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sabato 22 settembre 2012Aggiornato il:

Qibao ancient town



Diario di viaggio in Cina, giorno 10
11 agosto 2012  - Prima Parte -


Stamattina decidiamo di spostarci da Shanghai e visitare qualcosa che ci ricordi un pochino come poteva essere la città un tempo. Ci sono tantissime città d'acqua vicino a Shanghai, le più famose sono segnalate su tutte le guide turistiche ma vorrei allontanarmi se possibile dai soliti circuiti turistici, e scelgo di visitare Qibao.




Appena usciti dalla metro la zona appare piuttosto desolata: una grande strada, qualche centro commerciale e poco altro. La città di Qibao è alle spalle della stazione metro, dopo una passeggiata lungo una via molto carina, così piena di negozietti e case basse, che sembra una cittadina di mare. Le indicazioni stradali dicono che siamo nella giusta direzione.

Nella via principale che porta all'ingresso della città antica c'è un ottimo punto informazioni per turisti. Si trovano tantissime cartine gratuite di Shanghai e depliant di Qibao.



Queste case sono nel perimetro esterno alla città antica,
ma hanno il classico aspetto delle abitazioni sui canali. 


L'ingresso alla città di Qibao è segnalato da una grande porta decorata, dietro la quale c'è una pagoda, mentre a destra c'è una cascata di pietra addossata a un palazzo, su cui è stata dipinta una scenografia in sintonia. Questi dettagli un po' kitsch ci fanno sorridere, ma nel complesso il risultato è sempre molto armonioso.

La processione dei turisti che salgono sulla cascata per farsi fotografare.
Sulla parete del palazzo si intravede il murales a tema...


Anche se è molto più piccola delle città d'acqua più famose e turistiche, Qibao è molto interessante e ben tenuta (grazie anche al minuzioso restauro del 2000), ed è comoda da visitare da Shanghai: dista meno di 20 km dal centro e ci si arriva comodamente in metropolitana.

Si dice che il nome Qibao "Sette tesori" derivi dai sette tesori posseduti: un Buddha in ferro e una campana di bronzo della dinastia Ming, una Sutra del Loto in oro, un albero millenario (magico), un'ascia di giada, un gallo d'oro e un paio di bacchette di giada. Di questi tesori solo due sono sopravvissuti al tempo: la Sutra e la campana. Sugli altri c'è un po' di mistero, ma si dice che siano esistiti davvero almeno altri quattro dei sette tesori.

Durante le dinastie Ming e Qing Qibao era nota soprattutto per le sue stoffe, i filati, i lavori di carpenteria, e per il vino. Tutti questi mestieri sono stati ricostruiti in alcune case restaurate e riportate all'utilizzo originario.

I due ruscelli Pu'hui e Heng'li attraversano questa città  e sono pieni di barche tradizionali che fanno giri turistici passando sotto ai bellissimi ponti.


Un giro in barca per ammirare la città da un altro punto di vista.

Architettura tradizionale, lanterne rosse, ponti sui fiumi.
Devo dire che è questa la Cina che mi piace!


Lungo le strade ci sono diversi negozi di souvenir, ristoranti e botteghe artigiane. Questa località è famosa per i suoi snack e i cibi particolari: "Qibaogao" (tortini aromatici a base di riso glutinoso), "Hebao Doufugan" (tofu avvolto in foglie di loto), "Kao Hongshu" (patate dolci arrostite), "Tanghulu" (spiedini di frutta caramellata).
Pensavamo di aver lasciato a Pechino il ricordo del famigerato tofu puzzolente, invece lo ritroviamo qui in tutta la sua terribile fetenzia!
Tofu a parte, non ci facciamo scappare l'occasione di provare qualche stuzzichino e devo dire che a parte qualche frittura un po' troppo carica d'olio è tutto molto buono.

Curiosare tra cibi mai visti prima, dall'aspetto misterioso per me è una specie di avventura.

Il durian è un frutto con un odore forte. Per molti ha un odore insopportabile, ma non è niente in confronto al tofu puzzolente. Anzi, io non lo trovo così cattivo. A me ricorda l'odore di un frutto molto maturo dimenticato al sole (sa un po' di marcio, insomma).

Gli ombrellini per ripararsi dal sole sono una nota di colore allegra tra le abitazioni caratterizzate dal marrone scuro e bianco. Però nelle vie strette sono delle vere armi: bisogna fare molta attenzione a non farsi accecare! (Quanto li ho odiati questi ombrelli....)

Spiedini, ravioli, bocconcini di carne fritta. Cocco da bere con cannuccia e un'ampia scelta di spezie e condimenti. Una lunga carrellata di foto col protagonista di questa gita: il cibo.







