Diario di viaggio in Vietnam
Martedì 17 febbraio
La giornata comincia al mercato, sotto un sole caldo. In città si respira aria di festa, alcuni negozi sono già chiusi per ferie e tra le bancarelle c'è quell'atmosfera che io associo sempre all'ultimo giorno di scuola. Facciamo qualche piccolo acquisto e giochiamo alla roulette, poi saltiamo sul motorino per raggiungere la nostra meta di oggi, le cascate di Yang Bay.
Roulette della fortuna (dove vinciamo ben 6 lattine), i palazzi di Nha Trang e il mercato.
La strada per arrivare a Yang Bay è spettacolare, completamente in mezzo alla natura. Il colore predominante è il verde, in tutte le sue sfumature, e solo verso metà strada incrociamo un piccolo villaggio, dove ci fermiamo per godere di un po' di ombra. Arrivano subito alcuni bambini che si avvicinano curiosi ma timidi.
Siamo di fronte ad una specie di ristorante-emporio, che probabilmente è anche la casa dove vivono i piccoli che ci osservano e ci sorridono.
Piccolo particolare floreale
L'emporio/ristorante del villaggio nella foresta
Yang Bay dista da Nha Trang una quarantina di chilometri, lungo la strada che porta a Dalat.
Appena arrivati facciamo un pranzetto leggero e poi ci dedichiamo alla visita del parco, che è famoso soprattutto per le sue cascate e per le piscine d'acqua termale. In pieno stile pacchians-orientale però ci sono anche attrazioni di dubbio gusto come "la pesca del coccodrillo", "la corsa dei maiali" e "la battaglia dei polli", che saltiamo senza pensarci due volte.
Pranzo veloce nel ristorante del parco
Le cascate di Yang Bay
Per spostarsi all'interno del parco ci sono navette gratuite costituite da trenini, carretti e pulmini colorati. In altri momenti avrei preferito camminare, ma sotto il sole di mezzogiorno non mi sembra il caso. Le cascate sono molto scenografiche, il contesto naturale in cui sono inserite è spettacolare, e invogliano a tuffarsi per contrastare la calura (cosa assolutamente pericolosa e vietata).
Il laghetto che si forma al fondo della cascata è balneabile ma sabbioso, salmastro e appiccicoso. Infatti come metto un piede nell'acqua le ciabatte si incollano impedendomi qualsiasi movimento, e nel frattempo mi rendo conto di quanto l'acqua sia torbida e poco invitante. Peccato, perché il posto è carino, con una bella spiaggetta, e per raggiungerlo abbiamo dovuto attraversare ponticelli e passaggi ripidi che normalmente preferisco evitare.
La "pozza" e la spiaggetta difficile da raggiungere
Immensi spazi verdi all'interno del parco
Una cosa che non immaginavo, e che consiglio di tenere a mente nel caso vogliate venire in Vietnam in questo periodo, è che durante il capodanno (Tet) ci sono punti sia positivi che negativi.
A favore c'è sicuramente il privilegio di partecipare ad una festa molto importante, la possibilità di vedere le città ricoperte di fiori, l'atmosfera di allegria, e l'occasione di conoscere meglio le tradizioni e farne in qualche modo parte.
Di contro c'è che il Paese va completamente in vacanza (giustamente) per un periodo che dura come minimo una settimana. Il che significa che si ferma tutto, persino i treni stanno fermi uno o due giorni, e trovare qualcosa di aperto (che sia un ristorante, un negozio o un'attrazione turistica) diventa quasi impossibile. Bisogna quindi organizzarsi bene o si rischia di fare lunghi viaggi per poi trovare il cartello chiuso per ferie.
Oggi per esempio il parco chiude presto, perciò ci affrettiamo ad andare nella Hot Spring Area, che si raggiunge dopo aver attraversato un paio di ponti sospesi in cui faccio fatica a mantenere l'equilibrio.. L'area è composta da una serie di vasche con diverse temperature dell'acqua. Si va da quella molto calda alle più fresche, fino i getti d'acqua fredda e il passaggio in quella che soprannomino ghiacciaia (rigenerante, c'è scritto. Di sicuro mi ha dato una bella sveglia).
Un ponte di legno che passa su di una cascata
Passo di vasca in vasca, e anche se la ghiacciaia dovrebbe essere la tappa finale mi ributto nella vasca bollente dove si sta decisamente meglio. Per le coppie ci sono anche le vasche per due, con i petali di rose, le essenze profumate e altre smancerie.
