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sabato 7 settembre 2013Aggiornato il:

Il posto giusto per raggiungere l'illuminazione (Tianzishan)



Diario di viaggio in Cina
28 luglio 2013



Stamattina scendiamo prestissimo ma sono già tutti svegli. Mr Shi è bello pimpante, e quando gli diciamo che oggi vogliamo andare sulla montagna Tianzi parte in quarta a spiegarci il tragitto migliore.
Il suo inglese ormai sta diventando leggenda, mentre tiene il bastone in mano per indicarci i luoghi sulla grande mappa appesa nell'atrio dell'hotel.
"Go here by baaaas (bus) then waak waak waak (walk ripetuto dalle tre alle cinque volte) then..."

Aspetta un attimo, 'By bus?' Ma noi vogliamo salire con la funivia! Si ferma, ci guarda. "Funivia??"
Non glielo avessimo mai detto. Non va bene.
Non è che la nostra richiesta sia sbagliata, ma così facendo dobbiamo pagare un sacco di soldi che potremmo risparmiare.

In effetti dovremmo ascoltarlo, ma ormai ci siamo fissati con questa storia della funivia.
Lui cede, mi sembra un po' offeso, e mi dispiace, ma decide che allora se proprio vogliamo fare di testa nostra dobbiamo almeno farci accompagnare alla biglietteria dalla moglie (per cercare di avere uno sconto).

Attraversiamo il labirinto di vie che passano all'interno dei viali principali, e passiamo in mezzo alle bancarelle e ai negozi dove stanno cuocendo involtini, spaghetti e un sacco di cose buonissime.
La gente sembra un po' stupita di vederci qui, ma io sono presa dai profumi e non faccio troppo caso ai loro sguardi.

E' mattina presto ma il sole è già caldo e gli ombrelli colorano le vie del mercato.




La funivia è, in effetti, carissima. Ma non mi pento di aver speso tanti soldi (abbiamo viaggiato da barboni per venire fin qui, posso almeno togliermi uno sfizio?) perché la vista è pazzesca.

Il panorama è bellissimo, e si sale abbastanza in fretta da sentire le orecchie tapparsi un paio di volte.
(La vedete la punta della montagna? Bisogna salire fin lassù!)



Arriviamo in cima alla montagna, dove c'è una pagoda su cui salire ad ammirare il panorama.
Qui la vista è a 360°, tutto intorno il verde degli alberi si mischia con l'azzurro del cielo, e la temperatura è decisamente gradevole. In confronto ai 40 gradi della città quassù fa quasi fresco.

Il Tempio della Montagna si può raggiungere a piedi o con una funivia (a pagamento).

Il panorama dall'ultimo piano (all'aperto) della pagoda.



Ci sono tre percorsi da fare a piedi, noi decidiamo di cominciare dall'itinerario ovest passando dalla balconata col fondo trasparente per arrivare al Tempio della Montagna. La bellezza di questo posto e la pace che si respira è incredibile.

Lungo il percorso incontriamo le donne Miao vestite in abiti tradizionali e alcuni chioschi che vendono bibite e snack.

La popolarità di Lore oggi è alle stelle, mi sembra di essere l'accompagnatrice di un divo del cinema. Tutti vogliono fare una foto con lui, hanno cominciato un gruppetto di bambine e adesso siamo passati alle nonne. Io ovviamente non sono contemplata, così me ne sto da parte a documentare la scena con la mia macchina fotografica.
Mr Clooney, saluta la folla che è ora di andare!!



Con 2 yuan si può comprare un nastro rosso da appendere agli alberi. Ho voluto scrivere un augurio personale per lasciare il segno del nostro passaggio.
(clicca sulle foto per ingrandirle)



Per preservare la trasparenza del vetro, prima di affrontare la balconata
bisogna indossare dei soprascarpe di panno. Siamo davvero molto ridicoli! 
(Vengono forniti su cauzione, 5 yuan, che viene restituita a fine percorso.)
- In questa foto potete notare la moda del calzino di nylon, che in Cina è un evergreen. -

Lore è il preferito delle ragazzine (e delle nonne).
Guardate come lo osserva il bambino sulla destra!!


