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giovedì 20 settembre 2018Aggiornato il:

Taipei: panorami e ravioli



Diario di viaggio a Taiwan - Taipei: Panorami e Ravioli

13agosto 2018


Questa mattina c'è un sole stupendo, l'ideale per andare in collina per vedere Taipei dall'alto.
Xiangshan (象山 Elephant Mountain) è uno dei posti più scenografici per ammirare il panorama della città. Appena usciti dalla metro ci troviamo in un parco molto curato, in mezzo ad un quartiere elegante. Notiamo palazzi e auto di lusso lungo tutto il percorso che facciamo per arrivare al tempio che si trova all'ingresso del sentiero che porta al belvedere.

Una cosa, in particolare, mi colpisce. Ci sono diverse panchine e pagode dove gli anziani chiacchierano e fanno ginnastica (e questo non mi stupisce, ci sono abituata e credo di aver capito qual è il segreto della longevità asiatica: si chiama esercizio fisico quotidiano e Tai Chi). Quello che mi sorprende è vedere un campo da basket dov'è in corso una partita tra ragazzi e anziani. E visti da lontano è difficile distinguere gli uni dagli altri!

Nel panorama spunta la Taipei 101. Pare che questo sia il punto migliore da cui guardare il grattacielo simbolo di Taipei, e direi che la vista è splendida, anche se non percorriamo tutto il sentiero per la montagna. Ma non è l'unico panorama che voglio vedere oggi.

La strada che porta all'ingresso del sentiero per Xiangshan



Contrasti: Daitiandian Lingyun Temple, con un paio di vecchie bancarelle che vendono acqua e snack, in mezzo a moderni grattacieli. Alle porte di Xiangshan.

Vecchie case tipiche di Taiwan, con i balconi di ferro e i tetti piatti


Prima di cambiare quartiere però facciamo colazione al Family Mart. Anche questo è un mini-market aperto 24 ore su 24 ed è uno dei miei posti preferiti perché ci sono sempre onigiri freschi (i panini giapponesi di riso con l'alga intorno e il ripieno a scelta), diversi piatti pronti che si possono cucinare usando il microonde a disposizione dei clienti, e i sandwich, che sono davvero buonissimi. Da quando sono qui mi sto dando al caffè freddo in lattina, ne sono già dipendente.


Prima scoperta del giorno, la brown line della metro è sopraelevata, usa treni automatici, e fa un percorso molto scenografico della città, passando tra i palazzi e inoltrandosi nelle colline dove ci sono poche case, molti parchi, e un grande ospedale. Dato che non c'è l'autista mi fiondo sulla carrozza in testa per godermi la vista. Queste cose mi esaltano come se fossi una bambina, c'è poco da fare.

La natura che circonda Taipei è impressionante. Appena si esce dal centro ci si immerge nel verde e il paesaggio diventa tropicale. Ci stiamo dirigendo verso la parte sud-est di Taipei, scendiamo al capolinea dove c'è lo zoo. L'idea è quella di prendere la gondola (cioè la funivia) per andare a Maokong ( 貓 空), dove ci sono le piantagioni di tè. Ma c'è un ma.

Il lunedì la gondola è chiusa (e non solo la gondola, ma lo scoprirò più tardi). Mi sembra davvero strano che questa informazione non sia riportata sulla mia guida, e nemmeno sugli opuscoli che ho trovato ieri alla stazione. È un vero peccato perché uno dei modi migliori per vedere la forma delle piantagioni terrazzate è proprio dall'alto.

Non mi lascio scoraggiare dall'intoppo e seguo le indicazioni per prendere l'autobus. Saliamo su un mini-bus guidato da una pazza scatenata che affronta le curve in salita come se stesse gareggiando a un rally. È stata una corsa davvero divertente, e la strada attraversa la foresta perciò devo dire che quel che ho visto dal finestrino mi ha lasciata a bocca aperta.

La vista di Taipei da quassù è ancora più bella, le piantagioni di tè scendono giù a terrazzamenti lungo le pareti delle colline e le nuvole che nel frattempo si sono formate creano una specie di nebbiolina che rende il paesaggio fiabesco. Il clima è molto variabile, un attimo ci stiamo cuocendo sotto al sole e un attimo dopo sentiamo due gocce di pioggia. A me non dispiace, l'atmosfera è stupenda sia col sole che senza.

Camminiamo lungo la strada principale dove ci sono case e locande immerse nella vegetazione.
Purtroppo, essendo lunedì, le case da tè sono chiuse (forse perché la gondola non è in fuzione?). Non sono una gran patita del tè, ma non averne potuto assaggiare neanche una tazza mi lascia un po' di amaro in bocca. Più che altro perché avrei voluto visitare l'interno delle case e sedermi in una delle splendide terrazze, ma evidentemente oggi va così.

