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mercoledì 6 luglio 2016Aggiornato il:

Come organizzare un viaggio in Cina - prima parte

Un viaggio in Cina è abbastanza impegnativo sotto molti aspetti. Se è ben organizzato si avranno meno problemi, dovuti principalmente alla lingua. Questo non significa che non si possa andare all'avventura, ma io sono dell'idea che sia necessario partire con le idee chiare e con tutte le informazioni di cui si ha bisogno.

Dunque eccola qua, la prima parte della mini-guida (mini??) sulla Cina.





Come organizzare un viaggio in Cina - prima parte

In questa prima parte vi parlo di:


ORGANIZZAZIONE


Il costo del volo è quello che più incide nel budget di un viaggio. Ecco perché la ricerca del prezzo più conveniente è la parte più importante della progettazione.
Io comincio a cercare il volo molto tempo prima, da 8 a 6 mesi. Non ho mai creduto molto nei last minute, e la mia esperienza mi insegna che più tardi ci si decide più si spende. Nonostante ciò, se conoscete metodi più validi per trovare offerte di volo, usateli.

Il costo varia a seconda del periodo in cui si viaggia. In inverno è facile trovare voli a/r sui 500 euro, o addirittura meno. A inizio primavera ci sono spesso offerte sui 450 euro. Se viaggiate in estate o in alta stagione consideratevi fortunati se troverete qualcosa sui 600 euro e se mai ci fosse qualcosa a meno prendetelo al volo, ma fate attenzione, spesso i voli molto scontati prevedono un transito di parecchie ore. Controllate la durata complessiva del volo e considerate se ne vale la pena.

Controllate e valutate l’ora di arrivo. Considerando che si perde una giornata per arrivare in Cina, l’ideale sarebbe arrivare al mattino o primo pomeriggio per non bruciare un giorno di viaggio.

Il costo varia anche in base alla città d'arrivo. Ho notato che i voli  a/r per Pechino costano meno rispetto a quelli per Shanghai.


Oltre al volo, dovete tenere conto che il prezzo del visto incide parecchio sul budget totale. Stanno cambiando molte cose, è la terza volta che vado in Cina e la tariffa è sempre diversa.
Ad oggi il visto costa € 127.10 e si può fare al CVASC di Milano o al CVASC di Roma (nel sito potete scaricare il modulo di richiesta da compilare e ci sono tutte le info dettagliate sui documenti che servono).


gattosandro viaggiatore
Fenghuang, Hunan


ARRIVO IN CINA


Le principali città di arrivo in Cina sono Pechino, Shanghai e Guangzhou (Canton).

Sull'aereo vi daranno dei moduli (altrimenti li troverete all'arrivo) da compilare e presentare insieme al passaporto all'immigrazione. Spesso le code sono lunghe ma si sbrigano abbastanza in fretta. Vi prenderanno l’impronta dell’indice e vi faranno una fotografia. In base al terminal di arrivo è probabile che per arrivare al ritiro bagagli vi facciano salire su un treno. Seguite le indicazioni, sono sempre in doppia lingua, è semplice.

In aeroporto ricordatevi di guardarvi intorno alla ricerca di un punto info, dove spesso si trovano cartine e depliant della città.


Arrivo a PECHINO 北京

Trasporti da / per aeroporto:
Express Railway RMB 25 (In aeroporto seguite i cartelli “Airport Express Train” )
Per Pechino: Terminal 3 → Terminal 2 → Sanyunqiao (collegamento Metro Line 10) → Dongzhimen (collegamento Metro Line 2 - Metro Line 13)
Da Pechino all’aeroporto: Stazione Metro Dongzhimen exit E → ascensore x B1 → acquisto ticket + controlli di sicurezza → ascensore x B4 → accesso ai treni


Arrivo a SHANGHAI 上海

Trasporti da/per aeroporto:
(A Shanghai l'aeroporto Hongqiao è in genere per i voli nazionali, quello di Pudong è per i voli intercontinentali)

PUDONG International Airport
MAGLEV (treno magnetico che arriva a 430 km/h) → Longyang Rd Station (Metro Line 2)
Per aeroporto 6:45 - 21:40 / da aeroporto 7:02 - 21:45
Ogni 15 / 20 minuti - biglietto singolo CNY 50 - biglietto a/r (valido 7 giorni) CNY 80
Metro Line 2 - exit 3 o 4

HONGQIAO International Airport → Metro Line 2 e 10


Arrivo a GUANGZHOU (CANTON) 广州

Trasporti da/per aeroporto:
Metro Line 3 (Seguite le indicazioni in aeroporto per accedere alla metropolitana).

