Diario di viaggio
6 agosto 2013
La prima cosa da fare oggi è procurarci i biglietti del traghetto per domani, così poi ci possiamo godere la città e magari anche la spiaggia dato che il tempo è splendido.
Andiamo alla biglietteria dei ferry, è presto ma c'è una coda lunghissima, da fare sotto il sole cocente dato che siamo in fila nel piazzale. Sto rivalutando l'uso degli ombrelli, li odio ancora ma devo ammettere che in questi casi ti evitano l'insolazione.
Coda per acquistare i biglietti del traghetto.
Tra lunghe attese, gente che litiga per passare avanti, signorine che bloccano la coda tra telefonate e ripensamenti, e un accenno di rissa sedato, tocca finalmente a noi.
In due minuti risolviamo la pratica e usciamo felici con i nostri biglietti per Weizhou Island.
Weizhou è un'isola vulcanica di 25km² dichiarata parco nazionale, infatti si deve pagare 90¥ di ingresso. Dista 21 miglia nautiche da Beihai e non è molto turistica. In genere ci si va in escursione per un giorno ma noi abbiamo prenotato ben due notti in un ostello vicino alla spiaggia, in una foresta di banani.
Un'avventura nell'avventura!
Andiamo a piedi fino a Old Town, il centro storico di Beihai che parte dal porto e comprende alcune vie tra cui la famosa Zhuhai Lu. Questa zona è stata costruita in seguito all'apertura del porto di Beihai alle potenze occidentali nel 1876. Lo stile occidentale con influenze orientali dona a questa via un fascino particolare, con gli edifici religiosi, i magazzini fatiscenti e i vecchi negozi.
Bellissima.
Architettura sino-europea.
Cielo azzurro, sole a picco e atmosfera surreale.
Piastrelle, decorazioni, finestre ad arco e insegne.
Biancheria stesa per la strada.
Lungo la strada ci sono diverse statue che rappresentano scene di vita quotidiana e mestieri dell'epoca.
Ci sono molti negozi di perle, venditori di cibo da strada e bar.
Dopo aver assaggiato una focaccina di gamberetti ci fermiamo in una bellissima birreria. E' quasi mezzogiorno e il sole è rovente, abbiamo bisogno di dissetarci all'ombra.
L'interno di questo locale assomiglia molto a un classico pub, ma ci sono dei particolari che lo rendono speciale. Alle pareti ci sono vecchie stampe maoiste, sul bancone del bar penzolano colorate decorazioni natalizie, e per andare il bagno bisogna uscire nel cortile sul retro e salire una scalinata passando per le cucine.
Tutti vogliono una foto con Lore.
Focaccina con gamberetti. Niente di speciale.
Statue in Zhuhai Lu. La mia preferita è ovviamente il proiezionista, mentre Lore si fa una birretta.
E non siamo i soli a giocare con le statue!
Stampe d'epoca nel Pub di Zhuhai Lu.
L'interno del Pub, con le pareti in mattoni, le scritte e le decorazioni natalizie. Al tavolo quella di spalle sono io, mentre nei tavoli all'esterno c'è un ragazzo con la canottiera arrotolata sulla panza.
Proseguiamo fino al porto, e finalmente vediamo il mare. Non c'è nessuno, solo noi e un gruppo di ragazze che festeggiano un addio al nubilato (o qualcosa del genere).
Porto Waisha.
Pesce messo ad essiccare sul marciapiede.
Architettura moderna e monotona per le vie di Beihai.
Avete notato la signora in motorino com'è coperta? Ha anche le moffole (o guanti da forno, come li chiamo io) per ripararsi dal sole.
Macchinina personalizzata.
Torniamo in ostello per cambiarci (caldo, umidità e chilometri a piedi, siamo decisamente sudati). Entriamo nella nostra camera, dove il proprietario dell'ostello sta dando il bianco! Primo, ma farlo quando non ci sono ospiti? Secondo, cosa dai il bianco a fare, quella è muffa!
Vabbè, lo salutiamo e lui ci dice allegro "non ve li hanno fatti i biglietti del traghetto, vero?"
...Ci guardiamo, forse abbiamo capito male. Sì che ce li hanno fatti. Guarda, abbiamo i biglietti.
"Arriva il tifone, tutto sospeso".
No, scusa. Guardo fuori, cielo azzurro e sole splendente. Tifone? Ma quando mai?
"Sì sì, c'è il tifone".
Andiamo bene, e adesso? Per prima cosa ci tocca capire se è vero, poi dobbiamo decidere cosa fare.
