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mercoledì 30 dicembre 2015Aggiornato il:

Bilanci e progetti

L'anno scorso ho chiuso l'anno piena di progetti ed entusiasmo, con un sacco di buoni propositi che sono riuscita, in parte, a mantenere. Il 2015 è stata una specie di montagna russa per me, con picchi di felicità altissimi alternati a periodi abbastanza impegnativi.

A riguardarlo dal mio blog però, questo 2015, alla fine è stato bellissimo.


Gennaio

L'anno è cominciato all'insegna dell'euforica organizzazione di una giornata particolare e di un viaggio che sognavo da tanto. Mi sono commossa a descrivervi il mio giorno speciale, che col blog c'entra poco o niente, ma era un evento talmente importante per me che ho voluto condividerlo con voi, per ringraziarvi di tutti i messaggi di auguri che mi sono arrivati.

Wedding




mercoledì 23 dicembre 2015Aggiornato il:

Week end a Chambery e Aix-les-Bains

Chambery dista da Torino circa 200 km, quindi è una meta ideale per una mini vacanza di un paio di giorni. Un po' di coda al traforo del Frejus e poi sosta in un autogrill francese per la nostra prima baguette. Arriviamo a destinazione verso l'ora di pranzo.

Prima tappa: info point per recuperare la cartina della città e le indicazioni per raggiungere l'hotel (Kyriad Chambery Centre), che tra una rotonda e l'altra non riesco a trovare.
Ci viene assegnata una bella camera con angolo cottura attrezzato e il set di cortesia con tè, caffè e biscottini. Il tempo di cambiarci e usciamo subito alla scoperta del centro. 

A due passi dall'albergo si trova la Galerie Eureka- Espace Montagne, un centro culturale scientifico con spazi permanenti ed esposizioni temporanee (Carré Curial Place François Mitterrand, ingresso gratuito). Da questa piazza, girando a destra in Rue Denfert, si arriva al Teatro Charles Dullin. Da qui si intrecciano una serie di stradine pedonali dove è piacevole passeggiare senza una meta precisa, guardando i negozi e i palazzi medievali.

Dopo aver visitato la Cattedrale di Chambery camminiamo sotto ai portici di Rue de Boigne per arrivare alla fontana degli elefanti, e poi torniamo indietro ripercorrendo la stessa strada fino all'imponente Castello del Duca di Savoia. Era la residenza del Duca, e nella cappella un tempo era conservata la Sacra Sindone, che si trova attualmente a Torino. 

Ci intrufoliamo di nuovo nel dedalo di vie e concludiamo la visita di oggi in Place Saint-Legér, il cuore del centro storico su cui si affacciano palazzi colorati e caffetterie.


Teatro Charles Dullin Chambery
Teatro Charles Dullin


domenica 13 dicembre 2015Aggiornato il:

Il mio Travel Journal

Tra le idee regalo per viaggiatori del mio scorso post ce n'è uno che mi piace in particolare, il Travel Journal. Ho deciso di non aspettare Natale per riceverne uno, ma di crearlo in stile fai-da-te per il mio prossimo viaggio.

Per chi non sapesse cos'è, il Travel Journal è la versione toga del diario delle superiori (io avevo sempre la mitica Smemo), dove ci si appunta di tutto, scontrini e biglietti compresi. Sebbene il grosso del lavoro viene svolto sul momento, cioè viaggiando, a me piace dare molta importanza anche al prima, ovvero alla preparazione. Le informazioni e gli appunti per me sono fondamentali, oltre ad essere la parte più divertente della preparazione di un viaggio.



Creazione del mio Travel Journal

Per prima cosa ho scelto l'agenda giusta. Non deve essere troppo grande e neanche troppo cicciona, col giusto numero di pagine (minimo 100). La dimensione perfetta è quella che mi permette di portarla sempre con me, nella borsina da viaggio, quindi non deve essere né ingombrante né troppo pesante.

Rovistando in giro ho trovato un quaderno a spirale con copertina rigida 10x15. L'avevo comprato alla fiera del libro di Saigon, e la copertina è un po' ridicola ma come dimensioni è perfetto. Poi magari, a voler essere pignoli, potrei cercare qualcosa di adatto per foderarla.

Ho stabilito una lista di argomenti, partendo dall'itinerario e proseguendo con le tappe. Poi ho scritto le parole chiave su cartoncini da incollare alle pagine per creare l'indice, facendo attenzione a lasciare abbastanza pagine a disposizione per ciascun argomento.
Le ho applicate in modo da non farle sporgere troppo rispetto alla copertina e scalandole per riuscire a leggerne più insieme (stile elenco telefonico, per capirci).



mercoledì 25 novembre 2015Aggiornato il:

Idee regalo per viaggiatori

Il periodo natalizio, nonostante le notizie e il clima teso di questi giorni, sta arrivando. Ed io, forse proprio per contrastare ciò che sta accadendo nel mondo, ho iniziato con largo anticipo a pensare ai regali. Da fare, ma anche da ricevere.

Avete un'amica, parente, fidanzata, moglie che adora i viaggi? Assecondate la sua passione, alimentatela. Insomma, rendetela felice prendendo spunto da questa lista di idee. (P.s. troverete tutti i link ai prodotti proposti, ma non è un post sponsorizzato. La vera blogger ricoperta di prodotti gratuiti e di sponsor forse esiste ma non sono io. Purtroppo).



GUIDE DI VIAGGIO

Non importa quale scegliere, una a caso va benissimo. L'amante dei viaggi adora le guide di viaggio, le colleziona, le divora.
Lonely Planet e Rough Guide sono le più classiche. Le guide National Geographic le più ricercate e le guide Mondadori sono piene di fotografie.

Un'alternativa carina è un romanzo di viaggio. Ho trovato questa lista dei 100 libri di viaggio che ogni viaggiatore dovrebbe avere nella propria libreria, un'ottima fonte di idee.

E se proprio non sapete cosa scegliere i buoni regalo per le librerie sono sempre molto graditi.



martedì 3 novembre 2015Aggiornato il:

Le 10 fasi del viaggiatore

Siccome non posso viaggiare spesso, il tempo che passa tra una partenza e l'altra per me è una tortura scandita da varie fasi. Ne ho individuate 10, e al momento mi trovo alla prima.



Fase uno. La smania.

Stato di grande eccitazione, agitazione, entusiasmo.
La situazione in cui non vedo l'ora di andare, non importa dove. Che mi viene voglia di mollare tutto, darmi malata, pur di poter prendere il primo volo per una destinazione qualsiasi. Non importa che sia appena tornata, anzi. La smania di andare spesso si insinua dentro di me mentre sono ancora in viaggio, generalmente sul volo di ritorno. Sto tornando a casa, il mio viaggio è alle ultime battute, e mentre penso che è tutto finito, il pensiero corre già alla prossima meta. Non importa quanto tempo dovrò aspettare, la sola idea mi conforta.

