Sono riuscita ad avere un paio di giorni liberi per Capodanno, così ho deciso di trascorrerli da turista.
La scelta è capitata su Padova per alcuni motivi, tra cui la distanza, la festa in piazza del 31 e, fattore principale, i costi. Per come sono andate le cose devo dire che non potevo fare scelta migliore.
Diario di viaggio a Padova - prima parte
Domenica 30 dicembre 2012
Senza aver quasi chiuso occhio prendiamo il treno delle 7.19 da Torino Porta Susa che in circa 4 ore ci porterà a Padova. Ieri sera (stamattina) siamo riusciti a coricarci alle 4 passate, praticamente ci abbiamo impiegato più tempo a metterci in pigiama che per riposare. Cerchiamo di recuperare un po' di sonno sul treno.
La fortuna ci assiste: una splendida alba ci annuncia una bellissima giornata di sole.
Alla stazione di Padova mi procuro un po' di materiale turistico e prendiamo il pullman numero 12 per 4 fermate (scendiamo a Tito Livio).
Durante il tragitto si scorgono nelle vie laterali diversi mercatini natalizi, e in generale il centro della città ci fa un'ottima impressione.
Il nostro Hotel si trova in Via del Santo. Appena entriamo la ragazza alla reception ci accoglie con un sorriso e un entusiasmo tale che per un attimo mi chiedo se per caso ci conosciamo già. Ci regala una cartina della città e ci spiega percorsi e luoghi da visitare, poi si informa su quale stanza è già pronta e nonostante sia molto presto rispetto all'orario indicato per il check-in possiamo già sistemarci!
In ascensore mi viene un po' da sorridere, siccome avevo fatto richiesta di "piano alto". Sono stata accontentata: siamo all'ultimo dei due piani della palazzina!
La vera sorpresa arriva una volta aperti gli scuri delle finestre. Se anche la stanza avesse qualche difetto sarebbe privo di importanza con una vista del genere.
Dopo un breve pisolino ristoratore usciamo. La nostra prima tappa è la Basilica del Santo, che naturalmente è piena di turisti. La coda per la tomba di Sant'Antonio è impressionante, lanciamo un saluto da lontano (che porta bene) e andiamo a vedere la cappella delle reliquie. E' un peccato che non si possano fare fotografie, ci sono delle bellissime decorazioni.
Ci spostiamo all'esterno, dove ci sono diversi chiostri collegati. C'è anche un negozio dove si può fare un po' di sano shopping religioso, ma nei banchi di souvenir della piazza i prezzi mi sono sembrati un po' più economici.
Lasciamo la piazza e ci incamminiamo verso i musei civici degli Eremitani. Devo ritirare il biglietto per la Cappella degli Scrovegni che ho comprato qualche giorno fa sul sito internet. Siccome è ancora molto presto preferiamo andare a fare una passeggiata tra le bancarelle di Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta prima di visitare il museo.
Torniamo al Museo che sono da poco passate le 17. La visita alla cappella è per le 18, abbiamo un'oretta per visitare qualche sala. Il personale del museo si dimostra subito gentile, preparato e con una passione per il proprio lavoro che mi provoca un'immediata ammirazione e nello stesso tempo mi fa riflettere.
Ci indicano le sale con le opere che non possiamo assolutamente perdere, prima fra tutte la croce che Giotto aveva dipinto per la Cappella degli Scrovegni. Ma anche la Crocifissione del Tintoretto, le statue di Canova, i dipinti di Tiepolo.
Per entrare nella Cappella degli Scrovegni bisogna seguire uno schema molto rigido. Si è ammessi solo nell'orario indicato nel biglietto in gruppi di non più di 25 persone. Una volta dentro si sosta per una decina di minuti in una stanza dove nel frattempo si guarda un filmato che introduce la visita.