Salgo in camera a controllare il meteo in internet, Lore torna in agenzia a chiedere notizie.
Nel frattempo provo (a malincuore) a valutare un'alternativa all'isola.
Lore ritorna, gli hanno rimborsato i biglietti. Domani non parte davvero nessun traghetto.
Sfuma il nostro sogno di fare Tarzan e Jane nell'isola sperduta e urge decidere che fare in alternativa.
Non potendo lasciare Beihai via mare non possiamo nemmeno anticipare la nostra visita ad Hainan (che è sempre un'isola).
I casi sono due:
- restiamo due notti in più a Beihai, ma dobbiamo cercare un altra sistemazione perché a Lore questo ostello fa abbastanza schifo. (L'idea di dormire due notti in più nell'orrido letto non piace nemmeno a me).
- cerchiamo una tappa intermedia per avvicinarci alla prossima destinazione.
Scegliamo la seconda opzione. Provo a scegliere una città che mi ispiri (la Lonely Planet è davvero scarsa riguardo a località fuori dai circuiti turistici) e alla fine punto il dito un po' a caso su Maps.
Vada per Zhangjiang, città mai sentita nominare, di cui trovo un sito turistico che mi convince a metà. Potrebbe essere una vera schifezza ma non so cos'altro inventarmi per non stravolgere l'itinerario.
Potremmo tornare a nord, ma significherebbe affrontare un nuovo interminabile viaggio in treno per andare poi ad Haikou e non mi sembra il caso.
Prendo al volo un offerta su Expedia per l'hotel e prenotiamo per 3 notti. Non ho la minima idea nè di dove ho prenotato l'hotel, nè di cosa ci sarà da visitare. Se penso a cosa stiamo rinunciando, e al tempo che sto perdendo in camera quando dovrei essere spaparanzata in spiaggia mi auguro che questo maledetto tifone arrivi davvero!
Mando una mail all'ostello di Weizhou ma non ricevo risposta. E' inutile che mi preoccupo. Sapranno di sicuro che è tutto bloccato e che domani non vedranno nemmeno un turista, no?
Già che ci siamo andiamo alla stazione degli autobus a fare i biglietti per domani.
Muoversi con i mezzi pubblici in questa città è da pazzi. L'autista deve schivare i motorini e le biciclette che arrivano all'improvviso in contromano. Le fermate sono nel controviale, dove la viabilità è ancora più incasinata, qualcuna la salta per poi aprire le porte direttamente sul corso. Chi scende si trova in mezzo alla strada, e chi aspettava l'autobus deve attraversare di corsa per riuscire a salire.
Intanto l'indicatore di benzina segna rosso.
Ok, abbiamo fatti i biglietti per domani e ora siamo a posto. Il cielo è sempre azzurro.
Ce ne andiamo in spiaggia?
Macchè. Oggi sembra che niente debba andare per il verso giusto.
Ci mettiamo buoni buoni ad aspettare l'autobus n° 3 per la famosa Silver Beach.
10 minuti. 20. 30. Niente.
Passano tutti i numeri del mondo, ma il 3 deve essersi volatilizzato.
Con questo cielo dovrei essere in spiaggia. Invece.
Dopo 45 minuti diciamo basta. Non è destino.
Abbandoniamo mesti la fermata, e io devo davvero trattenermi per non piantare un muso lungo di quelli che solo io riesco a mettere.
Il cielo al tramonto e il groviglio di cavi.
Per consolarci andiamo a cenare nel ristorante di ieri, dove ci accolgono a braccia aperte.
Stavolta siamo in una sala abbastanza affollata. Al tavolo di fianco al nostro c'è una ragazza da sola che ordina una quantità di roba esagerata. Questo ristorante è specializzato nella cottura in brodo. Al centro del tavolo c'è un pentolone dove si mettono tutti gli ingredienti scelti.
Scopro a cosa servono le cannucce e i guanti che sono su ogni tavolo al posto del sale e pepe. La carne va mangiata con le mani (ecco qua i guanti di plastica) e poi con le cannucce si ciuccia via il contenuto delle ossa (con rumori terrificanti).
Noi andiamo sul classico, che i piatti preferiamo che ce li preparino in cucina. Mangiamo benissimo, ma un piatto è talmente piccante che riusciamo ad assaggiarlo appena.
Insalata di alghe con peperoncino e olio di sesamo.
Funghi saltati e peperoncino mortalmente piccante.
Riso alla cantonese (ottimo).
