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lunedì 14 ottobre 2013Aggiornato il:

Zhanjiang sotto la pioggia



Diario di viaggio in Cina
7 agosto 2013



Alla fine ha piovuto davvero. Abbastanza forte, ma niente a che vedere con un tifone.
Ho dovuto rinunciare all'isola per un acquazzone, non ci posso credere.
Comunque le immagini dal satellite parlano chiaro, il tifone c'è e potrebbe arrivare. Questo significa che finchè non arriva (o non se ne va completamente) potremmo avere altri problemi a spostarci.

Ma procediamo con ordine.

Al nostro risveglio il cielo è un po' coperto quando andiamo a fare colazione (da Mc Donalds, dove mangio una specie di omelette stinfia e un hamburger, quando ho fame ho fame).

In piazza Beibwuan ci sono un sacco di anziani che fanno ginnastica, forse non hanno visto il meteo e tra poco verranno spazzati via da terribili piogge e venti fortissimi. No?

Mattina a Beihai: serrande chiuse e poca gente in giro.



Questo vince il premio "miglior tarocco dell'anno".

Volevo fotografare il sole che spunta dalle nuvole e mi è venuta una foto in bianco e nero.

La colazione dei campioni.

Ecco qua un'altra che va in motorino con i guanti da forno!


Ormai è fatta, lasciamo Beihai per lanciarci nell'ignoto (quanto la faccio lunga). Valigia chiusa, tanti saluti alla famiglia che ci ha ospitati (compralo però un materasso, su!) e si va.
Come ci chiudiamo il cancello alle spalle iniziano a scendere gocce di pioggia grosse come noci.
Proviamo a raggiungere in fretta la fermata ma arriviamo a metà strada e dobbiamo cercare riparo sotto alla tettoia di un negozio.

L'ombrello è inutile, il poncho rosa (quello del tifone a Shanghai) mi copre sopra ma ho i piedi zuppi. Lore è messo anche peggio e le valigie sono in condizioni pietose.

Almeno l'autobus arriva abbastanza in fretta, e quando siamo alla stazione cerco in qualche modo di asciugare l'asciugabile.

L'azzurro oltre le nubi.

Stazione degli autobus a Beihai.


Il nostro pullman è in ritardo, probabilmente per via del maltempo.
L'autista carica le nostre valigie (applica un numero adesivo su ognuna e ci consegna la contromarca per il ritiro all'arrivo) e ci fa salire. Sarà che dopo tanti viaggi in treno in condizioni pietose ora ho un diverso metro di giudizio, ma questo bus mi sembra super lusso! Sedili di pelle reclinabili larghissimi e tanto spazio per le gambe. Così sì che si viaggia bene!

Unica nota dolente: bagnati fradici come siamo l'aria condizionata a palla non è il massimo della vita.

Il viaggio dura circa tre ore e mezzo. In alcuni tratti la pioggia è così fitta che non si vede assolutamente niente. Attraversiamo qualche paesino, ma per quasi tutto il tragitto viaggiamo in autostrada.

In viaggio sotto la pioggia.

Strane sculture in una cittadina.




La periferia di Zhangjiang ci accoglie con un inquietante campo militare a bordo strada, dove file di carri armati ci danno il benvenuto. Come inizio non è esaltante.
L'autobus ci lascia in un piazzale che sembra abbastanza distante dal centro.

Recuperiamo i nostri bagagli e affrontiamo i tassisti. Mostro la mia scritta sull'agendina al primo che ci si avvicina (sperando di non aver fatto errori dovrei aver scritto "mi porti all'Hotel PincoPallo che si trova in via BohCheNeSo") e saltiamo in macchina.

La piccola scrivana cantonese.


Ci scarica davanti a un albergo che riconosco (avendo guardato ieri le foto sul sito) anche se l'insegna sembra non corrispondere. Vedendoci perplessi il tassista si spazientisce e quasi ci butta giù dal taxi. Mi chiede una cifra palesemente gonfiata che pago senza battere ciglio, dato che è già troppo nervoso per i miei gusti.

Ci presentiamo alla reception con il mio portatile aperto, per mostrare la ricevuta di prenotazione stampata a video. Basterebbe dare il cognome e il numero di prenotazione, ma siamo in Cina, dove in un albergo di un certo livello come questo ti aspetteresti di poter comunicare in inglese ma non è così.

Leggono il voucher (o fanno finta), ci chiedono i passaporti, solite procedure di routine. Finalmente possiamo pagare con la carta (e meno male, perché il problema di contanti ancora non l'abbiamo risolto), arriva la ricevuta, metta una firma qui.

Momento, fermi tutti.

Perchè cavolo c'è scritto 400 CNY quando ho prenotato 3 notti a 594 CNY? C'è qualcosa che non va.
L'omino ci indica le tariffe sul tabellone, stiamo pagando 400 per UNA notte, tariffa standard.
Tariffa standard un corno! Cosa cavolo te l'ho mostrata a fare la prenotazione?

