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giovedì 6 ottobre 2011Aggiornato il:

Giappone 2011 - Shinjuku, Ikebukuro e Odaiba



Diario di viaggio in Giappone
Domenica 14 agosto 2011


Anche oggi Tokyo ci da il buongiorno con un bellissimo cielo azzurro.
Come sempre ci alziamo presto, facciamo colazione, e usciamo che la città sta ancora dormendo.
Mi piace quest'ora del mattino, in giro non c'è quasi nessuno e ho la sensazione di avere la città tutta per me.
Andiamo a Shinjuku, che di giorno è tutta un'altra cosa (è la Dottor Jekyll e Mister Hide di Tokyo!). Al Santuario Hanazono-jinja c'è il mercatino delle pulci. In un banchetto un signore ha scatoline piene di monete antiche tra cui noto un 500 lire! Ci sono anche i kimono usati che costano davvero poco e mi sembrano in un buono stato.

La Yamanote in versione Pokemon



Shinjuku di domenica mattina: la quiete dopo la tempesta! In alcune vie un po' nascoste ci sono i resti dei bagordi della notte appena passata. Uno strano silenzio ci comunica un senso di pace che ci piace molto.


Shinjuku, il tempio Hanazono-jinja durante il mercatino delle pulci


Ci spostiamo a Ikebukuro e ci perdiamo un po' tra i negozi e la marea di gente che invade la via pedonale.
Oggi dev'essere il giorno delle code qui a Ikebukuro. Ne troviamo diverse. Una, lunghissima e ordinata che fa quasi il giro intorno a un isolato per arrivare di fronte allo show room della Toyota, che è ancora chiuso. Non sono riuscita a capire per cosa fosse, ma a giudicare dalla percentuale di ragazze posso immaginare ad un cantante famoso o un attore. Un'altra coda la troviamo appena entrati al Sunshine City, una roba da non crederci, e questa volta invece scopro il motivo: all'ultimo piano (dove tra l'altro c'è una terrazza niente male) c'è la convention dei Tamagotchi! (E infatti erano quasi tutti papà e figli).
Dopo un giro in libreria esco soddisfatta per l'acquisto di un libro illustrato di "Kokuriko-zaka kara", l'ultimo film dello Studio Ghibli!

Questo è un servizio gratuito messo a disposizione dai negozi di ottica: si mettono gli occhiali nell'apposito contenitore e si preme start (a seconda degli apparecchi il tempo va da 2 a 5 minuti circa). 
Poi si passano nella vaschetta d'acqua e infine si asciugano con i fazzolettini. 
Semplice, gratuito, geniale, ma soprattutto molto utile!


Un negozio di vestiti a Ikebukuro


Namja Town a Sunshine City è un parco di divertimenti dedicata al tema del cibo! (Per dare un'idea: una parte si chiama Ikebukuro Gyoza Stadium...)


Per gli appassionati di manga e anime a Ikebukuro c'è Animate


Sunshine City (Ikebukuro)


I locali nelle viuzze di Ikebukuro


Per pranzo scegliamo un ristorante in una viuzza di Ikebukuro, che ci ispira fiducia siccome è pieno zeppo di gente e i piatti che vediamo passare ci sembrano molto appetitosi.

Ristorante Ootoya: Oyakodon (zuppa di miso e sottaceti) e Ootoya special (tonkatsu con insalata e uovo con riso bianco, zuppa di miso e sottaceti)


Dopo pranzo ci perdiamo nei sette piani di gadget (e stupidaggini) di un negozio ma non compro niente.
Andiamo a Harajuku in cerca di cosplayer siccome oggi è domenica. Ne incontriamo diversi al Parco Yoyogi, sotto gli alberi, a gruppi da 10 a 30 persone, intenti a provare delle specie di coreografie. Mah... Mi fanno molta più simpatia i rockabilly.
Che spettacolo il Parco di domenica! Un'esperienza imperdibile! Cosplayer e gente particolare a parte, che attirano sicuramente molto l'attenzione dei turisti, io sono rimasta colpita dai ragazzi "normali", quelli che passano il pomeriggio sul prato a prendere il sole, quelli che suonano, che ballano, che giocano a carte. Mi sento quasi a casa, stare qui oggi non è molto diverso dalle classiche domeniche estive trascorse a Torino al Parco del Valentino.