Pagando un biglietto si possono visitare alcune abitazioni tradizionali utilizzate per gli antichi mestieri artigiani, il Museo della calligrafia, il museo dell'artista Zhang Chongren, il Museo di Scultura in miniatura di Zhou, il Campanile e il banco dei pegni. C'è anche la "Cricket House" dove venivano allevati i grilli. Si dice che i grilli di Qibao fossero eccellenti combattenti. Non so se combattono ancora oggi, comunque i grilli continuano ad essere considerati animali domestici e in effetti col loro incessante canto sono davvero di compagnia!

La statua di Zhang Chongren

Un laboratorio tessile


Siccome le vie sono abbastanza strette abbiamo modo di entrare in contatto (molto) ravvicinato con le persone. Quello che scrivono le guide è vero: i cinesi hanno la terribile abitudine di sputare. Non è tanto lo sputo in sè che fa schifo. Per quanto sia anti-igienico e schifiltoso ormai direi che è abbastanza sdoganato (basta pensare ai calciatori che sputano in continuazione, specialmente quando vengono inquadrati). La cosa veramente brutta dello sputo è lo scaracchio che lo precede (e su questo non mi dilungo per non urtare la sensibilità dei più deboli).
Un'altra cosa di cui ho già avuto modo di raccontare è la mancanza totale del significato della parola "coda". Non lo fanno per cattiveria, ma se siete davanti al banco pronti per ordinare ed esitate qualche istante TAAAC, il più svelto passa avanti. Magari anche due, tre persone. Bisogna farsi furbi.
Non sapendo stare in coda il concetto di privacy non ha senso di esistere: stanno tutti a osservare per bene quello che fate, che sia acquistare un biglietto o comprare un gelato.

In certi casi sono atteggiamenti che ho fatto fatica a digerire, in altre situazioni mi hanno fatto sorridere. Prima di tutto nella maggioranza dei casi non c'è malizia o cattiveria in queste azioni. Sono semplicemente abituati così, e non stanno di certo a prendere lezioni di galateo dal primo straniero che se la prende per qualcosa che per loro è assolutamente normale.

Una caratteristica divertente (a me fa ridere, ad altri non so) è la mancanza di pudore nel mostrare pance anche belle rotonde. Quando il caldo si fa insopportabile gli uomini si arrotolano la maglietta fin sotto le ascelle e vanno in giro panza all'aria! Funziona solo con le pance belle grasse e tese, se si è magri non vale, primo perchè non fa ridere e secondo perchè la maglietta non sta su.

  Nelle boccette ci sono dei pesciolini rossi minuscoli

Il mio Amore ha qualcosa di particolare che incuriosisce e attira gli sguardi dei bambini.
E lui riesce a cogliere queste espressioni in foto come questa, che trovo semplicemente meravigliosa.


Abbiamo passato una bellissima mattinata all'insegna dell'antico, in cui abbiamo avuto un assaggio di quello che poteva essere la Shanghai di un tempo.


Stasera vedremo invece la Shanghai del futuro, ma ve lo racconto nel prossimo post.








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Info pratiche:

Antica città di Qibao 
Metro Line 9 - stazione Qibao Exit2

Articolo interessante sul cibo di Qibao qui
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18 commenti:

  1. Le facciotte dei bambini nell'ultima foto sono impagabili!
    A proposito di cibo cibo e ancora cibo, hai notato differenze evidenti tra ciò che mangiano nelle varie zone della Cina che hai visitato? E nel caso sono proprio ricette diverse, oppure prevalenza di un sapore su un altro?

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    1. Mah io ho notato che a Pechino mangiano soprattutto noodles, invece a Shanghai i ravioli (di ogni tipo). Più si scende a sud più aumenta il peperoncino nei piatti!

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  2. Finalmente riesco a continuare il tuo viaggio. Inutile ridirti che hai avete avuto un bel coraggio ad affrontare un viaggio così impegnativo, e mi complimento con voi. Pensando a questa carrellata di cibi mi chiedo cosa mai potrebbe mangiare Piero tra questi (è un tantino selettivo) ma come avete fatto a capire gli ingredienti se tutto è scritto in cinese? Riguardo agli ombrellini parasole vorrei tanto farlo anch'io, sopporto poco il sole, ma qui sarebbe vista come una stravaganza. E ti do ragione, è meravigliosa l'espressione di quei due bimbi. Sai quanto sarà utile questa guida a chi vorrà andare in Cina? Ben descritta in ogni particolare, compreso il significato della parola Qibao Un abbraccio

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    1. Mi sono documentata tantissimo, e ho cercato di assaggiare più cose possibili. L'unica accortezza che abbiamo avuto è stata mangiare solo cibo cotto, possibilmente al momento.
      Io amo il sole ma in certi momenti era così forte che ho quasi ceduto anch'io all'ombrello!
      Grazie per i complimenti, per me sono uno stimolo a fare meglio. Mi piace "fermare i ricordi" su questo blog, ma l'intento principale è essere utile ad altri. Grazie ancora!

