Icona-facebook Follow Me on Pinterest Icona-facebook

lunedì 14 aprile 2025Aggiornato il:

Cinque giorni a Parigi

 Non è la prima volta che vado a Parigi, ma è sempre bello tornarci, ogni tanto.

In questo viaggio sono andata alla ricerca dei luoghi meno noti della città, e sono stata molto fortunata perché ho trovato un tempo splendido. Parigi è bellissima in qualsiasi stagione, ma il sole, si sa, rende tutto ancora più bello.

Parigi

Cinque giorni a Parigi

Itinerari insoliti, diario di bordo e consigli di viaggio 

In questo resoconto di viaggio, un po' diario di bordo, un po' raccolta di informazioni, racconto i miei cinque giorni a Parigi, alla ricerca di percorsi meno turistici per scoprire angoli della città che ancora non conoscevo. 

Andare a Parigi in treno 

(cogliendo al volo l'occasione di un viaggio in treno diretto)

Sono andata a Parigi col TGV.  Da Torino a Parigi ci vogliono circa sei ore da trascorrere guardando il panorama dal finestrino perché è uno spettacolo, soprattutto adesso che è primavera. 
A bordo niente wifi (se c'era non sono riuscita a collegarmi), una presa sola per entrambi i posti, c'è un vagone ristorante dove ho speso quasi 6 euro per due caffè non buonissimi (la prossima volta insieme ai tramezzini mi preparo anche un thermos) e diversi vagoni col riscaldamento impazzito. Nel nostro fortunatamente era spento, ma in alcuni il caldo era soffocante. Il TGV è vecchiotto ma si porta dignitosamente gli anni e alla fine introduce perfettamente il viaggiatore nell'atmosfera un po' bohemien e nostalgica della capitale francese.

Al ritorno abbiamo viaggiato invece su un Frecciarossa 1000 talmente in orario che in alcune stazioni siamo arrivati persino in anticipo. Poltrone comode, wifi, tavolini, e ilarità (ho scoperto d'essere sul vagone "Allegro" dove è permesso fare un po' di caciara e dove infatti ho socializzato con una simpatica combriccola di anziani). Il vagone ristorante, tralasciando il menù di Carlo Cracco che non ho provato (preferendo attingere dall'avanzo di patatine e della frutta secca che avevo ancora nello zaino), offre un ottimo caffè a € 1,50 e la birra a € 5,50. Prezzi onesti direi.



TGV
TGV Paris - Lyon - Turin - Milan




Pernottamento 

(di stanze occupate e stanze ritrovate)

Il treno arriva a Parigi alla Gare de Lyon con una mezz'ora di ritardo, la città ci accoglie con un cielo e una temperatura favolosi. Vi consiglio di scaricare queste due APP: BonjourRATP e Ticket sans contact. Utilissime sia per comprare i biglietti singoli, giornalieri e altre tipologie (una corsa in metro costa € 2,50 il giornaliero € 12) che per trovare i percorsi più veloci.  

Il nostro hotel Libertel Canal Saint Martin si trova, appunto, nei pressi del Canal Saint Martin, a due passi della fermata Jaurès dove passano tre linee: la 2, la 5 e la 7bis. Da Gare de Lyon prendiamo dunque la 1 per Nation e poi la 2 per Jaurès, che è una stazione all'aperto bellissima. 

L'albergo è carino, peccato che la nostra stanza (con terrazzo, mannaggia alla miseria) fosse occupata da due tizie che manco si sono accorte che abbiamo aperto la porta e ci stavamo per fiondare dentro. Questa non mi era mai capitata, ma cos'è successo? A quanto pare c'è stato un errore nell'assegnazione della stanza o una mancata registrazione del check in, o entrambe le cose. Fatto sta che ci siamo perse la stanza col balcone ma, problema ben più grave, l'albergo era al completo. Ci sistemano provvisoriamente in una camera che ribattezziamo affettuosamente "il tugurio" confidando in un cambio stanza il giorno seguente. 

Il giorno dopo infatti ci hanno spostate in un'altra stanza, piccina ma confortevole. Non c'è il balcone ma abbiamo una bella finestra che dà sulla strada. In camera c'è il bollitore con bustine di tè e caffè, alla reception c'è il distributore gratuito di acqua. Abbiamo usufruito della colazione (la prima ci è stata offerta per scusarsi del disguido) che costa € 12 a testa ed è abbastanza varia con scelta a buffet sia dolce che salata. Le pulizie giornaliere sono sempre state fatte nel tardo pomeriggio (una cosa un po' strana) ma il check-out è alle 12, comodo per chi deve partire nel pomeriggio. 