I templi di Guangzhou, il simbolo di Pechino e il futurismo di Shanghai.




MUOVERSI IN CINA


In base all'itinerario scelto potete valutare se spostarvi in aereo, treno o autobus.
Alcune città sono raggiungibili solo in autobus, per quelle più grandi invece potete scegliere il treno proiettile o l'aereo. Tutto dipende dal tempo che avete a disposizione e dal budget.

I treni proiettile e i voli hanno costi abbastanza equivalenti, io personalmente preferisco il treno per evitare di dover perdere tempo in aeroporto (senza contare i tempi per il ritiro bagagli e per raggiungere l'aeroporto che in genere è distante dal centro).

I treni veloci, quelli regionali e quelli a lunga percorrenza sono meno confortevoli, più lenti, e fanno molte fermate. È difficile trovare posto a sedere (qui trovate le tipologie di posto) a meno che non abbiate la possibilità di acquistare i biglietti con molto anticipo. Se avete già fissato tutte le tappe potete prenotare i biglietti nelle agenzie online, ma non è una garanzia d'acquisto.
Io quest'anno per le tappe più lunghe mi sono affidata a travelchinaguide, e ad oggi ho già dovuto ripiegare su un paio di alternative perché l'agenzia non è riuscita a trovare posto per la tratta e il giorno che avevo chiesto.
Sempre meglio di dovermi fare più di dieci ore in piedi come ho già avuto modo di sperimentare (esperienza bellissima che però preferirei non ripetere).

Gli autobus sono comodi, prevedono sempre delle soste per andare in bagno e fare rifornimento di cibo, ma a volte gli autisti hanno una guida un po' nervosa.

Ricordatevi di avere sempre con voi il passaporto quando acquistate un biglietto.

gattosandro viaggiatore
L'affollamento e la scomodità della "terza classe" dei treni a lunga percorrenza,
e il comfort e il lusso dei treni ad alta velocità.


ABITUDINI E SOPRAVVIVENZA



Se viaggiate d'estate preparatevi psicologicamente al caldo atroce che patirete. Non voglio allarmare nessuno, sono ancora viva e sto per tornare proprio nel periodo più caldo, ma il clima non è da sottovalutare se patite alte temperature e umidità.

Gli sbalzi di temperatura sono micidiali poi nelle metropolitane, nei centri commerciali e nei musei, dove l'aria condizionata è settata su era glaciale. Portatevi sempre dietro una felpa leggera o una sciarpina per proteggere la gola.

La lingua è un ostacolo, ma fino ad un certo punto. È vero che sono stata in diversi posti dove i cartelli sono solo in cinese, ma nelle grandi città, nelle metropolitane, e nei centri più grandi sono scritti anche in inglese. I ragazzi l'inglese lo studiano a scuola, e in genere non vedono l'ora di fare un po' di conversazione. Se avete bisogno di un'informazione in genere si fanno in quattro per dare una mano, se scappano è solo perché hanno paura di fare brutta figura.
In Cina la questione del perdere la faccia è una faccenda molto importante.

Nei ristoranti in genere i menu sono anche in inglese, oppure hanno le foto dei piatti. Se invece il menu è solo in cinese indicate il piatto che sta mangiando qualcuno. Non abbiate paura di sperimentare, nel caso in cui non ne venite a capo indicate qualche piatto a caso sul menu, e se non vi piace quel che vi arriva sappiate che in Cina avanzare la roba nel piatto non offende lo chef (penseranno solo che siete molto ricchi).

Per quanto riguarda le cattive abitudini, avrete modo di notare subito che in Cina il concetto di fare la coda è interpretato in maniera molto creativa. La gente ha l'abitudine di passare davanti, sgomitando se necessario, ma non lo fa con cattiveria, è che sono abituati così. Anzi, se gli si fa notare che non gradiamo essere scavalcati il più delle volte tornano al loro posto.
Vi assicuro però, e poi magari mi direte qualcosa, che lo spirito di sopravvivenza e il desiderio di integrazione vi renderà spingitori e scavalcatori di code esattamente come loro. Perché dato che pensare di educare migliaia di persone secondo il proprio galateo è una battaglia persa, tanto vale adeguarsi.

