Cronache estive #2
È già inverno, fa un freddo boia, ed io ho bisogno di scaldarmi con i ricordi estivi. La prima parte dell'estate l'ho raccontata qui. Questa è la seconda (e ultima) parte. Cronache estive in ordine sparso, per ricordare qualcosa di bello successo nel 2020.
Torino d'estate è ancora più bella
I mesi del lockdown mi hanno resa scalpitante. La cosa che desideravo di più era camminare, e in effetti appena è stato possibile ho macinato parecchi chilometri. Ho fatto la turista nella mia città, che è un'attività che amo moltissimo. Torino è sempre bella, ma d'estate è davvero stupenda.
I miei consigli su dove andare per innamorarsi di Torino:
- Il Parco del Valentino, che è bello tutto l'anno perché cambia colore e atmosfera in base alle stagioni, ma d'estate mostra il lato più bello. E poi all'ombra degli alberi si trova un po' di fresco, che fa sempre piacere.
Il mio dentista ha lo studio proprio in riva al Po, quindi ho colto spesso l'occasione per fare una passeggiata (dopo 3 anni di apparecchio le mie avventure - e disavventure - odontoiatriche non sono terminate, anzi, credo che avrò bisogno di cure e controlli a vita, ahimè)
Sono felice di aver rivisto i miei amici di Arezzo, con cui sono andata al Valentino (naturalmente). Purtroppo il Borgo Medievale era chiuso, ma ci siamo presi una piacevole pausa-birretta all'Imbarchino.
- Le vie del centro, di cui ho raccontato ampiamente in questo post. Ma perdendosi soprattutto nelle viuzze laterali, un po' per allontanarsi dalle vie troppo affollate, un po' per godersi la bellezza dei palazzi lontano dal baccano. Posso dire con orgoglio di aver visto la maggior parte della gente comportarsi in maniera coscienziosa, nonostante tutto. Ma le vie principali (via Garibaldi, via Roma, via Po) erano spesso stracolme.
Dopo tanto tempo chiusa in casa mi è sembrato un lusso anche solo sedermi a prendere un caffè con un amico. Ma anche da sola.
- Parco di Villa Genero, per vedere Torino dall'alto, al tramonto.
È sopra la Villa della Regina, ed è un parco stupendo da cui si vede la Mole Antonelliana e tutto il centro storico.
E parlando di piccoli lussi, poter mangiare fuori è una cosa forse banale che però mi è mancata moltissimo. Penso che il 2020 mi abbia insegnato a dare valore alle piccole cose che spesso diamo per scontate. Un abbraccio, un banale pomeriggio di shopping, un caffè a casa di mamma e papà. Un aperitivo con gli amici.
Due posti su tutti: un pranzo da Poormanger, in via Palazzo di Città (che è una via che adoro, tra via Garibaldi e il Quadrilatero Romano) e una cena ai Du Cesari (in corso Regina Margherita, la migliore cucina romana a Torino).
La fontana dei 12 mesi - Parco del Valentino |