Il prezzo è nella media parigina, non economico ma neanche eccessivamente caro, e comunque il punto forte di questo hotel è la posizione, sia perché la zona è davvero carina, sia perché è servita benissimo dai mezzi pubblici.

Parigi Jaurès
Stazione metro Jaurès 


Parigi
Nei pressi dell'albergo - la vista dalla camera - la scala


Itinerario

(un po' diario di bordo, un po' consigli in ordine sparso su cosa vedere a Parigi)

[Giorno 1] Il primo giorno, tra il ritardo del treno e il disguido in albergo, siamo uscite che era sera quindi ci siamo concesse giusto una passeggiata vicino casa con sosta per una birra al Café Brasserie Bolivar in rue Secrétan. Siccome le birre diventano due, pensiamo che sia il caso di mangiare qualcosa e ordiniamo un buonissimo croustillant de chèvre miel e basilic. C'è una temperatura meravigliosa, il sole tramonta tardi, ed è bellissimo stare seduti nei tavolini sui marciapiedi pieni zeppi di gente.

Cafe Bolivar Paris
Cafè Bolivar


[Giorno 2] La visita è quindi iniziata ufficialmente il giorno seguente, con una prima tappa in rue Reamur dove si susseguono palazzi splendidi con enormi orologi per arrivare in rue Montorgueil. Un arco introduce nella pedonale rue Montorgueil dove ci sono pescherie (viene voglia di fare una seconda colazione con ostriche e frutti di mare), bistrot eleganti, formaggerie, negozi di frutta e verdura e infine la pasticceria Stohrer, la più antica di Parigi. Probabilmente è uno dei posti meno turistici da visitare, e per questo motivo si respira un'aria molto intima, soprattutto la mattina. 

Ripercorrendo la via al contrario andiamo in rue D'Aboukir dove ci sono dei bei murales e uno dei passages couverts di Parigi. I negozi sono quasi tutti chiusi e il passaggio sembra abbandonato ma ha una bellissima copertura in vetro che grazie alla bella giornata di sole proietta delle ombre affascinanti. Sbuchiamo in rue Saint-Denis dove si trova la porta omonima. La Porta di Saint-Denis è un arco di trionfo meno famoso di quello degli Champs-Élisée (direi quasi sconosciuto) ma ben più vecchio.

Piccola deviazione per vedere la mostra "Snoopy in style" all'Hotel du Grand Veneur. Adoro I Peanuts, la mostra è a ingresso gratuito ed è l'ultimo giorno quindi penso che valga la pena fare un po' di coda per andare a dare un'occhiata (e così è stato, peccato solo per i prezzi dello shop, mi sono potuta permettere solo un piccolo souvenir). 

Siccome siamo a due passi da Place des Vosges andiamo a visitare la Maison de Victor Hugo, un altro posto splendido a ingresso gratuito (controllate sul sito, se nel museo ci sono delle mostre temporanee si paga il biglietto). Nell'elegante palazzo affacciato sulla piazza lo scrittore francese visse sedici anni, dal 1832 al 1848, e oggi è uno dei tre musei letterari di Parigi (gli altri due sono la Maison de Balzac e il Museo della Vita Romantica).

A Parigi sono tanti i posti che si possono visitare gratuitamente, un altro, imperdibile, è la Biblioteca nazionale di Francia (BnF) che si trova in rue Vivienne dove c'è un altro passage couvert: l'elegante e patinata Galerie Vivienne con splendidi pavimenti a mosaici e coperture vetrate. Concludiamo la passeggiata nei Giardini Reali con un'occhiata veloce alla piramide di vetro del Museo del Louvre. L'opzione giornata al museo l'avevo tenuta in caso di pioggia, e comunque se dovessi scegliere andrei di nuovo al Musée d'Orsay.

L'ultima tappa della giornata è al 59 Rivoli, palazzo abbandonato (ex sede del Credit Lyonnaise) occupato nel 1999 da alcuni artisti che è diventato uno dei poli artistici contemporanei più importanti di Parigi. L'ingresso assomiglia a quello di un centro sociale e appena si varca la porta sembra di essere in un altro mondo, fatto di colori, immagini, racconti e parole. Ogni scalino, ogni singolo pezzo di muro è espressione artistica, per me un vero paradiso, un'immensa fonte di ispirazione. In ogni piano ci sono gli studi degli artisti, le porte sono quasi inesistenti, gli stili si mescolano e si contaminano, dando vita a qualcosa di veramente magico.