Shibuya


Harajuku


Tra cosplayer e rockabilly anche un gruppo di ragazze stile cheerleader che stanno provando una coreografia


Yatai al Parco Yoyogi


Mentre passeggiamo ci accorgiamo che nel viale della NHK ci sono un sacco di bancarelle. Andiamo a vedere e scopriamo che ci sono ben due festival: uno indiano e uno africano. Occupano lo stesso spazio quindi è un mix di razze, culture, colori e sapori. Le bancarelle vendono ogni tipo di cibo, in più c'è chi fa tatuaggi all'hennè e chi fa le treccine. Ci sono coppie miste con bambini dalla pelle scura e gli occhi a mandorla. Che spettacolo!
Troviamo due sedie in un tavolo con altre persone e ci fermiamo a bere un paio di birre. In questo momento, in mezzo a tutta questa gente, mi sento un po' meno straniera e un po' più a casa. Che bella sensazione, che bello stare qui.

Le bancarelle dei festival indiano e africano: un miscuglio di odori, sapori e colori.


Le bancarelle con cibi indiani e africani, ma anche cinesi e giapponesi.


In questo stand sono impegnati a fare le treccine


Festival africano e indiano a Tokyo, un mix di culture


Il colore del cielo quasi al tramonto, il sole ancora caldo, mentre torniamo nel nostro albergo a Shibuya.


Stasera per cena vorrei andare a Odaiba, e siccome fa buio presto cerchiamo di uscire in tempo per vedere il tramonto sulla baia. Sulla Yurikamome ci godiamo lo spettacolo delle luci della sera sui palazzi, e arriviamo che è già buio. Il Rainbow Bridge è spento. Nello skyline della città tra le lucine dei grattacieli (poche) spicca in lontananza la Tokyo Tower. Il panorama è comunque bellissimo.

Facciamo un giro a Palette Town dove la ruota panoramica si illumina di diversi colori. Un salto a Venus Fort dove troviamo un negozio di cani e gatti bellissimi, curati e coccolati come se fossero in una beauty farm... C'è anche un negozio pieno di cose strane e gadget particolari in cui compriamo un po' di regalini.
Dopo una visita a History Garage (una parte del Toyota MegaWeb dislocata qui) andiamo in cerca di un ristorante per la cena.

Toyota MegaWeb: I veicoli storici di History Garage
Oltre alle vetture è molto carina l'ambientazione, con negozi e insegne che hanno scritte in italiano!



La ruota panoramica di Palette Town a Odaiba


Tokyo di notte: i grattacieli, il Rainbow Bridge, e in lontananza si vede la Tokyo Tower


Dietro alla spiaggia, con il panorama di Tokyo all'orizzonte, ci sono tantissimi locali e ristoranti, in una struttura alta tre o quattro piani. Scegliamo un ristorante di sushi che ha una splendida vetrata sulla baia.
E' tutto buonissimo! Mi faccio prendere dalla golosità e ordino ancora qualcosa nonostante sia già sazia. Spendiamo un po' più del solito ma ne vale davvero la pena!

Sashimi misto / Nigiri con salmone, tonno e tamago / Temaki con pesce e verdure /
Uramaki con salmone, asparagi e uova di salmone...una vera delizia!


Torniamo alle luci di Shibuya con un viaggio insolito attraverso il buio di una città abituata a brillare anche di notte. Vicino alla stazione come ogni sera ci fermiamo a vedere il gruppo che sta suonando. Quelli di stasera sono davvero bravissimi! Li riprendo quasi tutto il tempo e restiamo fino alla fine del concerto.
Facciamo ancora un giretto nel negozio di dischi e poi torniamo a casa. 
Un'altra giornata è passata (meravigliosamente), e domani è Ferragosto!


*Calcolo approssimativo dei chilometri fatti oggi a piedi:
- Shinjuku: 1.8 km
- Ikebukuro: 2 km
- Harajuku / Shibuya: 3.2 km
- Odaiba: 1 km



5 commenti:

  1. che meraviglia.. grazie per queste foto!

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  2. Shopping *ç* Io ne ho fatto troppo poco (anche se il mio ragazzo sostiene il contrario), avevo paura di non arrivare a fine vacanza e ho perso un sacco di occasioni! Ho anche scoperto un sacco di negozi fighi dopo essere tornata a casa -.-
    Che bello doveva essere il festival indiano e africano!!!
    E che invidia per l'ikura, io sono la tesserata numero uno dell'ikura fan club XD

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  3. Di shopping non se ne fa mai abbastanza! Finanze limitate e la paura di non arrivare alla fine della vacanza ha bloccato un po' anche me...

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  4. Figurati che ho ancora 50 euro in yen, mi mangerei le mani...ma spero di tornare a spenderli!!!

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