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martedì 7 luglio 2015Aggiornato il:

Viaggiatori o turisti?

Tempo fa ho stilato una lista di viaggiatori che non sopporto (inserendo pure me stessa) utilizzando la parola "viaggiatori" e non "turisti", sulla base di una distinzione che ancora faccio fatica a comprendere.

In linea di massima, secondo i pareri che ho letto, il turista è colui che viaggia nei luoghi famosi, si fa un sacco di foto vicino ai monumenti e ha lo scopo di poter dire "ci sono stato".
Il viaggiatore invece cerca posti sperduti, difficili da raggiungere, e poi si fotografa sull'orlo di un dirupo per poter dire "ci sono stato".
Come dire, a leggere dibattiti e commenti sembra che il fine sia lo stesso, ma cambiano i metodi che si usano per raggiungerlo.

Oggi per esempio ho visto una serie di didascalie turista vs viaggiatore con diversi commenti che mi hanno fatto riflettere e di cui mi piacerebbe sapere il vostro parere.

Va detto che le immagini sono prese da un sito che propone itinerari avventurosi in India, perciò servono per promuovere la loro filosofia di viaggio (il sito è www.holidify.com) e che i miei commenti sono ironici e non vogliono offendere nessuno.

Allora, turista o viaggiatore?
Rispondete alle domande e scopritelo anche voi con questo piccolo test.


1. Come usi la macchina fotografica?




Beh, su questo nulla da dire. Se non sei un fotografo professionista, o come minimo non fingi di esserlo portandoti dietro attrezzatura pesante e ingombrante non sei un viaggiatore. 
Se passi il tempo a farti selfie col bastone (in posizioni ridicole, come allude la gambetta alzata), sei un turista.

Non saprei in quale categoria inserirmi, dato che quando mi viene voglia di comparire in una foto tiro fuori il mini treppiede tascabile, posiziono la macchinetta su una superficie sicura, e corro a mettermi in posa in tempo per l'autoscatto temporizzato.

  
2. Dove ti piace dormire?


Fai parte di quella fastidiosa categoria di snob che pretende la comodità di un letto? Magari con l'aria condizionata e le zanzariere alle finestre? Eh, si sa, i turisti pretendono sempre la luna.
Il vero viaggiatore dorme per la strada, nella giungla sotto le stelle, sulle panchine della stazione.

Lungi da me criticare qualsiasi scelta, ma siccome non ho più l'età (e la schiena) per poter reggere più di una notte in condizioni disagevoli, direi che questa volta mi inserisco volentieri nella categoria turista.


3. Come organizzi il viaggio?


Questa immagine mi ha provocato uno shock, devo ammetterlo.

Per anni ho creduto che programmare, organizzarsi, e studiare per bene una meta fosse uno dei principali requisiti per essere considerati un viaggiatore, e adesso scopro che è tutto sbagliato.
Per essere viaggiatore devi prendere e partire. Dove? Ma che ne so! Io parto, ciao! Ma la pianificazione dei costi? E i soldi? Ma chi se ne frega, se posso svegliarmi e decidere di andare, avrò mica problemi di soldi no? 

Senza dubbio il viaggio è sinonimo di libertà, forse non ho colto il significato poetico del partire senza troppi pensieri. Ma siccome il partire giusto per partire non fa parte della mia idea di viaggio tocca considerarmi turista pure questa volta.


4. Cosa metti in valigia?


Se non ho capito male i disegni della didascalia, il turista è uno sfigato che va in giro col pc portatile, e deve scaricare le foto col cavetto. Ma come? Non era quello che si faceva i selfie da postare sui social? Il turista poi si porta qualche maglietta di ricambio e la mette in valigia, e qui la coerenza c'è, perché se va in albergo (che pagherà con la carta di credito) si presuppone che si infili la maglietta del pigiama prima di andare a dormire.