Un'abitudine che invece rifuggo come la peste è lo sputacchio selvaggio. Devo dire che la situazione è molto meno tragica di come mi avevano raccontato, ma lo scaracchio farà spesso e volentieri da colonna sonora delle vostre giornate. Non ho nessun consiglio per contrastare il fenomeno, forse un paio di tappi per le orecchie, ma proprio come ultima spiaggia.

Attraversare la strada in Cina può essere molto complicato. Nella scala di importanza della viabilità ci sono per primi i mezzi ingombranti (autobus, camion, suv), poi le auto, poi i motorini, poi le biciclette elettriche, quelle a pedali e per ultimi i pedoni. Attenzione: il pedone non ha precedenza nemmeno sul marciapiede, dove bisogna scansarsi per far passare i motorini e le bici.

I grossi incroci hanno semafori temporizzati, dove generalmente il pedone ha circa 15/20 secondi per attraversare, di cui almeno 10 vanno in fumo perché bisogna far passare le auto che svoltano a destra ignorando spudoratamente le strisce pedonali.

Sempre meglio delle strade in cui non c'è il semaforo. È fondamentale prendere il tempo e una volta che si comincia a camminare non cambiare mai andatura. Le prime volte mi mettevo di fianco ad un cinese e seguivo il suo ritmo, per imparare. Poi sono diventata così spavalda che il traffico non mi ha più fatto paura.

I cinesi nei confronti dei turisti occidentali hanno un atteggiamento espansivo ai limiti dell'invadenza. In generale è divertente vedere le facce curiose che ti osservano, ma in certi momenti può risultare fastidioso sentirsi gridare HELLO ogni cinque secondi (soprattutto quando il saluto è seguito da risolini che a volte sanno di presa in giro), o di sentirsi chiedere in continuazione di fare una foto insieme. Ci sta, è un modo per interagire, ma alla lunga, specialmente quando si è stanchi, può diventare frustrante. Arrabbiarsi in Cina non serve a niente, piuttosto sorridete e allungate il passo.

Non sottovalutate mai la quantità di turisti che troverete in un luogo. Dovete abituarvi a convivere con la folla in tutti i posti turistici, c'è poco da fare. In alcuni posti basta andare molto presto (gli autobus che scaricano i gruppi in genere arrivano verso le 10 del mattino), in tutti gli altri bisogna armarsi di santa pazienza. Rassegnatevi al fatto che sarà quasi impossibile fare una foto senza che qualcuno vi passi davanti, prendetela con filosofia. Io mi sono specializzata nei particolari.

Vi ho spaventati abbastanza? Avrei ancora da dire parecchie, di cose, ma non voglio togliervi il gusto della scoperta. Un solo consiglio: il viaggio va vissuto come un dono e va affrontato senza pregiudizi, ma se riguardo la Cina ne avete qualcuno sono certa che vi ricrederete.



gattosandro viaggiatore
Uno dei tanti mercati notturni dove vengono cucinate le specialità locali.


La seconda parte la trovate qui. Se avete domande o volete aggiungere qualche info lasciatemi un commento o scrivetemi in privato.


Su consiglio di Elle (nei commenti) ho creato una versione PDF stampabile. La trovate qui.

24 commenti:

  1. Attendevo questo post. Come sai non ho intenzione di andare in Cina, ma così bello vedere posti nuovi con gli occhi di chi ci è stato e ci vuole tornare! Ho pensato una cosa al primo link che rimanda a un tuo altro post: farai un pdf scaricabile con tutti i post sull'argomento? No, non per me, per chi si vorrà portare la tua mini guida in Cina :D
    Comunque lo sputacchio è l'unico che mi preoccupa: se parliamo una di fronte all'altra magari non ti sento, ma rutti, scatarri e simili li sento a chilometri di distanza, così come sento che qualcuno si è appena acceso una sigaretta. Ma alla scoperta di un paese straniero sarei più tollerante ;)

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    1. Mi hai dato una buona idea, farò una versione in pdf. Grazie!
      Ah, se ti dà fastidio il fumo viaggiare in Cina potrebbe essere un problema.

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  2. In effetti molti di quelli che mi passano avanti quando chiedo un biglietto in stazione hanno tratti asiatici. Chissà perché non sopportano l'idea di dover aspettare il proprio turno per fare qualcosa o.O

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    1. No no, è che vogliono proprio passare prima degli altri!

