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lunedì 8 settembre 2025Aggiornato il:

Terzo giorno a Chengdu

- precedente: Buddha Leshan -


Diario di viaggio in Cina
2 agosto 2025

Chengdu Research Base of Giant Panda Breeding

Il parco ha due ingressi:

  • Ingresso SUD: Metro line 3 PANDA Avenue Station exit A + navetta
  • Ingresso OVEST: Metro line 3 Military General Hospital Station exit B + navetta

L'ingresso costa CNY 55 si può fare online o nelle biglietterie e come sempre bisogna avere il passaporto.

Il parco è suddiviso in quattro aree:
Panda Creek Valley (la prima area che si incontra entrando da OVEST), Panda Forest Area, Panda Reception Hall, Panda Villa Area (l'area vicino all'ingresso SUD). Sul sito ufficiale, dove potete fare i biglietti, c'è la mappa scaricabile.

In diversi punti del parco ci sono passeggini a noleggio, zone ristoro, bagni e punti acqua per riempire le borracce. Ci sono anche le navette che portano i turisti all'interno dell'area (CNY 10).

Chengdu, se non si era capito, è la città dei panda, le loro immagini sono ovunque. È giunto quindi il momento di vederli dal vivo. 

La linea metro, manco a dirlo, ha i vagoni a tema panda, e davanti alla fermata (Panda Avenue Station) c'è la navetta a forma di panda che si ferma nei pressi dell'ingresso, in una via con bancarelle che vendono qualsiasi cosa a forma di panda. 

Siccome il sole è davvero potente ma l'ombrello proprio non mi piace opto per un sobrio cappello di paglia con un panda incollato sopra. Con sto peluche in testa andiamo quindi ai tornelli (dopo aver fatto il biglietto) e andiamo all'avventura. 


Chengdu Research Panda Base
Chengdu Research Base of Giant Panda


Il parco è suddiviso in zone collegate da grandi viali alberati, sentieri e percorsi, ed è piacevole passeggiare perché le persone sono qui solo per i panda e tutto il resto lo salta velocemente, mentre a me piace fermarmi a leggere tutti i cartelli che trovo. Sembra persino che ci sia poca gente, almeno fino a quando non arriviamo alla prima casetta, dove vedo il primo panda spaparanzato al fresco (quando fa troppo caldo i panda stanno al chiuso, quindi li si guarda attraverso le pareti vetrate). Se ne sta lì a rosicchiare un pezzo di bambù mentre intorno la gente cerca l'angolo giusto per fotografarlo.

Ogni abitazione ha una targa con la scheda del panda che ci abita, con nome, età e indole. Ogni casa ospita da uno a tre panda, in base al sesso e al carattere. Da quello che ho capito le femmine sono più propense a fare gruppo ma preferiscono vivere in compagnia di altre femmine, perché con i maschi non vanno mica tanto d'accordo. Siamo in una base di ricerca per l'allevamento la reintroduzione in natura di questi animali in via d'estinzione, per cui mi sembra importante cercare di capire chi sono, come vivono e come vengono curati.

Andiamo avanti di casetta in casetta e arriviamo nella parte dedicata al panda rosso, che è più piccolo e secondo me tanto più carino. Di sicuro è più agile. Infatti lui non ha bisogno di aria condizionata come quel pigrone di suo cugino perché il fresco se lo va a cercare sui rami degli alberi all'ombra della folta chioma.

Fin qui tutto bene, la visita è piacevole e mi appassiono alle storie dei panda: leggo che uno è un bonaccione, un altro litigioso, un altro ancora permaloso, ma di sicuro hanno tutti due passioni, dormire e mangiare. Finalmente arriviamo nei pressi della nursery, sai che emozione vedere i piccolini?

La nursery è in una struttura circolare al chiuso, nel nucleo ci sono le stanze con i piccoli, di cui due completamente vetrate per permettere ai visitatori di osservarli. Per accedere in questa zona fanno passare solo un tot di persone alla volta che hanno pochi minuti per poter guardare i cuccioli, fare le foto e proseguire verso l'uscita. Il problema è che viene controllato l'afflusso all'ingresso ma non all'uscita, e succede che quando tocca a noi quelli di prima sono ancora incollati ai vetri e non accennano a levarsi, quindi la gente inizia a pressare e mi ritrovo in mezzo a un parapiglia senza senso. Soccombere o prendere parte agli spintoni, opto per la seconda con scarsissimi risultati, ma alla fine (per pochissimi secondi) riesco ad avere un pezzetto di vetrata libera e sì, i pandini sono proprio tanto carini ma non sopporto più la gente intorno e cerco di raggiungere il più in fretta possibile l'uscita.

La cosa che mi ha innervosita? Le persone che finito il loro turno non hanno avuto rispetto per quelli dopo di loro e sono rimaste lì fregandosene degli altri, incuranti della situazione di pericolo scatenata a causa del loro egoismo (a Torino scattano risse per molto meno) solo per concludere i video per i loro stramaledetti contenuti per i social. E prima che me lo chiediate sì, erano donne e no, non erano cinesi.

Finalmente fuori da quell'incubo ho deciso che la visita poteva dirsi conclusa. Solo che il parco è gigantesco e per raggiungere l'uscita c'è voluta ancora parecchia strada, ma alla fine è stato un bene perché camminando ho sbollito la rabbia e mi è tornato il buonumore. Anche perché immaginate la scena: io con un panda di peluche in testa che mi sfogo smadonnando ad alta voce (tanto i cinesi sono abituati ad urlare e difficilmente capiscono l'inglese, figurati l'italiano) snocciolando una serie di colorite parolacce mentre sorrido alla gente per non sembrare arrabbiata. Una scena abbastanza ridicola.