Queste misure sono state adottate per la salvaguardia della cappella, dato che si sono resi conto che gli agenti esterni e l'umidità provocata da centinaia di migliaia di turisti ogni anno pregiudicavano il mantenimento degli intonaci.
Il tempo a disposizione per ammirare le opere di Giotto all'interno della Cappella è di 15 minuti. Non è molto, ma vi assicuro che ne vale assolutamente la pena.
Passiamo ancora un po' di tempo allo shop del museo (dove acquisto un bel libro sulla Cappella degli Scrovegni piena di foto delle opere) e poi torniamo in hotel a riposarci un po'.
Stasera ceniamo all'Enoteca dei Tadi (abbiamo prenotato un tavolo un paio di giorni fa).
L'atmosfera è accogliente, le cameriere sono molto gentili e sorridenti. Deve essere una caratteristica dei padovani, quella di far sentire le persone a loro agio.
Ordiniamo la specialità del posto: la lasagnetta. Io la prendo con zucchine, speck e parmigiano, Lore invece sceglie quella con radicchio di Treviso e grana padano. Non può mancare una bottiglia di vino rosso.
Dopo un primo da leccarsi le dita, il secondo si fa attendere parecchio. C'è da dire che nel frattempo il locale si è riempito e forse hanno un po' di ordini da smaltire, ma il tempo passa e i nostri piatti non si vedono.
Sono sincera, mi fosse capitata a Torino me ne sarei andata. Ma qui siamo in vacanza, il posto è bello, abbiamo mangiato un primo buonissimo e le cameriere sono così gentili che aspetto senza fare una piega.
Dopo 55 minuti arriva il secondo. Per me un buonissimo e abbondante piatto di spezzatino alla veneta con polenta grigliata e verdure (c'era scritto patate al forno ma va bene lo stesso). Per Lore... beh, dovevano essere cevapcici alla griglia su letto di crauti altoatesini e salsa Ajvar. Quello che gli è arrivato invece è un piatto che Joe Bastianich di Masterchef avrebbe allegramente lanciato per aria giudicandolo "imbarazzante".
Per fortuna il mio piatto è enorme, facciamo a metà e va bene così.
Quando andiamo a pagare il conto per scusarsi dell'attesa (e del piatto?) ci offrono un limoncello, e alla fine considerando quanto abbiamo speso, mangiato, e bevuto, usciamo soddisfatti.
Padova mi ha già conquistata. Abbiamo passato una piacevole serata e siamo in vacanza. Quest'anno ho la fortuna di chiudere il 2012 in bellezza!
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Info pratiche:
Alla stazione di Padova c'è un punto informazioni per turisti dove prendere subito depliant e cartine o per chiedere informazioni.
Il biglietto per i mezzi pubblici costa € 1.20, si acquistano nel chiosco del piazzale subito fuori dalla stazione.
Hotel Ristorante "Al Santo" - Via del Santo 147, Padova.
http://www.alsanto.it/contatti.htm
Basilica del Santo: http://www.basilicadelsanto.org/ita/home.asp
Informazioni e link per prenotare la visita alla Cappella degli Scrovegni: http://padovacultura.padovanet.it/homepage-6.0/2004/06/cappella_degli_scrovegni_1.html
Enoteca dei Tadi, via dei Tadi 16, Padova.
http://www.enotecadeitadi.it/
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La scelta è capitata su Padova per alcuni motivi, tra cui la distanza, la festa in piazza del 31 e, fattore principale, i costi. Per come sono andate le cose devo dire che non potevo fare scelta migliore.
Diario di viaggio a Padova - prima parte
Domenica 30 dicembre 2012
Senza aver quasi chiuso occhio prendiamo il treno delle 7.19 da Torino Porta Susa che in circa 4 ore ci porterà a Padova. Ieri sera (stamattina) siamo riusciti a coricarci alle 4 passate, praticamente ci abbiamo impiegato più tempo a metterci in pigiama che per riposare. Cerchiamo di recuperare un po' di sonno sul treno.