In questa fase la cosa più importante è non far trasparire nulla, perché è difficile spiegare a chi mi sta intorno che ho nostalgia sì del posto appena visitato, ma anche e soprattutto del prossimo che ancora non ho visto.

Qualche gita ogni tanto, o se possibile qualche week-end in giro, sono di grandissimo aiuto.

Foto presa qui



sabato 24 ottobre 2015Aggiornato il:

Busseto e ritorno a casa



Estate italiana - 14° (e ultima) parte
Busseto e ritorno a casa




Lasciamo Pesaro e le Marche, passando dalla Riviera Romagnola per arrivare a Parma, con qualche deviazione a tema motori. La prima a Imola, per l'autodromo, dove stanno correndo le moto nel circuito, e poi poco dopo Bologna per la fabbrica museo della Ducati (Borgo Panigale). La terza deviazione, un po' prima di arrivare a Modena, la facciamo per il Museo Lamborghini.

Ci sarebbe piaciuto fare una quarta deviazione, per il Museo Ferrari a Maranello, ma avremmo allungato troppo e inizia ad essere un po' tardi.


mercoledì 21 ottobre 2015Aggiornato il:

Pesaro, Urbino e Urbania



Estate italiana - 13° (e penultima) parte
Pesaro, Urbino e Urbania


La tappa di oggi è Urbino, che dista una quarantina di chilometri da Pesaro. Entriamo in città da sud, dopo aver lasciato la macchina poco prima della zona a traffico limitato, e ci incamminiamo in via Aurelio Saffi, che è la strada che porta in Piazza Risorgimento.
Urbino sorge sulla cima di un colle, perciò per raggiungere il Duomo la strada è tutta in salita. Siccome è presto i vicoli sono deserti, e c'è un silenzio rotto solo dai nostri passi. Nonostante il caldo estivo, all'ombra delle case c'è un bel fresco. Quando arriviamo nel cuore di Urbino le vie iniziano ad animarsi di turisti e gente del posto. 


Urbino
Urbino - Via Saffi e il Duomo


mercoledì 14 ottobre 2015Aggiornato il:

Estate italiana 12° parte: a casa di Valentino



Estate italiana - 12° parte
Pesaro, Gradara e Tavullia



Pesaro mi fa subito un'ottima impressione. Arriviamo in mattinata, il viaggio da Numana è abbastanza breve ma c'era un po' di traffico sulla statale che costeggia il mare. Il nostro albergo è vicino alla spiaggia, a pochi minuti dal centro.

L'esplorazione della città parte da corso XI settembre, dove facciamo una piccola sosta in una tramezzineria molto carina. Lì di fianco facciamo due chiacchiere con la panettiera del Panificio Falcioni. Siamo entrati per chiedere cos'è la crescia di Pasqua e il pan nociato, e la panettiera inizialmente pensava che la prendessimo in giro, ma quando ha capito che eravamo "ignoranti forestieri" ci ha illustrato tutti i prodotti del forno, con una simpatia unica, riscontrata in tutti i negozianti della città.


Il TRAMezzino
Il TRAMezzino (tramezzineria)

venerdì 9 ottobre 2015Aggiornato il:

Estate italiana 11° parte: Parco del Conero e Numana



Estate italiana - undicesima parte
Parco del Conero e Numana



Oggi torniamo nel Conero, ieri siamo stati a Sirolo mentre oggi andremo a Numana, dove ho prenotato una notte in un Residence. Il Parco del Conero presenta diversi sentieri più o meno difficili da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo. Parcheggiamo vicino all'antica Badia di San Pietro, dove si trova un bellissimo e isolato hotel (Hotel Monteconero). Da qui parte un sentiero abbastanza impegnativo, e considerando il nostro abbigliamento decisamente poco adatto optiamo per il sentiero 1, più semplice, che porta al Belvedere nord.
   
Sentieri del Conero
I sentieri del Parco del Conero (www.parcodelconero.org)

martedì 6 ottobre 2015Aggiornato il:

Estate italiana 10° parte: Sirolo e Recanati



Estate italiana - decima parte
Marche #2 (Sirolo e Recanati)


Svegliarmi al mattino, uscire in terrazza, e vedere il mare, è una delle cose che amo di più al mondo. Non importa dove mi trovo, o quale mare sto guardando. Mi basta osservare l'azzurro dell'acqua che si fonde con quello del cielo, sentirne l'odore e ascoltare il rumore delle onde per sentirmi bene.

Falconara Marittima
Colazione vista mare

martedì 29 settembre 2015Aggiornato il:

Estate italiana 9° parte: Marche #1


Estate italiana - nona parte
Marche #1 (Falconara Marittima e Jesi)



Questa mattina salutiamo Perugia, e dopo aver fatto il pieno di metano viaggiamo verso la nostra prossima tappa: le Marche. Non so se avete presente il paesaggio che c'è al confine tra Umbria e Marche, io non avevo idea che potesse essere così bello. Percorrendo la Strada Statale 77 che porta a Civitanova Marche resto a bocca aperta per l'incredibile panorama da 50 (o 500) sfumature di verde.

I paesini che incrociamo sono minuscoli, sembrano quasi disabitati. Cerchiamo una panetteria aperta ma vediamo solo porte chiuse e un silenzio a cui non sono abituata. Poi dietro una curva spunta come un'oasi nel deserto un camion di panini. Siamo da qualche parte nei pressi di Muccia, direi quasi in mezzo al nulla, e stiamo mangiando un panino con la porchetta, non è fantastico? 

Scambiando due parole con l'uomo dei panini ho scoperto che l'accento marchigiano è irresistibile, mi fa immediatamente simpatia. 

Marche
Da qualche parte sulla SS77 che porta nelle Marche

mercoledì 23 settembre 2015Aggiornato il:

Estate italiana 8° parte: Lago Trasimeno, Siena e Perugia



Estate italiana - ottava parte
Lago Trasimeno, Siena e Perugia




La prima tappa di oggi è il Lago Trasimeno, che da Perugia dista solo una trentina di chilometri. Per la precisione ci fermiamo a Passignano sul Trasimeno, che fu una roccaforte longobarda di cui ha conservato i ruderi della rocca medievale. Oggi è un piccolo borgo di pescatori e soprattutto un luogo di vacanza: ci sono spiagge attrezzate e traghetti per le isole all'interno del lago (l'Isola Maggiore, dove si trova il Museo del Merletto, l'Isola Polvese, la più estesa, e l'Isola Minore, di proprietà privata e disabitata).