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  3. Bellissimo questo post, era da un bel pezzo che non passavo dal tuo blog. Ho fatto anch'io un viaggio in Cina da "turista free" e trovo tantissimo di ciò che hai scritto qui. Proseguirò con calma a leggere il resto del viaggio perchè è molto interessante e mi fa tornare alla mente le forti sensazioni di quel viaggio, positive e negative come gli odori non importa. Shanghai non l'ho vista ma noto con piacere (si fa per dire...) il cielo: insopportabile sia nel colore che nella temperatura, era presente pure lì e ormai ne faccio un segno distintivo e (forse) irrinunciabile di questi luoghi. A presto!

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    1. Viaggiando in estate bisogna mettere in conto che il tempo non è molto favorevole...ma non potendo muovermi nei mesi "giusti" mi accontento di quel che trovo.
      Per assurdo sono le sensazioni meno positive a farmi fare le considerazioni più obbiettive del viaggio, e come bilancio di questa esperienza è più che positivo.
      Grazie per essere passata di qua e per il commento.

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  4. Bellissimo, ho sempre più voglia di provare a visitare la Cina e poi tutte quelle foto di cibo mi hanno messo un'acquolina in bocca pazzesca (sarà che è anche ora di pranzo?).
    Le abitudini delle altre popolazioni lasciano sempre un po' perplessi ma trovo sempre carino scoprire che in altri posti del mondo delle cose che noi diamo per scontate non esistono o sono completamente diverse ^^

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    1. Mi mancano molto i sapori che ho provato in Cina! Devo dire che è difficile trovare qui qualche piatto che si avvicini all'originale. I ristoranti cinesi si sono adeguati ai nostri gusti, e a parte poche eccezioni è difficile trovare qualcuno che proponga la vera cucina cinese.

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  5. Hummm molto interessante questo diario di viaggio che terrò caro, prima o poi ci andrò e allora sarà molto utile

    Grazie
    Un abbraccio
    stefano

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    1. Faresti sicuramente delle bellissime fotografie! Ti auguro di trovare l'occasione per andarci, prima o poi.

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  6. Ok,rivelazione dell'ultima ora: sarà che sono stanca, ma guardando le tue foto ho pensato/ capito che gli orientali usano molto più di noi il palmo della mano nel fare le cose.... Sono pazza lo so ;-D
    Comunque ammirò molto il vostro modo di viaggiare staccandovi dalle mete troppo turistiche, bravi!

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    1. Ma quale pazzia?? :) Hai uno spirito d'osservazione molto sottile, nelle foto vedi molti particolari che alle volte sfuggono.
      E comunque hai ragione!

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  7. Che bello, specie il laboratorio tessile *W*
    E che fame il cibo! il cocco con cannuccia è uno dei miei sogni segreti. Un giorno lo farò!
    Quella cosa dei pesciolini rossi è carinissima, ma temo anche abbastanza crudele :(
    Le pance sono divertenti, ma gli scaracchi...bleeeeeeeh!!! Già mi schifo qui quando sputano per strada, se scaracchiano anche mi viene la nausea, non oso immaginare a vedere tanta gente farlo di seguito!

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    1. Se penso ai sacchetti di plastica col pesciolino rosso vinto alle giostre, che arrivava a casa con un dito d'acqua perchè si rovesciava per strada...forse le palline sono meglio!

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  8. Con questa carrellata di cibame mi hai stesa!
    Senti, ma insetti e amenità del genere fritti o arrosto ne hai visti?
    Per l'abitudine di scatarrare e sputare, purtroppo la trovo una cosa che mi fa star male. E sempre la mia famosa amica che c'e' stata in estate mi ha detto che l'ha visto e sentito fare anche nei ristoranti, a terra! :/

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    1. Un sacco di insetti, sì! Ma l'impressione è che siano "stranezze" per attirare i turisti.
      Lo scaracchio è terribile, io facevo finta di non vedere...Per fortuna non mi è capitato di sentirlo fare nei ristoranti, ma lì i rumori del risucchio di spaghetti coprono tutti gli altri! :)

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  9. L'ideogramma di Bao (tesoro è costituito dal segno di Giada sotto quello di Tetto come a dire qualcosa di prezioso che tieni in casa. Sarà il Durian uno dei 7 tesori? (puzzerà, ma è proprio buono)

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  10. Il Durian te lo concedo, ma il tofu proprio no!

    Mi piacerebbe tanto conoscere e capire gli ideogrammi, la tua conoscenza è lodevole.

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Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



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