Poco prima dell'ingresso al Tempio c'è un'ampia zona ristoro. Da qui si può prendere una funivia (a pagamento) per tornare al punto di partenza e riprendere il cammino, oppure proseguire a piedi lungo il perimetro della montagna.

Ci riposiamo un pochino e poi ci dedichiamo alla visita del Tempio, che è formato da più palazzi (uno più bello dell'altro).

Tianmenshan Temple




Due ragazze di etnia Miao ci hanno deliziati con i loro canti tradizionali.
(Sparano certi acuti che spaccano le orecchie!) 

Spuntino di metà mattina: maki sushi arrotolati sul momento, impacchettati e infilati in un sacchetto di plastica. La presentazione non è delle più raffinate ma era buono. Ripieno: wurstel e cetrioli.
(Pensavate mica che avrei mangiato pesce crudo??)


Lungo il ponte sospeso - dove si dondola abbastanza - incontriamo
un monaco che cammina con passo deciso.

Un'altra bellissima cantante.

Lunghissime balconate permettono di camminare sui bordi della montagna.

Pensiamo di fare pranzo nel ristorante dell'osservatorio, ma non si rivela una buona idea. Tanto per cominciare ci danno un menu, ma ogni piatto che scegliamo non è disponibile. In pratica ci sono tre opzioni: una ciotola di riso con delle costine di maiale che hanno un aspetto orribile, una ciotola di sbobba che hanno il coraggio di chiamare ramen e panini.

Pensando di andare sul sicuro prendiamo due cheesburger che passeranno alla storia. Pessimi.
Si salva solo la terrazza vetrata, che ci regala un bellissimo panorama mentre tentiamo di buttare giù sta' zozzeria.

La carne è una bistecca dura come il cuoio. Pane moscio appena tiepido e sottiletta messa a crudo.
Una vera schifezza costata ben 40 CNY l'uno!



Riprendiamo la nostra camminata, stavolta seguiamo il percorso est che appare più selvaggio anche per il fatto che ci sono alcuni lavori lungo il sentiero e chioschi chiusi. Ad un certo punto il sentiero si incrocia col percorso di mezzo e decidiamo di imbroccarlo per allungare un po', dato che siamo già quasi arrivati.

Questa deviazione ci regala viste spettacolari ma facciamo una faticaccia pazzesca. Scalini, tanti, in salita, in discesa, infiniti. Mi segano le gambe e mettono fuori uso le mie ginocchia.

Ogni tanto incontriamo ancora qualche nastro rosso.

Questo è un paesaggio davvero speciale.


Prendiamo la funivia per tornare giù ma ci fermiamo alla stazione intermedia. Da qui si prende un pullman che affronta le curve infernali in quello che viene chiamato "collegamento per il Paradiso".
Sono semplicemente spaventose ed estremamente spettacolari.
Si arriva in un piazzale enorme, con una balconata trasparente che si apre sull'immensità della montagna e una lunghissima e ripidissima scalinata che porta all'immenso buco nella roccia.

Vicino a noi c'è un monaco in gita, con il suo zainetto, la sua macchina fotografica al collo, e un enorme sorriso stampato in faccia. E' felice come un bambino e probabilmente si incamminerà presto a scalare i 999 scalini per raggiungere l'illuminazione.

Se li dovessi fare io adesso probabilmente più che l'illuminazione raggiungerei l'ospedale. Lasciamo perdere, è bellissimo già solo essere qui, non dobbiamo dimostrare niente.

In discesa la funivia va veloce e mi fa venire le vertigini.

Tianmen Cave.
Una grotta naturale scavata nella montagna. Una scalinata infinita per arrivare in cima.
Per i credenti deve essere un'esperienza davvero mistica.


Un monaco in gita per raggiungere un luogo sacro.
Nell'area sottostante al piazzale c'è un grande cantiere. Stanno costruendo un hotel e un enorme centro commerciale che incrementeranno il turismo. Non mi piace molto l'idea di associare il consumismo a un luogo di culto, ma deve essere bellissimo potersi fermare una notte quassù.


Il viaggio di ritorno nelle curve della paura è ancora più terrificante, e c'è addirittura qualcuno che riesce a dormire!! Sono spaventata ma provo lo stesso a filmare il tragitto, voglio proprio vedere cosa ne viene fuori.

