Icona-facebook Follow Me on Pinterest Icona-facebook

mercoledì 15 maggio 2024Aggiornato il:

Quattro giorni a Marrakech - terza parte

- post precedente: Quattro giorni a Marrakech - seconda parte -


Diario di viaggio a Marrakech
22 febbraio 2024

Avendo a disposizione quattro giorni è possibile dedicarne uno ad una escursione a scelta da Marrakech. Noi abbiamo optato per Essaouira, città portuale e balneare sulla costa atlantica del Marocco.

Il trasferimento è stato organizzato dal nostro Riad, la mattina ci siamo presentate puntuali alla reception e ci è venuto a prendere la controfigura di Ussain Bolt, che correndo come un matto ci ha accompagnate al punto d'incontro dove siamo arrivate sudate e col fiatone. Corsa a perdifiato servita a nulla, dato che abbiamo poi aspettato circa un'ora il pulmino, ma vabbè.

Il viaggio dura circa tre ore, anche qualcosa in più considerando la pausa pipì in Autogrill e la pausa consigli per gli acquisti. Essaouira, oltre che per il mare, è famosa per l'argan. A quanto pare solo qui c'è l'argan vero e puro, tutto il resto è fuffa. Avete comprato olio di argan a Marrakech? Fuffa. Avete intenzione di comprare argan in altri posti che non siano Essaouira? Fuffa. La pausa consigli per gli acquisti è ovviamente in una fabbrica di argan (maddai?) dove ci sono delle tenere vecchine che macinano l'argan mentre una ragazza ci spiega i vari processi. La visita termina nel negozio dove c'è davvero di tutto di più, tutto a base di argan, a prezzi assolutamente inaccessibili per le mie tasche. Mi dispiace, ma probabilmente tornerò in Italia con argan qualità fuffa, non ditelo alle vecchine. 

Autogrill

 

Arriviamo finalmente a Essaouira, memorizziamo il punto di incontro per ritrovare il nostro minibus a fine gita (di fianco alla spiaggia, è facile) e ci incamminiamo verso la medina. Non facciamo neanche due passi e incappiamo in una colonia felina di gattini minuscoli e bellissimi. Marrakech è il paradiso dei gatti, ma pure Essaouira non scherza. Ci stacchiamo a fatica, ma solo perché sembra brutto dover raccontare di essere state qui e aver passato tutto il tempo ad accarezzare gattini senza vedere nulla.

La medina di Essaouira è bellissima, ordinata, pulita. Le botteghe a prima vista sembrano essere tutte uguali, ma in realtà c'è un po' di tutto, dalle onnipresenti babbucce alle spezie di tutti i colori. Dai tappeti agli oggetti di antiquariato. I gatti sono ovunque, sui divanetti dei caffè, sotto alle bancarelle, sui davanzali delle case. Incontriamo anche una piccola cucina dove c'è la fila. Di gatti.

Essaouira in due parole: argan e gatti. Questo il sunto della giornata, praticamente.


Essaouira




Ci fermiamo a pranzare in un ristorantino che affaccia su una piazzetta. Propone una formula menu con una buona scelta a un prezzo davvero ridicolo e ci arrivano delle porzioni talmente esagerate che gran parte del mio piatto di pesce alla griglia lo finisce il gatto che ci faceva la posta sotto al tavolo. 

Per digerire il lauto pasto costeggiamo le mura della Kasbah e arriviamo nel suo punto più alto, dove si vede il mare (arrabbiatissimo) che si abbatte contro le rocce mentre tira un vento che in confronto la bora di Trieste è un timido alito. 

Ci inoltriamo nelle vie meno battute per tornare poi in quelle più centrali, dove non trovamo la birra (ho cercato ovunque ma non ho visto nessun posto con la licenza per gli alcolici) ma in compenso beviamo un ottimo caffè. E ci dedichiamo anche a un po' di sano shopping in completo relax, perché qua i negozi hanno i prezzi esposti e non è necessario contrattare il prezzo (cosa che mi stressa abbastanza).

Torniamo al punto di ritrovo in netto anticipo, così abbiamo il tempo di sederci in spiaggia a guardare il mare, che è sempre una cosa bellissima da fare in qualsiasi posto del mondo.


La spiaggia di Essaouira

Il ritrovo dei mini-bus


Il viaggio di ritorno dura un'eternità. Il nostro autista è una persona dolcissima, gentile, ed estremamente ligia nel rispettare talmente tanto il codice della strada che si mantiene abbondantemente sotto ai limiti di velocità. Non è una critica, anzi, tanto di cappello. Ma questo andamento lento fa calare la palpebra e credo di aver dormito gran parte del tragitto. La strada sembra passare in mezzo al nulla, eppure dev'esserci qualcuno, perché ogni tanto spunta il cartello che indica la presenza di una scuola, un passaggio pedonale, la fermata di un autobus, mentre le luci del tramonto colorano la terra di arancione.

Arriviamo a Marrakech che ormai è buio, salutiamo, scendiamo dal pulmino facendo attenzione a non farci tirare sotto dalle macchine e affrontiamo la bolgia che affolla la strada per tornare al Riad. La confusione di questa città mi avvolge e mi fa sentire (stranamente) bene. Mi sembra di essere tornata a casa.

La sera, distrutte ma ancora sazie dal pranzo di oggi, decidiamo di andare su una terrazza qualunque a bere tè alla menta stuzzicando qualche dolcetto guardando Jamaa El Fna col suo brulicare di persone, i suoni, gli odori, il fumo delle grigliate che sovrasta il mercato, le luci. Che posto pazzesco sei, cara Marrakech.


Jamaa El Fna di sera


----------------------------------------
Info pratiche

Gita a Essaouira
Se soggiornate in un Riad chiedete alla reception, le gite che si possono organizzare da Marrakech sono tante, basta scegliere. Immagino ci siano anche diverse formule, in base alle proprie esigenze. Noi abbiamo prenotato esclusivamente il trasferimento (ci è costato 20 euro a testa) siamo partite la mattina presto e rientrate la sera. Escludendo il tempo di percorrenza abbiamo avuto circa 6 ore da trascorrere a Essaouira, che non è molto ma è abbastanza per vedere bene la Medina avendo anche il tempo di pranzare.

Nessun commento:

Posta un commento

Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



Info sulla Privacy