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domenica 28 luglio 2019Aggiornato il:

Il mio viaggio a Praga [terza parte]

Diario di viaggio a Praga [terza parte]

Stanotte ho dormito come un sasso, ma al risveglio risento un po' della serata di ieri. Diciamo che l'assenzio della buonanotte mi ha stesa e stamattina avrei bisogno di rifare la convergenza, ma va bene lo stesso.

Oggi visitiamo Josefov, il quartiere ebraico di Praga. Il vecchio ghetto originario non esiste più, ma alcune viuzze hanno un'atmosfera affascinante particolare, direi antica. Sono sincera, non ero sicura di voler visitare questi posti perché, diciamolo, non sono per niente allegri e io ultimamente ho bisogno di leggerezza.

Partiamo dalla sinagoga Pinkas, dove i muri sono ricoperti dai nomi delle vittime dell'Olocausto. Qui si trova il vecchio cimitero ebraico, dove per mancanza di spazio le tombe sono una sull'altra e le lapidi sembrano talmente messe a caso che l'effetto generale è stranissimo. Ti viene quasi voglia di tirarle su. In genere mi piace visitare i cimiteri, ma questo mi trasmette sentimenti troppo contrastanti per uscirne serena. 

Con lo stesso biglietto entriamo nelle altre sinagoghe. Quella Spagnola è in restauro, ma ci andiamo lo stesso perché lì di fianco c'è il monumento di Kafka e una galleria d'arte (Galleria Guttmann) al pianterreno del complesso del Museo Ebraico. 

gattosandro viaggiatore
Il vecchio cimitero ebraico [1]

domenica 14 luglio 2019Aggiornato il:

Il mio viaggio a Praga [seconda parte]

Diario di viaggio a Praga [seconda parte]

Stamattina il cielo è splendido, si preannuncia una bella giornata. Facciamo colazione in albergo (ne approfitto sempre quando è inclusa) e andiamo a prendere il tram per il Castello di Praga. Ci si potrebbe andare in metro, risparmiando parecchio tempo, ma quando si hanno pochi giorni a disposizione una corsa in tram aiuta a vedere la città dal finestrino ed è piacevole.

Il tram lascia proprio vicino all'ingresso, dove c'è una discreta coda (dovuta all'ispezione di sicurezza) che però scorre in fretta. Una volta dentro bisogna passare dalla biglietteria dove ci sono diverse tipologie di pass, con relativo prezzo. All'esterno c'è un tabellone che spiega tutto per bene, io mi ero già informata e sapevo quale pass fare in base alle cose che ho scelto di visitare. 

Alla biglietteria una signora non ci stava capendo niente e faceva domande in italiano bloccando la coda. Ora, è vero che in giro ho trovato alcune persone che l'italiano lo capivano, ma siamo a Praga, come puoi rivolgerti al bigliettaio in italiano e pensare che ti capisca? Quello le rispondeva in inglese, poraccio, ma la signora non spiccicava una parola. L'abbiamo presa da parte, le ho spiegato brevemente i tipi di pass e l'abbiamo piazzata davanti al cartello (radunando anche le amiche) lasciandole lì a studiare. Lavoro col pubblico da tantissimo tempo, non potevo vedere soffrire così un povero cassiere.

gattosandro viaggiatore
Il Castello di Praga

giovedì 4 luglio 2019Aggiornato il:

Chiacchiere di giugno (tre più una)

Giugno col bene che ti voglio. Ah, no, quello era luglio, ma vabbè, è uguale, perché quest'anno giugno l'ho amato particolarmente. Ho fatto molte cose, lavorato parecchio, e ho pure viaggiato.
È un periodo che ho un sacco di cose che ho voglia di raccontare qui sul blog, e allora ho deciso di inaugurare la rubrica mensile "le chiacchiere di Gattosandro".

Dunque, ecco le mie chiacchiere di giugno (tre più una). 



La mia intervista su Rolling Pandas.


Conoscete Rolling Pandas? È un sito di viaggi su misura e tour organizzati personalizzabili. Io non l'ho mai usato (sono una fanatica del fai da te, come ben sapete) e a dire il vero non lo conoscevo nemmeno, ma lo trovo ben fatto e ha proposte interessanti. 
Sono stata contattata perché pare che qualche loro lettore abbia segnalato il mio blog e dopo aver valutato positivamente i miei contenuti mi hanno proposto un'intervista da pubblicare sul loro sito.