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Diario di viaggio a Cipro
18 settembre 2023
Stamattina mi sveglio con un po' di malinconia e realizzo che è l'ultimo giorno a Cipro, questa settimana è letteralmente volata. Non possiamo lasciare l'isola senza aver fatto almeno un giro in barca, perciò andiamo ad Agia Napa a vedere cosa offre il porto turistico.
Questa cittadina è un po' la Rimini cipriota, la gente che sceglie Cipro per il mare e per fare baldoria e casino (tanto casino) deve venire qui. Io l'ho trovata bella ma cara, rumorosa e troppo patinata. Ma è il mio parere eh.
Appena ci avviciniamo ai banchetti delle crociere veniamo sommerse da proposte. Prendiamo qualche volantino e decidiamo quale offerta ci ispira di più mentre beviamo un caffè - caro e neanche particolarmente buono - al gigantesco bar della spiaggia. I tour sono più o meno tutti uguali, qualcuno dura qualche ora, altri tutto il giorno, in alcuni si mangia, in altri no. Noi scegliamo un giro in barca da mezza giornata, con pranzo incluso e sosta in più punti per fare il bagno. L'itinerario è più o meno sempre lo stesso, si parte da Agia Napa, si gira intorno alla penisola di Capo Greco e si arriva al confine col territorio turco di Cipro. Se siete ricchi e/o asociali potete anche affittare uno yacht privato eh, ma i posti per immergersi sono uguali per tutti.
Io adoro le gite in barca, non sono per niente snob, e non disdegno un po' di sano casino (tipo questo), ma alla fine questa gita è stata tutto sommato tranquilla.
Saliamo in barca e ci piazziamo intorno a un tavolo, posizione tattica sia per la visuale che per la comodità di avere un appoggio quando dovremo pranzare. Il panorama è semplicemente stupendo. Il colore del mare non si può descrivere, le foto danno solo un'idea, bisogna assolutamente vederlo di persona.
La barca è piuttosto piena, ci sono gruppi ragazzi - simpatici - coppie, famiglie e anzianotti. L'animazione grazie al cielo è pressoché inesistente, la navigazione è accompagnata da spiegazioni, racconti e musica (hit tritamaroni ispaniche e tunza-tunza per nostalgici). Non facciamo in tempo a partire che i nostri vicini di tavolo stanno già brindando, e noi? Non ce la meritiamo la birretta della gita? Scendo al bar a prendere tre Corona sale e limone (che non mi piace granché, ma fa tanto vacanza), e torno su felice (cercando di non volare dalle scale con tre birre in mano e il portafoglio infilato nel costume).
In breve, dopo aver lasciato il porto si naviga lungo la costa dove vediamo subito il Bridge of Lovers, scogliera a forma di ponte vicino ad Ammos Kambouri Beach (piccola spiaggia attrezzata, tranquilla e molto carina). Poco dopo ci fermiamo alle Sea Caves, le prime di una serie di caverne che si sono formate nella roccia, per poi costeggiare Capo Greco, altissimo e imponente visto dalla barca. Si scorge il punto in cui arriva il sentiero (perché tutti questi posti sono ovviamente raggiungibili e visibili via terra) dove ci sono panchine, un monumento per la Pace, e poco più avanti il faro.
Andando avanti vediamo altre grotte, arriviamo alla Blue Lagoon (probabilmente il posto più bello dove ho fatto il bagno) e in lontananza scorgiamo Famagosta.
All'ora di pranzo ci si mette in fila per raggiungere il bar dove vengono riempiti i piatti di cibo discretamente buono (anche in variante vegetariana). Ancora qualche bagno e ci si prepara al rientro, come vola il tempo quando ci si diverte.
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