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lunedì 30 marzo 2015Aggiornato il:

Hoi An, la città delle lanterne



Diario di viaggio in Vietnam
Martedì 10 febbraio



Lasciamo presto la nostra camera, l'autobus dovrebbe arrivare verso le 8.30. Dico dovrebbe perché gli orari sono sempre indicativi, e infatti alle 9 non si vede ancora nessuno. Stamattina a Hué inizia a vedersi il sole e la temperatura è subito più calda.


Traffico mattutino a Hué
Hue



Hue


Il pulmino che ci passa a prendere è carico di gente, e il motivo del ritardo è che fa la spola tra i diversi alberghi per portare la gente alla stazione degli autobus.
Siamo tra gli ultimi ad essere caricati sull'autobus che ci porterà a Hoi An, ci sono pochi posti liberi e il pullman ha sicuramente visto tempi migliori. In poche parole siamo su uno scassone, ma il panorama che vedo dal finestrino è bellissimo.

In Vietnam non bisogna avere fretta, né fare troppo affidamento sulle indicazioni di durata di un viaggio. L'unica cosa certa qui è che quando è ora di mangiare ci si ferma. Infatti intorno alle 11.30 l'autobus si parcheggia in un autogrill (una versione vietnamita naturalmente) dove riusciamo a farci fare un semplice panino col formaggio. La sorpresa più bella è la temperatura: ci siamo spostati appena un po' a sud ed è già il caso di mettersi in maniche corte!

Il viaggio dura in tutto circa quattro ore, che è tantissimo se considerate che tra Hué e Hoi An ci sono solo 150 km. Io mi sono goduta la vista e sono riuscita anche a fare un pisolino, nonostante qualche frenata improvvisa (qui guidano un po' come gli viene).

L'autogrill vietnamita e due foto fatte dal finestrino dell'autobus.
Autogrill e panorama vietnamita


Il nostro hotel a Hoi An è un pochino fuori dalla città vecchia, che si raggiunge però in pochi minuti di taxi o con la navetta gratuita (messa a disposizione dall'hotel). L'impatto è bellissimo, siamo arrivati costeggiando verdissime risaie e l'albergo sembra una baita di montagna con piscina.
Dato che le camere non sono ancora pronte andiamo nel ristorante di fronte dove ci servono un ottimo pranzo.

Pranzo vietnamita
TinTin Hoi An

Finalmente abbiamo la nostra camera, possiamo farci una doccia veloce e correre a visitare la città vecchia. Hoi An sembra una piccola bomboniera, e a molti potrebbe sembrare una vetrina per turisti. A me personalmente i posti così piacciono tantissimo, mi sembra di essere trasportata in un'epoca passata. E poi adoro le lanterne. Il paragone con Fenghuang (Cina) mi viene spontaneo, anche se sono due città molto diverse.

Il cielo di Hoi An
Hoi An


La città vecchia di Hoi An è completamente pedonale, persino i motorini hanno il divieto d'accesso, per cui è una piccola oasi di pace. Compriamo il ticket che ci permette di visitare cinque posti a scelta tra quelli che vediamo sulla mappa (vi spiego tutto nelle info al fondo del post).
Andiamo subito sul ponte giapponese coperto, costruito nel 1593 dalla comunità giapponese per collegare la zona ovest col quartiere cinese, e poi al Tempio Quan Cong. Gli altri li scegliamo un po' a caso. Visitiamo anche due case antiche, che sono aperte al pubblico ma normalmente abitate (età media 90 anni), particolare che mi ha fatta sentire un po' un'intrusa.


Tempio Quan Cong
Tempio Quan Cong
Tempio Quan Cong

Ponte Giapponese coperto
ponte giapponese coperto

Casa Tan Ky
Tan Ky House


Il quartiere vecchio di Hoi An è interessante soprattutto per lo stile architettonico delle case, che mischia influenze diverse. I tetti in stile cinese con i balconi in stile europeo, per esempio. E poi le case colonnate di colore giallo, che ricordano lo stile coloniale francese. Le influenze giapponesi nella suddivisione degli spazi interni e quelle cinesi nelle lanterne rosse.

Le vie sono piene di botteghe e negozi, dove si vendono quadri, lanterne e le famose stoffe: numerosi atelier confezionano abiti in giornata. Ho preso alcune stoffe ma non ho ancora le idee chiare per mettermi a spiegare il modello alla sarta.


Risciò in attesa di turisti da scarrozzare per Hoi An 
Risciò vietnamiti

Barche sul fiume
Hoi An


Verso sera visitiamo il mercato, poi cerchiamo un posto dove cenare (non è affatto facile trovare un tavolo libero).
Ci fermiamo a prendere una birretta in un posticino sul fiume, e inizia a fare buio. Dopo il brutto tempo dei giorni scorsi posso finalmente godermi un bel tramonto.