Arrivano altri due alla reception a soccorrere il disgraziato che non sa più cosa dirci.
Tanto per cominciare le notti sono TRE, secondo, NON ESISTE quella cifra messa a caso (già scaricata dalla carta di credito, tra l'altro).

Mentre discutiamo (no, Lore discute, io sto cristonando contro quei tre idioti in divisa che non capiscono una mazza di inglese, figurati se capiscono i miei sproloqui in italiano) salta fuori un foglietto, su cui spicca il nostro cognome.

AHAAH! Allora c'è questa benedetta prenotazione! Ma l'omino tergiversa. Siamo in Cina, dove perdere la faccia per un errore del genere è peggio di correre in mutande per la strada dopo una scommessa persa. Peggio che mettersi sul pulpito e gridare "sono un cretino".

Bisogna rigirare la frittata, sentirsi dire "Ah, ma lei è Mr. Gattosandro, poteva dircelo subito, ecco qua la sua prenotazione!". e tu devi rispondere"Brutto idiota, ti ho dato il passaporto Mi scusi! Colpa mia che non gliel'ho detto!". Allora questi 400 yuan già scaricati? Ovvio, sono la cauzione che verrà rimborsata, "adesso mi ridia la carta di credito che le addebito l'effettivo importo", e ci scarica i 594 stabiliti più 800 yuan. Ma porca di quella paletta, e mo' sti soldi in più? Occhi al cielo, rischio incomprensione parte seconda. Ok, ripetiamo come un mantra. Ca-u-zio-ne. (Ricapitolando, per pagare 594 yuan si sono presi 1200 yuan di ca-u-zio-ne. Mi sembra una cretinata, ma dobbiamo incassare e sperare che ci vengano rimborsati.)

Sono fuori di me, ma tanto arrabbiarsi è inutile. Abbiamo finalmente la chiave della stanza e ci resteremo per tre notti, il resto al momento non ha importanza.
Facciamo finta che abbiamo torto, così voi siete salvi e forse stasera non verrete licenziati in tronco.
Tutto è bene ciò che finisce bene (mah, avrei da ridire).
Che fatica!


A differenza dell'accoglienza (la città, la pioggia, il tassista e quei deficienti alla reception) la camera è strepitosa! Dopo tutti gli ostelli e le sistemazioni modeste, questa è praticamente una suite!
C'è addirittura il salottino e la scrivania con poltrona da manager. Che lusso!

Salottino e angolo caffè.



Il tempo non permette di andare in giro, e sinceramente per oggi ne ho abbastanza. Però bisognerà pur cenare no? Allora ci infiliamo in un centro commerciale vicino all'hotel dove mi comprerei TUTTO.
Dopo un bel giro di shopping bianco (ovvero senza comprare nulla) ci fermiamo a  mangiare in un ristorante di carne. Si ordinano i tipi di carne e i diversi tagli che vengono serviti crudi, per poi cuocerli sulla piastra al centro del tavolo (una sorta di yakiniku giapponese).
Ci facciamo prendere un po' la mano e ordiniamo un sacco di roba buonissima. Peccato solo che appena si riempie un po' di grasso il cameriere cambia la carta forno che ricopre la piastra. E' anche molto preoccupato che la carne non cuocia troppo, dato che ogni tanto la toglie dal fuoco per mettercela nel piatto. Ragazzo, lascia fare! Che c'ho il campione mondiale di barbecue come marito!

Un bel vassoio pieno di carne da cuocere sulla piastra.

Carne marinata in una salsa scura.


Continua a piovere, e ci rintaniamo nella nostra suite a bere birra svaccati sul divano, con i piedi sul tavolino, faccendo zapping in tv. Ci scappa pure una chiacchierata via Skype con GattoSandro che impalla lo schermo.

Perchè scegliere una matrimoniale e dividersi un letto da 160 cm quando puoi prendere una doppia e avere un letto da 120 cm a testa? 


Non so bene dove siamo, non ho idea di cosa faremo nei prossimi giorni e come ci muoveremo da qui per arrivare ad Haikou. Cerco un po' di informazioni sui siti cinesi e controllo le mappe, sembra una città abbastanza grande, con diversi parchi da visitare.
Per ora spero solo che smetta di piovere.

Meglio dormirci sopra.






