Icona-facebook Follow Me on Pinterest Icona-facebook

mercoledì 13 settembre 2017Aggiornato il:

Diario di viaggio - Singapore (seconda parte)



Diario di viaggio - Singapore (seconda parte)
18 agosto 2017


Ieri sono crollata molto presto, e ora mi ritrovo sveglia nel cuore della notte. Dalla finestra attendo impaziente di vedere le prime luci dell'alba, e appena il cielo diventa chiaro esco a prendere una boccata d'aria. Adoro vedere la città che si sveglia, in giro c'è già qualcuno che va a lavorare, c'è gente che aspetta l'autobus, o cammina velocemente a prendere la metro.

Faccio un giro per il quartiere e trovo un 7 eleven dove compro dei biscotti per la colazione. In camera abbiamo il bollitore e l'acqua in bottiglia, e appena torno su prepariamo il caffè, dato che Lore si è alzato.

Stamattina visitiamo la zona intorno a Marina Bay. Mi fa strano pensare che un albergo sia considerato uno dei simboli della città, e devo ammettere che visto in foto mi ha sempre lasciata piuttosto dubbiosa e perplessa. Ecco, sarà per l'altezza impressionante, sarà che subisco il fascino dei grattacieli, ma ho rivalutato il mio giudizio.



Ci si arriva con la metro, la stazione è un gigantesco centro commerciale con tutte le marche più care del mondo, e per capire dove andare ho dovuto seguire le indicazioni tra i negozi. Perché di fatto ci si trova sotto Marina Bay, ma per riuscire a vederla bisogna uscire in strada. Lo ammetto, mi sono un attimo persa perché il mio intento era quello di andare a Gardens by The Bay solo che una volta fuori vedevo un passaggio sopraelevato ma non riuscivo a capire come arrivarci. Per puro caso ho notato un ascensore, l'abbiamo preso e siamo saliti. La passerella che porta a Gardens by The Bay attraversa Marina Bay, si passa attraverso la gigantesca hall, che vista dall'alto è spettacolare. Ci sono zone relax con divani, ristoranti, si vedono le porte delle stanze e c'è gente che passeggia tranquillamente in accappatoio e pantofole. Ah, i ricchi!



Gardens by The Bay è un enorme giardino botanico dove spiccano due enormi serre e imponenti alberi finti (i supertree). Detta così può sembrare una delusione, invece io lo trovo uno dei posti più belli di Singapore. Questi "alberi" sono dei giardini verticali ricoperti di piante tropicali bellissime, orchidee di tutti i colori e fiori mai visti prima. Mentre passeggiamo sulla passerella che porta al giardino ci vola sulla testa un uccello blu con una coda lunghissima. Mi sembra incredibile che possa esistere un paradiso naturale così bello all'interno di una metropoli del genere.

Il parco è enorme, ci si può tranquillamente passare tutta la giornata a visitarlo. Questa è la mappa, tanto per darvi un'idea.




Torniamo a Marina Bay e facciamo una lunga passeggiata lungo Bayfront Avenue, passando davanti al museo delle scienze a forma di fiore di loto. Dall'altra sponda della baia spuntano i grattacieli del quartiere finanziario. Attraversiamo Helix Bridge e poi prendiamo un autobus per un paio di fermate fino al teatro, perché questo tratto di strada è lungo ed è poco interessante. Da lì proseguiamo lungo la sponda della baia dove si trova il Merlion, la statua con la testa di leone (in riferimento a Singapura che significa città del leone)  e il corpo di un pesce (dato che in origine Singapore era un villaggio di pescatori).



Proseguiamo per il distretto coloniale dove si trova la National Gallery, il teatro Victoria, un museo, e il bellissimo Cavenagh Bridge costruito nel 1869 con materiale importato da Glasgow che riporta ancora il cartello che vieta il passaggio al bestiame e ai cavalli. Troviamo un venditore ambulante che vende uno strano gelato a mattonella servito tra due cialde di wafer che ho poi scoperto essere un "ice cream sandwich" molto in voga in passato e recentemente tornato di moda.
Dall'altro lato del fiume ci sono le case basse e colorate di Boat Quay.