Passignano sul Trasimeno
Lago Trasimeno


martedì 15 settembre 2015Aggiornato il:

Estate italiana 7° parte: Assisi, Spello e Gubbio



Estate italiana - settima parte
Assisi, Spello e Gubbio



Oggi lasciamo presto Perugia per visitare quante più città umbre riusciamo. Sono spostamenti abbastanza brevi, in auto sono circa 30 - 40 minuti per tappa, il che mi conferma che scegliere Perugia come base per visitare l'Umbria è stata un'ottima decisione. 

Assisi
Assisi


martedì 8 settembre 2015Aggiornato il:

Estate italiana 6° parte: Umbria



Estate italiana - sesta parte
Alla scoperta dell'Umbria



Prima di lasciare la Toscana facciamo una tappa alle terme di Saturnia. Poco distante dagli stabilimenti termali a pagamento ci sono le terme libere, proprio sotto alla cascata dove l'acqua ha una temperatura costante di 37°. Scendendo giù si formano altre piccole cascate, e l'acqua sulfurea viene raccolta in piccole piscine naturali.

Fa talmente caldo che non c'è molta differenza tra la temperatura esterna e quella dell'acqua, che sembra appena tiepida. Sarebbe bello poter venire qui in primavera, o addirittura in inverno, per poter godere meglio del calore. In ogni caso, anche se in poco tempo non è possibile verificare tutti i benefici attribuiti a quest'acqua, posso confermare che l'effetto esfoliante e detergente è praticamente immediato. La mia pelle ha un leggero e puzzolente odore di zolfo, ma è liscia e morbida come quella di un bambino.

Terme di Saturnia



mercoledì 2 settembre 2015Aggiornato il:

Estate italiana 5° parte: Argentario e Capalbio



Estate italiana - quinta parte
Argentario e Capalbio



Quando viaggio, se riesco, cerco sempre sistemazioni che abbiano la possibilità di stare all'aperto, come un balcone o un giardino. L'albergo di Capalbio è in cima alla classifica delle soluzioni migliori trovate in questa estate italiana, perché è troppo bello uscire in maglietta appena sveglia a godermi sul prato il sole del mattino.


Il fico di fronte alla nostra stanza - il giardino con l'erba corta e morbida - la zona relax.
Hotel La Torricella



mercoledì 26 agosto 2015Aggiornato il:

Estate italiana 4° parte: Toscana (e Lazio)



Estate italiana - Diario di viaggio
Quarta parte: Toscana (e Lazio)


Stamattina lasciamo Lucca, ma mentre siamo per strada mi viene in mente che i nostri documenti sono rimasti nel B&B. Li abbiamo lasciati quando ci siamo registrati, e siccome di fatto abbiamo visto raramente i proprietari ce ne siamo completamente dimenticati. Per fortuna abbiamo fatto poca strada, ma il problema è che quando torniamo indietro la reception è chiusa, dunque mi devo intrufolare in cortile ed entrare dalla porta sul retro. Le nostre carte d'identità sono nel mobile dell'ingresso, alla faccia dell'autogestione!

Siccome la strada per arrivare alla prossima tappa passa da Pisa ci sembra un peccato non fermarci qualche minuto a vedere la torre, perciò lasciamo la macchina in palese divieto di sosta e ci fiondiamo nella Piazza del Duomo per fare un paio di foto. Ci sono già parecchi turisti, tutti nella classica posa da "facciamo finta di reggere la torre sulle spalle".
C'ero stata da ragazzina, quando siamo andati a Pisa per il giuramento di mio fratello che ha fatto il CAR nei paracadutisti (ha fatto il militare nella Folgore, di cui non conserva un bel ricordo, a parte i lanci col paracadute), ma avevo ricordi confusi.


Torre di Pisa


giovedì 20 agosto 2015Aggiornato il:

Estate italiana 3° parte: Lucca



Estate italiana - Diario di viaggio
Terza parte: Lucca


Arriviamo a Lucca nel tardo pomeriggio, percorrendo la strada statale dove spesso e volentieri ci tocca andare ai 50 km/h, cosa che non ci pesa in quanto non abbiamo fretta e soprattutto perché ci vogliamo godere il paesaggio. La Toscana ha dei colori fantastici, e ogni tanto incontriamo campi di girasoli che sembrano immensi prati gialli.

Il nostro B&B è a due passi dalle mura della città di Lucca, e l'accoglienza è ottima. Siamo in una villetta toscana molto bella, che avrebbe bisogno però di qualche restauro. Tanto per fare un esempio, ci sono un sacco di prese ma ne funzionano solo un paio, e quando provo ad asciugarmi i capelli il phon esplode facendomi prendere un coccolone.
La reception funziona solo in alcune ore del giorno, perciò oltre alla chiave della nostra stanza ci viene data anche quella del portone (con una serratura un po' difettosa, infatti per rientrare ci sentiamo quasi due scassinatori).


B&B Art Relais (Il leone di Sant'Anna)
L'ingresso con la scalinata, il balconcino al primo piano, il giardino e il balcone al piano terra con i tavolini per la colazione.





mercoledì 12 agosto 2015Aggiornato il:

Estate italiana 2° parte: Cinque Terre




Estate italiana - Diario di viaggio
Seconda parte: Cinque Terre



Per visitare le Cinque Terre abbiamo a disposizione un giorno solo, quindi prendiamo il primo battello che parte da Lerici alle 9.30. Con il biglietto giornaliero si può scendere e risalire sul battello a piacimento, però gli orari sono fissi e avendo tempi stretti bisogna organizzare bene le tappe.
Si potrebbe andare in treno, che costa molto meno, ma credo che per vedere meglio i paesini arroccati il mare sia il posto migliore. Inoltre bisogna andare alla stazione di La Spezia, che dista circa 50 minuti di autobus da Lerici, perciò la nave mi sembra la soluzione più comoda.

Noi decidiamo di arrivare fino a Vernazza (un'ora e mezza circa di navigazione) e poi tornare indietro facendo più tappe possibili, per poi tornare a Lerici nel pomeriggio. Su alcuni battelli ci sono gli altoparlanti, e man mano che ci si avvicina nei luoghi d'interesse turistico vengono offerte spiegazioni e nozioni storiche. Non avevo mai visitato le Cinque Terre prima d'ora, quindi non riesco a valutare se siano ancora visibili gli effetti della terribile alluvione del 2011. Di certo i lavori di ricostruzione e ripristino hanno restituito agli abitanti e ai fortunati turisti tutto il loro splendore.


Partenza da Lerici





mercoledì 5 agosto 2015Aggiornato il:

Estate italiana 1° parte: Golfo dei Poeti

Estate italiana - Diario di viaggio
Prima parte: Golfo dei Poeti



Carichiamo la macchina e partiamo per questo viaggio alla scoperta dell'Italia. Sono emozionata come sempre, ma ammetto che sono un po' prevenuta. Ho sempre detto che per viaggiare non bisogna per forza andare dall'altra parte del mondo, ma dentro di me sento il rammarico per non aver potuto tornare nel mio amato Oriente.
Riusciranno le bellezze italiane a conquistarmi? 


