Diario di viaggio in Cina
13 agosto 2013
Questa mattina il tempo non è tanto bello, ma decidiamo comunque di prendere l'autobus per andare a Yalong Bay (la spiaggia più famosa di Sanya). E' piuttosto lontana e il viaggio dura un'ora abbondante, durante la quale il bus si riempie come un uovo.
La spiaggia di Sanya al mattino presto.
Colazione cinese con spaghetti in brodo davvero minimal. (Solo perché ci troviamo a Yalong bay costano ben 20 yuan. Considerando che c'è giusto una fettina di carne e qualche erbetta è decisamente caro).
Yalong Bay è la zona "in" di Sanya, dove ci sono le grandi catene di alberghi che si affacciano sul mare e dove i prezzi sono altissimi. Ci sono tantissimi turisti e le spiagge libere sono affollate, ma riusciamo a trovare un posticino dove piazzarci. La sabbia è finissima e l'acqua del mare è fredda ma limpida.
Il cielo grigio non rende giustizia alla bellezza del posto, che è decisamente più suggestivo di quanto sembri in queste foto. (Io preferisco però i luoghi meno affollati.)
I clienti degli alberghi hanno il posto riservato nei lettini, mentre il resto della spiaggia è pubblica.
(Le catene di alberghi di lusso sul mare poco distante da qui hanno invece la spiaggia riservata).
Tipico abbigliamento marino delle donne cinesi.
(Che poi passano il tempo a farsi fotografare sdraiate sulla sabbia in pose da vamp).
Sabbia finissima per un tratto di spiaggia lunghissimo.
Veniamo avvicinati da molti venditori che propongono gite in barca ed escursioni, abbastanza insistenti.
Vicino a noi c'è una struttura che organizza uscite in mare e immersioni, e c'è anche un ristorante dove è impossibile trovare posto a sedere. Pensiamo di mangiare qualcosa nel bar della spiaggia, ma propongono panini poco invitanti.
Ci spostiamo allora sulla strada, dove avevamo visto alcuni chioschi. Prendiamo del pesce grigliato davvero ottimo, pagando una cifra esagerata. Qui i prezzi sono davvero alti, è un posto per ricchi e si vede.
Devo dire che rispetto al centro di Sanya (dove si trova il nostro albergo) qui oltre alla spiaggia non c'è molto. Probabilmente la gente che alloggia nei vari Ritz Carlton trova all'interno dell'hotel tutto ciò che serve (come negozi e ristoranti) ma io non amo molto la modalità "villaggio vacanza".
Zona ristoro sotto ai tendoni. Non bisogna mai badare troppo alla forma, ma pensare alla sostanza.
La bontà di questo pesce mi fa dimenticare (quasi) il conto salato.
Abbiamo qualche problema a capire dov'è la fermata dell'autobus per tornare indietro, ma alla fine ce la facciamo e troviamo addirittura posto. Siamo saliti così di corsa che solo una volta seduti ci rendiamo conto che siamo proprio due tipi da spiaggia! Ci siamo dimenticati di vestirci: Lore è in costume (che è un pantaloncino, ma corto), io in canottiera, che va abbastanza bene ma attiro troppo l'attenzione. Che vergogna!
Me la rido sotto i baffi mentre Lore cerca di coprirsi con lo zaino, ma poi schiaccio un pisolino. Il viaggio è proprio lunghetto, e io me la dormo.
Scendiamo un po' prima rispetto alla nostra fermata, e dopo esserci infilati in un mercato pieno di gente siamo finiti in una via che puzza di pesce marcio. Tornando indietro devo ammettere d'aver perso l'orientamento (il fatto di trovarci in mezzo a una marea di gente non aiuta). Per fortuna ho la mia preziosa agendina dove scrivo sempre tutto, e riconosco il nome della nostra fermata sulla palina degli autobus, così ne prendiamo uno e riusciamo a tornare in albergo.
Lungofiume di Sanya.
Gatto secco e minuscolo con una striatura stupenda del pelo.
(Per fotografarlo mi sono beccata una pedata da un vecchio a cui evidentemente davo fastidio!)
Abbiamo una questione importante da fare prima di stasera: dobbiamo andare in stazione a fare i biglietti del treno per Guangzhou.