Cominciamo a patire il caldo, la guida scrive che per trovare un po' di fresco conviene recarsi a Fort Canning Park, un tempo chiamata "collina proibita", in segno di rispetto e timore per l'anima dell'ultimo sovrano di Singapura sepolto qui circa 600 anni fa. Per darvi l'idea della sensibilità coloniale nei confronti delle tradizioni e della cultura locale, il primo residente britannico di Singapore si fece costruire uno chalet in cima alla collina. È diventato in seguito un forte dedicato a George Canning, il governatore generale dell'India. Del forte sono rimasti solo l'ingresso e le mura, ma la parte più bella riguarda la natura, dato che ci sono alberi secolari maestosi e c'è una parte dedicata alle piante aromatiche e agli alberi da frutto.





Tornando indietro visitiamo prima la centrale dei vigili del fuoco, dove ci sono mezzi storici e una parte dedicata alla storia, e poi il Philatelic Museum, dove compriamo alcuni francobolli da collezione.

Il caldo non ci dà tregua, pranziamo nei dintorni e ci godiamo un po' di relax nella piscina dell'albergo.


Anatra in salsa piccante

La piscina dell'albergo


Nel pomeriggio visitiamo Little India, dove troviamo un tripudio di colori, odori e sapori.  I templi indiani sono ricolmi di piccole statue, ci sono diverse stanze e una marea di piccoli altari. Camminiamo tra le case colorate e i mercati pieni di stoffe, sotto i portici con le botteghe e i caffè all'aperto, dove vorrei fermarmi a a prendere qualcosa ma noto che sono strapieni e non c'è una sola donna seduta nei tanti tavolini rotondi. Ci allontaniamo allora un pochino e finiamo in una strada secondaria dove c'è uno di quei ristoranti aperti tutto il giorno dove ci si può sedere a bere un caffè.





Si sta facendo buio e quando arriviamo in Orchard Road i centri commerciali sono già illuminati, con luci e schermi giganti quasi invadenti. La marea di gente e il traffico sono spaventosi, cerco riparo in un Takashimaya ma la temperatura qui dentro è intorno ai 10°, vorrei vedere la food court ma rischio di congelarmi. Prendiamo un autobus e torniamo in hotel.



Stasera andiamo a Kompong Glam e ceniamo in un ristorante turco dove i piatti sono abbondanti e buonissimi. Comincia a piovere e Bussorah Street diventa ancora più bella. All'angolo della strada c'è un tizio che non ne vuole sapere di cedere alla pioggia e continua imperterrito il suo concerto. Qualcuno gli mette un poncho di plastica addosso mentre i locali intorno ritirano i tavoli, ma alla fine deve arrendersi e battere in ritirata.





Noi concludiamo la serata nel pub sotto l'albergo, dato che abbiamo cenato con acqua e sembra brutto andare a dormire senza aver fatto almeno un brindisi alla bella giornata trascorsa. L'ambiente è molto caldo, c'è una tavolata di ragazzi che ha fatto fuori tre bottiglie di whisky mentre noi siamo solo alla prima birra. Ce ne andiamo prima che parta il karaoke alcolico, meglio così.






----------------------------------------
Info pratiche:

Marina Bay Sands
Hotel casinò formato tra 3 edifici di 55 piani sovrastati dallo SkyPark, la terrazza sul tetto con piscina accessibile solo agli ospiti dell'albergo. L'ingresso all'osservatorio costa 23 SGD.
MRT 10 - 12 Bayfront station

Gardens by The Bay
L'accesso è gratuito a tutte le zone esterne e al Supertree Grove. Si paga per visitare la foresta pluviale (12 SDG) e il Flowers Dome (28 SDG).
MRT 10 - 12 Bayfront station

Fort Canning Park e dintorni
Ingresso gratuito. MRT 5 - 6 - Dhoby Ghaut station
Usciti dal parco proseguite in Coleman street e visitate prima la centrale dei vigili del fuoco (ingresso gratuito) e poi il Singapore Philatelic Museum (ingresso 8 SDG). Potete riprendere la metro a City Hall (MRT 2- 5)

Little India
MRT 6 - 12 Little India station → trovate subito il Tekka Market. Da lì salite in Serangoon road e perdetevi nelle vie. Arrivate fino a Mustafa Centre (un mega centro commerciale aperto 24h su 24) e potete riprendere la metro a Farrer Park.