Da Torino prendiamo l'autostrada e usciamo a Recco, per gustare l'ottima focaccia. Questo è l'unico tratto di autostrada che facciamo, da qui in poi percorreremo solo strade statali e provinciali, dove il panorama è più bello anche se ci si mette di più. Il tempo però non è un problema, e il tragitto è parte integrante del viaggio. Quello che mi piace di più.
  

Il mare di Recco
Recco



sabato 18 luglio 2015Aggiornato il:

Estate italiana - Il mio itinerario

Ci siamo quasi, le vacanze sono alle porte.
Mi sembra davvero strano non dover prendere l'aereo, non dover affrontare un viaggio di 19-20 ore, e non dover preparare il giusto bagaglio a mano per raggiungere la meta.

Ciò nonostante sono comunque emozionata per la partenza, e anche se sono un po' in ritardo con i preparativi (per esempio farò la valigia all'ultimo momento) l'itinerario è deciso.
Considerate che conosco pochissimo l'Italia, e credo sia venuto il momento di rimediare.

Partiamo in auto da Torino, e la prima tappa sarà la Liguria e le Cinque Terre, dove mi sono concessa il lusso di una stanza vista mare.

Andremo alla scoperta della Toscana cominciando da Lucca, e poi dedicheremo diversi giorni all'Umbria facendo base a Perugia.

Ci sposteremo poi nelle Marche, nella zona di Ancona e del Parco del Conero, e poi sarà la volta di Pesaro e dei suoi dintorni (compreso il "pellegrinaggio" a Tavullia).

Toccheremo anche l'Emilia Romagna, nell'ultima tappa che sarà nella provincia di Parma, in un paesino che si chiama Busseto, famoso per aver dato i natali a Giuseppe Verdi.






venerdì 10 luglio 2015Aggiornato il:

Quando ero piccola

Qualche giorno fa sono andata al mare in Liguria, e ho notato che ormai anche nelle strette spiagge liguri non possono mancare le aree giochi per i bimbi. Con castelli, percorsi in cui arrampicarsi, scivoli colorati e altalene.

Quando ero piccola la zona per i bambini si trovava in genere in un angolo un po' defilato della spiaggia, dove tra la sabbia cresceva l'erba e se andavi scalzo rischiavi di pungerti o inciampare.
Mi ricordo che c'erano le altalene con le catene rosse di ruggine, pattugliate dai più grandi.
Il girello con i seggiolini, che spingevi con tutta la forza possibile dei tuoi 6 anni e poi non riuscivi più a fermarti e piantavi i piedi per terra insabbiandoti fino al collo.
E poi c'era lo scivolo, con la sua bella lamiera ustionante che nove volte su dieci ti bloccavi a metà strada per l'attrito, e quella volta che riuscivi ad arrivare giù ti ritrovavi con le chiappe bruciate.


martedì 7 luglio 2015Aggiornato il:

Viaggiatori o turisti?

Tempo fa ho stilato una lista di viaggiatori che non sopporto (inserendo pure me stessa) utilizzando la parola "viaggiatori" e non "turisti", sulla base di una distinzione che ancora faccio fatica a comprendere.

In linea di massima, secondo i pareri che ho letto, il turista è colui che viaggia nei luoghi famosi, si fa un sacco di foto vicino ai monumenti e ha lo scopo di poter dire "ci sono stato".
Il viaggiatore invece cerca posti sperduti, difficili da raggiungere, e poi si fotografa sull'orlo di un dirupo per poter dire "ci sono stato".
Come dire, a leggere dibattiti e commenti sembra che il fine sia lo stesso, ma cambiano i metodi che si usano per raggiungerlo.

Oggi per esempio ho visto una serie di didascalie turista vs viaggiatore con diversi commenti che mi hanno fatto riflettere e di cui mi piacerebbe sapere il vostro parere.

Va detto che le immagini sono prese da un sito che propone itinerari avventurosi in India, perciò servono per promuovere la loro filosofia di viaggio (il sito è www.holidify.com) e che i miei commenti sono ironici e non vogliono offendere nessuno.

Allora, turista o viaggiatore?
Rispondete alle domande e scopritelo anche voi con questo piccolo test.


1. Come usi la macchina fotografica?


sabato 4 luglio 2015Aggiornato il:

Un'estate italiana

Sono reduce da una settimana di lavoro faticosa, per il caldo che mi rallenta anche i pensieri, che non mi fa dormire, che mi sfianca. Adoro l'estate, mi piace il caldo, ma sono di corporatura esile e soffro di pressione bassa, quindi entrare in macchina (sempre parcheggiata al sole mannaggia) nelle ore più calde della giornata è davvero una follia. Oggi mi sono messa la cintura di sicurezza e mi sono marchiata a fuoco come i prosciutti.

Al cinema poi, quei pochissimi incoscienti che decidono di affrontare la caldazza per godersi un paio d'ore al fresco, quando arrivano alla cassa hanno gli occhi di fuori e trascinano i piedi. Non dicono neanche il titolo del film, ma chiedono se c'è l'aria condizionata, con aria di sfida come a dire "adesso prova a dirmi che dopo tutta sta fatica non c'è l'aria condizionata!". Che ci sia anche un bel film da vedere poi, tanto meglio.

Ieri sera c'è stata una tempesta di lampi, è durata quasi un'ora. Uno spettacolo impressionante, spaventoso, affascinante. Poi ha iniziato a piovere forte, e la gente invece di cercare riparo è scesa in strada, senza ombrello, come se fossimo nel deserto e stesse accadendo un miracolo. (Comunque no, la temperatura non si è abbassata più di tanto).

Ho sfidato il pericolo di beccarmene uno in testa pur di girare qualche video.




giovedì 25 giugno 2015Aggiornato il:

Chiacchiere di inizio estate

In genere per me giugno è un mese di transito, il fine per arrivare alla stagione che preferisco, e l'ultimo ostacolo tra me e il mio viaggio estivo. Quest'anno, complice uno stop sulle ferie imposto dall'alto, sono arrivata all'inizio dell'estate senza sapere ancora se, dove e quando potrò partire. Quindi, se da una parte sono in seria astinenza da viaggio, dall'altra sono libera dallo studio e dall'organizzazione dell'itinerario, perciò mi sono goduta la mia città come se fossi una turista.



Torino, ma chi l'ha detto che non sei bella? (cit.)

