIo non sono così brava col digitale nonostante gli sforzi ^_^
Che meraviglia! Tu sei proprio un'artista del viaggio. E pensa che collezione preziosa stai creando!
RispondiEliminaCosì mi emoziono! Grazie
EliminaMi hai fregato l'idea senza saperlo! Sto lavorando su un post che parli proprio di quest'argomento :) io non li ho mai fatti ma ho provato a creare un travel journal per Londra. Non mi è venuto benissimo purtroppo :/
RispondiEliminaVuol dire che siamo in sintonia!
EliminaPerché dici che è venuta male? Come l'hai fatta?
Ho comprato un quadernetto, ci ho incollato una serie di immagini di Londra trovate sui giornali e ci ho scritto alcuni appunti, come il programma delle giornate o i mezzi da prendere, infine ho scritto una parte del diario di viaggio che però non ho finito, perchè non ho quest'abitudine e ogni sera tornavo in camera troppo stanca per aggiornarlo. Boh, non lo so. Mi lascia perplessa.
EliminaA volte capita anche a me di essere stanchissima, allora segno giusto le parole chiave. Museo-chiesa-pizza per esempio, poi in genere aggiusto il mattino dopo, ma se invece mi dimentico ho almeno qualche indizio su cosa ho combinato quel giorno.
EliminaTu sei la versione ordinata e organizzata di Elle (sì, io).
RispondiEliminaC'è sempre un momento in occasione di un viaggio in cui penso "ma chi me lo fa fare" e tutto svanisce. A volte però ci riesco. Più spesso mi ritrovo con una miriade di appunti sparsi (foglietti, agende diverse, pc, fotocopie), a cui si aggiungono i biglietti e volantini accumulati durante il viaggio, a cui dovranno aggiungersi le centinaia di foto che stamperò, a cui... servirebbe il tuo ammirevole esempio.
Ma considera che io non ho mai fatto viaggi lunghi come i tuoi. E considera anche che io considero viaggio degno di tale nome anche un fine settimana fuori porta. Quindi da un lato non ho necessità di tale organizzazione, dall'altro accumulo comunque materiale utile per un diario del viaggio. Aiuto!!
ps. questo post e il precedente, se permetti, finiranno citati in un mio post - se riuscirò a scriverlo entro natale 2015 ;)
Il viaggio è VIAGGIO anche se dura una notte sola (meno di una notte per me è GITA, bella anche lei).
EliminaIo accumulo un sacco di roba, solo del Giappone ho uno scatolone pieno, ho bisogno per forza di un po' d'ordine. Ora che ci penso potrei raggruppare i miei cimeli in Travel Journal, ma valgono lo stesso anche se sono retroattivi?
P.s. mi riempie d'orgoglio sapere che i miei post verranno citati nel tuo blog, e tra l'altro ti ringrazio anche per la condivisione su Fb del precedente post ^_^
Ciao Simona!!!!
RispondiEliminaI tuoi post mi entusiasmano sempre......e correggimi se sbaglio..... (Cina la prossima estate....????)
Che bello come progetto,aspetto di leggere il tuo itinerario ma non per copiarlo come ho fatto lo scorso anno con la Cina,viaggio favoloso che se non era per i tuoi consigli...Fenghuang e Zhangjiajie per fare un esempio le avrei perse.
Noi invece come ti avevo accennato andremo in Giappone,itinerario completamente da impostare...
A presto cara.
Ciao Lory! Sì, se tutto va come deve andare sarà Cina per la terza volta. Chissà, magari ti convinco a ritornare ^_^
EliminaSe hai bisogno di dritte per il Giappone scrivimi pure, sarò felice di darti una mano. A prestissimo!
Bello! Io di solito l'itinerario, le tappe e le cose da vedere, fare e provare li elaboro a pc, come diario di viaggio porto un quaderno bianco in cui disegnare e appiccicare cose.
RispondiEliminaAh e porto anche il mio diario personale in cui scrivere! Quindi divido molto i vari settori.
EliminaL'itinerario lo sto elaborando su pc anch'io, da quando ho scoperto MyMaps mi si è aperto un mondo! Ma per le informazioni e il resto scrivo tutto a mano.
EliminaAlmeno un paio di quaderni ci vogliono, metti caso che ci siano dei timbri da raccogliere!
Bellissima idea e lavoro certosino! In effetti è anche più utile del semplice taccuino di viaggio. Per il momento io solo utilizzato quello, senza darmi troppa pena nell'organizzarlo, a essere sincera. La tua mi sembra una fusione perfetta tra un'agenda, una guida e un taccuino. E' una grande idea!
RispondiEliminaUn abbraccio :)
Questo è il mio primo esperimento, vediamo come viene ^_^
EliminaNo, non l'ho mai creato e penso proprio di non essere la persona più adatta così sbadata e con la testa per aria anche se i miei viaggi sono stati terminati. Ma mi perdevo in particolari che mi facevano pure perdere le strade e un travel journal fatto da te sarebbe l'ideale. Solo che ce ne vorrebbero quanti per ogni concerto?
RispondiEliminaBellissimo comunque e fatto benissimo. Complimenti.
Un forte abbraccio notturno...
Sarebbe bellissimo crearli per i concerti! Pieni di foto, disegni e con i tuoi aneddoti pazzeschi.
EliminaTu si che sai "organizzare"! Io prendo appunti durante il viaggio e poi metto tutto in bella con le foto stampate; per il Giappone ho comprato la city guide di Kyoto, però mi sembra piccolina...
RispondiEliminaSei organizzatissima anche tu! Nel mio caso la "bella" è ciò che scrivo sul blog (anche se ultimamente latito un po').
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