Stanotte ho dormito come un sasso, ma al risveglio risento un po' della serata di ieri. Diciamo che l'assenzio della buonanotte mi ha stesa e stamattina avrei bisogno di rifare la convergenza, ma va bene lo stesso.
Oggi visitiamo Josefov, il quartiere ebraico di Praga. Il vecchio ghetto originario non esiste più, ma alcune viuzze hanno un'atmosfera affascinante particolare, direi antica. Sono sincera, non ero sicura di voler visitare questi posti perché, diciamolo, non sono per niente allegri e io ultimamente ho bisogno di leggerezza.
Partiamo dalla sinagoga Pinkas, dove i muri sono ricoperti dai nomi delle vittime dell'Olocausto. Qui si trova il vecchio cimitero ebraico, dove per mancanza di spazio le tombe sono una sull'altra e le lapidi sembrano talmente messe a caso che l'effetto generale è stranissimo. Ti viene quasi voglia di tirarle su. In genere mi piace visitare i cimiteri, ma questo mi trasmette sentimenti troppo contrastanti per uscirne serena.
Con lo stesso biglietto entriamo nelle altre sinagoghe. Quella Spagnola è in restauro, ma ci andiamo lo stesso perché lì di fianco c'è il monumento di Kafka e una galleria d'arte (Galleria Guttmann) al pianterreno del complesso del Museo Ebraico.
Il vecchio cimitero ebraico [1] |