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giovedì 6 giugno 2019Aggiornato il:

Disconnettersi per ritrovarsi: il detox digitale in vacanza

Sono diventata smartphone-dipendente. Ho sempre detto no, io non sarò mai schiava del telefonino, e invece ci passo buona parte della giornata. Non cazzeggio solo sui social, non lo uso solo come aiuto per la memoria (ogni volta che non ricordo qualcosa invece di sforzarmi, googolo), ci passo anche le ore giocando.

E spesso mi ritrovo a interrompere la partita, leggere una mail, se è il caso rispondere, riprendere la partita, ricevere un commento, mettere cuoricino o ignorare, dimenticarmi a quale delle ventisei pagine aperte stavo dando retta e pensare che mi ci vorrebbe una vacanza (senza telefono).


Nei miei primi due viaggi in Cina non avevo Internet, usavo solo il wi-fi degli ostelli quando rientravo in stanza, solitamente solo per controllare gli spostamenti successivi. Tra l'altro molti siti non li potevo nemmeno aprire perché erano censurati.
E sono stata benissimo.

Ho provato la sensazione di essere davvero dall'altra parte del mondo. Lontana. Immersa in una cultura completamente diversa, potendo contare solo sulle mie forze (e le mie mappe cartacee, o il mio istinto).

Libera di vivere la mia esperienza senza condividere foto e racconti in tempo reale. Pienamente immersa nel viaggio, senza distrazioni, preferendo il finestrino allo schermo (anche, o soprattutto, in senso metaforico).

Esistono ancora posti così? L'ultima volta, appena sono arrivata a Pechino, ho attivato il VPN quindi ero di nuovo connessa col mondo. Per carità, poter usare google translate in un Paese dove l'inglese è parlato poco (e male) è una comodità, ma dei social avrei potuto farne a meno.
Credo che ogni tanto sia necessario staccare davvero, da tutto.


Disconnettersi per ritrovarsi: il detox digitale in vacanza




Il deserto secondo me è il posto ideale dove rifugiarsi per godersi in pieno il detox digitale. Forse perché mi ricordo di quella volta in cui ho dormito sotto le stelle e ho avuto il privilegio di vedere l'alba sulle dune del deserto. Erano altri tempi. Mi trovavo in Tunisia e avevo un Nokia 3310 che usavo solo la sera per inviare un SMS a mio papà (piccoli resoconti quotidiani della mia avventura) e nella mia macchina fotografica c'era la pellicola. Le fotografie le potevo guardare solo una volta tornata a casa, ed era davvero un momento speciale.

Sembra che sto parlando di secoli fa ma sono passati solo 10 anni.

Ci sono tre posti in cui vorrei andare, dormendo in campi tendati nel deserto, possibilmente senza wi-fi, senza smartphone, per connettermi esclusivamente con l'ambiente che mi circonda.

  • Detox digitale nel deserto dell'OMAN

In Oman il deserto più famoso consiste nella grande distesa sabbiosa di Sharqiyah (conosciuta come Wahiba sands, dal nome della tribù beduina che lo popola) si trova a metà strada tra la città di Sur e il massiccio dell'Hajar. L'Oman è nella mia lista dei desideri da molto tempo.

→ Dove dormire nel deserto, la mia scelta: Desert Night Camp
A due ore d'auto da Muscat si trova questo campeggio di lusso (ce ne sono altri più spartani, ma al momento sto sognando quindi mi permetto di sognare in grande), in un piccolo centro abitato in mezzo al deserto, con una moschea e qualche negozio. A pochissima distanza ci sono le dune, una distesa di sabbia rossa o gialla a seconda del momento della giornata.
In un posto così potrei tranquillamente dimenticarmi persino di averlo, un telefono.

