Chiacchiere di luglio

È una mia impressione o luglio è volato? Possibile che ogni anno aspetto l'estate con ansia, e lei mi vola via perché il tempo si mette a correre? Non me ne faccio una ragione.

Comunque, è stato un mese davvero intenso, e per la serie "ora vi racconto un sacco di cose di cui ne fareste anche a meno", questo è il riassunto del mio luglio. Tanto lo so che siete tutti in ferie e questo post lo leggeranno in quattro gatti :)

La novità dell'anno si chiama DER KIOSK

Si dice che le mazzate servano ad essere più prudenti, e che i fallimenti generino timore. Io voglio pensare invece che le mazzate riforzano e i fallimenti sono prove generali per i successi futuri.

Secondo questa filosofia, mi sono convinta che quando una cosa non va bene, invece di mettersi in un angolo a piangere maledicendo tutto e tutti, bisogna tirarsi su le maniche e lavorare.

E se il lavoro non lo trovi, te lo inventi.

Anche per questo motivo, contro ogni previsione, abbiamo deciso di imbarcarci in un progetto in cui nessuno ci avrebbe scommesso due lire: abbiamo preso un chiosco. Parlo al plurale perché tecnicamente il proprietario è mio marito, ma io sono coinvolta al 100% e poi come si dice, in coppia quello che è mio è mio, e quello che è tuo è mio (forse non era così il detto, ma il concetto è più o meno quello).

In una zona di Torino multiculturale stiamo cercando di fare qualcosa di bello, e anche se richiede tempo, fatica e una buona dose di ottimismo (e pazienza), ne sono felice.

Se passate da queste parti fate un fischio, ci vediamo al KIOSK ^_^

Der Kiosk

Sandro, gatto geriatrico

Il mio gatto non è anziano, è geriatrico. L'ho scoperto cercando le tabelle delle corrispondenze di età per gli animali: fino a 15 anni il gatto è anziano, dopo i 16 è geriatrico. Sandro a settembre ne compie 18, che vecchietto.

Avere un gatto anziano non è facile, ve lo dico. Soprattutto se il gatto in questione è stato una furia nera, un piccolo delinquente, un teppista invadente che ha riempito di aneddoti gran parte della mia vita con lui.

Il passaggio all'età geriatrica, con tutte le sue conseguenza, l'ha fatto di botto circa un anno fa. Quello che io chiamo il tracollo. Se prima in casa non volava - letteralmente - una mosca, adesso non ha più il minimo interesse per le cose che si muovono. L'altro giorno è caduto un rondone dal tetto e non l'ha degnato di uno sguardo. Il suo animo cacciatore ha raggiunto la pace dei sensi.

È diventato sordo, ed è sempre più testardo. Si ostina a saltare sulla cucina, anche se ha difficoltà a coordinarsi e spesso e volentieri quando salta giù si inciampa e cade male. Ha una fame da lupo ma è sempre più magro, beve come un disgraziato ma non si disseta mai.

Il veterinario dice che finché sta bene (e a parte questi acciacchi lui sta benone) non mi devo preoccupare. La cosa che mi stringe il cuore, oltre a vederlo rinsecchito e un po' rinco, è che non apprezza più le coccole, se ne sta per i fatti suoi, soprattutto ora che fa caldo. Posso lavorare tranquilla sul tavolo, sparpagliare penne e matite senza le sue zampate pronte a buttare tutto giù. Posso lasciare in giro i vestiti e i panni appena stirati, senza ritrovarmi un gatto appallotolato sulla roba pulita.

Insomma, avere un gatto (avere Sandro) è stata la cosa più bella e la compagnia migliore che potessi desiderare. Ma vederlo così fragile, e sapere che non è highlander mi fa stare malissimo. Soprattutto ora che ho un viaggio in cantiere e sono combattuta perché non vorrei lasciarlo solo.

Sandro - Il mio cuoricino nero

Ristrutturare il balcone in estate

Ricapitolando, lavoro (ché sono sempre al cinema, nonostante le novità), quando non sono al cinema lavoro al KIOSK, ho un gatto geriatrico a cui stare dietro, dedico un sacco di tempo al blog (dato che quest'estate non ho intenzione di mandarlo in ferie) e cosa faccio quando ho un momento libero?

Mi riposo?

Macché. Quando ho una mattinata libera mi viene la brillante idea di ristrutturare il balcone. A luglio. Con un milione di gradi all'ombra. Sono un genio, lo so.

Per non morire di caldo (e di fatica) ho suddiviso il lavoro in più mattine, lavorando non oltre il primo pomeriggio per non rosolarmi. Ho cominciato stuccando e restaurando il muretto che stava cadendo a pezzi, ché se aspetto i lavori condominiali divento vecchia. Poi ho tolto tutto il bambù di protezione e ho passato la spazzola di ferro su tutta la ringhiera prima di riverniciarla. Vi dico solo che è lunga sei-metri-sei, ed è stato un lavoraccio.

Sono passata al lavoro di giardinaggio, svasando le piante che ne avevano bisogno e posizionando i vasi in modo da crearmi il mio angolo verde che amo tanto. Ho ancora molto da fare, vorrei restaurare le porte di legno e mi piacerebbe mettere delle tende da sole, ma luglio è volato quindi ci penserò ad agosto.

Uno scorcio di balcone durante i lavori,
giusto per darvi un'idea di quanto cacchio è
lunga la ringhiera!

EXTRA: di Momondo e di viaggi

Sono ancora una Ambassador di Momondo, anche se i miei contributi sono ridotti rispetto alla prima stagione e sul blog non ne sto parlando spesso come vorrei. Ho però pronto un articolo che ho scritto ispirandomi ad una domanda che ci è stata fatta, mi piace il gruppo che si è creato, e sono felice che ogni tanto i miei contributi vengano apprezzati.

In questo articolo pubblicato sul sito di Momondo, ad esempio, ci sono anch'io ♥.

E a proposito di viaggi, a luglio sono stata a Copenaghen ma non so ancora dire se mi sia piaciuta davvero. Ma questo ve lo racconto la prossima volta.



Per concludere, una notizia bomba: dopo 34 mesi di tortura, ho tolto l'apparecchio!!
E la vera notizia è che non se n'è accorto nessuno...

Buon Agosto a tutti.