L'avrete sicuramente vista in tv nei giorni scorsi. Torino si è riempita di turisti per l'Ostensione della Sindone, e domenica scorsa c'è stata l'impressionante invasione in Piazza Vittorio e in tutto il centro per la visita del Papa. Non amo particolarmente le folle, e infatti mi sono tenuta alla larga dal centro, ma devo ammettere che mi sono sentita molto orgogliosa nel vedere (in tv) quanto era bella Torino.


Il luogo che mi piace di più è di sicuro il Parco del Valentino, la nostra location preferita per i compleanni quando iniziano le belle giornate. Dall'11 al 14 giugno il parco ha ospitato il Salone dell'Auto e il Gran premio, ci sono stata, e mi dispiace darvi la notizia in ritardo perché se vi piacciono le macchine vi assicuro che questo evento merita davvero una visita. Per non sbagliare mi porto avanti e vi metto il link della 2° edizione, si svolgerà l'anno prossimo, sempre a giugno.

Erano presenti anche diversi stand che avevano partecipato all'International Street Food Parade la settimana precedente.

Mi piacciono le macchine, e tra tutte quelle esposte ho trovato la mia preferita, quella su cui mi ci vedrei benissimo, soprattutto per la prospettiva di fare casa-lavoro in 4 minuti scarsi.


Il salone dell'auto all'aperto.
Parco del Valentino


mercoledì 17 giugno 2015Aggiornato il:

Expo 2015

Nutrire il Pianeta - Energia per la vita
La mia esperienza a Expo 2015



Finalmente sono stata a Expo, e posso raccontare la mia esperienza. Volevo che fosse una sorpresa, perciò mi sono documentata il minimo indispensabile ma negli ultimi giorni ho iniziato a leggere qualche notizia e quindi sono arrivata con tante aspettative e un po' di ansia, dovuta alla prospettiva di passare la giornata in coda. Non è stato così.

Se fin'ora avete letto di code impossibili, attese lunghissime e la prospettiva di limitare la visita a tre o quattro padiglioni al massimo, tenete conto che è la situazione del sabato o domenica.
Io ci sono andata di lunedì, e ho atteso al massimo 10 minuti.

Sono partita da Torino Porta Susa alle 10.10 con Italo, e alle 10.50 sono arrivata a Rho Fiera. Sfruttando le offerte e gli sconti tessera ItaloPiù ho speso € 8 in totale (andata e ritorno).
Se andate sul sito ufficiale di Expo noterete che Italo non viene nemmeno nominato (forse perché Trenitalia è tra i partner?) ma vi consiglio di utilizzarlo se ne avete la possibilità.
Sempre in tema di sconti, i biglietti dell'Expo li ho comprati con la tessera SocioCoop (altro partner) direttamente al supermercato, pagandoli il 30% in meno.

Una volta in stazione basta seguire le indicazioni e dopo il sottopasso ci si trova subito nel piazzale della biglietteria. Bisogna attraversare i controlli come all'aeroporto, poi chi non ha il biglietto si ferma alla cassa mentre noi che già ce l'abbiamo lo passiamo sotto al lettore e usciamo dai tornelli. Ci mettiamo in tutto cinque minuti, siamo dentro.


Thailandia



sabato 13 giugno 2015Aggiornato il:

Meno male che ci sono i controlli di sicurezza

Il mio week end a Bordeaux si conclude con una mattinata di mini-shopping, perciò torno al Carrefour e mi dirigo nel reparto alimentari.

Voliamo con Easy Jet, dunque abbiamo i limiti del bagaglio a mano, ovvero, a malincuore, non posso portare a casa:
- nemmeno una bottiglia di buonissimo vino francese
- neanche una salsina tipo mostarda perché i barattoli sono giganti

Mi lancio dunque sul Camembert, anche perché è confezionato insieme alla cocotte di terracotta da mettere in forno. Ne prendo anche due mini porzioni, con la loro mini-cocotte.

Aggiungo qualche scatoletta assortita di patè di fegato, giusto per farle assaggiare agli amici.


In foto, ciò che si può fare con una cocotte piena di camembert.
Foto presa qui


martedì 9 giugno 2015Aggiornato il:

Week end a Bordeaux - terza parte

- post precedente: Week end a Bordeaux seconda parte -


Oggi abbiamo deciso di fare una gita al mare. La fortuna aiuta i viaggiatori perché la giornata è splendida, perfetta per la nostra destinazione.
Dopo una buona colazione al bar andiamo in tram a Pessac, dove prendiamo poi il treno per Arcachon.


Il cielo di Bordeaux questa mattina
Bordeaux


sabato 6 giugno 2015Aggiornato il:

International Street Food Parade Torino

In attesa di andare all'EXPO, con la voglia di immergermi nei profumi di cibo tipico regionale e internazionale, oggi sono andata all'International Street Food Parade.

Quattro giorni di cibo ed eventi che si svolgono nell'ex stabilimento industriale, di cui resta l'enorme tettoia e i pilastri rossi. Adoro questo parco, la sua storia e la sua evoluzione: sembra un po' di stare a Berlino, perciò se venite a Torino segnatevi questo posto.

Ma veniamo al festival, visitato nel primo pomeriggio, con circa 32°, temperatura che toglie l'appetito. Almeno fino a quando non ci si trova davanti alle bancarelle.

I miei assaggi:
- lo gnocco fritto, direttamente dall'Emilia Romagna una delizia con prosciutto crudo che nonostante il nome è leggero e poco unto. Talmente buono che mi sono dimenticata di fotografarlo prima di azzannarlo e farlo fuori in tre minuti. Prezzo: € 4, onesto.
- costine di manzo nello stand argentino, cotte molto bene e saporite (anche se mancava un po' di sale). Trovate la foto più giù. Prezzo: € 7, un po' caro.
- ovviamente non poteva mancare la birra, presa nello stand americano. Dopo un paio di assaggi ho scelto una bionda, amara e corposa. Prezzo: € 4, più che onesto.


L'ingresso è libero, ma negli stand i prezzi non sono molto economici.
Stasera ci sono anche i maxi schermi per la partita, nel caso non sappiate ancora dove andate.

Se invece non ci potete andare, consolatevi con la mia foto-cronaca.


Si parte subito con Quelli della Bombetta (involtino di capocollo)
Quelli della Bombetta



giovedì 4 giugno 2015Aggiornato il:

Week end a Bordeaux - seconda parte




In Francia non è difficile trovare un posto dove fare colazione. Anche se il caffè non è mai buono come quello di casa ci si consola con la pasticceria e i prodotti da forno, che riempiono la strada di un buon profumo. In albergo la colazione a buffet costa € 8 a persona, una follia se pensate che spendiamo meno della metà da Brioche Dorée (croissant, pan au chocolat e due caffè).