Comunque, dopo la nursery visitiamo ancora una bella fetta di parco, ci riposiamo un po' nell'aria condizionata del Teatro dove c'è un'area ristoro poco invitante ma tanto fresca, e arriviamo nell'area vicino al west gate, dove ci fermiamo ancora un po' in un caffè. Penso che a voler vedere proprio tutto tutto non basti un giorno, ma io sono soddisfatta così.

Andiamo a prendere la navetta che ci porta direttamente in Chunxi Road.

Chengdu Research Base of Giant Panda
Un panda nella sua casetta - i viali del parco - la linea metro che arriva a Panda Base - un panda rosso tra i rami di un albero -
i cuccioli di panda (l'unica foto che sono riuscita a fare)



Wuhou Temple e Jinli street


Come arrivare al tempio Wuhou: 

  • Metro linea 3 Gaoshengqiao station → cammina lungo Wuhouci Avenue per raggiungere il tempio 
  • Linee 1, 57, 77, 82, 334, 335 per la stazione di Wuhouci (Tempio di Wuhou) 

Ingresso: CNY 50 
Orario:  8:00 - 18:30 (la vendita dei biglietti termina alle 17:30)


Il complesso del santuario Wuhou è composto da tre sezioni principali: la Zona di Conservazione delle Reliquie Culturali dei Tre Regni, la Zona di Esperienza Culturale dei Tre Regni (ovvero la Zona Ovest, che è l'ex Parco Nanjiao di Chengdu) e la Zona delle Tradizioni Popolari di Jinli. Il periodo dei Tre Regni (Wei, Shu, Wu) rappresenta 60 anni di lotte fra tre imperatori aventi diritto di successione alla dinastia Han, che termina con la conquista del Regno Wu da parte della dinastia Jin nel 280. 

Se la storia vi appassiona, "Il romanzo dei Tre Regni" di Luo Guanzhong è uno dei quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese da leggere.

Entrando dall'ingresso principale si trova la Stele della Sala Commemorativa di Zhuge, Cancelliere Shu e Marchese di Wu, eretta più di 1200 anni fa, chiamata la Stele delle Tre Eccellenze per la composizione, la calligrafia e l'incisione del brano scritto su di essa.

Nel santuario Wuhou si visitano il Tempio di Liubei, il Tempio Zhaolie e il Tempio di Zhuge Liang che ha una scritta sul tetto del tempio: "Non si possono mostrare alti ideali senza una vita semplice, non si possono avere aspirazioni elevate senza uno stato d'animo pacifico". 

Il Tempio di Sanyi, l'ultimo, è diviso in tre parti: la sala della Preghiera, il Tempio e i Corridoi, e la visita si conclude con la Tomba di Liubei nel Mausoleo di Huiling.

Il santuario è circondato dall'antica via Jinli, un reticolo di antichi vicoli pieni di botteghe e ristoranti all'interno di abitazioni tradizionali. L'atmosfera è bellissima, ci sono parecchie bancarelle di street food, notevoli negozi di artigianato locale, gift shop, caffetterie. L'ingresso a Jinli Street è gratuito, potete immergervi in questo allegro caos senza dover per forza visitare anche il Tempio, e secondo il mio modesto parere è uno dei posti di Chengdu da non perdere.


Wuhou Temple Chengdu
Wuhou Temple


BBQ a Chengdu

Per la cena di stasera andiamo a naso, nel senso che andiamo alla ricerca dell'invitante profumino che arriva tutte le sere sulla nostra terrazza. Per individuare il ristorante non dobbiamo fare molta strada, dato che è di fronte al nostro albergo. Troviamo un ristorante all-you-can-eat con buffet self service, una ampia scelta di piatti dagli antipasti al dolce, passando per la grigliata fai da te al tavolo (pesce, carne, verdura) e l'accesso libero ai frigoriferi con acqua, bibite e birra. 

Il rapporto qualità prezzo è ottimo, l'ambiente è giovane e informale, la sala è arredata in modo da ricordare un po' le vacanze al mare in campeggio. Mi è piaciuto tantissimo.

Il ristorante si chiama Zeng Bai Wan Barbecue 
→ si trova in Hongxing Rd

Per smaltire la lauta cena andiamo a piedi in Tianfu Square ma non arriviamo in tempo per vedere lo spettacolo delle fontane musicali, in compenso in Chunxi Road stasera c'era talmente tanta gente che siamo rimasti imbottigliati, a piedi, nel traffico. Un ingorgo di auto e pedoni così non lo avevo ancora visto, per attraversare la strada abbiamo dovuto fare lo slalom tra le macchine, pazzesco.

Di sera invece la zona di Tianfu è deserta, camminiamo tra i grattacieli nel silenzio quasi totale, incontrando qualche gatto e pochissima gente. Mi affido al mio senso di orientamento e torniamo a casa passeggiando in una zona deserta e affascinante fino al fiume, dove inizia a vedersi qualcuno, per lo più ragazzi che si dirigono verso i locali notturni.

Il senso di sicurezza che mi dà questa città, e la Cina in generale, è incredibile. Non è solo la libertà nel girare senza meta la notte, o la tranquillità nel passeggiare senza paura di essere derubati, o peggio, aggrediti, è proprio la sensazione generale di sentirsi sicuri che mi stupisce ogni volta. So perfettamente che le mie sono sensazioni da turista, che un conto è restare in un posto per un breve tempo e un conto è viverci, ma il bello del viaggio per me è trovare posti in cui sentirmi a casa e qui, a Chengdu, questa sensazione è forte e positiva.


Chengdu Tianfu Square
Tianfu Square



- continua - 



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