Rue Montorgueil
Rue Montorgueil 

Place des Vosges
Place des Vosges 

BnF
BnF

Parigi
Pont Neuf

59 Rivoli
59 Rivoli


[Giorno 3] Se devo scegliere un posto di Parigi in cui tornare non ho dubbi: Montmartre e la Basilica del Sacro Cuore non mi stancano mai. Sono felice di notare che il piccolo bar che prepara baguette farcite a prezzi economici è sempre lì, così come i negozi di souvenir, dove mi piace entrare a curiosare anche se vendono tutti più o meno le stesse cose. Se vi piacciono i macarons entrate da Pierre Hermé, se però volete portarli a casa come souvenir andate nel negozio in Gare de Lyon prima di partire (a saperlo li avrei presi lì).

Passiamo dall'iconico mulino rosso di Pigalle per andare al cimitero di Montmartre sperando di vedere i gatti che lo abitano e cambiamo totalmente paesaggio andando sulla terrazza delle Galerie Lafayette (quella in Boulevard Haussmann). La vista è splendida, lo spazio è abbastanza ampio da permettere di godersi il panorama in tranquillità nonostante ci sia parecchia gente. 

Saint-Germain-de-Prés era il quartiere bohemien di Parigi, oggi è più che altro una zona (ricca) piena di negozi di lusso che conserva però ancora alcuni caffè letterari e numerosi bistrot, mantenendo quindi un'atmosfera piena di fascino. La chiesa omonima è la più antica di Parigi, costruita nel 990 sulle fondamenta di una basilica merovingia, e poco distante c'è Saint-Sulpice, una delle chiese più grandi di Parigi (dopo Notre-Dame).

Concludiamo la giornata con il panorama parigino visto dalla Tour Montparnasse. Al 56° piano (196 metri d'altezza) la terrazza all'aperto offre una vista a 360 gradi su Parigi.


Sacre Coer
Montmartre e Sacro Cuore 

Terrazza Galerie Lafayette
La vista dalla terrazza delle Galerie Lafayette 

Saint-Germain-de-Prés
Saint-Germain-de-Prés 

Tour Montparnasse
Il panorama dalla Tour Montparnasse 


Tour Montparnasse
Tour Montparnasse 


[Giorno 4] Dedichiamo la mattina alla visita di Notre-Dame, per cui consiglio di prenotare l'ingresso perché c'è sempre molta coda per entrare da quando è stata riaperta al pubblico dopo il terribile incendio del 2019 (grazie alle generose donazioni raccolte in pochissimo tempo i lavori di ricostruzione e restauro sono durati solo 5 anni e la Basilica è stata riaperta i 7 dicembre 2024). 

Anche se bisogna sempre fare un po' di coda, fate un salto da Shakespeare and Company una delle librerie più belle di Parigi nella zona del Quartiere Latino. Nelle vie di questo quartiere ci sono tantissimi bistrot a prezzi economici, con I tavolini rotondi che invadono i marciapiedi dove si mangia gomito a gomito con i vicini, ma del cibo parlerò ampiamente nella sezione dedicata.

Cambiamo zona e andiamo in Rue Cremieux nel quartiere Quinze Vingts, una viuzza poco distante da Gare de Lyon con casette colorate deliziose, e proseguiamo in autobus verso Place d'Italie per arrivare a Butte-aux-Cailles. Questo quartiere è simile a un paese dall'atmosfera rilassata, con ristorantini, vie silenziose e tanta street art. Questa zona è stata teatro di violenti scontri nel 1871 durante la Comune di Parigi, se volete approfondire l'argomento potete entrare nel negozio della Commune de Paris e chiedere un opuscolo informativo, la gentile signorina me ne ha dato uno in italiano. Il modo migliore per visitare questo quartiere è probabilmente come abbiamo fatto noi, perdendosi nelle vie e camminando a caso.

La comodità di avere il biglietto giornaliero dei mezzi pubblici permette di girare per la città saltando da un quartiere all'altro, e oggi in effetti sembriamo delle palline da ping pong. Sfruttiamo l'ottimo servizio dei pullman per attraversare Parigi stando comodamente sedute per a vedere altri due passages couverts: Passage Jouffroy e Passage Panoramas in Boulevard Montmartre. Passage Jouffroy, costruito nel 1836, è la prima galleria costruita interamente in metallo e vetro, mentre Passage Panoramas, del 1799, è una delle più antiche.