Mi consolo guardando il panorama, che da solo merita il viaggio fatto fino qui.

La strada principale di Maokong

Il parco che porta' allo zoo di Taipei, immerso nel verde


Rientriamo in città e facciamo un'ultima tappa prima di tornare a casa a riposarci.
Longshan Temple (龍 山寺) è il più famoso e forse il più antico tempio di Taipei, fu costruito dai coloni cinesi del Fujian e si trova nella parte vecchia della città. L'impatto con la zona mi disorienta. Appena usciti dalla metro ci troviamo in un enorme piazza con un parco e delle arcate coperte dove molte persone (prevalentemente anziani) siedono a chiacchierare o a giocare a dama cinese. Posti così ne ho visti tantissimi in Cina, e in genere mi trasmettono serenità, mi incuriosisce vedere come le persone del posto trascorrono il tempo libero.

Qui invece, sarà per il muretto pieno di bottiglie di birra vuote, o per alcune facce poco raccomandabili, non ho una buona sensazione. Poi magari è solo una mia impressione, influenzata dal fatto che sono ancora un po' delusa dal non aver potuto visitare Maokong come speravo.

Forse dovrei tornarci di sera dato che in Guangzhou Street c'è il night market dove pare sia ancora possibile provare la zuppa di serpenti e altre cose strane che in genere apprezzo molto.

L'interno del Longshan Temple è davvero meraviglioso. È il classico tempio cinese che personalmente adoro: tetti a punta decorati, lanterne rosse, diversi padiglioni e grandi bracieri davanti agli altari dove infilare gli incensi. Lasciamo una piccola offerta, prendiamo gli incensi e dopo aver pregato a mani giunte facendo tre inchini (le mie, più che preghiere, sono desideri, suppliche e talvolta richieste improbabili, ma cosa puoi aspettarti da un'atea?) si infilano gli incensi e si sta ancora un momento lì, a godere di un momento che nel mio caso non so se definire spirituale ma è qualcosa di molto simile. Forse sto diventando religiosa e non me ne rendo conto.

Scoppia un temporale che ci impedisce di esplorare i dintorni (oggi gli dei non sono proprio dalla mia parte, nonostante le preghiere), così ci concediamo un pranzetto tardivo da Yoshinoya e torniamo a casa.


Longshan Temple
All'interno si trova un grande ingresso con una cascata e diversi altari. I padiglioni centrali sono circondati da arcate coperte con diversi tavoli su cui i fedeli appoggiano le offerte votive (generalmente frutta, ma ho visto generi alimentari di ogni tipo, persino patatine in sacchetto e caramelle)


Yoshinoya è una catena di ristoranti giapponesi che ho scoperto a Tokyo nel mio primo viaggio in Giappone.
Preparano piatti semplici e buonissimi a prezzi economici, lo adoro.



Nel pomeriggio lascio mio marito al suo pisolino ristoratore ed esco per i fatti miei a godermi un po' di sano shopping. Che poi non è che ho intenzione di comprare chissà cosa, ma ho proprio voglia di girare per negozi e mega store di Ximending. Passo un'ora buona da Uniqlo (tappa obbligata di tutti i miei viaggi in Asia per andare a caccia di magliette originali), entro da Miniso (il paradiso delle cose inutili di cui ti convinci di non poterne fare a meno), e mi infilo nel cinema a spiare la concorrenza (andare a salutare le cassiere chiamandole "colleghe" è una cosa che mi diverte un sacco, e come sapete mi diverto con poco).

Rientro a casa con due croissant e un paio di souvenir prima che il mio consorte mi dia per dispersa.

Ximending


Usciamo di nuovo, destinazione Yongkang. Yongkang Street (永康街) è un reticolo di vie strette con abitazioni in legno, izakaya, botteghe e ristoranti dal gusto semplice ed elegante, tipicamente giapponese. È un quartiere ricco, e per questo non è uno dei posti più economici dove andare a cenare, ma ne vale la pena. Qui c'è la sede storica di Din Tai Fung (il mago dei ravioli), ma c'è una coda chilometrica che ci scoraggia, perciò decidiamo di mangiare nel ristorante dietro l'angolo, Kao Chi, dove c'è da aspettare molto meno per sedersi.

Un consiglio, non fatevi prendere dalla foga di voler assaggiare tutto e per cominciare scegliete al massimo tre tipi di ravioli. Le porzioni sono generose, otto ravioli per ogni contenitore di bambù, e le dimensioni dei singoli ravioli sono notevoli. I miei preferiti sono i xialongbao (小籠包), i ravioli di carne col brodo. Quelli che se non sei capace a mangiarli correttamente ti ustioni o ti esplodono addosso (o entrambe le cose), tanto per capirci.