Le curve della paura viste dalla funivia.


Riprendiamo la funivia e torniamo giù. Ormai è tardi, e le cabine salgono vuote, ad eccezione di quella di servizio su cui l'operaio se ne sta tranquillamente sul tetto!


Per tornare in hotel proviamo ad infilarci nelle viuzze e fare la strada di stamattina. Solo che ad un certo punto invece di girare tiriamo dritti e ci ritroviamo prima in mezzo a qualche fabbrica, poi in una via privata. Quando finiamo nel cortile di una casa concludiamo che ci siamo definitivamente persi.

Una vecchina sta seminando il suo orto, ci vede e ci fa segno di proseguire. Passiamo in mezzo alle piante e andiamo avanti, alla fine ci ritroviamo nel viale principale e quindi tecnicamente non ci siamo persi, abbiamo solo allungato la strada di 40 minuti abbondanti sotto il sole cocente (credo di aver preso un piccolo colpo di calore).


La nostra permanenza a Zhangjiajie sta volgendo al termine, e sono un po' dispiaciuta. Mi sono trovata così bene qui, le persone sono state così gentili e ospitali, abbiamo visto dei posti così belli...
Per conservare ancora un po' questa sensazione di "calore familiare" stasera torniamo a mangiare dalla signora (per la terza volta!). Ormai siamo clienti abituali con tutte le coccole che ne conseguono.

Spiedini di carne, funghi alla griglia e riso saltato.


Quando torniamo in camera metto a posto i vestiti puliti che la moglie di Mr Shi ci ha lavato per soli 10 yuan e penso alla prossima meta. Domani saremo di nuovo in viaggio e cerco di studiare le mappe aiutandomi col traduttore, ma non è per niente semplice capirci qualcosa.

Meglio dormirci su.





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Info e consigli di viaggio:

Si può arrivare a Tianzishan con i minibus o gli autobus ed entrare da Mountain Gate: in questo caso il biglietto è lo stesso del Zhangjiajie National Park.
Prendendo il Cable Car si paga un biglietto di CNY 240 che comprende anche l'ingresso (valido un giorno solo).

All'interno del percorso ci sono molte cose da pagare a parte. La balconata trasparente ad esempio costa 10 yuan (chiedono 5 yuan di cauzione per i calzari).


Dedicherò un post speciale in cui metterò le mappe e informazioni più dettagliate.
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14 commenti:

  1. Risposte
    1. Ho esaurito la scorta di aggettivi superlativi per descrivere questo posto!

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  2. Ho un po' di vertigini...
    Però tutta questa natura incontaminata da proprio l'idea degli spazi immensi che ci sono in Cina, spero che con l'ascesa economica non distruggano tutto.

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  3. Viaggio de paura (io poi, che soffro di vertigini). Il panino, a vederlo dalla foto, non sembra così male ;)

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    1. L'aspetto ha ingannato anche me, ma era davvero una schifezza! :)

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  4. Soffro orrendamente di vertigini e temo che a salire su quei posti sarei morta di paura ma, alla fine, sarei salita allo stesso (credo di mostrare la mia parte masochista in questo modo). Poi sono meravigliosi e credo che valgano la pena di un po' di panico ^^

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    1. La cosa divertente è che un sacco di gente soffre di vertigini, così quando la funivia prende il volo la gente con cui condividi la cabina inizia a fare "aaaaa", "ooooo" e altri versi ridicoli per cui si finisce a ridere tutti insieme e a smorzare la paura :)

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  5. Che posti meravigliosi!! *__* Non ci sono davvero parole!
    Non so se andrò mai in Cina, ma sicuramente se ci capiterò devo assolutamente includere Zhangjiajie... Che meraviglia!!

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    1. La Cina è piena di sorprese, io ho già voglia di tornarci!

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  6. Caspita che bei posti, sono rimasto un po' indietro col vostro diario di viaggio, approfitto di un po' di vita familiare nipponica per leggerti...avete visto davvero dei luoghi mozzafiato!

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  7. Dev'essere un'esperienza incredibile, se mai riuscirò ad andare in Cina vorrei provare ad andarci!!

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