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  3. In effetti molti di quelli che mi passano avanti quando chiedo un biglietto in stazione hanno tratti asiatici. Chissà perché non sopportano l'idea di dover aspettare il proprio turno per fare qualcosa o.O

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  4. La Cina è molto in alto sulla lista dei desideri (insieme ad un sacco di altri posti, come si fa a scegliere??), quindi questa guida credo mi tornerà un sacco utile! Per ora vediamo come va in Corea (manca pochissimo, me felice!) e poi se l'Oriente si confermerà bellissimo, mi sa che passeremo alla Cina ;) In particolare mi è molto piaciuto il tuo secondo viaggio, me lo sono letto tutto di un fiato e non vedo l'ora di leggere del prossimo!

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    1. Uh la Corea, che nostalgia! Raccontami poi come ti sei trovata, io me ne sono innamorata. Ti avverto, Corea e Cina sono completamente diverse, ma sono sicura che l'Oriente saprà conquistarti.
      Grazie ^_^

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  5. molto utile e preciso. Prosegui con queste miniguide, secondo me sono moltoapprezzate.

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  6. Bella questa prima guida! La condivido sulla mia pagina :)

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  7. Ma quindi, secondo te, noleggiare una bici per andare a spasso per Pechino sarebbe un poco da incoscienti o potrebbe essere una buona idea?

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    1. In Cina ci sono un sacco di posti perfetti da girare in bici, ma secondo me a Pechino non è l'ideale. Intorno ai laghi o nei vicoli ancora ancora, ma in generale è un po' pericoloso visto il traffico che c'è.

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    2. Capito, bicicletta depennata :)

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    3. Ma poi magari sono io eh, lo vedrai quando sarai lì. Molti ostelli le affittano, avrai modo di valutare la situazione.

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  8. <>

    Ciao di nuovo!! Anche io ho acquistato i biglietti sul sito circa 22 giorni fa ma ancora non mi hanno dato i codici dei biglietti dei treni (codici che se non erro devo poi portare a una stazione in cina per farmeli convertire con i biglietti cartacei effettivi, vero?). Pensavo che fosse legato al fatto che i biglietti si possono comprare fino a un tot di settimane prima ma, dopo aver letto il tuo post dove dici che ti hanno già ricontattata per le possibilità dei biglietti....com'è possibile?? O__O
    Un bacio

    Sarina

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    1. La biglietteria apre un mese prima, vedrai che ti arriveranno. Quando ho scritto questo post mi avevano contattata per il cambio orario di una delle prime due tratte, che sono tra due settimane (sono in partenza ^_^).
      Ti mandano una mail con i codici biglietto da stampare, devi andare in stazione nell'apposito ufficio per ritirare i biglietti veri e propri.

      Sembra molto facile, vedrò quando sarò lì. Intanto mi sta venendo il solito panico pre partenza, e infatti stanotte ho sognato che perdevo il treno!

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    2. Grazie per avermi tranquillizzata! Io avevo capito che li vendevano fino a 2 mesi prima e quindi non capivo questa attesa....se anche me li consegneranno un mese prima sarò comunque in ansia di sapere se hanno trovato i biglietti e i posti che cercavo (sono tutte tratte lunghe).
      Oddio SOLO 2 settimane?! Più che panico, direi che sei in fibrillazione.....il panico vero e proprio l'avrò io quando partirò per il mio primo vero "viaggio fai da te" in un paese dove non parlano neanche l'inglese!! >___<
      Nell'attesa della partenza mi gusterò i tuoi post ;)

      Un abbraccio!

      Sarina

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    3. Il panico mi prende sempre, in genere mi passa quando sono sull'aereo. Però non vedo l'ora di partire ^_^

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    4. Ciao,
      anche io in Cina per la prima volta questo agosto.
      ho comprato i biglietti del treno tramite un'altra agenzia online, per alcune tratte vengono effettivamente venduti 60 gg prima come nel mio caso Guilin-Changsha, per altre tipo Chengdu-Leshan solo 10 giorni prima della data di viaggio, quindi magari dipende dalle tratte che state cercando di comprare.
      ho scoperto da poco il tuo blog e queste mini guide sono utilissime! ho trovato molti spunti utili ed idee.

      Simo

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    5. Ah ecco, grazie per l'informazione!

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  9. grazie ha te, nel tuo blog ho trovato molti consigli su alcune delle città che abbiamo nell'itinerario e che tu hai già visitato!
    Simo

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  10. se il visto lo fai a firenze costa solo 60 euro

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    1. Sì, il CVASC si prende 67 euro di commissione. Grazie per l'appunto, in effetti chi abita a Firenze risparmia parecchio.

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