Il viaggiatore invece si porta una maglietta sola, magari quella che ha già addosso così risparmia spazio utile per la sua attrezzatura da fotografia (vedi punto 1) e peso, dato che il tele obbiettivo da solo peserà almeno qualche chilo. In tasca denaro contante e smartphone, su cui ha il navigatore e le mappe caricate. Che va bene l'avventura, ma perdersi da fastidio a tutti. E poi ha gli occhiali da sole, che sottolineano quanto sia figo.

Ciao, mi chiamo Simona, e sono una turista.


5. Come ti sposti?

Mi piacerebbe chiedere a tutti gli amici viaggiatori quante volte hanno viaggiato in autostop. Però un viaggio vero, non come quella volta che sono arrivata a Diano Marina con la valigia che pesava un quintale e mi sono buttata a pietà per un passaggio fino al campeggio.

Va bene credere in un mondo migliore, dove sono tutte brave persone pronte ad aiutare il prossimo. Ma viaggiare in un Paese che non conosco, con gente mai vista prima, magari pure in moto come suggerisce l'immagine non fa per me.

Devo dire che amo poco anche i taxi, io sono da mezzi pubblici e camminate, cartina in mano (punto 4) e raggiungere i posti da sola. Ha detto turista, l'accendiamo?


6. Qual è il tuo obbiettivo?


Qui mi pare evidente che ci si riferisca di nuovo alla comodità. Se sei un turista non te ne importa niente di essere arrivato, chessò, a Tokyo, e stia attraversando l'incrocio di Shibuya che hai sempre sognato di vedere. Tu desideri solo andarti a coricare (in hotel, vedi punto 2).

Se invece sei un viaggiatore, non importa se hai 19 ore di viaggio sulla schiena, ti metterai subito a marciare zaino in spalla per raggiungere un traguardo da fotografare assolutamente con la tua attrezzatura professionale (il treppiede all'occorrenza si trasforma in bastone da trekking, hai capito che ingegno!).

Non posso negare che appena arrivo in qualsiasi posto preferisco fiondarmi a farmi una doccia, per poi però lanciarmi alla scoperta del posto. Direi 50 e 50 in questo caso.


7. Cosa ti piace fare?


Abbiamo capito che ormai visitare i luoghi storici/artistici/culturali è roba da turisti poco originali.
Per essere un viaggiatore devi buttarti in imprese pericolose per sentire l'adrenalina che evidentemente la bellezza del mondo non ti regala più.


8. Da solo o in gruppo?

Confesso che prima o poi vorrei fare un viaggio da sola, ma fin'ora mio marito si è sempre rivelato il mio perfetto compagno di viaggio. Forse i veri viaggiatori non viaggiano in coppia, allora direi che anche stavolta devo mettere la crocetta su turista.
Però no, i viaggi di gruppo non mi piacciono.



Risultato del test:

Ti piace organizzare nel dettaglio il tuo prossimo viaggio, dormire in hotel o ostelli. Nella tua valigia, rigorosamente con le rotelle perché hai problemi di schiena, ci sono poche cose che ti consentono però di cambiarti almeno una volta al giorno. Ti piace viaggiare con i mezzi pubblici e non disdegni la compagnia. Sei un turista.

Ti piace sfidare la sorte muovendoti da solo in autostop, o con mezzi di fortuna. Adori lo sport e inserisci sempre almeno un paio di arrampicate nei tuoi itinerari. Non ti piace avere il confort di un tetto sopra la testa ma ti porti dietro il sacco a pelo e lo smartphone. Sei un viaggiatore.




Devo cambiare il nome del blog, ho appena scoperto di essere un Gattosandro Turista!


31 commenti:

  1. Mi sembrano concetti veramente un po' troppo stereotipati. Io guardando le immagini propendo lievemente per il "viaggiatore", ma solo perché sono molto spartana e preferisco campeggiare piuttosto che l'albergo, di conseguenza porto il minimo indispensabile e programmo al minimo.
    Detto questo, secondo me non si può parlare di vere e proprie differenze, ovvero una cosa non esclude l'altra: si può viaggiare e visitare in mille modi diversi.