Questa mattina ci diamo appuntamento in Place de la Victoire, dove si trova la porta d'Acquitania e una curiosa tartaruga di ferro. Aspettando l'ora di pranzo facciamo un giretto tra le bancarelle di Place Canteloup e poi entriamo nella Basilique Saint-Michel (Place Meynard) che ha il campanile alto 114 metri staccato dal corpo della chiesa.


Place de la Victoire
Place de la Victoire

venerdì 29 maggio 2015Aggiornato il:

Week end a Bordeaux - prima parte

Negli ultimi anni tantissimi amici si sono trasferiti all'estero. Mi dispiace molto non averli vicino, ma è bellissimo avere qualcuno da andare a trovare, specialmente se si trova in una città che non ho mai visitato. Questa volta l'amicizia mi porta a Bordeaux, città scelta per festeggiare il mio speciale compleanno.


Week end a Bordeaux - prima parte


Partiamo presto da Torino. Essendo in tre conviene pagare autostrada e parcheggio (€23 per 3 giorni) e andare in auto a Malpensa, piuttosto che spendere € 44 a/r a testa per l'autobus. Il volo dura un'ora e venti minuti, Easy Jet si conferma una buona compagnia.

Bordeaux ci accoglie con un cielo che sembra un quadro di Magritte. Vento forte, nuvole che corrono veloci e temperatura molto variabile. Si passa dal giubbotto a dover stare in maniche corte nel giro di pochi minuti.

Il nostro albergo si trova in pieno centro, vicino al palazzo dell'Opera. Giusto il tempo di lasciare la valigia in camera e usciamo a mangiare qualcosa nelle vicinanze. Veniamo attirati dalle bancarelle di Place des Quinconces, dove si trova il monumento ai Girondini, una fontana decorata con statue che rappresentano diversi personaggi, su cui svetta una colonna di 43 metri che culmina con una statua di bronzo che simboleggia la libertà.

Dopo una bella baguette con prosciutto serrano (la Spagna è molto vicina e le influenze culinarie si notano) gironzoliamo nel mercatino di antiquariato e poi ci spostiamo sul lungofiume.


La fontana col monumento e il mercatino
Monuments aux Girondins


venerdì 22 maggio 2015Aggiornato il:

Souvenir dal Vietnam

Negli ultimi post del mio diario di viaggio in Vietnam mi sono un po' lagnata di aver trovato i negozi chiusi per il Tet (il capodanno cinese) e quindi non ho potuto fare abbastanza shopping.
Sono la solita esagerata, perché non posso certo dire di essere tornata in Italia a mani vuote.

E allora, cosa si trova, di particolare, in Vietnam?
Ecco la mia selezione.



Bigliettini 3D fatti a mano

L'oggetto secondo me più carino e originale in assoluto.
I banchetti che espongono questi meravigliosi biglietti colorati si trovano nei posti più turistici, per esempio li ho visti nelle vie della città vecchia di Hanoi, sul lungofiume di Hoi An, e davanti al palazzo della Posta centrale di Saigon.

Rappresentano soprattutto elementi della cultura vietnamita, come gli abiti tradizionali e le pagode, ma come vedete nelle foto non mancano i classici cuori e le scritte in inglese.
La tecnica con cui sono intagliate le copertine e il metodo usato per creare le forme di carta li rendono dei piccoli capolavori.

Nonostante la paura che andasse perso (non ha la dimensione delle buste convenzionali e non c'è la colla per chiuderlo) ne ho spedito uno, e per fortuna è arrivato a destinazione!

Ho preso il fiore di loto con le farfalle, una donna tra i fiori e un'altra sotto le palme, un biglietto con la scritta LOVE intagliata e un cuore all'interno (sorretto da due cordini rossi).

Biglietti 3D



mercoledì 20 maggio 2015Aggiornato il:

Ultimo giorno in Vietnam



Diario di viaggio in Vietnam
Domenica 22 febbraio



Siamo arrivati al nostro ultimo giorno in Vietnam. Questa mattina ci dirigiamo al Bitexco Building, il grattacielo di Saigon in cui si trova un osservatorio.

La prendiamo un po' larga, partiamo dalla Basilica di Notre-Dame e percorriamo tutta Dong Khoi. Quando arriviamo in prossimità del grattacielo troviamo una bellissima fiera del libro dove ci fermiamo a curiosare. Tra le bancarelle ci sono tante persone, mi piace guardare i libri e compro un'agendina illustrata. La gente è vestita a festa, molte ragazze hanno l'abito tradizionale e sono tante le installazioni floreali dedicate al nuovo anno.

La Basilica di Notre-Dame
La Basilica di Notre-Dame


venerdì 15 maggio 2015Aggiornato il:

Ritorno a Saigon



Diario di viaggio in Vietnam
Sabato 21 febbraio



Dunque è arrivato il giorno della partenza, saliamo sul taxi e ci apprestiamo a salutare Nha Trang sotto un cielo nuvoloso e malinconico per raggiungere l'aeroporto. Dopo una ventina di minuti il tassista comincia a borbottare qualcosa guardando il cruscotto, pare che si sia accesa una spia, e poi si ferma. Scendiamo tutti, apre il cofano. Fumo. Radiatore completamente a secco.

Trova una bottiglia d'acqua nel bagagliaio ma non basta. Intanto cominciano le battute. E' un segno vedi?, vuol dire che non dovete partire. A prolungare il visto non ci va niente. Tu Simo ormai sei vietnamita, se torni a Torino ti trovi male.

Nel frattempo il tassista chiama i rinforzi (ovvero si sbraccia appena vede passare un collega), e arrivano in soccorso altri due taxi. Uno molla dell'acqua e se ne va, ma per non allungare la strada decide di farsi 300 metri in retromarcia, l'altro si ferma di fianco a noi in mezzo alla strada, senza prendere nemmeno in considerazione di accostare vicino al marciapiede.

Dopo tre bottiglie d'acqua risaliamo a bordo, pericolo scampato (o dovrei dire occasione perduta?), l'aeroporto ci aspetta.

Nuvoloni e paesaggio dal finestrino del taxi
Nha Trang


mercoledì 13 maggio 2015Aggiornato il:

Malinconia (racconto telegrafico)



Diario di viaggio in Vietnam
Venerdì 20 febbraio



In una Nha Trang invasa da gente che arriva dalle campagne per godersi il giorno di festa, le strade mi parlano già di ricordi. Ultimo giorno qui, e già mi manca.



Mi mancheranno i fiori.
Le strade sono tornate libere subito dopo il Tet, ma davanti agli hotel e ai negozi i fiori raccontano ancora il periodo festivo con i loro colori accesi.


martedì 5 maggio 2015Aggiornato il:

La quiete dopo la tempesta (buon anno della capra!)