Notre-Dame de Paris
Notre-Dame 

Rue Cremieux
Rue Cremieux 

Butte-aux-Cailles
Butte-aux-Cailles 

Passages couverts
Passages couverts 


[Giorno 5] Abbiamo a disposizione ancora una mezza giornata prima di rientrare a Torino, quindi facciamo una lunga e piacevole passeggiata verso Belleville passando dal Parc des Buttes-Chaumont.

Belleville è uno dei quartieri multiculturali di Parigi, colorato, vivace, multietnico. Da una parte ci sono le strade che si inerpicano sulla collina dove c'è il parco col belvedere, dall'altra il grande Boulevard che il martedì e il venerdì ospita un enorme mercato e una miriade di ristoranti con cucine da tutto il mondo. Sono particolarmente affascinata da queste vie, forse perché ho adorato la saga dei Malaussène di Pennac e passeggiando mi sembra quasi di scorgere i volti dei personaggi. Qui c'è anche il famoso cimitero di Père-Lachaise, ci sono stata tanti anni fa e ci tornerei volentieri, se avessi più tempo. 

Girando in rue du Faubourg du Temple si arriva all'inizio di Canal Saint-Martin che è lungo più di quattro chilometri ed è costeggiato da locali, pub, bistrot, negozi, con alberi che si riflettono sulle acque tranquille dove è possibile fare una "crociera" su piccole barche turistiche. Abbiamo giusto il tempo di fare pranzo, dobbiamo tornare a recuperare le valigie e andare alla Gare de Lyon.


Parc des Buttes-Chaumont
Parc des Buttes-Chaumont

Belleville
Belleville

Belleville
Belleville 



Canal Saint Martin
Canal Saint-Martin 


Gare de Lyon
Gare de Lyon 



Cibo

(di buon cibo, servizi lenti e buona compagnia)

A Parigi l'acqua in caraffa è sempre servita gratuitamente così come il cestino di pane e non esiste "il coperto" come da noi. Sembra forse una sciocchezza, ma se al conto finale togliete il costo dell'acqua (facciamo 2 euro?) e il coperto (una media di 2 euro stando bassi?) ad ogni pasto si risparmia almeno 4 euro. Questo aspetto, sommato a una ampia scelta di brasserie di fascia medio-bassa, mi fa dire con certezza che Parigi non è per niente cara, soprattutto paragonata a Torino.

Detto ciò, ecco dove (e cosa) abbiamo mangiato.

Oyster Bar OSTRA Paris
Rue du Petit Ponte / Rue Galande

Locale specializzato in ostriche e frutti di mare con un menù davvero goloso. Troviamo un posticino libero per sederci e scegliamo la formule dégustation: 6 ostriche classiche (€ 15,90) servite sul plateau con un cestino di pane e burro, due birre e la caraffa d'acqua. Tutto ciò su un tavolino rotondo minuscolo, esperienza molto parigina a prezzi a mio avviso estremamente onesti. 

La Sociable
23 Rue de Mieux

Locale davvero molto carino dove il servizio è purtroppo molto disattento. Ci hanno fatto subito accomodare per dimenticarsi completamente di noi. Spero che sia stata una serata no ma non ho dato a questo posto una seconda opportunità. Lo consiglio come posto in cui fare serata perché c'è una bella atmosfera e il bancone bar sembra ben fornito, ma se volete cenare armatevi di santa pazienza.

Abbiamo mangiato un tataki de canard (€ 15) con un ottimo vino in caraffa.

Le Pachyderme
Place de la République 

Bellissimo ristorante con tanti tavoli all'aperto dove si mangia molto bene e il personale è gentilissimo, il servizio è rapido ma l'ambiente è rilassato. Abbiamo preso la Tartare Bœuf (€ 19) servita con salse, insalata e patate fritte. 

Le Temps des Cerises
Rue de la Butte-aux-Cailles

Trattoria sociale a prezzi economici e cucina francese casalinga. Ho mangiato un buonissimo joues de cochons braisées con purè (€ 16) ma fanno menu speciali a pranzo (€ 11.50) e cena (€ 13.50). Il vino della casa costa € 3 al bicchiere. L'interno assomiglia a un piccolo museo fatto di manifesti appesi, fotografie, ritagli di giornale. 