Abbiamo da scegliere tra due alternative:
- Potremmo prendere il treno per Haikou, andare al porto e imbarcarci sul traghetto notturno che arriva a Guangzhou in 12 ore.
- Oppure prendere il treno notturno direttamente da Sanya fino a Guangzhou (circa 15 ore), che mi sembra la soluzione migliore.
Alla stazione i nostri programmi vanno in fumo. Per almeno tre o quattro giorni la biglietteria è sospesa, vengono assicurati (e vendono i biglietti) solo i treni dal 19 agosto in poi. Motivo? C'è un tifone che sta arrivando sull'isola, tanto per cambiare.
Rispetto alla scorsa minaccia tifone questa volta il problema si fa serio. Non si tratta più di dover semplicemente modificare l'itinerario, ma di dover a tutti i costi riuscire a raggiungere Guangzhou per due motivi decisamente importanti:
- il 19 sera abbiamo l'aereo per l'Italia
- anche valutando l'ipotesi di partire qualche giorno dopo ci scade il visto.
Possiamo partire solo dal 19, il che significa arrivare a Guangzhou il 20. Houston, abbiamo un problema.
Le cose sono due: o troviamo il modo di andarcene da qui, oppure facciamo gli allegri clandestini e chiediamo asilo politico a John. In ogni caso urge trovare una soluzione, e stando qui alla stazione, dove nessuno parla inglese non risolviamo niente.
Il cartello esposto in stazione (fotografato e fatto tradurre da John).
In hotel John ci pare molto sorpreso, ammette che potrebbe arrivare un piccolo tifone ma nel giro di due giorni dovrebbe passare. Sembra anche a lui che i provvedimenti presi siano un tantino eccessivi, ma ci conferma che se hanno deciso così difficilmente apriranno la biglietteria nei prossimi due giorni.
Considerando che noi non abbiamo molti giorni a disposizione per aspettare prima di trovare una soluzione ci consiglia di prenotare un volo per il 17 (questa data mi provoca un brivido, pensando all'anno scorso), e di restare a Sanya la notte che avremmo dovuto trascorrere in treno.
Se ci fosse effettivamente un tifone in arrivo dubito che avrei trovato disponibilità. Invece prenotiamo il volo senza problemi, il che mi fa sospettare che alla fine avremmo potuto tranquillamente partire in treno.
Ma non ne posso essere certa, mentre sono quasi sicura che non avremmo trovato di nuovo posto nelle cuccette e avremmo dovuto affrontare nuovamente un lungo viaggio in piedi, perciò alla fine non posso dire che ci sia andata male.
Mi dispiace solo di non riuscire a terminare il viaggio via terra. Però guadagniamo un giorno in più al mare, e anche se lo scherzetto ci fa andare decisamente fuori budget devo dire che sono contenta.
Il cielo non mi sembra così brutto. Possibile che la minaccia tifone sia così concreta?
Stasera ho voglia di festeggiare la notizia che resteremo qui a Sanya fino a giovedì. Ci lasciamo attirare dall'insegna di un ristorante di sushi, e ci accomodiamo al tavolo lasciando perdere il bancone centrale dove scorrono i piatti sul nastro.
I piatti non sono male ma il servizio è a dir poco scarso.
Le ordinazioni arrivano a singhiozzo, ci portano subito la ciotola di alghe ma poi aspettiamo un secolo i nigiri. Aggiungiamo altri piatti all'ordinazione e uno di questi non arriva. Mi secca davvero molto mangiare così, e non ho nemmeno più voglia di sapere che fine ha fatto l'ultima portata.
Peccato, la qualità è buona ma il servizio fa pena! Non nascondo il mio disappunto quando vado a pagare, e il responsabile di sala per scusarci ci fa lo sconto.
(A loro discapito devo dire che oggi in Cina è San Valentino, e nel ristorante c'è stato parecchio viavai.)
Alcuni piatti della nostra cena giapponese.
Mentre cenavamo non ci siamo accorti che ha iniziato a piovere forte, e siamo senza ombrello. Torniamo di corsa in albergo e finiamo la serata nel nostro salottino, pensando che alla fine non sarebbe stato poi così male restare qui qualche mese. Avremmo dovuto chiedere a John di poter restare a lavorare per lui!
