Icona-facebook Follow Me on Pinterest Icona-facebook

martedì 28 novembre 2023Aggiornato il:

Una settimana a Cipro - Famagosta e il lato turco

 - post precedente: Paphos -

Diario di viaggio a Cipro
15 settembre 2023

Stamattina il nostro caro amico Maps decide di farci fare una strada alternativa per andare a prendere l'autostrada, così per qualche motivo che ignoriamo passiamo sotto all'acquedotto romano di Larnaca. Ne approfittiamo per scendere dalla macchina e fare due foto, così diamo un senso a questa deviazione non richiesta.

Oggi andiamo a Cipro nord, nella parte turca, e sono emozionata. È vero, abbiamo già varcato il confine a Nicosia, ma eravamo a piedi mentre oggi siamo in macchina e stiamo andando verso uno dei checkpoint, quello di Pergamos (dopo Pyla). Avevamo letto pareri allarmistici sulla questione checkpoint, dicevano che non si poteva attraversare la linea con un'auto noleggiata nel lato greco, ma direi che non è vero. Siamo arrivati col nostro catorcio a noleggio, abbiamo mostrato i documenti (per sicurezza abbiamo portato il passaporto) pagato una quota di 20 euro che dovrebbe valere come "assicurazione" e siamo entrate senza problemi.

Il lato turco di Cipro è completamente diverso, percorriamo un lungo tratto di strada dove sembra di stare in un luogo deserto, non una casa, non una persona. Costeggiamo una rete con filo spinato finché non ci allontaniamo dalla zona di confine e ci affidiamo ai cartelli stradali perché siamo ufficialmente in Turchia e ho dovuto togliere la connessione dati sul telefono (il signor Wind mi ha subito addebitato qualche euro solo per aver passato il confine).



Prima tappa
Saint Barnabas Monastery


Incuriosite dal cartello che segnala la strada per il monastero di Saint Barnabas facciamo una deviazione e andiamo a vedere. Ho scoperto che questo personaggio ha una storia tragica e interessante, che ora vi racconto in breve.

S. Barnabas nacque a Salamina da una famiglia ebrea, andò a studiare a Gerusalemme, incontrò Paolo (l'apostolo) e si convertì, quindi tornò a Cipro convinto di poter predicare il Cristianesimo. Non fu una buona idea perché fu ucciso dagli ebrei e gettato in mare. Alcuni suoi discepoli però riuscirono ad assistere al suo assassinio e recuperarono il corpo. Lo seppellirono insieme alla bibbia di S. Matteo che aveva sempre con sé. Il luogo di sepoltura restò sconosciuto per più di 400 anni, finché apparve in sogno ad un vescovo che ordinò l'apertura della tomba. I resti erano sicuramente irriconoscibili, ma la bibbia era lì e fu la prova che si trattasse proprio di S. Barnabas, e fu quindi ordinata la costruzione del Monastero vicino al luogo di sepoltura.

Ci fermiamo a prendere un caffè turco nel bar vicino alla biglietteria. Intorno al cortile c'è il corpo principale porticato, mentre la chiesa è diventata un Museo delle Icone. 




Seconda tappa
Sito archeologico di Salamis

Ci rimettiamo macchina alla volta del sito archeologico di Salamis ma imbroccare il percorso corretto è un po' ostico: il traffico, i cantieri e la guida aggressiva dei locali non aiutano. Mi viene da pensare che se è vero che alcune agenzie di noleggio auto vietano di passare il confine non è tanto perché l'assicurazione non copre i danni, ma perché da queste parti guidano veramente male.

Il sito archeologico di Salamis si trova sulla costa a nord della città di Famagosta. Non bisogna per forza essere appassionati d'arte o di storia per rendersi conto della bellezza e del valore di questo posto. Mi stupisce il fatto che i turisti possano camminare praticamente ovunque, lo faccio ovviamente anche io cercando di non calpestare i mosaici (quel che resta) mentre cammino tra i resti delle antiche terme, dell'Agorà con le alte colonne, nel teatro romano. Bellissimo. 