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    1. La mia viaggiatrice ^_^
      Io non penso di cercare chissà quale lusso, ma sono molto meno spartana. Sono lontani i tempi del campeggio! Adesso se non ho almeno il bagno in camera faccio fatica.

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  2. Io vedo che c'é gente (amici miei) che si crogiolano nell'idea di fare i fighi raccontando che hanno contrattato fino alla morte per un motorino o una t-shirt a €2 o magari hanno trovato una sistemazione a pochissimo. Fa proprio figo raccontarlo, sembra che sei un gran viaggiatore. Ma poi sai che c'é? Se spendendo €5 in più rispetto a loro, trovo una camera comoda, con piscina, vicino al centro, invece di un ostello, lontano anni luce dalla civiltà, io preferisco spendere quei € 5 e fare un po' la turista. Viaggiatrice. :)

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    1. Sì ne conosco anch'io. Va bene contrattare, ma per pochi centesimi mi sembra di sfruttare la gente che già vive con pochissimo.
      Hai centrato il punto. Se con pochi euro in più posso avere un minimo di comfort perché non approfittarne?

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  3. Molto interessante questa riflessione che ci hai invitato a fare. Ogni tanto bisogna riflettere sulle proprie abitudini per vedere se è il caso di modificare qualche regola che ha finito col diventare un po' troppo rigida. E non è mai troppo tardi!

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    1. Credo che di base sia una provocazione, anche perché ci sono talmente tante variabili che è davvero difficile etichettare.

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  4. Beh, insomma... io mi ritengo una viaggiatrice a cui piace talvolta fare la turista ma mi sembra che siano un po' esagerati quelli di questo sito! Probabilmente volevano risvegliare gli animi... e ci sono riusciti!!

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    1. Mi ritengo una viaggiatrice anch'io, ma diciamo che mi hanno fatto venire dei dubbi ^_^
      Penso che ci siano Paesi in cui è necessario adattarsi un po ' di più, e l'India è uno di questi.

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  5. Io sono praticamente come te!!
    Però credo che la differenza fondamentale tra turista e viaggiatore non ci sia in queste vignette...il turista va a vedere un posto, con comodità, guide, ecc..ma anche il viaggiatore lo può fare! La cosa che li differenzia è che il viaggiatore vuole anche dare un senso al viaggio, capire il perché delle cose, fare un percorso interiore, conoscere gente del luogo e scoprire l'essenza dei posti che visita...

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    1. Esatto. Ogni volta che torno da un viaggio mi sento diversa, migliore. Perché ho visto e toccato con mano realtà che non conoscevo, o che credevo di conoscere.
      Inoltre farei fatica a viaggiare da sola perché sento il bisogno di esprimere il mio stupore e le mie impressioni mentre le vivo. Mi piace condividere le mie sensazioni sul blog, ma prima di tutto con la persona con cui viaggio.

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  6. Posso tranquillamente adattarmi se la destinazione lo richiede, posso viaggiare in autostop (fatto ✔) e dormire nell'atrio di una stazione (fatto ✔), ma, alla fine, se (esempio) dopo 24 ore di volo arrivo a Sidney e voglio andare a vedere l'Opera House o l'Harbour Bridge e vengo "declassata" a turista, sai che che ti dico? echissenefrega! :)
    Ma, soprattutto, considerato che c'ho un'età, se posso permettermi l'hotel con il letto king size e la vasca idromassaggio al posto del dormitorio con le cimici (fatto ✔), scelgo l'hotel...

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    1. Ho dormito in stazione anch'io, ma diciamo che tra vasca idromassaggio e bettola scelgo di sicuro la prima!