Banchetti in riva al fiume
Hoi An

Tramonto a Hoi An
Hoi An



Ceniamo in un ristorantino dove ordino alcune specialità di Hoi An tra cui il Cao Lau. Si tratta di maiale marinato, germogli, insalata, pane croccante e un po' di brodo serviti in una ciotola. Bisogna mescolare bene gli ingredienti e spezzettare il pane per amalgamare bene i sapori. Una vera delizia. Le influenze giapponesi e cinesi non si notano solo nell'architettura, ma anche nel cibo.

Wonton fritti ricoperti di verdure e gamberi in salsa agrodolce, Cao Lau e un tortino avvolto nella foglia di banana di cui non so il nome.
The Mermaid (Nhu Yi)

Col buio Hoi An diventa una città magica. Le lanterne illuminate sono la caratteristica principale di questa città che ha un fascino e un'anima completamente diversa dal Vietnam che ho visto fin'ora.
Sarà anche molto turistico, ma il mercatino serale mi piace sempre molto. Tra le cose più belle che si possono comprare (secondo i miei gusti) sono gli oggetti in legno intagliato, le scatoline laccate e i bigliettini tridimensionali. Oltre naturalmente alle sete, le stoffe e le lampade.

A Hoi An è difficile trattenersi dal fare acquisti, infatti torno in albergo con una discreta quantità di sacchetti.

Scatole di carta con candele da lasciare nel fiume.
Hoi An

Lanterne e decorazioni
Hoi An

Lanterne
Hoi An
Hoi An






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Info pratiche:


Sunshine Hotel Hoi An
2 Phan Dinh Phung Street, Hoi An

Pranzo: TinTin (proprio di fronte all'albergo)


Hoi An Città Vecchia
Il ticket che permette di visitare 5 attrazioni all'interno della città vecchia di Hoi An costa 120.000 dong. Prendete una cartina e scegliete i luoghi che preferite tra i musei, i laboratori di artigianato, le vecchie abitazioni:

- Il Ponte Coperto Giapponese (Il ponte si può attraversare gratuitamente, il biglietto serve solo per accedere alla pagoda che si trova su un lato interno del ponte).
- Tempio Quan Cong
- I musei: Museo di cultura popolare, Museo della Ceramica, Museo di Storia e Cultura oppure il Museo della cultura Sa Huynh Culture il Museo della Rivoluzione.
Le vecchie case: Phung Hung (tradizionale casa a due piani in legno), Quan Thang e Tan Ky.


Cena: Ristorante The Mermaid (Nhu Yi)
2 Tran Phu St, Hoi An

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17 commenti:

  1. Mi piace un sacco quel dragone di "piastrelle" XD, anche il posto qui mi sembra più rilassante.

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    1. Decisamente! Niente a che vedere con il rumore e la frenesia delle grandi città.

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  2. Hoi An è incantevole... e poter girare tranquillamente senza avere il timore che spunti un motorino pronto a garrotarti le caviglie è un valore aggiunto!
    Noi ci spostavamo addirittura in bicicletta, cosa impensabile da altre parti!!!

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    1. Non sono portata per la bicicletta, ho preferito il motorino ^_^

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  3. Ah, che posto incantevole! Mi piacer tutto! Soprattutto le lanterne, chissà che atmosfera meravigliosa....E invidio i tuoi piatti, sembrano tutti buonissimi :)

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  4. Che spettacolo le lanterne. Mi sembra di respirarla, quell'aria del tramonto, e che case particolari. Mi piace molto questa Hoi An!

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    1. Anche molto fotogenica, forse per questo è così amata dai turisti. A me poi le lanterne piacciono tantissimo!

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  5. Sempre più voglia di partire per il Vietnam..

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  6. Magiche quelle lanterne (non solo rosse, però belle lo stesso).

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    1. Sì sono di tutti i colori, ma quelle rosse sono le più belle!

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  7. Proprio così, se la prendono tutti se un posto è " turistico", ma se è bello da impazzire, per forza che la gente ci va. Davvero uno dei più bei posti in Vietnam. Il mio albergo era come il tuo piuttosto fuori, però forse non ci sono soluzioni interessanti in centro dove sarebbe davvero bello dormire.

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    1. In questo viaggio alle sistemazioni ha pensato mio suocero, e mi fido delle sue scelte. Se avrò la possibilità di tornare a Hoi An mi piacerebbe però stare nella città vecchia.

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  8. Le lanterne sono stupende e anche tutto il resto!!!
    Il cibo sembra spaziale!

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  9. Risposte
    1. Avrei voluto comprarle per casa, ma sono sicura che tolte dal loro contesto perdono il fascino e diventano una pataccata.

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