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martedì 18 settembre 2012Aggiornato il:

Shanghai: Concessione francese (e una data speciale)



Diario di viaggio in Cina, giorno 9
10 agosto 2012


Oggi è San Lorenzo, una data che sta diventando davvero speciale.

Ricevo un messaggio della mia amica Elisa che ci invita per cena, evviva!

Usciamo presto come al solito e scegliamo di visitare la zona della ex Concessione francese. Ho letto che è considerata una delle zone più affascinanti di Shanghai, e confermo. Io non amo particolarmente i quartieri "per ricchi", ma devo dire che questo è davvero molto bello e interessante.

La zona pedonale con i ristoranti



Piazzetta con fontana

Sembra proprio una città europea, invece siamo a Shanghai


Nel 1849 venne concesso un ampio territorio al Consolato francese. All'interno della Concessione vigevano leggi particolari e l'ingresso ai cinesi era proibito (potevano entrare solo i ricchi e influenti, potere dei soldi). Pur continuando ad essere controllata dai francesi si sono poi aggiunti anche gli americani e i britannici.
Infine arrivarono anche i russi.
Nel 1930 la Concessione francese era famosa per i bordelli, il gioco d'azzardo e l'oppio.
Rimase ai francesi fino al 1943, dopodichè conobbe un periodo di decadenza.

Oggi è uno dei quartieri più curati ed eleganti di Shanghai.

In questa zona si possono vedere le abitazioni shikumen restaurate.
Shikumen può essere tradotto come "porta incorniciata nella pietra". Questa porta è l'ingresso della casa, divisa in più abitazioni lungo una serie di vicoli stretti che agli occhi degli estranei sembrano labirinti.

Ne abbiamo visitata una, e l'impressione è di entrare in casa d'altri senza essere stati invitati. Abbiamo percorso i vicoli in fretta, scattando qualche foto e cercando di essere il più discreti possibili. Le pentole sui fornelli, i panni stesi da un balcone all'altro, gli anziani seduti nei vicoli su sedioline minuscole. Scene di vita quotidiana in cui noi, turisti occidentali, eravamo un po' di troppo.

Nelle zone più povere queste case hanno la stessa architettura ma l'aspetto trasandato le fa assomigliare a baraccopoli (come quelle che ci sono vicino al nostro residence).

Nei vicoli delle abitazioni. Panni stesi, una bicicletta, un lavandino. E quasi tutte le porte aperte.

All'interno di queste abitazioni si vive a stretto contatto con i vicini,
e si condividono gli spazi comuni. 

Le case shikumen di Shanghai sono l'equivalente degli hutong di Pechino.
A Shanghai stanno rapidamente scomparendo, ma nelle aree di Xintiandi sono state restaurate, e alcune sono segnalate dai cartelli all'ingresso.


Un'altra casa shikumen visitabile è quella in cui si è svolto segretamente il Primo Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese. All'interno c'è un museo gratuito con fotografie e ricostruzioni. Purtroppo è vietato fotografare (divieto che hanno fatto rispettare solo a noi, dato che tutti gli altri filmavano e flashavano in allegria). Nel minuscolo banchetto dedicato allo shop troviamo finalmente un po' di souvenir a tema.

Un bellissimo viale alberato

La sede del primo Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese è diventato un museo che conserva immagini e documenti risalenti ai primi giorni della lotta comunista.

Il PCC venne formalmente istituito in questa tipica casa shikumen in mattoni grigi.


In tutto il quartiere si trovano bistrot, ristoranti italiani e pub inglesi in un contesto molto elegante. Ci sono atelier e gallerie d'arte dove giovani artisti espongono le loro opere.
Se sentite la mancanza di casa questo è il posto giusto.

Mentre passeggiavamo abbiamo incontrato un corteo nuziale. Sulla macchina degli sposi oltre ai fiori c'è anche una coppia di Hello Kitty....