Quando rientriamo in ostello vorrei chiedere alla mamma dov'è finita la nostra roba lavata ma la troviamo insieme al figlio che stanno litigando di brutto con tre signori. Urlano forte, la situazione sembra pesante. Non è proprio aria.
Sgattaioliamo alle loro spalle e saliamo le scale. Da buona pettegola come sono resto vicino alla porta a origliare la discussione, manco riuscissi a capire quello che stanno dicendo! Dopo un po' di silenzio la mamma viene su a preparare una camera e poi i tre si sistemano.
Sembra il momento buono per andare a recuperare i vestiti puliti, ma per sicurezza mando Lore a prenderli.
Che giornata, ci vuole un po' di relax. Perché non ce ne andiamo un po' su in terrazza?
Da quassù si vedono i tetti delle altre case, e il cielo stellato con qualche nuvoletta. Arriverà davvero il tifone?
Mi piace stare qui, seduta, a guardare le stelle. Che poesia, che silenzio, che pace, che... che cos'è quella cosa??? UN MOSTRO! Sta correndo verso il mio piede!
Lo scarafaggio più grosso mai visto in vita mia.
Corro via come una furia.
Va bene tutto, la minaccia tifone, la giornata passata in biglietteria piuttosto che al mare, il cambio programma inaspettato. Pure dormire sulle molle.
Ma no, lo scarafaggio no.
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Info e consigli di viaggio:
DA VEDERE A BEIHAI:
Beihai Old Street
Zhuhai Road, Haicheng District, Beihai
autobus n° 2
Architettura coloniale, Museo della Posta, souvenir e snack locali.
Old Town Coffee Roasting Workshop
www.backpackers.china.com
Il Pub dove ci siamo fermati a bere una birra, in Zhuhai Rd.
Porto Waisha e isola dei frutti di mare
Nell'isola del porto ci sono ristoranti di pesce. I pareri che ho trovato sono abbastanza discordanti, ma merita una visita anche senza fermarsi a cena.
Silver Beach
Spiaggia lunga 24 km di sabbia bianca. Una delle più belle della Cina (così dicono, io non sono riuscita ad andarci).
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Ma il tifone è arrivato? Immagino ce lo racconterai nella prossima puntata :D
RispondiEliminaIn ogni caso... non so, sembra un mondo surreale... come fosse un set di un film, boh!
ll pub è assurdo.
Moz-
Sono strani, lo so. Il pub, decorazioni natalizie a parte, è fighissimo. E poi la birra (da 66 cl) costa 10 yuan, cioè circa € 1.20. Da prendere la residenza :)
EliminaMa che spettacolo questa Beihai! Allora la prossima volta facciamo uno scambio, tu vieni nel South-West e io vado in Cina!
RispondiEliminaSì bella bella! Peccato che non me la sono goduta come avrei voluto.
EliminaPer il cambio ci sto, ma potremmo incontrarci a metà strada almeno per un saluto!
Che iella nera beccare il tifone proprio in quei due giorni! Ma un giorno in tutto viaggio senza imprevisti di sorta siete riusciti ad averlo? XD
RispondiEliminaBeihai fa un effetto stranissimo!
Le foto con le statue sono bellissime *__*
Il fatto è proprio questo. Il tifone ancora non c'è (e non si sa se arriverà) ma basta la minaccia che arrivi per bloccare tutto. Li capisco eh, meglio prevenire. Però a volte mi sono sembrati un tantino allarmisti.
EliminaOh mamma anche a me sarebbe venuto un muso lungo così ad avere una tale giornata di sole e non poter andare in spiaggia!!!!!!! Lo scarrafone, poi, dev'esser stata la ciliegina sulla torta!
RispondiEliminaTi dico solo CHE SCHIFO. Io tollero qualsiasi bestia (quasi) ma lo scarafaggio mi fa paura solo a nominarlo. :P
Eliminammm...la spiaggia nuuuu... sono triste per voi :-(
RispondiEliminaLa spiaggia! Una voglia di buttarsi in acqua scandalizzando i cinesi (le donne non si fanno il bagno, se si bagnano lo fanno vestite)...
EliminaA, davvero? non li immaginavo così pudici.
EliminaSono strani, parecchio.
EliminaMamma mia che sfiga!!! :(
RispondiEliminaL'architettura mista mi piace sempre un sacco. Bella anche l'auto di snoopy.
Devo dire che è una delle città più belle di questo viaggio!
EliminaBellissimo il quartiere "occidentale", ricorda certe strade i Porto ... o del nostro Sud Italia!
RispondiEliminaA me sembrava di stare a Cuba!
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