La fortuna ci assiste: una splendida alba ci annuncia una bellissima giornata di sole.
Alla stazione di Padova mi procuro un po' di materiale turistico e prendiamo il pullman numero 12 per 4 fermate (scendiamo a Tito Livio).
Durante il tragitto si scorgono nelle vie laterali diversi mercatini natalizi, e in generale il centro della città ci fa un'ottima impressione.
Il nostro Hotel si trova in Via del Santo. Appena entriamo la ragazza alla reception ci accoglie con un sorriso e un entusiasmo tale che per un attimo mi chiedo se per caso ci conosciamo già. Ci regala una cartina della città e ci spiega percorsi e luoghi da visitare, poi si informa su quale stanza è già pronta e nonostante sia molto presto rispetto all'orario indicato per il check-in possiamo già sistemarci!
In ascensore mi viene un po' da sorridere, siccome avevo fatto richiesta di "piano alto". Sono stata accontentata: siamo all'ultimo dei due piani della palazzina!
La vera sorpresa arriva una volta aperti gli scuri delle finestre. Se anche la stanza avesse qualche difetto sarebbe privo di importanza con una vista del genere.
Dopo aver aperto gli scuri delle finestre, ecco la splendida vista sulla Basilica del Santo.
Dopo un breve pisolino ristoratore usciamo. La nostra prima tappa è la Basilica del Santo, che naturalmente è piena di turisti. La coda per la tomba di Sant'Antonio è impressionante, lanciamo un saluto da lontano (che porta bene) e andiamo a vedere la cappella delle reliquie. E' un peccato che non si possano fare fotografie, ci sono delle bellissime decorazioni.
Ci spostiamo all'esterno, dove ci sono diversi chiostri collegati. C'è anche un negozio dove si può fare un po' di sano shopping religioso, ma nei banchi di souvenir della piazza i prezzi mi sono sembrati un po' più economici.
La Basilica di Sant'Antonio
Lasciamo la piazza e ci incamminiamo verso i musei civici degli Eremitani. Devo ritirare il biglietto per la Cappella degli Scrovegni che ho comprato qualche giorno fa sul sito internet. Siccome è ancora molto presto preferiamo andare a fare una passeggiata tra le bancarelle di Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta prima di visitare il museo.
I negozi sotto i portici che collegano Piazza delle Erbe a Piazza dei Frutti.
Il Palazzo della Ragione: era l'antica sede dei tribunali cittadini di Padova.
Torniamo al Museo che sono da poco passate le 17. La visita alla cappella è per le 18, abbiamo un'oretta per visitare qualche sala. Il personale del museo si dimostra subito gentile, preparato e con una passione per il proprio lavoro che mi provoca un'immediata ammirazione e nello stesso tempo mi fa riflettere.
Ci indicano le sale con le opere che non possiamo assolutamente perdere, prima fra tutte la croce che Giotto aveva dipinto per la Cappella degli Scrovegni. Ma anche la Crocifissione del Tintoretto, le statue di Canova, i dipinti di Tiepolo.
Per entrare nella Cappella degli Scrovegni bisogna seguire uno schema molto rigido. Si è ammessi solo nell'orario indicato nel biglietto in gruppi di non più di 25 persone. Una volta dentro si sosta per una decina di minuti in una stanza dove nel frattempo si guarda un filmato che introduce la visita.
Queste misure sono state adottate per la salvaguardia della cappella, dato che si sono resi conto che gli agenti esterni e l'umidità provocata da centinaia di migliaia di turisti ogni anno pregiudicavano il mantenimento degli intonaci.
Il tempo a disposizione per ammirare le opere di Giotto all'interno della Cappella è di 15 minuti. Non è molto, ma vi assicuro che ne vale assolutamente la pena.
Passiamo ancora un po' di tempo allo shop del museo (dove acquisto un bel libro sulla Cappella degli Scrovegni piena di foto delle opere) e poi torniamo in hotel a riposarci un po'.