Prima di tornare al residence andiamo al Tempio Jing'An, ma non è come mi aspettavo.
Tanto per cominciare si trova esattamente sopra la fermata della metropolitana. La via è West Nanjing Road: a differenza della pedonale East Nanjing Road qui il traffico è notevole ed è parecchio caotico. Tra un centro commerciale e l'altro c'è (un po' soffocato) il tempio Jing'An. Attraversando la strada c'è un parco.

Diciamo che mi aspettavo qualcosa di più spirituale, ma d'altronde è evidente che a Shanghai la religione non ha nessuna importanza, e i veri templi sono i grattacieli, dove viene venerato il dio denaro.

Il Tempio Jing'an, dedicato al Buddha Sakyamuni

Jing'an Park: un rospo guardiano

Un mini GattoSandro! Lui bello vispo e curioso, mentre nel cespuglio lì dietro la mamma e i suoi fratellini stanno schiacciando un pisolino.

Un chiosco nel parco


Prima di tornare indietro troviamo una via carina dove c'è un festival o qualcosa del genere, con stand e giochini, dove (vista l'ora) ci sono più hostess che avventori. Ci siamo guadagnati una pausa birra.


Facciamo ancora un giro in Piazza del Popolo e nelle vie intorno a Tomorrow Square, l'edificio alto 285 metri che assomiglia a una matita dove si trova l'hotel Marriott. In contrasto con gli edifici ultra moderni le viuzze hanno l'aspetto polveroso di una vecchia città. I negozi di animali si susseguono numerosi creando una sorta di mercato.

Tomorrow Square

Questo mercato è molto pittoresco, anche se le condizioni in cui sono esposti alcuni animali lascia un po' perplessi. Le gabbiette sono proprio un po' piccine, specialmente quelle degli uccelli e qualche gatto che non ha una bella cera. Gli appassionati di insetti troveranno una vasta scelta, non ho controllato nel dettaglio ma ho visto a distanza di sicurezza una gran quantità di zampette di svariate lunghezze.
Tartarughe, cagnolini, uccellini.
Troviamo anche qui i grilli nelle scatoline di bambù, e mi fanno un po' pena.
Insomma, astenersi animalisti.

Le vie intorno a Tomorrow Square

Non c'è negoziante che non abbia almeno un gatto!

Il contrasto tra i grattacieli e le vecchie abitazioni basse.

Tante tartarughine, di tipi e colori diversi

 Sbirciando nel vicolo di un'abitazione.
Una vecchina che spazza, panni stesi, motorini. C'è anche una gallina.

I grilli nelle scatoline

Bonsai e insettini

Uccellini nelle gabbiette di legno


Quando torniamo a casa, sudati fradici, il contapassi indica 12,9 km, 17722 passi.
Lore sale a casa, io resto nei dintorni a fare qualche foto.

Cibo da passeggio

Questo quartiere mi piace da morire. E' animato dalle prime ore del mattino alla sera tardi. Praticamente un posto che non dorme mai, dato che i negozianti vivono e dormono nel negozio.

Dal lato della strada ci sono i negozi, uno attaccato all'altro.
All'interno le abitazioni si sviluppano come le tradizionali shikumen.

In fondo alla via c'è il nostro residence, in un palazzo di circa 30 piani.

Fuori ci sono pentoloni e fornelli, ma dentro ci sono sedie da barbiere.
Le insegne non aiutano molto a capire che tipo di attività viene svolta!

Il nostro fruttivendolo di fiducia


Dopo un bel po' di relax ci prepariamo e usciamo per cena. La mia amica ci ha dato appuntamento in un ristorante nella Concessione francese, neanche a farlo apposta! Beh, almeno siamo già un po' pratici della zona.

Nelle metropolitane ci sono diversi schermi dove vengono trasmessi programmi tv e gli orari dei prossimi treni (in genere ce n'è uno ogni 3 minuti)


Non vedevo Elisa da almeno 15 anni. Che buffo incontrarsi dopo così tanto tempo, dall'altra parte del mondo, e pensare che non è cambiato (quasi) niente!
Ho conosciuto suo marito e i suoi due bimbi e la cena è stata davvero piacevole.
Mi sarebbe piaciuto chiacchierare per ore, ma i bambini stavano crollando dal sonno.
Che bella serata! Mi sono trovata così bene che non mi è venuto in mente di fare neanche una foto da tenermi per ricordo, che peccato.

