Diario di viaggio in Cina
28 luglio 2013
Stamattina scendiamo prestissimo ma sono già tutti svegli. Mr Shi è bello pimpante, e quando gli diciamo che oggi vogliamo andare sulla montagna Tianzi parte in quarta a spiegarci il tragitto migliore.
Il suo inglese ormai sta diventando leggenda, mentre tiene il bastone in mano per indicarci i luoghi sulla grande mappa appesa nell'atrio dell'hotel.
"Go here by baaaas (bus) then waak waak waak (walk ripetuto dalle tre alle cinque volte) then..."
Aspetta un attimo, 'By bus?' Ma noi vogliamo salire con la funivia! Si ferma, ci guarda. "Funivia??"
Non glielo avessimo mai detto. Non va bene.
Non è che la nostra richiesta sia sbagliata, ma così facendo dobbiamo pagare un sacco di soldi che potremmo risparmiare.
In effetti dovremmo ascoltarlo, ma ormai ci siamo fissati con questa storia della funivia.
Lui cede, mi sembra un po' offeso, e mi dispiace, ma decide che allora se proprio vogliamo fare di testa nostra dobbiamo almeno farci accompagnare alla biglietteria dalla moglie (per cercare di avere uno sconto).
Attraversiamo il labirinto di vie che passano all'interno dei viali principali, e passiamo in mezzo alle bancarelle e ai negozi dove stanno cuocendo involtini, spaghetti e un sacco di cose buonissime.
La gente sembra un po' stupita di vederci qui, ma io sono presa dai profumi e non faccio troppo caso ai loro sguardi.
E' mattina presto ma il sole è già caldo e gli ombrelli colorano le vie del mercato.