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venerdì 5 maggio 2023Aggiornato il:

Isola Maddalena


Il mio resoconto di viaggio all'isola Maddalena, con informazioni, itinerari e consigli. Periodo di viaggio: aprile. 

VOLO

Ho volato da Torino a Olbia (1 ora). Volotea si conferma un'ottima compagnia aerea, per la velocità nelle procedure di imbarco, il comfort di volo, e le dimensioni del bagaglio a mano, che sono 55×40×20.

Per arrivare a Caselle è stata finalmente completata la bretella che collega corso Venezia all'aeroporto. Questo significa che da casa mia impiego un quarto d'ora scarso, ed è una cosa bellissima che fa venire voglia di viaggiare più spesso, peccato solo che da Torino continuano ad esserci sempre e solo quelle quattro destinazioni in croce (ma non ci lamentiamo su, sono poche ma buone, e per tutto il resto si va a Malpensa).

Ho usufruito del parcheggio TorinoAirport a lunga sosta livello strada, cinque giorni 22 euro.

A Caselle hanno aperto il baby parking per i bambini (una sala con casette e giocattoli) e hanno spostato la zona fumatori all'esterno, sulla terrazza, eliminando il box. 

All'aeroporto di Olbia, invece, la zona fumatori è all'aperto ed è arredata con tavoli e sedie, e c'è pure l'angolo toilette per i viaggiatori a quattro zampe. 


NOLEGGIO AUTO

Ho approfittato di un'offerta su Booking e ho affittato un'auto per cinque giorni a circa 100 euro. Le agenzie di noleggio si trovano appena usciti dall'aeroporto di Olbia, nella costruzione sulla destra dopo il chiosco bar. Ho scelto la compagnia Maggiore,  mi hanno dato una 500 hybrid cabrio nuova di pacca.

Da Olbia a Palau ci ho messo circa un'ora (sono 45 km). Le strade sono bellissime e poco trafficate, quindi il viaggio è stato piacevole anche se non avevo mai guidato in Sardegna (non c'ero proprio mai stata, in Sardegna). Panorama stupendo e cielo pazzesco, un ottimo inizio. C'è da dire che siamo in bassa stagione, in estate probabilmente i tempi si allungano.


TRAGHETTO PALAU - LA MADDALENA 

Per far prima avevo preso online il biglietto del traghetto,  ma sono arrivata al porto alle 19.50 e la compagnia che avevo scelto viaggiava solo fino alle 19.30*. Una corsa alla biglietteria, ho rifatto i biglietti, alle 20.00 siamo partiti. La traversata dura 15 minuti, alle 20.15 eravamo a La Maddalena. Ho trovato subito parcheggio nei pressi del porto e in cinque minuti siamo arrivati a destinazione. 

In questi giorni ho letto che stanno facendo dei lavori vicino al porto, quindi potrebbe esserci meno parcheggio. In ogni caso io ho sempre trovato lungo la strada o nel parcheggio libero che c'è sulla destra rispetto al porto. In alta stagione probabilmente parcheggiare è più difficile, ma per stare alla Maddalena in estate conviene affittare un motorino.

*Per essere precisi, ho sbagliato io. Il sito di prenotazione che ho usato menzionava le due compagnie di traghetti (Maddalena Lines e Delcomar) senza evidenziare differenze di orari. Ho preso un biglietto open per la data di arrivo, con Maddalena Lines, per due persone più auto a €24,50. Ovviamente mi sono resa conto solo in seguito che in bassa stagione gli orari sono ridotti, e niente, non si può modificare la data e non è previsto rimborso, quindi ho preso un nuovo biglietto e amen.




La Maddalena - soggiorno presso Casa Ilva

Ho scelto un appartamento per la comodità di avere una cucina. Cenare a casa almeno un paio di sere fa risparmiare parecchio, e considerando che non stavo benissimo (mi sono beccata una brutta bronchite) arrivavo a fine giornata distrutta quindi non avevo voglia di uscire. Ottima soluzione, al terzo piano di una palazzina storica (quindi niente ascensore), con una terrazza privata sul tetto.  Carina, accogliente, grandi spazi, letto comodo. Può ospitare tranquillamente quattro persone, dato che in cucina c'è un divano letto, ma per due è davvero perfetta. 

Incluso nel prezzo (ho speso 250 euro per quattro notti) c'è la colazione che viene servita al piano terra. Buona e varia con opzioni sia dolci che salate.

Essendo arrivati in serata ho usufruito del self check in. Mi sono registrata sul sito e via mail mi sono arrivate le istruzioni per trovare le chiavi ed entrare in casa. 

La posizione poi è ottima, a cinque minuti a piedi dal porto, vicino alla chiesa con un piazzale molto carino pieno di locali, a due passi dalle vie pedonali. So che in estate organizzano gite in barca per Spargi, sto meditando di tornarci.