Diario di viaggio in Vietnam
Giovedì 19 febbraio



Se penso a quanta gente c'era ieri a Nha Trang oggi mi sembra di stare su un'isola deserta. C'è un sole bollente fin dal primo mattino, e in questo giorno di festa sembra che si siano chiusi tutti in casa per riprendersi dai festeggiamenti che sono andati avanti fino a notte inoltrata.

Come vuole la tradizione oggi si va al tempio a pregare, per ingraziarsi gli dei affinché quello che è appena cominciato sia un anno buono. Una cosa abbastanza incoerente per me che ho abbandonato la religione subito dopo aver fatto la cresima.

Il tempio si trova su una collina, immerso in una fitta vegetazione, e l'atmosfera è molto solenne. C'è molta gente che prega in silenzio, sugli altari ci sono le offerte e c'è anche qualcuno che sta pranzando. Compro un braccialetto e prendo anche il foglio con l'oroscopo di questo anno della capra dove scopro che in Vietnam il mio segno non è il coniglio, ma lepre o gatto. Tutto mi è più chiaro adesso.

Preghiere di inizio anno
Tempio Nha Trang


sabato 2 maggio 2015Aggiornato il:

Chuc mung nam moi



Diario di viaggio in Vietnam
Mercoledì 18 febbraio


Oggi il tempo è variabile, e le nuvole si alternano al sole di questo principio d'estate vietnamita. Penso che trovarsi in un Paese dove fa caldo, sapendo che da noi è inverno pieno, sia un grandissimo privilegio. Sono gli ultimi giorni che trascorriamo a Nha Trang, e iniziamo a prendercela comoda, in previsione dell'imminente partenza.   

Con un'oretta di viaggio in motorino arriviamo a Cam Ranh, una bellissima baia che si trova una quarantina di chilometri più a sud. La strada è quella che porta all'aeroporto, ed è semi deserta. Sono pochissime anche le abitazioni, nonostante ci siano molti lavori in corso per costruire nuovi palazzi che potrebbero trasformare in futuro quest'area in un nuovo centro turistico.

Per ora l'aspetto è ancora selvaggio e naturale, il che dona a questa bellissima baia un aspetto genuino e segreto, in quanto ci sono solo alcune stradine sterrate che portano al mare, in cui bisogna avventurarsi per scoprire cosa si nasconde oltre la vegetazione.

Nello specifico troviamo un delizioso ristorante sulla spiaggia, dove il pesce freschissimo è conservato nelle vasche e pronto per essere venduto o cucinato. Ci accomodiamo in un tavolo sulla sabbia, a un paio di metri dalle onde del mare, e poco dopo ci arrivano i vassoi col pesce (ancora vivo) che abbiamo scelto, un fornello, e una bacinella colma di ghiaccio e birra.

Le vasche col pesce, i tavoli sulla spiaggia, e il mare.
Cam Ranh

lunedì 27 aprile 2015Aggiornato il:

Gita a Yang Bay



Diario di viaggio in Vietnam
Martedì 17 febbraio



La giornata comincia al mercato, sotto un sole caldo. In città si respira aria di festa, alcuni negozi sono già chiusi per ferie e tra le bancarelle c'è quell'atmosfera che io associo sempre all'ultimo giorno di scuola. Facciamo qualche piccolo acquisto e giochiamo alla roulette, poi saltiamo sul motorino per raggiungere la nostra meta di oggi, le cascate di Yang Bay.


Roulette della fortuna (dove vinciamo ben 6 lattine), i palazzi di Nha Trang e il mercato.
Nha trang


mercoledì 22 aprile 2015Aggiornato il:

Preparativi per il Tet e panorami a Nha Trang



Diario di viaggio in Vietnam
Lunedì 16 febbraio


Questa mattinata la dedichiamo ai preparativi per il capodanno. La tradizione vuole che ci si compri qualcosa di nuovo (il primo dell'anno non è bello vestirsi da barboni e porta pure male) e poi bisogna fare in modo che sia tutto pulito (il primo dell'anno non si lavora per niente, neanche in casa).
Per questo motivo andiamo prima a comprare le scarpe e poi a lavare il motorino, in un autolavaggio che oggi assomiglia ad una catena di montaggio per la coda che c'è.
Intanto i marciapiedi sono sempre più invasi dai fiori, un'esplosione di colori che mette allegria, e sta salendo la febbre degli ultimi acquisti.


I fiori per il Tết che invadono i marciapiedi (e le strade) di Nha Trang
Nha Trang

lunedì 20 aprile 2015Aggiornato il:

Una giornata al mare (Nha Trang)



Diario di viaggio in Vietnam
Domenica 15 febbraio


Questa mattina come prima cosa andiamo a vedere la spiaggia e il mare, dato che si trova a pochi passi dal nostro albergo. Nha Trang è una famosa meta balneare, con 6 chilometri di spiaggia su cui ci si può rilassare e divertire con tantissimi sport acquatici. Essendo molto presto l'acqua è abbastanza fredda, ma piacevole.
L'aria di mare fa bene: Lore sta molto meglio.
Non sono più abituata alla classica vacanza al mare, ma fa sempre piacere passare un po' di tempo non facendo altro che ascoltare il rumore delle onde e riempirsi gli occhi di azzurro.

Prima però dobbiamo andare dalla sarta a farmi fare i vestiti (per chi si è perso qualche puntata, a Hoi An ho comprato le stoffe ma poi Lore si è ammalato e non ho fatto in tempo a farmi confezionare i vestiti).
Mi sono preparata due foto sul telefono, per essere sicura di spiegare bene come voglio il primo abito. Con la seconda stoffa voglio un vestito tradizionale vietnamita, ma con qualche modifica.
Riuscire a comunicare queste informazioni non è stato così semplice. Immaginate la scena: una sarta che mi prende le misure, nel frattempo mi fa domande - in vietnamita - e scarabocchia qualcosa su un quaderno, mentre altre due sarte blaterano consigli - che non capisco - dalla loro postazione di cucito. Ne viene fuori una cagnara pazzesca, in cui non afferro il significato di mezza parola, però pare che loro abbiano tutto sotto controllo, perché mi congedano con un sorriso e le manine che fanno OK.

Insomma, forse ci siamo capite, forse no. Tanto lo saprò tra un paio di mesi perché domani chiudono baracca e burattini e se ne vanno in vacanza per il capodanno! ARG!



Oggi dunque ci concediamo una mattinata al mare, di quelle in cui l'unico sforzo consiste nel doversi alzare dal lettino per buttarsi in mare. Scegliamo di andare nella spiaggia privata del Louisiane Brewhouse, spinti più che altro dal desiderio di bere una birra alla spina in costume e ciabatte.
Il posto è davvero molto bello, con piscina, ristorante e lettini sulla spiaggia. Proviamo alcuni prodotti del birrificio, io sono affezionata alle bionde, Lore preferisce le rosse. Facciamo amicizia con un gatto che appena ci vede abbandona il suo lettino a bordo piscina dov'era spaparanzato per piazzarsi in braccio a Lore facendogli le fusa.

