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mercoledì 2 settembre 2015Aggiornato il:

Estate italiana 5° parte: Argentario e Capalbio



Estate italiana - quinta parte
Argentario e Capalbio



Quando viaggio, se riesco, cerco sempre sistemazioni che abbiano la possibilità di stare all'aperto, come un balcone o un giardino. L'albergo di Capalbio è in cima alla classifica delle soluzioni migliori trovate in questa estate italiana, perché è troppo bello uscire in maglietta appena sveglia a godermi sul prato il sole del mattino.


Il fico di fronte alla nostra stanza - il giardino con l'erba corta e morbida - la zona relax.
Hotel La Torricella





Stamattina andiamo all'Argentario, che è un'isola anche se è collegata alla terraferma da due strisce di sabbia (che si chiamano tomboli) all'interno delle quali si è formata la laguna di Orbetello. Ci arriviamo attraversando proprio Orbetello, e facciamo la prima sosta a Porto Santo Stefano, da dove partono i traghetti per l'isola del Giglio.

Il Porto è abbastanza trafficato, ma basta inoltrarsi nelle vie per trovare un'atmosfera completamente diversa. Dopo una serie di scalinate e passaggi stretti arriviamo alla Fortezza Spagnola, una costruzione imponente da cui la vista immagino sia stupenda. Peccato che sia chiusa (d'estate apre alle 18.30).


Porto Santo Stefano
Porto Santo Stefano

Le viuzze
Porto Santo Stefano

Belle case, bandiere e gatti.
Porto Santo Stefano


Dopo aver preso un po' di focaccia risaliamo in macchina alla ricerca di una spiaggia. Avevo sentito parlare di Cala del gesso, ma facciamo parecchia strada prima di riuscire a trovarla.

La strada che corre intorno a Monte Argentario offre panorami e scenari da sogno, ma sale parecchio e le spiagge non sono segnalate e sembrano lontanissime e irraggiungibili. Troviamo alcune auto parcheggiate sul ciglio della strada e proviamo a fermarci anche noi, ma dopo un bel po' di strada a piedi (in discesa) ci troviamo davanti ad un cancello e ci tocca tornare indietro (in salita).

Ad un certo punto incontriamo altre macchine parcheggiate, proviamo a fermarci di nuovo. Sembra una caccia la tesoro. Incontriamo alcuni ragazzi che ci chiedono indicazioni, ma siamo nella stessa situazione. Praticamente brancoliamo nel buio. Cominciamo a confrontare le informazioni, qualcuno prova a controllare sul telefono, che qui non prende bene, e alla fine dal prato di una villa arriva una voce. "Mi sa che vi serve aiuto". Per fortuna un signore dal simpaticissimo accento toscano ci svela il segreto. Senza di lui probabilmente saremmo ancora lì.


Cala del gesso vista dalla strada. Ma come ci si arriva??
Cala del Gesso

Ci spiega che dobbiamo arrivare ad un cancello (al numero 5) in cui c'è scritto "Proprietà privata - Divieto di accesso", dove troveremo un guardiano che ci farà passare. Da lì si arriva alla Cala del gesso dopo una lunga discesa. L'ultimo tratto è abbastanza ripido e disagevole, ma la caletta è uno spettacolo. L'acqua ha un colore incredibile, trasparente, ed è piena di sassi e scogli. Penso che sia uno dei posti più belli dove ho avuto la fortuna di nuotare.

Troviamo un posticino dove lasciare la borsa e ci buttiamo in acqua, che inizialmente sembra freddina, ma ci si abitua in fretta ed è una vera goduria, dato che oggi la temperatura è abbondantemente sopra i 35°.

Cala del gesso
Cala del gesso

Cala di gesso

Tornare indietro è una faticaccia, la strada in salita è abbastanza faticosa e impegnativa, ma dopo una ventina di minuti siamo di nuovo in macchina. Puntiamo verso Porto Ercole proseguendo lungo la strada che costeggia il mare, ma poi tagliamo verso l'interno per risparmiare tempo.

A differenza di Porto Santo Stefano, Porto Ercole è un posto molto più tranquillo e c'è meno gente.
Ci fermiamo a prendere un gelato guardando i gabbiano sulla spiaggia. Due euro per un enorme cono gelato da passeggio, che ci concedono però di mangiare con calma ai tavolini della terrazza sul mare. Non sono più abituata a certi prezzi (e a certe gentilezze).