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Info pratiche e condigli di viaggio:


AUTOBUS
Beihai - Zhanjiang 73 CNY (circa 3 ore)


HOTEL
Maple Leaf International Hotel (sul sito ci è stato venduto come Royal Park International Hotel)
No 380 Shenchuan north road, Zhanjiang

Prenotato su Expedia.com, 3 notti 594 CNY

Nella zona commerciale di Zhanjiang. Hotel per uomini d'affari e ricevimenti, con personale assolutamente impreparato ad accogliere clienti stranieri. Livello di inglese pessimo, professionalità scarsa.
La stanza però è bellissima, sembra un miniappartamento confortevole e stiloso. Peccato per la vista (parete a 20 cm dalla finestra) ma alla fine si è rivelata un'ottima sistemazione.

http://www.chinainfotravel.com/Zhanjiang/Royal-Park-international-Hotel.html


CENA
Ristorante nel centro commerciale in Shenchuan Rd
Vassoio di carne mista, braciole marinate, riso bianco, insalata e due birre CNY 154.


LINK
http://www.chinatravel.com/zhanjiang-travel/
http://en.wikipedia.org/wiki/Zhanjiang


DOVE SIAMO:




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16 commenti:

  1. Di tutto il viaggio mi sembra l'unico momento un po' "no", finora. Comunque ribadisco, in poco tempo hai già capito i cinesi: io invece sta cosa della faccia me la dimentico SEMPRE. Boh! E' uno dei motivi per cui, alle volte, la comunicazione west-east risulta quantomeno difficoltosa.

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    1. Beh ma io l'ho vissuta da turista! Se vivessi in Cina come te perderei la pazienza sicuramente in situazioni simili :)

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  2. quindi in Cina non vale il motto "il cliente ha sempre ragione"? XD
    perchè ho l'impressione che se il disguido della stanza fosse accaduto in Giappone ti avrebbero chiesto scusa tipo dieci volte? o è una pia illusione la mia?

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    1. In Giappone non sarebbe successo! Avremmo trovato la nostra prenotazione pronta sul tavolo e ci avrebbero accolti con mille inchini :)

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  3. Oh beh, vi è andata bene, nonostante tutto! :)
    W il Burger King taroccato... MAMMA MIA AHAHA! Ma non sarebbe da denuncia?

    Moz-

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    1. Macchè, anzi! Fanno a gara a chi tarocca di più :) L'anno scorso ne ho visti molti di più: http://gattosandro-viaggiatore.blogspot.it/2013/02/imitazione-o-creativita.html

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  4. Ahahah...sto immaginando te che perdi la testa e prendi a sberle quelli della reception XD

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  5. Certo che gli omini della reception li hanno scelti davvero con un test di (poca)furbizia XD Poi, se un errore può costarti molto caro, mi domando perché non facciano, di default. un po' più attenzione XD

    Per i tifoni, mi spiace per la tua gita, ma credo facciano bene, meglio evitare situazioni di panico di massa ^^

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    1. Mi immagino la faccia di quello che ha stampato la prenotazione (fatta il giorno prima), avrà pensato "due stranieri proprio in questo hotel?? mi dò malato!". Poi ha imboscato il voucher sperando che il tifone ci avrebbe portati via ^_^

      Sì, non possono rischiare di mettere in pericolo centinaia di persone. Sono decisioni sensate e responsabili, fanno bene così. Sono io che mi crogiolo nella mia lamentosità :)

      Tra l'altro sta arrivando proprio in questi giorni un tifone gigantesco sul Giappone e sono un po' preoccupata, spero che non faccia troppi danni.

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  6. Fare viaggi è un duro lavoro. Emozionante, ma duro :P

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    1. Un duro lavoro che mi sacrificherei a fare tutto l'anno :)

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  7. Ciao, grazie per aver ripristinato la vecchia modalità dei commenti!! ^^ Volevo trovare un altro modo, ma stando su wordpress lo trovo un po' complicato.
    Ho riletto gli arretrati, che gran peccato per il cambiamento di programma! L'isola doveva essere fantastica! E complimenti per lo spirito di adattamento, io onestamente di fronte a certe situazioni non credo reagirei benissimo! Ho avuto una crisi di nervi sbagliando la direzione degli autobus a Kyoto, figuriamoci!! :P
    Comunque, il tuo diario mi sta veramente facendo scoprire una Cina che non mi sarei mai aspettata! Una curiosità, sicuramente lo hai anche scritto ma sono smemorata, quanto sei stata in Cina stavolta? 3 settimane? Bellissimo giro!
    A presto! :)

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    1. Stavo cercando un modo per evitare lo spam ma adesso ho rimesso tutto come prima.
      Mentre studiavo l'itinerario avevo messo in conto che qualcosa sarebbe potuto cambiare, di certo non avevo pensato però che avrei dovuto sacrificare l'isola! Pazienza, in estate da quelle parti è facile beccarsi un tifone. Siamo stati già super fortunati così!
      (Le settimane sono 4, il diario è ancora lungo!)

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    2. Scusami per averti scombinato i piani allora! :(
      4 settimane??? Che meraviglia! Certo che ormai la Cina la conoscerai come le tue tasche!! Non vedo l'ora di leggere il seguito!! ^_^

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    3. Ma figurati! Troverò altri metodi!

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Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



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