La spiaggia di Sanya di notte. Quelle specie di vele illuminate sono i grattacieli di Phoenix Island, l'isola artificiale collegata alla spiaggia tramite un ponte.
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Info pratiche e consigli di viaggio:
YALONG BAY
Ci si arriva con l'autobus n°15.
Questa è la località turistica di Sanya. Qui si concentrano gli alberghi di lusso dai prezzi esagerati. Personalmente ho preferito la zona di Sanya più a ovest, dove si sviluppa la città, ma per una sistemazione più suggestiva mi sento di consigliare Dadonghai.
Nonostante tutto Yalong Bay ha spiagge stupende che meritano una visita. (Seguirà post specifici con i dettagli sulla località).
Phoenix Island Sanya
Grattacieli con hotel e appartamenti di lusso nell'isola artificiale di Sanya.
www.phoenix-island.cn
http://www.youtube.com/watch?v=74AjB2_lY4o
CENA
Daiwo Sushi
Xinfeng Street, Sanya
http://www.dwsushi.com/
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Beh, insomma... io anche dopo il più bello dei viaggi ho voglia di tornare a casa (ma ce l'ho ancora io una casa?), per cui sarei andata in panico.
RispondiEliminaQuel gatto è surreale comunque... sicuri che non fosse un mini-drago?
Io invece ci ho fatto un pensierino... non fosse stato per il visto :)
EliminaQuel gatto ha una pezzatura meravigliosa, chissà da quale strano incrocio è venuto fuori.
Scusa??? Pedata da un vecchio?
RispondiEliminaIo lo avrei affogato in quella fogna di mare lì di fronte!! XD
Moz-
Mi è successo anche sulla metropolitana di Berlino, per 10 minuti buoni il vecchio seduto di fonte a me ha tentato ripetutamente di darmi pestoni sui piedi!
EliminaSono incappata di nuovo in quella infida categoria dei vecchiacci malefici, il fatto è che in entrambi i casi sono rimasta talmente basita che la mia reazione è stata quella di sgranare gli occhi e esclamare "ma veramente?" O.o
Il momento del ritorno! Finché non sono sull'aereo ho sempre un attimo di ansia di non riuscire a tornare XD
RispondiEliminaImmagino la telefonata: "Ciao capo, si ricorda che oggi dovevo rientrare? Ecco, veramente sono bloccata in Cina perché mi è scaduto il visto turistico. Appena l'ambasciatore mi tira fuori dai guai rientro. Mi può anticipare qualche giorno di ferie dell'anno prossimo?" XD
La risposta del mio capo sarebbe stata "Vedi di tornare o ti vengo a prendere!" :)
Elimina(dandoci rigorosamente del lei)
Sono in arretrato coi tuoi racconti di viaggio, ma conto di rimettermi presto in pari!! :)
RispondiEliminaSarà che, la partenza più importante nella mia vita, ancora non contempla un ritorno [vacanze escluse, si intende!!], ma personalmente mi preoccupo sempre di più per l'andata, quando al viaggio mi accompagna l'entusiasmo dell'arrivo. Il ritorno invece, lo vivo con più distacco.
Brava tu a non farti prendere dal panico per il cambio di programma, per l'incertezza dei voli e per la minaccia tifone, soprattutto.
Goditi questi ultimi giorni e manda notizie :)
"Sarà che, la partenza più importante nella mia vita, ancora non contempla un ritorno". Ecco, io questa emozione non l'ho mai provata e un po' te la invidio. Nonostante tutto questo parlare di "fuga di cervelli" io ammiro tantissimo chi ha deciso (come te) di partire in maniera definitiva (o quasi). Ci vuole un sacco di coraggio, anche se molti pensano che sia semplice.
EliminaBasta tifoni!!!
RispondiEliminaChe meraviglia il volto concentrato del signore del pesce.
Pensando a quello che è successo nelle Filippine mi viene il magone, e so di essere stata fortunata a scamparlo. :(
EliminaIl signore del pesce ha fatto un ottimo lavoro!
Non ti leggeròmai più a ora di pranzo/cena.
RispondiEliminaNo no no.
:D