Monte Argentario
Monte Argentario

Sosta per fotografare il panorama
Monte Argentario


Porto Ercole
Porto Ercole

Porto Ercole

Torniamo in hotel giusto il tempo di cambiarci e stendere i costumi, e siamo pronti per andare in uno dei borghi più belli della zona: Capalbio. Parcheggiamo e poi saliamo costeggiando le mura. L'ingresso in via IV Novembre ci porta all'interno del centro storico, un intrico di viuzze in pietra che portano nel cuore del borgo, dove si trova la Chiesa di San Nicola.

Ci sono un sacco di ristorantini, botteghe, osterie. La gente del posto chiacchiera davanti alla porta di casa, sulle panchine o sulle sedie messe in strada. Mi sembrano tutti gentili e sorridenti, ma forse è una proiezione di me stessa, dato che sprizzo felicità da tutti i pori.

Il panorama da Capalbio
Capalbio

Scultura in Piazza Carlo Giordano vicino alle mura.
"Nanà Fontaine" di Niki de Saint Phalle
Nanà Fontaine

Le vie di Capalbio
Capalbio
Capalbio
Capalbio

Il Castello di Capalbio ha diverse stanze interessanti all'interno, e una bella scalinata. In alcune è stata allestita una mostra, e la salita alla torre regala una vista spettacolare sul paesaggio maremmano. In fondo si intravede addirittura il Lago di Burano e il mare.

Mostra temporanea
Castello di Capalbio

La vista dalla torre
Capalbio
Capalbio

Un aperitivo a base di vino bianco e tagliere misto e lascio a malincuore questo posto speciale. Sarei rimasta volentieri a cena ma abbiamo appuntamento con Giacomino al ristorante del nostro albergo. (Per chi non avesse letto la puntata precedente, Giacomino è il labrador che vive qui).

Mangiamo una bistecca alla fiorentina da leccarsi i baffi, in un posto dove ormai ci sentiamo a casa.
Dato che non vogliamo il dolce il proprietario ci porta qualche fragola raccolta nell'orto, e ci riempie i bicchieri del buon vino della casa.

Con la panza piena e l'euforia dovuta alla splendida giornata trascorsa (e probabilmente anche al vino), ci avviamo ciondolanti in camera. Domani si riparte, sono contenta anche se mi sarebbe piaciuto stare qui ancora un po'.


Bistecca di brontosauro alla fiorentina
Fiorentina

Giacomino si è beccato l'osso e ringrazia
Giacomino






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Info pratiche:

Monte Argentario dista solo una quarantina di chilometri da Capalbio.
Per raggiungere Cala di gesso in macchina bisogna percorrere la Strada Panoramica, dopo Cala Moresca prendere la strada a destra del bivio e arrivare al portone dove si trova il passaggio pedonale.
Considerate che c'è da fare parecchia strada in discesa (al ritorno è piuttosto faticoso) e che l'ultimo tratto è decisamente scosceso.
La soluzione migliore è arrivare via mare con una gita in barca.

Capalbio:
Ingresso torre € 4
Aperitivo: Cipriani Liquori, via Vittorio Emanuele II 25. Piccolo emporio dove abbiamo anche acquistato alcuni prodotti locali. Due calici di vino, tagliere misto e souvenir (liquore all'anice e marmellate artigianali € 25).

Ristorante La Torricella (nel nostro hotel a Capalbio, via Aurelia km 125/8)
Bistecca alla fiorentina, bottiglia di vino (più due calici extra offerti) contorni € 60.

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11 commenti:

  1. Che belle le foto dalla torre! Niki de Saint Phalle non sapevo avesse fatto sculture per l'Italia, vidi delle sue opere in Francia, con retrospettiva, e devo dire che è stato un personaggio molto interessante.

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    1. Non lo conoscevo, ma questa scultura mi è piaciuta molto, anche per la posizione in cui si trova.

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    2. E' una donna, nonostante la stazza delle sue Nanà, lei era magrissima, ha fatto anche la modella per Vogue

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  2. Stupende foto, stupendo reportage, fanno venire voglia di vacanze :)

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  3. Noto con piacere che proseguono le note positive. Sarà anche perché sei un'organizzatrice di vacanze coi fiocchi!

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    1. Forse sono sempre troppo entusiasta di ciò che vedo quando viaggio, ma sono stata in posti davvero bellissimi. Grazie ^_^

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  4. che belle foto! Sono posti che conosco molto poco ma mi affascinano troppo! :)

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    1. Dovresti andare da quelle parti e fare un bel reportage come sai fare tu!

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  5. Che posti splendidi!
    E una persona gentile può ribaltare una giornata :D Sto pensando anche alla mia esperienza in Giappone e soprattutto ad una mamma e una bambina gentilissime che vedendoci persi e disperati ci hanno addirittura accompagnato dove dovevamo andare salvandoci la serata.

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    1. Carine ♥ hai già iniziato a scrivere il diario di viaggio?

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Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



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