→ Oman Air ha il diretto Malpensa - Muscat (ci vogliono circa 7 ore)
foto da booking.com

  • Detox digitale nel deserto del MAROCCO

Non sono mai stata (ancora) a Marrakech. E dire che da Malpensa sono solo 3 ore di volo e i prezzi sono decisamente convenienti. Da Marrakech a Merzouga, dove si trova il campo tendato dei miei sogni, ci sono circa 600 km, perciò una tappa a Ouarzazate è d'obbligo.

A Merzouga si trova Sirocco Luxury Camp (devo ammettere che ho pescato un po' nel mucchio, sto dando un'occhiata e ce ne sono di molto belli ma alla fine si tratta solo di avere più o meno comfort, il resto lo fa l'ambiente, il deserto, le dune, i cieli stellati).

Forse qualcuno di voi è già stato nel deserto in Marocco e ci ha pure dormito, mi piacerebbe tantissimo sapere tutto della vostra esperienza e sentire i vostri consigli.
foto da booking.com


  • Detox digitale nel deserto in INDIA

Ho detto spesso che per l'India non sono ancora pronta. In parte è vero, in parte sto cambiando idea. Mi sto informando, sto studiando, e sto cominciando a conoscere percorsi e itinerari che me la stanno rendendo meno estranea, quindi mi fa meno paura.

L'India è il posto ideale per fare detox digitale secondo me. La associo alla spiritualità, alla meditazione, mi immagino un turbinio di suoni colori odori in cui perdersi. E poi anche in India c'è il deserto, si chiama Deserto del Thar e si trova nel Rajastan. La città vecchia di Jaisalmer è un labirinto di viuzze. Viene chiamata "la città d'oro" per gli edifici costruiti con l'arenaria gialla, ed è chiamata anche "la città del deserto" perché si trova alle porte del deserto del Thar.

Ho immaginato di raggiungerla facendo queste tappe: Delhi, Jaipur, Jodhpur, Jaisalmer.

Nel deserto, ho trovato questo posto delizioso: Desert Dream Royal Camp.
Ci sto facendo seriamente un pensierino.
foto da booking.com


Viaggiare senza telefono cozza un po' col concetto del travel blogger, lo so, ma alla fine io non credo che si debba fare la cronaca del viaggio per forza in diretta 24 su 24. Io poi sono una fan della differita, per dire.

E comunque se anche voi sentite il bisogno di una vacanza così ditemi, dove andreste?


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Se volete dare un'occhiata alle mete di cui ho parlato, magari per fare davvero detox digitale, oppure no, questi sono i link utili:

- ho controllato tempi e prezzi dei voli su momondo.
- i campi tendati, invece, li ho scovati spulciando qui.










11 commenti:

  1. Ci andrei anche io, in tutti e tre i posti.
    Sembrano davvero da sogno. Ecco, appunto: forse devi immergerti in un qualcosa di davvero potente e straniante se vuoi disconnetterti dal resto.
    Io, quando vado in vacanza, evito il computer ma ormai ammetto che è impossibile fare a meno di whatsapp (almeno questo). Il resto magari sì (FB, Insta) ma si avverte la differenza anche solo con due o tre anni fa. Oggi sono strumenti imprescindibili...

    Moz-

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    1. Io infatti rimpiango un po' quei momenti in cui quando partivi salutavi tutti perché DAVVERO non li avresti sentiti per il tempo del viaggio.
      A volte racconto qualcosa e mi sento dire 'sì sì ho visto' oppure 'Lo so, ho letto un tuo post.
      Ma soprattutto mi rendo conto che anche se non lo guardo, ho sempre il telefono in mano, o in tasca, o se non lo trovo vado in ansia... ecco, anche basta.

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    2. Non so se potremmo mai tornare indietro, in questo senso...

      Moz-

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  2. Per me è facile, con il mio telefono del 2001...