Andiamo a passo spedito a prendere la metro, abbiamo letto che chiude abbastanza presto. Nella fretta saltiamo su quella sbagliata, non ho la cartina dietro (mannaggia a me!) così  cerchiamo di andare a memoria. Ebbene, piglia la coincidenza qui, acchiappa quella metro là arriviamo a Nanjing Road lisci lisci manco vivessimo a Shanghai da qualche mese! Da lì a casa la passeggiata è abbastanza breve, passando per il Bund a guardare per l'ennesima volta i grattacieli illuminati.

Come ho detto, il 10 agosto è una data speciale. E' San Lorenzo, quindi onomastico di Lore e notte delle stelle cadenti. E poi da un po' di tempo ogni anno accade un fatto curioso.

Durante il nostro primo viaggio in Giappone abbiamo passato una bellissima serata con Miki (la compagna giapponese di un mio collega), era il 10 agosto 2010.
L'anno dopo, sempre a Tokyo, cerchiamo di combaciare impegni e date e riusciamo a vederci di nuovo con Miki. Era  il 10 agosto 2011.

Stasera abbiamo cenato con la mia amica Elisa. Siamo a Shanghai ed è il 10 agosto, non è una strana coincidenza?





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Info pratiche:

Tianzifang (http://www.tianzifang.cn/en/home)
Xintiandi (http://www.xintiandi.com/xintiandi/en/index.asp)
Metro Line 10 Xintiandi Station (Exit 6)
oppure Metro Line 1 South Huangpi Road Station (Exit 3)

Architettura Shikumen: un bel articolo qui

Ristorante Mr Willis
3fl, 195 Anfu Lu (quasi angolo Wulumuqi Lu)
sito internet: http://www.mrwillis.com.cn/
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8 commenti:

  1. Confermo la prima impressione su Shanghai: anche la zona della Concessione francese, un piccolo angolo di Europa nel mezzo della Cina, ha il suo fascino.
    Se decideste di tornare in Giappone per le prossime vacanze estive mi propongo per il 10 agosto 2013! :)

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  2. Ma che roba questa "zona francese", proprio non me la aspettavo! Che splendide foto hai fatto, il rospo guardiano è bellissimo!!!!
    Ma cosa ci fanno con le tartarughine e i grilli? :(

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    1. Li vendono. In molte fontane delle case private ci sono carpe e tartarughe. Gli uccellini sono molto amati dagli anziani, che specialmente la mattina si portano il proprio uccellino nei parchi.
      I grilli, poveri, cantano in continuazione ma secondo me hanno vita davvero breve e sono gli unici che preferirei vedere liberi.

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  3. Tutto interessantissimo!!!
    Poveri animali!! Però ammetto che volevo vedere i tipici grilli nelle gabbiette di bambù, ero curiosa!

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    1. Li ho filmati, se riesco a completare il video lo metto sul prossimo post. Loro sono molto appassionati di grilli, li ho visti un po' dappertutto. A me fanno un po' pena, ma se penso al mio canarino di quando ero piccola...forse non è poi così diverso.

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  4. Visto che c'è una foto di un mercatino della frutta mi hai messo curiosità. Ci sono dei frutti particolari in Cina che qui in Europa non arrivano? (sono sempre molto curiosa di assaggiare gusti nuovi).
    Poi non capisco questa passione per gli orientali per gli insetti domestici (ci metto anche i giapponesi che allevano ragni e scarabei) XD

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    1. Mi viene in mente solo il durian, che ti sarà capitato di vedere in Giappone. L'hai provato?
      Un'altra cosa strana (che però non è un frutto) è il fiore di loto. Vengono mangiati i semi sotto ai petali.
      Gli scarabei giapponesi per me sono terrificanti! Mentre io mi tenevo ben lontana dalle gabbiette i bambini ne erano affascinati... Invece in Cina erano soprattutto gli anziani ad avere queste bizzarre passioni!

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