Atmosfera natalizia di fronte all'Università di Padova.
Stasera ceniamo all'Enoteca dei Tadi (abbiamo prenotato un tavolo un paio di giorni fa).
L'atmosfera è accogliente, le cameriere sono molto gentili e sorridenti. Deve essere una caratteristica dei padovani, quella di far sentire le persone a loro agio.
Ordiniamo la specialità del posto: la lasagnetta. Io la prendo con zucchine, speck e parmigiano, Lore invece sceglie quella con radicchio di Treviso e grana padano. Non può mancare una bottiglia di vino rosso.
Dopo un primo da leccarsi le dita, il secondo si fa attendere parecchio. C'è da dire che nel frattempo il locale si è riempito e forse hanno un po' di ordini da smaltire, ma il tempo passa e i nostri piatti non si vedono.
Valpolicella classico
Lasagnetta con zucchine, speck e parmigiano
Lasagnetta con radicchio di Treviso e grana padano
Dopo 55 minuti arriva il secondo. Per me un buonissimo e abbondante piatto di spezzatino alla veneta con polenta grigliata e verdure (c'era scritto patate al forno ma va bene lo stesso). Per Lore... beh, dovevano essere cevapcici alla griglia su letto di crauti altoatesini e salsa Ajvar. Quello che gli è arrivato invece è un piatto che Joe Bastianich di Masterchef avrebbe allegramente lanciato per aria giudicandolo "imbarazzante".
Per fortuna il mio piatto è enorme, facciamo a metà e va bene così.
Quando andiamo a pagare il conto per scusarsi dell'attesa (e del piatto?) ci offrono un limoncello, e alla fine considerando quanto abbiamo speso, mangiato, e bevuto, usciamo soddisfatti.
Spezzatino alla veneta con polenta grigliata.
L'unica nota stonata della cena: "cevapcici alla griglia su letto di crauti altoatesini e salsa Ajvar". Se cliccate sulla foto noterete che il piatto è composto da qualche peperone (freddi da frigo), una salsa (da frigo) e 6 salsiccette che messe così... bah.
Padova mi ha già conquistata. Abbiamo passato una piacevole serata e siamo in vacanza. Quest'anno ho la fortuna di chiudere il 2012 in bellezza!
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Info pratiche:
Alla stazione di Padova c'è un punto informazioni per turisti dove prendere subito depliant e cartine o per chiedere informazioni.
Il biglietto per i mezzi pubblici costa € 1.20, si acquistano nel chiosco del piazzale subito fuori dalla stazione.
Hotel Ristorante "Al Santo" - Via del Santo 147, Padova.
http://www.alsanto.it/contatti.htm
Basilica del Santo: http://www.basilicadelsanto.org/ita/home.asp
Informazioni e link per prenotare la visita alla Cappella degli Scrovegni: http://padovacultura.padovanet.it/homepage-6.0/2004/06/cappella_degli_scrovegni_1.html
Enoteca dei Tadi, via dei Tadi 16, Padova.
http://www.enotecadeitadi.it/
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Padova è stata un'ottima scelta, ci sono stata circa un anno fa e mi è piaciuta molto, poi in un paio di giorni si visita con calma e non ci si perde nulla.
RispondiEliminaPerò... so che è brutto da dire, ma solo a me le salsiccette sembrano cacche di cane? Fortuna che tutto il resto era buono, magari lo chef a quel punto aveva alzato un po' troppo il gomito.
Ahaha mi sembrava brutto scriverlo, ma è proprio quello che sembrava!!