DOVE MANGIARE A LA MADDALENA 

Secondo la mia esperienza, cenare a casa è stata una scelta azzeccata. Ho fatto tutti i giorni la spesa al Dettori Market, i prodotti sono ottimi e non ci siamo fatti mancare bistecche, cozze e frutti di mare. A pranzo pane e affettati, perché eravamo sempre in giro.

Abbiamo anche cenato fuori, in un posto che consiglio per la qualità, il costo e l'accoglienza: I Curciareddhi. Si trova in piazza Principe Tommaso, il locale è carino, fanno una buona pizza e diversi piatti di pesce squisiti.

L'altro posto è Osteria da Liò, perfetto per l'aperitivo, assolutamente deludente a cena. Mi auguro di aver trovato una serata no, perché mi dispiace sempre tanto scrivere recensioni negative ma i piatti che ci hanno portato erano davvero miseri e insapori. Abbiamo speso tanto e mangiato poco e male, peccato.


COSA VEDERE ALLA MADDALENA- ITINERARIO IN AUTO

La cittadina della Maddalena è deliziosa, ci sono vie pedonali, negozietti, scorci carini. Il nostro appartamento era di fianco alla chiesa Santa Maria Maddalena,  poco distante dal mercato civico dove la mattina si può comprare il pesce appena pescato. Sul lungomare il mercoledì mattina c'è un altro mercato. Di fronte al municipio c'è la panchina con la statua di Garibaldi. 

Girare l'isola in auto è semplicissimo, ci sono due strade, difficile perdersi. In estate va benissimo il motorino, davanti al porto ci sono diversi posti che li affittano.


  • ISOLA GIARDINELLI

In pochi minuti, in auto, si raggiunge il ponte che collega La Maddalena a Caprera (di cui vi racconto nel prossimo post). Proseguendo verso nord-est si arriva invece all'isola Giardinelli, collegata anche lei da un ponte (cortissimo). Appena passato il ponticello potete parcheggiare e iniziare l'esplorazione a piedi, oppure proseguire sulla stradina sterrata che porta a un parcheggio nei pressi della Testa del Polpo. Il tragitto è di circa un chilometro. Io ho preferito lasciare subito la macchina, il sentiero è facile e si arriva in una spiaggia dove una roccia ha la forma di una grande testa di polpo. L'acqua è di un colore che va dall'azzurro al turchese, ed è trasparente a riva.

Tornando indietro e seguendo il sentiero che va a nord si arriva alla caletta di Giardinelli e, poco più su, alla spiaggia. La bassa stagione permette di visitare questi posti senza incontrare molta gente, ma tra tutti questa zona è stata la più affollata.


  • PORTO MASSIMO

La strada che va a nord permette di vedere panorami stupendi. Ogni volta che trovavo un posto dove lasciare momentaneamente la macchina scendevo a fare due foto e a riempirmi gli occhi di blu. Se cercate su Maps la strada si chiama proprio Strada Panoramica e arriva a Cala Spalmatore. Proseguendo per baia Trinità arrivate a Cala Lunga e Porto Massimo

Per arrivare nella punta nord dell'isola, a Punta Marginetto, non c'è un vero e proprio sentiero, ci si deve fare strada tra le rocce e non so se effettivamente è possibile arrivarci perché ho desistito.



  • BASSA TRINITÀ E CALA FRANCESE

La strada prosegue per la spiaggia Monti d'à Rena, sabbia gialla e mare stupendo, e poi si prosegue per la spiaggia di Bassa Trinità, dove ci sono tre calette e un bel chiosco (chiuso, come tutti gli altri). Le rocce sulla spiaggia hanno forme particolari, e il prato antistante è ricoperto di piante grasse con fiori rosa. 

Poco più su c'è il villaggio Trinità, con una chiesa bianca molto carina che sembra spuntare dal nulla dopo una curva. Andando ancora avanti, iniziando a scendere nel versante ovest, si arriva in un punto panoramico dove c'è uno slargo per parcheggiare un momento. La vista è spettacolare. Sulla destra si vede Cala d'inferno e sulla sinistra Cala Francese.

Decido di percorrere a piedi il sentiero che porta a Cala Francese, segnalato con un cartello e un parcheggio. Il cartello dice anche che c'è un bar ma indovinate un po'? È chiuso, perché non so quante volte l'ho già scritto ma è bassa stagione. Importantissimo avere acqua a sufficienza, perché il percorso qui è più lungo. 

Arriviamo abbastanza agevolmente a Cala Francese e alla minuscola Cappella della Madonnetta, che domina il mare. Andando avanti si arriva a Cala Carlotto dove si trova un edificio militare abbandonato. 



  • PUNTA TEGGE

Il giro si conclude a Punta Tegge, dove mi fermo attirata dal cartello Bar / Ristorante APERTO. La voglia di caffè mi ha fatto scoprire un posto davvero carino, Zi Antò, con una splendida terrazza vicino alla spiaggia e alla scogliera da cui si può ammirare il tramonto. 

Devo dire che in questi giorni ho faticato a trovare un buon caffè, ma la birretta come aperitivo è più buona se si sorseggia guardando il mare. 




Illustrazioni di viaggio


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