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Diario di viaggio a Cipro
19 settembre
Ci svegliamo abbastanza presto così facciamo tutto per benino:
- chiudiamo le valigie (con un po' di fatica ma incredibilmente sono riuscita a farci stare tutto, sarà perché ho quasi tutto addosso?)
- lasciamo la casa dopo aver controllato bene gli armadi (chissà perché ho sempre l'ansia di dimenticare qualcosa, manco viaggiassi con oggetti preziosi)
- andiamo a restituire il nostro affezionato catorcio (il disbrigo delle pratiche è più lungo di quanto mi aspettassi, ma siamo in largo anticipo quindi corriamo dietro al gatto dell'autonoleggio, che come tutti i gatti del mondo snobba chi lo guarda con gli occhi a cuore e si butta in braccio a chi per i gatti non ha particolarmente interesse - la Bionda - nel tentativo di convertirla)
- carichiamo tutto sul pulmino e ci facciamo portare in aeroporto in perfetto orario sulla nostra tabellina di marcia (anzi, abbiamo anche il tempo di fare colazione).
Il tabellone dice che il nostro volo è in orario, esce il gate, ci incamminiamo. Eccolo lì il nostro aereo Easy Jet che ha finito di scaricare e ora sta già imbarcando noi.
Mi avvicino e vedo che la gente inizia a tornare indietro, non si parte.
Tra notizie confuse sulla causa del ritardo, una gestione improvvisata della situazione, buoni pasto distribuiti a rate, una sola cosa certa: dobbiamo accamparci da qualche parte per trascorrere in qualche modo dieci ore in aeroporto.
Come prima cosa decidiamo di investire la cifra del primo buono in tre medie bionde, per digerire la notizia con stile. Poi riusciamo ad accaparrarci una porzione di divanetto mediamente comodo, per chi si accontenta, ma parecchio lontano dalla zona fumatori, per non perdere la media dei chilometri a piedi giornaliera.
Ciao Simona! Mi chiamo Francesca. Sono tornata ieri dalla Thailandia e per consolarmi sto leggendo il tuo blog, e siccome sono una precisina lo leggo dall'inizio a ritroso. Ho due segnalazioni e una domanda! Prima segnalazione. Nel post sui 26 martiri del Giappone (https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2010/10/viaggio-in-giappone-22-agosto-2010.html) c'è un piccolo refuso: l'anno è il 1597, non il 1957. Mi permetto di dirtelo perché quando ho letto 1957 ho fatto un salto, ho pensato, Ma come, una cosa così recente e io non la sapevo! E la seconda è una cavolata, e forse è solo un problema mio: dal post su Hakone (https://www.gattosandroviaggiatore-travelblog.com/2011/09/giappone-2011-hakone.html) da cellulare non riesco ad andare avanti, cioè se clicco sulla freccetta a fine post che manda al post successivo si apre una pagina vuota - questo mi succede solo da cellulare però. E veniamo alla domanda, ben più importante! Come gestisci la saudade da rientro? Hai per caso un barbatrucco? Grazie e buona giornata! Io sono in piedi dalle 3:30 - evviva il jetlag!
RispondiEliminaCiao! Prima di tutto ti ringrazio, è sempre un piacere sapere che c'è qualcuno che legge con attenzione e mi fa notare gli errori. Sono una precisa pure io, in qualche post mi definisco "signorina precisetti" per prendermi un po' in giro. Appena ho un momento vado immediatamente a correggere il refuso e gli errori.
RispondiEliminaPeriodicamente faccio una revisione dei vecchi post per vedere che tutto funzioni ma qualcosa mi sfugge sempre, il tuo aiuto è prezioso, ancora grazie.
Per la domanda, come gestisco la saudade da rientro... ultimamente devo gestire il mal d'Asia, manco da tanto tempo e tornare in quella parte di mondo sta diventando un'esigenza quasi fisica. La combatto con piccole gite, piccoli viaggi in attesa del "grande viaggio ". Adesso infatti sto correndo in stazione:)
A presto e grazie
Great readinng your blog
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