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  7. :DDD Per me la differenza sta solo in quanti soldi ho in tasca, e se sono disposta ad andare da qualche parte se non posso permettermi almeno un letto comodo e il bagno in camera. I viaggi scomodi tipo India con lo zaino li ho già fatti, grazie.

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    1. Il fattore soldi è importante, il secondo anno in Cina ci siamo trovati per un paio di giorni senza carta e con i contanti che scarseggiavano...mi immaginavo già a dover dormire per strada e dover patire la fame ^_^

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  8. Ahah! Divertentissimo questo post! Io, sebbene nel profondo abbia un animo da viaggiatrice, per forza di cose con due bimbi piccoli sono turista!

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    1. Credo che la categorie mamme in viaggio non sia proprio presa in considerazione ^_^
      Che a ben pensarci, con i bimbi al seguito, bisogna essere organizzate il doppio!

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    2. Anche il triplo :D, purtroppo coi bimbi al seguito viaggiare all'aventura si paga caro... rischiare di non trovare stanza o cibo possono decisamente rovinare una giornata di vacanza... poi c'è chi lo fa, eh! Tanto di cappello. Io no :)

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  9. Mi hai fatto morire con i tuoi commenti sotto!! XD Certo che se tu sei una turista, io sono proprio una pantofolaia!! :P
    Comunque, queste distinzioni tra turisti e viaggiatori mi sono sempre state un po' antipatiche, e mi sanno molto di snobismo e di voler fare a tutti i costi i fighi, ma questa è una mia opinione personale.
    Se proprio dovessi trovare una definizione per turista, probabilmente lo vedrei in chi si chiude in resort o villaggi turistici e non ne esce mai, ti potresti trovare in qualunque zona del mondo, che sarebbe lo stesso. Ma in quel caso sarebbero semplicemente dei vacanzieri, no? E comunque, pur non essendo la mia tipologia di viaggio preferita, anche una settimana di solo relax all'anno non è che poi ci sta tanto male!! :P
    Comunque io da brava "comodina" cerco sempre di viaggiare comoda e preparata, studio l'itinerario, preferisco il letto al sacco al pelo, treno o auto all'autostop (mi spiace, io sono malfidata!) e non sono per gli sport estremi! XD Però non mi sparo i selfie, ho vinto qualcosa?? :D

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    1. La distinzione sta antipatica pure a me, infatti ci ho voluto scherzare un po' sopra dopo aver visto le immagini condivise con orgogliosi "Io sono un viaggiatore!" come se ci fosse bisogno di identificarsi in qualcosa.
      E poi ti dirò, non ho mai avuto niente nemmeno contro chi si chiude in un villaggio, mi dispiace solo che si dia pena di prendere un aereo per non vedere altro che piscine, animazione e cibo simil-italiano.

      Sono una comodina anch'io, ieri mi sono lanciata nello scivolo in piscina, che è il massimo dello sport estremo che mi posso permettere (tra l'altro ho avuto paurissima). E lo ammetto, qualche selfie me lo sono fatto, ma non l'ho mai mai mai postato sui social!

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  10. Ho sempre pensato che quella tra turista e viaggiatore fosse una distinzione un po' superflua, per chi vuole sentirsi per forza superiori agli altri.
    Per me mantenere un budget molto ridotto è sempre stata una priorità, ma mai senza livelli di igiene e vivibilità accettabili. Così come deve sempre essere una priorità la sicurezza, e fare autostop in molte situazioni è davvero incauto.
    Lo snobbare i luoghi più popolari taglia via una fetta di paesaggi meravigliosi che, turisti o viaggiatori, non credo possano lasciare indifferenti (Roma o Parigi, per dire proprio le più ovvie).
    Sulla pianificazione poi sono completamente in sintonia con te: se non si hanno mesi di tempo è indispensabile avere chiaro cosa si vuole vedere e come arrivarci. Non sai il nervoso che mi mettevano i miei amici quando andavamo da qualche parte insieme e non avrebbero nemmeno fatto una ricerca di dieci minuti su Google! (poi io sono un po' dittatrice per queste cose).
    Insomma, hai fatto benissimo a prenderti un po' gioco di questo test, non c'è un modo migliore o peggiore di viaggiare, fermo restando che si rispetti il luogo in cui si va e la sua cultura.