Se volete, questo è il sito (solo in vietnamita, ma ci sono tante belle foto).
L'ultimo trenino ci aspetta per portarci all'uscita del parco, i dipendenti hanno la faccia allegra di chi sta per godersi quelli che con alta probabilità sono gli unici giorni di ferie dell'anno.
Noi ci prepariamo ad affrontare i chilometri per tornare a Nha Trang con la pelle morbida e i capelli ancora bagnati, in mezzo ad un paesaggio che è lo stesso dell'andata ma con la luce del pomeriggio i colori sono molto diversi.
In giro c'è più gente rispetto a questa mattina, e troviamo anche un discreto traffico animale. Nel giro di due minuti ci tagliano la strada due pecore, qualche gallina, e poi un cane che tenta di lanciarsi sotto la ruota anteriore del motorino e per poco non ci fa schiantare per terra.
Stasera per cena andiamo in un ristorante sul lungomare dove mangiamo piatti poco vietnamiti.
A Nha Trang i menu e le insegne sono anche in cirillico, dato che il turismo è prevalentemente russo. Per questo motivo molti ristoranti propongono piatti di ispirazione occidentale. In genere preferisco la cucina locale, ma come dicevo col capodanno alle porte bisogna accontentarsi di quel che si trova aperto.
Nel ristorante di stasera infatti mangiamo una classica bistecca con patatine (anche se c'è un po' troppo aglio per i miei gusti), e poi non resistiamo, dobbiamo provare la cozza gigante. Fa impressione, ha la dimensione di un piatto da pizza e il gusto non è niente di che.
Illuminazioni natalizie nel cortile del ristorante, piatti simil ocidentali e cozza gigante.
Di sera Nha Trang assomiglia a qualsiasi città di mare, dove è piacevole passeggiare sulla sabbia fresca della lunga spiaggia. Ci sono diversi locali notturni ma sembra che la gente del posto e i turisti preferiscano girare per le vie del centro piuttosto che andare a ballare.
Le strade illuminate e la spiaggia di notte a Nha Trang
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Info pratiche:
Yang Bay
Xa Khan Phu - Huyen Khan Vihn - Tinh Khanh Hoa
Ingresso 150.000 VND
Potete rivolgervi all'ufficio turistico di Nha Trang, 22B Hung Vuong.
Nella cartina potete vedere dove si trovano le cascate di Yang Bay rispetto a Nha Trang.
Cena: Ristorante Pho Bien
36 Tran Phu, Nha Trang
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Anche io avrei evitato le "attrazioni di dubbio gusto".. per nulla divertenti! -_-
RispondiEliminaLa cozza gigante è spaventosa.. ma probabilmente le mie tartarughe d'acqua l'avrebbero apprezzata! :p
Le tartarughe mangiano le cozze?? Davvero?
EliminaHot Spring area....un motivo in più per andare subito in Vietnam!!
RispondiEliminaNon sono come quelle giapponesi, ma almeno in Vietnam non fanno storie per i tatuaggi ^_^
Eliminale festività locali sono sempre un terno al lotto. Di solito cerco di farci caso e di evitarle anche per evitare la combo ressa + chiusure fantasiose. XD
RispondiEliminaLa cozza è davvero over-size °__°
Per quanto riguarda il Vietnam durante il Tet il Paese è davvero meraviglioso, non mi sento di sconsigliare questo periodo, ma volevo sottolineare i pro e i contro.
EliminaChe bei posti! *___*
RispondiEliminaSì! ^_^
EliminaChe bellissime foto... sono piene di colori, luci e energie!
RispondiEliminaGrazie mille Titti!
EliminaMi fai sempre sognare cara Ciccola con questi tuoi racconti di viaggio e io mi trovo immersa in atmosfere sconosciute e devo dire per la prima volta con il sole cocente. Il bagno è stato proprio ristoratore.!!!!
RispondiEliminaUn bacio e buon fine primo maggio mia cara!
Sono felice di essere riuscita a trasmettere il calore e la bellezza del posto. Buon primo maggio anche a te, cara Nella (anche se in ritardo )
EliminaChe "cozzone" :D Il parco sembra delizioso :)
RispondiElimina"Cozzone" mi piace!
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