EliminaCiao! Bella Padova davvero! ci sono stato qualche volta,in gita con l'università con la classe di storia dell'arte italiana, là si passava avanti a tutti e senza far biglietti e avevamo delle gran guide, mezzo dipartimento di storia dell'arte dell'università di Perugia e poi da studente che va in vista ad altri studenti...e vede poca arte e l'ultima con Yumichan per farle vedere gli Scrovegni ed il Santo...bella Padova, ma con i padovani siamo stati meno fortunati...sai una Giapponese che vive in italia da tanti anni perde un po' l'aspetto della turista e tanti Italiani sono razzisti...se scapperà l'occasione tra le righe dei nostri blog magari ti racconterò qualche perla che ci è successa in 12 anni di vita da "emigrante" di Yumichan...
RispondiEliminaChe brutto sapere che la gente si comporta male con gli stranieri. Per quello che ho visto io in pochi giorni mi sono sembrati sinceramente ospitali. Ma immagino che nei vostri confronti non sia andata allo stesso modo. D'altra parte sento spesso che capita la stessa cosa in Giappone. È un discorso che mi piacerebbe approfondire.
EliminaVi abbraccio!
Dai miei diari di viaggio avrai letto che per un bel po' i miei suoceri, gelosi della loro tradizione e di loro figlia, essendo io un gaijin ( uno straniero, un estraneo, un alieno al mondo nipponico)erano diciamo riottosi ad acconsentire...ma poi dopo sono stati eccezionalmente gentili ed affettuosi, così come tutti nei miei soggiorni nipponici nei miei riguardi...sicuramente qualche nazionalista maleducato lo troviamo anche in Giappone, magari se ci scambiano per americani...ma non mi è mai successo. In Italia invece tanti episodi ci sono accaduti, prima perdevo le staffe, ora mi controllo, ma non è facile per uno straniero vivere nel nostro paese...c'è tanto ignoranza, nel senso di ignorare le cose di fermarsi alle apparenze e sopratutto nella mia generazione (i quarantenni) e in quella precedente...vabbè mi sono lasciato ad un piccolo sfogo per il giorno della Befana :-) a presto!!!
EliminaBeh i tuoi suoceri sono scusati, loro erano gelosi e preoccupati per la figlia! Evidentemente quando hanno capito che le volevi davvero bene si sono tranquillizzati :)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminanon capisco come mai mi replica il mio messaggio...cancella pure tutto tranne il primo magari :-)
EliminaNon so come mai!
Eliminapare abbia smesso :-)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNon conoscevo Padova, e' bellissima!! I cevapcici invece... ggggggg :P""""
RispondiEliminaSiamo stati anche molto fortunati, col sole le città sono ancora più belle!
EliminaEro stata a Padova tanto tempo fa, mi fai venire voglia di tornarci!
RispondiEliminaPeccato per il secondo lento e tremendo. Però le lasagne alla trevigiana...*ç* Volevo proprio farle per il mio compleanno!
Che buone!!! Io non amo particolarmente la trevigiana ma erano da leccarsi i baffi.
RispondiEliminaAvete trascorso davvero una bella giornata, non sono curiosa di leggere il seguito.
RispondiEliminaa Padova ho fatto una tappa di una giornata durante un viaggio in zona e mi è piaciuta tantissimo!!! Sapevo della necessità di prenotare per la Cappella e l'ho fatto (per fortuna!) così almeno ho potuto vedere quegli affreschi fantastici :D Non vedo l'ora di leggere il seguito!
RispondiEliminaP.S. imbarazzante davvero il piatto che hanno portato a Lore :(
Per fortuna ho saputo che si doveva prenotare, è una visita imperdibile!!
EliminaLa cappella degli scrovegni deve essere bellissima! Però ora come ora vorrei quelle lasagnette
RispondiEliminaVista l'ora ho una certa fame anch'io. A proposito, come si mangia a Londra???
EliminaMah... A Londra c'è di tutto, anche molti locali etnici, il problema per me è fare la spesa e trovare cose buone ma anche "sane" da cucinare, magari faccio un post a riguardo perché è un tema complesso: tanto da dire e poco da mangiare, per questo ho fame!
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