Un ristorante giapponese in Yongkang Street

Yongkang Street al tramonto

Yongkang Street (negozi bellissimi)

Cucina a vista

Kao Chi Restaurant

Torniamo a casa e con la scusa di fare una passeggiata per smaltire la quantità smodata di ravioli strafogati finiamo col fare un altro paio di chilometri. Alloggiare in una zona viva come Ximending ha un sacco di vantaggi. I negozi sono aperti fino a tardi e c'è sempre un sacco di gente. Mi piace vedere come i tatuaggi qui non siano visti in maniera negativa, anzi. C'è una via che si chiama Tattoo Street ed è piena di studi di tatuaggi (mi viene quasi voglia di farmene fare uno) ed è frequentata da gente di ogni età. E poi ci sono una marea di negozi di fumetti, gashapon, giochi, e store a tema che mi mandano fuori di testa.

Questa città mi piace davvero un sacco, si era capito?

Taipei by night





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Info pratiche:

Xiangshan 象山 (Elephant Mountain)
→ MRT Red Line Xiangshan station exit 2
Appena usciti dalla metro bisogna proseguire dritto costeggiando il parco con i campi da basket e poi girare a sinistra. Dopo una breve salita si vedono gli scalini che portano alla prima piattaforma e c'è il cartello con la mappa degli itinerari a piedi. Io non mi sono spinta oltre alla prima tappa, ma a detta di chi ha concluso il percorso non è un sentiero faticoso, anche se conviene avere scarpe adatte. Diciamo che i miei sandali erano un po' fuori luogo per fare trekking, seppur leggero. Il momento migliore della giornata è di sicuro al tramonto, ma per non trovare nessuno la mattina presto è l'ideale.


Maokong ( 貓 空)
Per raggiungere Maokong bisogna prendere la metro (brown line) fino al capolinea → Taipei ZOO.
Se avessi avuto tempo mi sarebbe piaciuto vedere lo zoo anche se in un primo momento non lo avevo nemmeno preso in considerazione. Ho cambiato idea per due motivi: si trova in una posizione meravigliosa immersa nel verde, e sapendo quanto sono rispettosi i taiwanesi sono certa che gli animali sono tenuti con tutta la cura possibile.
ZOO: Tutti i giorni 9 - 17 / Intero NT$ 60 - Ridotto NT$ 30)

Maokong è da considerarsi una vera e propria gita fuori città (da non fare di lunedì che è tutto chiuso, mi raccomando).
Raggiungere Maokong dalla stazione MRT Taipei ZOO:
- con la gondola (NT$ 120 per arrivare alla stazione di Maokong)
- in bus (NT$ 15 a tratta)


Longshan Temple (龍 山寺)
→ MRT Blue line exit 1
(Ingresso gratuito, è gradita un'offerta per gli incensi o le candele)
La via di fronte al Tempio è Guangzhou Street dove si trova il night market e il quartiere storico Bopiliao (di cui vi parlerò più avanti).

Yongkang Street (永康街)
→ MRT Red line / Orange line exit 5
Questa è la classica zona in cui passeggiare senza una meta precisa, ma se avete intenzione di acquistare qualche souvenir vi consiglio di fare un salto da Micia (lo trovate appena usciti dalla 5), tappa obbligata se avete la fissa dei timbri come la sottoscritta.
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8 commenti:

  1. Credo che ad un tatuaggio non avrei rinunciato! ;)

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    1. Mi ha bloccata il fatto che gli studi, uno di fianco all'altro, fossero aperti. Zero privacy e vabbè, non sono una che si vergogna più di tanto, ma non ho ben capito la questione igienica...

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  2. Quei ravioliiiiiii.. come si può resistere?????

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  3. Mi fai venire fame (è anche ora, a proposito ...).
    L'altro giorno siamo andati a vedere "Un affare di famiglia", film giapponese vincitore della Palma d'oro. Molto bello, abbiamo pensato a te, e visto molte scene dove mangiano con gusto (e succhiano gli spaghetti in maniera per noi molto buffa).

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    1. Non l'ho ancora visto!! Immagino che sia molto bello.

      Ps grazie per il pensiero

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  4. Ma la zuppa di serpenti alla fine sei riuscita a mangiarla?
    Io spero di no, eh, ma ormai non mi sorprenderei :D

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    1. No no, ho dei limiti che non riesco a superare. Mi trovassi sperduta nel deserto dove rischio di morire di fame forse, e dico FORSE, mangerei qualsiasi cosa pur di sopravvivere. Altrimenti per me è NO :)

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