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  3. Io andrei in cima a un monte o giù di lì. Però fortunatamente non ne ho bisogno perchè se anche ho uno smartphone, non ho la connessione. Passo molto tempo a casa e per me è più semplice usare Internet dal computer; quando viaggio uso il wi-fi quando lo trovo, di solito la sera o la mattina in albergo, però durante il giorno quando viaggio non ne sento praticamente mai la mancanza, a meno che non mi perda e non mi renda conto che mi farebbe molto comodo consultare Google Maps XD Per dire, anche le foto che metto su Instagram le carico quando arrivo in albergo, quindi non sono quasi mai in tempo reale. Ah, e io fotografo ancora anche a rullino ^___^

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    1. Quando viaggio lo uso poco anch'io, ma vorrei proprio eliminarlo (almeno per qualche giorno). Uso la differita anche per Instagram, non sono capace a fare le storie e ultimamente sto trascurando anche Facebook, quindi direi che il processo anti-social si sta attuando :)
      Davvero usi ancora i rullini? Grande! Per me stava divendando una spesa insostenibile, l'ultima volta avevo sette o otto rullini e mi è costato carissimo! Però che bello andare a ritirare le foto, un po' di tempo fa ho fatto stampare una parte di foto che avevo sul PC e dovrei farlo più spesso.

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  4. Io sono abbastanza attaccata al cellulare però in vacanza lo uso solo per fare foto.L'anno scorso sono stata in Perù e facevo foto e video tutto il giorno e poi la sera in stanza mandavo qualche foto a parenti e amici,sui social niente.solo un paio quando sono tornata.

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    1. Anch'io in vacanza lo uso meno, ma se mi trovo in posti dove funziona Internet e il Wi-Fi una controllatina ai social la do, e vorrei proprio eliminarlo.

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  5. Cavoli, non credevo che si potesse fare una vacanza nel deserto in tende di lusso...
    Non ci andrei, comunque ;)
    Io da quattro anni non ho più internet sul cellulare. Ho uno smartphone ma lo uso come tale, con tutte le sue funzioni, solo quando sono a casa e ho l'adsl. Quando parto, se devo avvisare qualcuno, dico "da questo momento in poi sono raggiungibile solo per messaggio normale, se proprio serve". Nessuno ha mai bisogno, noi arriviamo sani e salvi, e tutti scopriranno com'è andato il nostro viaggio dopo il viaggio. Questa è la mia piccola ribellione, non la chiamo detox perché non mi piace il termine, mi fa venire in mente quelli che si abbuffano da natale a capodanno e per la befana vogliono digiunare. Ma anche io mi sono accorta di essere troppo attaccata a internet, perciò cerco di usarlo meno, ho imparato a spegnere il cellulare la notte e ho scoperto che la mattina, con un po' di abitudine a fare altro, accenderlo non è più il mio primo pensiero. Non ci voleva molto. In vacanza uso anche io mappe cartacee e, se non ne ho una, mi viene voglia di dire ad Alli di guardare google map sul suo cellulare (lentissimo, neanche dire che è uno smartphone) solo perché io sono di quelle che non chiede MAI MAI MAI informazioni ahahahaha.

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    1. Ho messo i campi tendati "di lusso" solo quando mi permetto di sognare, nella realtà andrei nel posto più economico :) Però dormire nel deserto è bellissimo, mi è già capitato ed è un'esperienza che rifarei. Certo, se penso a come ho davvero NON dormito quella notte mi viene da ridere, eravamo in quattro in una specie di casetta di mattoni senza porta con la sabbia per terra. Molto suggestivo, per carità, ma non hai idea di quante bestioline strane vengono fuori di notte (in "camera" non ne ho viste ma ero terrorizzata).
      Sono restia anch'io a chiedere informazioni, non so come mai, il più delle volte poi trovo sempre persone gentilissime ma assolutamente incapaci di aiutarmi e si crea sempre una confusione che mi mette ansia!

      Ps riesco a perdermi anche con maps, quindi la cara e vecchia mappa cartacea mi dà più sicurezza.

      Pps anche a me piace poco la parola detox, ma sinceramente non saprei come esprimere lo stesso concetto in italiano

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Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



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