Orchard Road
MRT 5 Orchard Road station oppure Dobhy Ghaut station

Pranzo
Food Court sotto all'albergo
Diversi stand da cui scegliere i piatti e le bibite da consumare nei tavoli comuni vicino alla vetrata.
Circa 5-8 SDG a piatto. Specialità diverse, dal cinese all'indiano.

Cena
Istanbul Grills & Cafè
62 Bussorah Street
Pane chapati, agnello alla griglia con riso e verdure, kofta con contorno, acqua, tot 46 SDG.
---------------------------------------------



15 commenti:

  1. Francobolli da collezione? Niente timbri?! Mica saranno vietati pure i timbri?!?

    RispondiElimina
  2. Alzo lo sguardo verso gli scaffali della libreria, e fra i vecchi libri di mio padre ne vedo, guarda caso, uno di Piero Chiara intitolato "Vedrò Singapore?"
    Giro a me stesso la domanda.
    E per il momento mi rispondo che lo sto vedendo, grazie a Te. :)
    Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, un libro che leggerei molto volentieri! Io mi chiedo spesso se riuscirò mai a vedere il mondo, nel senso che vorrei viaggiare il più possibile perché la mia sete di conoscenza è più grande del tempo che le posso dedicare. Anche perché per viaggiare "purtroppo" devo lavorare :)

      Elimina
  3. Che belli gli alberi finti! E i colori di Little India!
    E il cibo sembra appetitosissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono delle torri altissime, passeggiare lì sotto è un'esperienza davvero particolare. Ti piacerebbe molto.

      Elimina
  4. Questa città mi fa davvero un effetto strano. A volte mi attira, altre no. La trovo davvero strana, tra moderno e foreste faccio davvero fatica a inquadrarla. Mi sono chiesta spesso cosa diavolo fossero i supertree, se alberi veri o finti o statue o chissà cosa. Mo ho capito.

    RispondiElimina
  5. Questa città mi fa davvero un effetto strano. A volte mi attira, altre no. La trovo davvero strana, tra moderno e foreste faccio davvero fatica a inquadrarla. Mi sono chiesta spesso cosa diavolo fossero i supertree, se alberi veri o finti o statue o chissà cosa. Mo ho capito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti dirò, pure io che ci sono stata non saprei come definirla. Forse è questo che la rende unica.

      Elimina
  6. Singapore mi fa lo stesso effetto de La Folle: da una parte mi piacerebbe vedere luoghi come Little India o i quartieri più tipici, dall'altra c'è la modernità estrema che un po' mi affascina e un po' mi lascia indifferente.

    Alice

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non ti piacciono le città super moderne tutte grattacieli e cemento Singapore ti potrebbe deludere, almeno come primo impatto. A me è piaciuta moltissimo proprio per il contrasto tra il moderno e il tradizionale.

      Elimina
  7. Credo che Singapore sia una città da vedere assolutamente almeno una volta. E penso che si possano fare molte considerazioni. Oggi le cose in Asia sono molto cambiate, ma in questa città, già 30 anni fa la qualità della vita era altissima,anche meglio che in molti paesi europei. Qui c'è sempre stata una dittatura assoluta (forse illuminata?). C'è molto da discutere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualità della vita altissima che continua a crescere. Ho visto un sacco di cantieri, stanno ampliando la linea metro che aumenterà l'efficienza di un sistema di trasporti che ho trovato semplicemente perfetto. È una delle pochissime città in cui non mi sono sentita spaesata nemmeno un secondo, da quando sono scesa dall'aereo. Sono ricchi, è quasi deprimente vedere quanto sono ricchi, io ci metterei la firma a poter vivere così.

      Elimina

Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



Info sulla Privacy