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giovedì 15 febbraio 2018Aggiornato il:

Vietnam e Singapore - Come riempire la valigia di souvenir (e ricordi)

Quando torno dai miei viaggi mi porto dietro un bagaglio che non ha prezzo, pieno di emozioni, cultura e ricordi. E poi c'è il bagaglio fisico, quello che riesco a riempire all'inverosimile di cose più o meno utili. 

Fate conto che oltre ai nostri trolley avevamo una valigia (enorme e vuota) da riportare in Italia, e al grido di "massì, lo compro, tanto ho una valigia in più a disposizione" ho davvero esagerato.

Per una questione di pudore questa è solo una selezione, divisa in categorie, delle cose che mi sono portata a casa dal Vietnam (e da Singapore). A mia discolpa va detto che gran parte di questi acquisti sono finiti sotto l'albero di Natale e regalati a parenti e amici. Sai com'è, ormai mi porto avanti e i regali li prendo ad agosto.




  • Cibo & company


Questa è la categoria che si è presa il novanta per cento dello spazio. Abbiamo comprato utensili da cucina (come gli scola-noodles), salse per cucinare, te e infusi, tazze. In più, siamo andati al supermercato e abbiamo riempito il carrello di prodotti coreani da dispensa. Perché è vero che qualcosa lo si trova anche a Torino, ma in Vietnam c'è più scelta a un costo decisamente inferiore.

Selezione di prodotti da dispensa: salse vietnamite per cucinare,
condimenti coreani per marinare la carne (per preparare lo squisito bulgogi),
agar agar (che si usa come la colla di pesce ma deriva dalle alghe rosse),
alghe per kimbab (o sushi) e parecchio wasabi giapponese.

martedì 13 febbraio 2018Aggiornato il:

Lo zaino è pronto, io no

Sto tornando a scrivere dopo un anno di alti e bassi, riprendo in mano vecchi progetti e cerco di recuperare i pezzi che ho lasciato per strada. Mi sono sempre considerata una persona affidabile, su cui si può contare, perciò l'idea di non riuscire a mantenere un impegno mi mette in crisi.

L'unica cosa in cui sono riuscita ad essere costante in questi mesi è stata la lettura. Tra tanti libri ce n'è uno che vorrei consigliare a chi ama viaggiare, dato che si può viaggiare anche stando sul divano, e io ultimamente lo sto facendo spesso.

Il libro in questione si intitola Lo zaino è pronto, io no. Chi l'ha scritto si chiama Marco Lovisolo, viaggiatore zaino in spalla e scrittore per passione.

CopertinaLa prima cosa che mi ha colpito di lui è che prima ha pubblicato il libro e poi aperto un blog (questo), e nell'era dei blogger/influencer/instagrammer/laqualunquer mi sembra una scelta davvero originale.

Sul suo blog si definisce così:
Viaggiatore seriale, zaino in spalla e penna in mano. Umorismo pessimo e una passione smodata per il blues, il nebbiolo e Frankenstein jr. 
La seconda cosa che mi ha colpito è che Marco ha viaggiato tantissimo, da solo. Ha affrontato situazioni e avventure (o disavventure, dipende dai punti di vista e dal grado di ironia che riesci a metterci in certi casi) che personalmente mi avrebbero fatto venire l'ansia. E le racconta con una simpatia che penso no, non dovrei ridere delle sue disgrazie, ma è più forte di me, mi perdonerà se mi sto piegando in due.


lunedì 5 febbraio 2018Aggiornato il:

Diario di viaggio in Vietnam - ultimi giorni a Saigon

Saigon notturna


Diario di viaggio in Vietnam - ultimi giorni a Saigon
31 agosto - 1 settembre 2017


Andar via da Nha Trang è sempre una sofferenza. Lasciare il Suocero e la Vietnamita dopo tanti (pochi, sempre troppo pochi) giorni in loro compagnia mi apre i rubinetti e lacrimo come se dovessimo non rivederci per chissà quanto tempo (che il tempo è relativo, a me in questi casi otto mesi sembrano un'eternità).

Comunque, aeroporto, disbrigo procedure di imbarco, si va.