Decidiamo di fermarci a pranzo nel ristorante vicino all'ingresso del parco archeologico, così non dobbiamo nemmeno spostare la macchina. Pranzare in riva al mare è sempre una bella cosa, sarebbe altrettanto bello andare in spiaggia e fare anche il bagno, se avessimo pensato di portarci il costume. 






Terza tappa
Famagosta

Ci spostiamo quindi a Famagosta o Gazimağusa, città nota in antichità come Arsinoe (in onore di Arsinoe d'Egitto), poi come Ammochostos ("nascosta nella sabbia") e infine Famagosta (fama Augusti), nome turco di Mağusa (Gazi è un prefisso turco che significa "glorificata").

Circondata da mura veneziane, Famagosta è secondo me una delle città più belle di Cipro. Nel cuore della città vecchia ci sono tante chiese trasformate in moschee, la più bella è sicuramente Lala Mustafa Paşa Camii, sorta sulla ex cattedrale gotica di San Nicola. L'interno è completamente spoglio, con i pavimenti coperti dai tappeti.
Si trova nella piazza centrale, di fianco ad un sicomoro che pare sia stato piantato durante la costruzione della cattedrale,  cioè più di 700 anni fa.

Di fronte ci sono le rovine del Palazzo Veneziano, di cui è sopravvissuta la facciata con un arco centrale su cui è presente lo stemma di Giovanni Renier, Capitano Veneziano di Cipro nel 1552.

Anche qui gatti, gatti ovunque. 

Devo dire che mi sono emozionata moltissimo visitando le rovine della chiesa di San Giorgio dei latini, anche se è tenuta in pessime condizioni. Forse perché la struttura lascia immaginare quanto fosse maestosa, o perché il pavimento è diventato ormai un tappeto di erba. Non so, l'ho trovata bellissima. 

Lì di fronte, dove c'è la Torre di Otello, ci fermiamo a prendere una birra in un locale molto carino. Intorno a noi, nella via piena di ristoranti, si alza il fumo delle griglie. L'aria si riempie di un profumo intenso e invitante di carne alla griglia, e le nuvole di fumo che sfocano i contorni delle palazzine mi ricordano un po' le atmosfere fiabesche delle città termali giapponesi.














Quarta tappa
Rientro a Larnaca

È ora di rientrare a Larnaca. Attraversiamo il checkpoint senza intoppi (ci chiedono solo di aprire il baule per controllare che non avessimo comprato qualcosa di illegale, forse abbiamo la faccia da contrabbandiere, chissà) e torniamo a casa. 

Ci trasciniamo in centro alla ricerca di un ristorante anche se nessuna di noi tre ha molto appetito. Troviamo posto da Takis, ristorante sempre pieno di gente, dove ci portano subito dei meze, i piattini di antipasti tipici di Cipro, buonissimi. Dividiamo un paio di piatti e decidiamo che ci torneremo quando saremo affamate, perché la qualità è davvero ottima.



___________________________________
Info pratiche

Per passare il confine e andare a Cipro nord bisogna attraversare i checkpoint ufficiali. Con l'auto si paga una tassa che varia in base al tempo in cui si resta nel lato turco. Per un giorno abbiamo speso € 20. Avendo a disposizione più giorni si può dividere il viaggio e soggiornare alcuni giorni a Famagosta, in quel caso conviene probabilmente cambiare auto e affittarla lì. 

A Cipro nord la moneta è la lira turca, ma accettano anche gli euro.

Monastero S. Barnabas 
Ingresso € 3

Parco Archeologico di Salamis
Ingresso € 2.50

Pranzo: Bedis Restaurant
Sulla spiaggia, essendo di fianco al parco archeologico e avendo un'enorme terrazza a disposizione ospita le tavolate dei pullman turistici. Il menu è pensato per una clientela internazionale, ma i piatti sono abbondanti e buoni.

Cena: Takis Kebab House
Oserei dire che è il ristorante di carne alla brace più buono di Larnaca. La cucina e la griglia sono a vista, il cuoco (con la sua brigata che sembra danzare in spazi super ristretti) è un drago. Ottimi piatti a prezzi davvero economici. 



3 commenti:

Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



Info sulla Privacy