Beppu è una meravigliosa città con una particolarità che la rende davvero affascinate: ovunque sul territorio ci sono caldere e solfatare, per questo motivo vi si trovano numerosi onsen. E' un posto che mi ha colpita particolarmente perchè è molto diversa da tutte le altre città viste in questo viaggio in Giappone, e mantiene un'atmosfera molto tradizionale.
Le stazioni termali sono divise in aree, facilmente raggiungibili in autobus. Noi abbiamo concentrato la nostra visita nell'area termale di Kannawa, su consiglio dell'ufficio informazioni dove ci hanno fornito una quantità esagerata di cartine e depliant. L'organizzazione turistica giapponese è impressionante e efficiente, anche se non conosciamo il giapponese non abbiamo avuto grossi problemi a muoverci tra le attrazioni che abbiamo scelto.
I costi d'ingresso ai bagni termali sono intorno ai 1000 yen l'uno, mentre l'ingresso ai singoli inferni è di circa 500 yen ciascuno ma se si vuole visitarli tutti e nove c'è un biglietto cumulativo di 2000 yen. Anche se si volesse fare tutto di corsa non credo che si riesca a vederli tutti in una sola giornata, noi abbiamo preferito vederne solo due e fare un bagno in un onsen privato, in fondo questa è la località perfetta per concedersi un po' di relax!
Prendendo l'autobus n°5 nel piazzale della stazione si arriva nella zona di Kannawa. Proseguendo fino al capolinea si arriva in una via dove sembra non esserci molto, in realtà ci sono alcuni ristorantini (in uno dei quali abbiamo fatto un pranzetto indimenticabile) e una bella via che porta a diversi onsen.
I due inferni che abbiamo visto sono il Tatsumaki Jigoku "la bocca dell'inferno" e il Chinoike Jigoku "l'inferno del lago di sangue", molto scenografico il primo, più affascinante il secondo.
Tatsumaki Jigoku mentre erutta
(con me vicino si nota che non è poi così grande, ma posso assicurare che è davvero uno spettacolo!)
L'ingresso al Chinoike Jigoku
(questa zona è completamente immersa nel verde)
Una particolare fontana d'acqua bollente
Foto ricordo...
Potevano mica mancare i famosi timbri? No, se si fa molta attenzione sono sicura che in Giappone si possono trovare timbri dappertutto. Naturalmente anche qui c'è la possibilità di comprare ogni tipo di oggetto in tema, dai diavoletti ai peperoncini.
A Beppu bisogna assolutamente provare il cibo cucinato nei vapori bollenti, nei ristoranti oppure nelle cucine libere dopo aver fatto la spesa. Noi abbiamo mangiato solo le uova (buonissime) ma c'era chi cucinava di tutto, anche il pesce.
La vera attrazione di Beppu sono gli onsen, ce ne sono tantissimi e ogni persona con cui abbiamo parlato ce ne ha consigliati diversi. Un po' dappertutto (nelle bacheche per la strada, nelle vetrine dei negozi, nei depliant) ci sono le regole per comportarsi correttamente all'interno di un onsen. Può sembrare esagerato, ma molte volte quando ci si trova in alcune situazioni (anche se ci si è preparati molto bene) la soggezione che i giapponesi incutono fa commettere errori gravissimi! Non posso raccontare la mia esperienza in un bagno pubblico, in quanto per via dei miei tatuaggi non ci sono potuta andare, ma in ogni caso il bagno privato è sicuramente una buona scelta per evitare figuracce!
Il mio diario di viaggio a Beppu: http://gattosandro-viaggiatore.blogspot.com/2010/10/viaggio-in-giappone-23-agosto-2010.html
Che figo!!! Mi piacerebbe molto andarci!
RispondiEliminaLe regole giapponesi sono terrorizzanti -.-