La Citrouille
Rue Grégoire de Tours

Senza dubbio il migliore, infatti ci siamo tornate anche la sera successiva (e ci sarei andata tutti i giorni se l'avessi scoperto prima). Scovato per caso, passeggiando in Saint Germain-de-Prés, ci ha conquistate per l'ambiente casalingo, il menu semplice e il gatto che dorme sui divanetti. Non è la prima volta che mi capita di cenare con un gatto che mi dorme di fianco, era successo anni fa in un bistrot del Quartiere Latino (ne avevo parlato qui) ed è sempre molto bello.

Comunque, la prima sera abbiamo preso il menu a prezzo fisso. Con € 24 abbiamo mangiato una soupe à l'oignon, un maigret de canard con patate e fagiolini e un dolce. Tutto buonissimo ma non mi aspettavo tanta abbondanza nei piatti, sono uscita rotolando.

La seconda volta abbiamo diviso un foie gras de canard (€ 15) e ho preso una tartare Beaux Arts (€15). Sono uscita rotolando anche stavolta.

Non so se è possibile prenotare, ma nel caso fatelo perché è sempre pieno.

Chez Prune
Rue Beaurepaire

Classica brasserie con ottimi piatti e un ambiente giovane e allegro. Ho preso Tataki Bœuf con olio di sesamo, melanzane grigliate e verdure (€15) delizioso. Assolutamente consigliato.


Mangiare a Parigi


Considerazioni

(ancora due parole sul viaggio e su Parigi)

I mezzi pubblici di Parigi sono frequenti, puntuali, capillari. Penso che sia normale vedere tanta gente in giro la sera proprio perché non c'è pericolo di restare a piedi, e questo riduce di molto il traffico cittadino (che resta comunque importante eh). Ci sono molte zone pedonali e in quartieri come Montmartre ho visto girare esclusivamente auto elettriche.

Sulla sicurezza che dire, in tutte le metropolitane viene mandato a ripetizione, in tutte le lingue, il messaggio che avverte di fare attenzione ai borseggiatori. Io ho applicato la regola base di ogni mio viaggio: telefono appeso al collo e zaino ben chiuso tenuto sul davanti nei mezzi pubblici. 

C'è stata una manifestazione a due passi dal nostro albergo. Stavamo per uscire e sentivamo solo sirene, poi passando con la metro, visuale dall'alto, ho visto che c'era tanta, ma tanta di quella polizia schierata in attesa di qualcosa che non so se poi è accaduta, perché al TG non hanno detto niente. Quella sera tornando da Saint Germain-de-Prés però abbiamo trovato una metro (la nostra) bloccata, con la polizia che faceva scendere tutti, e nei giorni successivi ho notato un leggero nervosismo da parte degli uomini del servizio d'ordine nelle stazioni. In queste situazioni non si può fare altro che tenere un profilo basso e occhi aperti senza perdere il senso del viaggio, che per me è sempre quello di cercare il bello senza fingere che il brutto non esista.

Per quanto riguarda i costi, penso di averne dato un'idea mettendo i prezzi dei piatti. Come ho già detto, penso che Torino, la mia città, sia diventata abbastanza cara da rendere Parigi meno cara rispetto a qualche anno fa. 

Ho trovato la città molto pulita, accogliente, però gli accessi alle metro hanno poche scale mobili e mi sono chiesta quanto sarebbe stato semplice visitarla per una persona con una disabilità (o anche solo con un passeggino al seguito).

Infine vorrei sfatare un mito, non è vero che i parigini sono antipatici. Non è vero che se parli male francese fingono di non capire. Sono riuscita a comunicare tranquillamente col mio pessimo francese (nonostante l'abbia studiato per anni capisco cosa dicono ma lo parlo davvero male). Ho trovato quasi ovunque gentilezza e sorrisi, forse per quella vecchia e sempre valida storia per cui se sei gentile ricevi gentilezza.

Au revoir Paris



Parigi

2 commenti:

  1. E' da un po' che non torno a Parigi, l'ultima volta avevo cercato anch'io posti un po' desueti. Tra l'altro sono stata anche al Canal Saint Martin.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io l'ho trovata proprio una zona carina! E di sicuro ci sono tanti altri posti da scoprire, ma almeno ho la scusa per tornare altre volte :)

      Elimina

Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



Info sulla Privacy