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martedì 31 gennaio 2023Aggiornato il:

Usare il Bullet Journal come agenda creativa

La scelta dell'agenda annuale è sempre un momento cruciale: mi deve accompagnare per 365 giorni, perciò la devo amare alla follia, deve farmi venire voglia di essere creativa, mi deve spingere a riempirla di cose belle e di bei ricordi. Deve quindi avere delle caratteristiche particolari, come lo spessore delle pagine, il formato, il peso

Il classico diario (ho usato la Smemo per una vita, a scuola e negli anni seguenti) o una normale agenda (giornaliera o settimanale) non fanno quindi per me. Da qualche anno uso i bullet journal che mi permettono di:

  • organizzare le pagine in base a quanto ho da scrivere, senza l'obbligo di avere uno spazio standard per ogni giorno (a volte una settimana mi sta su due pagine, altre su tre)
  • creare il planner mensile usando liste e colori che possono cambiare da mese a mese (a seconda del mese scadenze e liste diverse)
  • avere più pagine a disposizione per poter incollare biglietti, foto e disegni senza dover rispettare gli spazi giornalieri che nelle agende tradizionali spesso è limitato

I bullet journal non sono tutti uguali, naturalmente. Mi piacciono molto quelli di Tiger, che hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo, ma in genere li uso per progetti e liste. Quest'anno ho scelto il bullet jounal di saypaper, con un prezzo sicuramente più alto ma assolutamente giustificato dalla qualità. Le pagine sono spesse (pennarelli, timbri ed evidenziatori non trapassano), con puntinatura leggera, piacevolmente lisce al tatto. Al fondo c'è una tasca, ma siccome non mi basta ne ho aggiunta un'altra dietro la copertina.

Come ho personalizzato la copertina dell'agenda 
 

venerdì 13 gennaio 2023Aggiornato il:

Fantasmi & Spiriti del Giappone - Tenoha

Tenoha è un angolo di Giappone a Milano.

La prima volta ci sono stata per vedere “Botteghe di Tokyo – The Exhibition”. Una mostra interattiva basata sui meravigliosi acquerelli di Mateusz Urbanowicz, un artista e illustratore polacco che vive a Tokyo. Se non l'avete vista è un gran peccato, perché era gratuita (bisognava solo prenotare) ma non c'è più, e chi ama i gadget sarebbe impazzito alla vista del passaporto giapponese come biglietto d'ingresso.

La mostra in corso, Fantasmi & Spiriti del Giappone, è invece a pagamento ma sono soldi ben spesi perché merita tantissimo. Quindi nuova gita a Milano, direzione Tenoha, per immergermi questa volta nel magico mondo di Benjamin Lacombe, uno degli artisti più bravi in assoluto (secondo il mio modestissimo parere).

Se non lo conoscete date un'occhiata ai libri illustrati da Benjamin Lacombe pubblicati da L'Ippocampo (la casa editrice più figa del mondo, sempre a mio modestissimo parere). Due suoi libri in particolare, "Spiriti e creature del Giappone" e "Storie di fantasmi del Giappone", sono i protagonisti della nuova mostra che doveva terminare a gennaio ma è stata prorogata fino ad aprile quindi se amate le illustrazioni, il Giappone, gli spiriti siete ancora in tempo!

Tenoha Milano
L'esterno, con i banner della mostra e i Daruma in vetrina / alcune stampe di Benjamin Lacombe / una carinissima Kitsune all'ingresso della mostra