Oggi è il terzo giorno che il piccolo F.E.B.* è con me. Da come si è già ambientato e per tutti i progressi che sta facendo direi che è già diventato il padrone di casa.
Piccolo trovatello, la prima sera era talmente spaventato che si nascondeva piangendo. Io che sono l'ansia in persona lo cercavo dappertutto con i lacrimoni. Pensavo 'ecco, l'ho già perso' ed ero già in modalità tragedia napoletana (risata isterica misto lacrime inclusa). Scena ridicola a parte ero davvero agitata, perché un gatto è una gioia immensa ma anche una enorme responsabilità.
Lore non lo voleva, poi l'ha visto e si è innamorato all'istante (non avevo dubbi).
La prima notte l'ha passata nascosto sotto al divano. La mattina l'ho sentito che raspava nella lettiera, mi sono alzata e quando mi ha vista è scappato via. Con quella codina ridicola da topo fa troppo ridere. Quando lo prendo in braccio (mi sta in una mano) fa un sacco di fusa e si struscia sul mio naso. Allora forse mi vuole bene, dai.
La seconda notte un altro progresso: sono tornata a casa ed era sul divano. Mi metto a letto e si arrampica su pure lui così dormiamo insieme. Sta un po' attaccato a me, un po' attaccato a Lore. Mi sveglia con un mozzico sul piede che per poco non gli do un calcio facendogli fare un volo memorabile.
Oggi è già la mia ombra, l'ho fatto giocare, ha imparato a saltare sul tavolino e abbiamo sepolto un paio di palline e una noce. Sono ricoperta di graffi e mi ha bucato qualche dito, ha unghiette che sono spilli e dentini appuntiti che sono armi improprie. Non riesco a capire come un esserino così minuscolo possa fare tanto male. Lo adoro.
Martedì lo porto dal veterinario per il vaccino e un controllo completo. Ha una tosse che non mi piace. Spero che stia bene, perché sono già innamorata persa di lui.
*F.E.B. sta per Filippo Enrico Berlinguer, e so già che sarà il degno erede di Sandro (Pertini).