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    1. Ultimamente ho l'impressione che ci sia una sorta di gara a chi è il migliore. Posto che sono convinta che ogni viaggio sia un accrescimento personale difficile da definire, se ci si riduce ad un'etichetta diventa una "gara" a chi è migliore. Ma migliore di chi?
      Il rispetto poi per la cultura e per il popolo che ti ospita è fondamentale, e io provo un certo fastidio per chi cerca soluzioni esageratamente economiche, specialmente in posti dove tutto costa davvero niente. Perché il turismo dovrebbe prima di tutto sostenere l'economia di un Paese.

      Pensavo al libro "Autostop con Buddha " e se è vero che il Giappone è uno dei Paesi più sicuri del mondo è anche vero che l'autore in un certo senso ha approfittato dell'estrema ospitalità senza considerare la possibilità di creare disagio.

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  11. Mah, in effetti questa storica distinzione (che prende spesso anche me è una caratteristica nostra di voler comunque etichettare per sentirsi migliori. Per come la vedo io, il viaggiatore è diverso dal turista se parte per un posto senza un itinerario preciso, ma decidendo di volta in volta a seconda delle impressioni, delle sensazioni, come dice Michela, perché vuole soprattutto capire. Per fare questo non dovrebbe avere in tasca il biglietto per il ritorno già fissato. Però è una cosa un po' teorica che oggi è piuttosto difficile da perseguire, per delle persone "normali". Tutto il resto, il disagio a tutti i costi, l'autostop ecc. fa un po' parte del folklore tanta fuffa e poca sostanza. Ma alla fine chi se ne frega, l'importante è partire, no?

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    1. Magari potessi partire senza un ritorno fissato! Alla fine come dici tu ciò che conta è partire, tutto il resto è fuffa.

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  12. Per me viaggiare significa attraversare i luoghi calandosi nelle abitudini locali, ed evitando, salvo eccezioni, luoghi battuti dal turismo di massa.

    Bagaglio leggero, la reflex, principalmente da sola, senza un'organizzazione al dettaglio dei luoghi da visitare.

    E cucina rigorosamente locale.

    Poi ognuno viaggia come gli pare ;)))

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    1. Mi trovi perfettamente d'accordo!
      Sui luoghi turistici però ci si potrebbe fare un altro post, perché per esempio le capitali come le consideriamo? Parigi è una meta turistica?
      Non se ne esce! ^_^

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  13. Boh, secondo me queste distinzioni etichettano come "traveller" una tipologia specifica di viaggiatore - nel senso, che secondo me anche visitando monumenti famosi e città d'arte, ad es., si può lo stesso essere "viaggiatori", non si deve per forza andare a dormire nelle foreste.
    Poi quello che si porta in valigia il portatile e tutti gli attrezzi tecnologici magari potrebbe essere un travel blogger professionista :D
    Però sui selfie concordo, questa cosa del bastone la trovo un filo ridicola ;P

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    1. Penso che alla fine sia una questione di atteggiamento. Conosco persone che hanno fatto diversi viaggi ma non hanno capito niente del posto visitato, ma si ricordano solo che si mangiava bene/male e faceva caldo/freddo.

      Ti dirò, il bastone no, mai. Però inizio ad avere voglia di una macchina foto di quelle fighetto (GoPro o qualcosa del genere ).

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  14. A quanto pare sono una turista pure io, ma credo di poterci dormire la notte :P comunque hai ragione tu, alla fine è viaggiare che conta, con le etichette e gli stereotipi ci si fa poco.

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