Il caldo è intenso ma piacevole, la situazione è molto rilassante, ma io faccio fatica a stare ferma per troppo tempo. Verso l'ora di pranzo torniamo verso l'albergo, facendo una lunga e bellissima passeggiata sulla spiaggia, che è attrezzata con docce e bagni anche nei lunghi tratti in cui è libera.


La spiaggia di Nha Trang
Nha Trang

venerdì 17 aprile 2015Aggiornato il:

La strana coppia e il treno fantasma per Nha Trang



Diario di viaggio in Vietnam
Sabato 14 febbraio


Stamattina Lore non vuole uscire. La febbre è scesa, mi sembra fresco, ma non se la sente.
Si alza giusto per fare colazione ma poi si mette in accappatoio e si piazza a letto. Dobbiamo lasciare la stanza entro mezzogiorno (oggi partiamo di nuovo) e anche se mi dispiace lasciarlo da solo non voglio andare via da Qui Nhon senza aver visto nulla.

Suo papà vuole stare in zona albergo, nel caso Lore avesse bisogno di qualcosa.

E fu così che una vietnamita (che parla solo vietnamita) e un'italiana (che non parla il vietnamita) divennero la strana coppia.
Come si comunica in queste situazioni? A gesti, naturalmente. Intuendo il significato delle parole dall'espressione della faccia. Indicando. Dandosi pacche sulle spalle.

Potrei quasi dire che abbiamo addirittura chiacchierato. Di certo io mi sono divertita un sacco (e spero anche lei).

Siamo andate al porto di Qui Nhon, dove le barche cariche di pesce stavano rientrando, e al mercato, dove nessuno va a piedi, sono tutti in motorino e non scendono nemmeno per comprare i prodotti dalle bancarelle.

Abbiamo girato per le strade della città fermandoci a guardare i fiori e le piante. Abbiamo percorso tutto il litorale e siamo arrivate fin su una collina con una bella vista sul mare dove abbiamo trovato un mercatino artigianale.

Il porto di Qui Nhon
Qui Nhon port



mercoledì 15 aprile 2015Aggiornato il:

Liebster award 2015



Interrompo un momento il mio diario di viaggio in Vietnam perché è un periodo ricco di premi, questo. 
Sono felice di aver ricevuto il Liebster award, una conoscenza ormai nota in questo blog, dato che mi viene assegnato quasi con cadenza annuale (nel 2012 e nel 2013, l'anno scorso l'ho saltato). Qualcuno potrebbe chiedersi perché continuo ad accettare premi già ricevuti, la risposta è semplice. Mi fa un enorme piacere sapere che qualcuno ha pensato a me (e al mio blog), e mi sembra giusto ringraziare come si deve. E poi per me è uno spunto per "andare fuori tema" e l'occasione per scrivere qualche comunicazione di servizio.

sabato 11 aprile 2015Aggiornato il:

Di viaggi in treno, mare e mangiate di pesce



Diario di viaggio in Vietnam
Venerdì 13 febbraio


Partiamo presto da Hoi An in taxi per andare alla stazione di Da Nang. Lascio Hoi An con un po' di amaro in bocca, avrei voluto viverla un po' di più ma purtroppo la febbre di Lore ci ha costretti in camera più del dovuto. Peccato. Per ora, la cosa più importante è che guarisca.


Il mio amico di Hoi An. Arrivederci, fuffolino!
Fuffolino


La stazione di Da Nang è affollata ma relativamente tranquilla. Quando viene annunciato il treno (che è un po' in ritardo) si forma una coda abbastanza regolare e composta. Di certo non è come in Cina, dove tutti tentano di sorpassare gli altri (anche con i posti numerati).


mercoledì 8 aprile 2015Aggiornato il:

Sito archeologico di My Son e avventure in motorino.



Diario di viaggio in Vietnam
Giovedì 12 febbraio


Dopo una nottata passata con la febbre sembra che Lore stia un po' meglio.
La tabellina di marcia oggi prevede la visita di My Son, e lui dice che se la sente.
Quindi partiamo (in motorino).

Google maps dice che il percorso da Hoi An è di circa 40 km. Noi sbagliamo strada e allunghiamo un po', troviamo un traffico pazzesco sulla strada principale (dove ci sono anche lavori in corso) e ogni tanto ci dobbiamo fermare per riposare un po' le chiappe. I motorini che abbiamo affittato non sono comodissimi, e bisogna considerare che lungo la strada ci sono un sacco di buche.


Appena ci lasciamo alle spalle il caos della strada principale il paesaggio diventa qualcosa di meraviglioso. Ci addentriamo nelle campagne, tra le enormi risaie, nei paesini che incontriamo strada facendo. Non ho molte foto di questi posti, mi sarei dovuta fermare ogni dieci minuti, ma le ho tutte impresse nella mente.

Ad un certo punto Lore si sente male, ci fermiamo a bordo strada e lui si va a sedere - bianco come un cadavere - all'ombra di un albero. Siamo in mezzo al nulla, in un paesino di qualche casetta e poco altro. Spuntano due bambini a vedere che succede, poi ne arrivano altri, si avvicina una vecchietta e poi un signore, il proprietario della casa vicino all'albero.
Lore sta proprio male (povero) e sono tutti intorno a lui per soccorrerlo.
Tra unguenti miracolosi, massaggi sulla fronte, inviti a entrare in casa a sdraiarsi un po' e sorrisi divertiti dei bambini alla fine si riprende un po', e ci rimettiamo in marcia salutati da tutto il villaggio.

Arriviamo a My Son e il cielo si annuvola, una cosa positiva dato il caldo che fa.
Ci addentriamo nel sentiero e piano piano dal verde della foresta iniziano a spuntare le torri Cham, fatte completamente di mattoni rossi con decorazioni e statue scolpite. I templi hanno influenze indiane e indonesiane. Le torri Cham sono composte dalla base (che rappresenta la terra), la parte centrale (il mondo spirituale) e quella superiore (il collegamento tra cielo e terra).

Un tempo questo sito era formato da un complesso di circa 70 monumenti religiosi collegati fra loro, ma oggi a causa dei bombardamenti ne restano solo una ventina. Qualche torre è impalcata per i lavori di restauro, ma in alcune è possibile addirittura entrare. Nonostante la natura si stia fondendo con queste costruzioni lo stato di conservazione è impressionante.

My Son è diviso in gruppi archeologici contrassegnati da una lettera, e il percorso per visitarli tutti non è molto lungo. Ai turisti è raccomandato di non uscire dai sentieri segnalati, siccome potrebbero esserci ancora delle bombe inesplose.

 Sito archeologico My Son
My Son