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venerdì 6 maggio 2016Aggiornato il:

Prezzemolo & Cilantro

Oggi vi parlo di un'amica che si è trasferita in Cina con la famiglia, l'ho conosciuta tramite il suo blog (www.cucinanto.com) e mi sono appassionata alla sua storia di moglie e mamma expat

Sono molto interessata ai racconti e alle esperienze di chi va a vivere all'estero, è un cambiamento che mi affascina e mi spaventa allo stesso tempo. Antonella è andata a vivere in Cina col marito e i figli, ha affrontato la nuova vita con impegno e ottimismo, si è scontrata con una cultura completamente diversa e già che c'era ha pure partorito il terzo figlio. Vi immaginate l'ansia di un ospedale dove tutti parlano cinese e tu non capisci un tubo e ti puoi solo fidare? Ho reso l'idea della simpatia e della stima che mi ispira?

In tutto questo trambusto ha anche scritto un libro, Prezzemolo & Cilantro, che parla di donne, di quanto è importante il legame tra loro, di Cina, di sentimenti, di scelte, di caratteri forti e di fragilità. Le storie dei personaggi si intrecciano raccontando diversi punti di vista sulla vita lontana dall'Italia. 


Mi sono immedesimata in alcuni personaggi, mi sono divertita e mi sono commossa. Ma dato che scrivere recensioni non è il mio forte, ho pensato di raccontarvi il libro facendo due chiacchiere con lei.   






1- Prima di tutto le presentazioni, per chi ancora non ti conosce.

Mi chiamo Antonella e da quasi quattro anni vivo in Cina, precisamente a Suzhou, con mio marito e i nostri tre figli, l'ultimo dei quali nato proprio in Cina. Sono l’autrice del blog cucinanto.com, che ho iniziato a scrivere all'inizio per tenere aggiornati amici e familiari ma che poi, col tempo, è cresciuto assieme alla mia voglia di condividere e raccontare. 

Se anche voi avete sgranato gli occhi all'idea di partorire in un ospedale cinese leggete la sua esperienza.


2 - Ho una curiosità, avere un blog ha influito sulla decisione di scrivere il libro?

Mi è sempre piaciuto scrivere, fin da bambina, lo trovo il modo migliore per dipanare il groviglio di emozioni che certi momenti della vita ti presentano di fronte, ed ho sempre avuto il desiderio di scrivere qualcosa di più completo di un racconto. L’avventura dell’espatrio in Cina mi ha dato la possibilità di attingere a un materiale vastissimo di storie, emozioni e aneddoti, che poi ho rimescolato dando vita ad un romanzo. Non credo che il blog sia legato al romanzo: l'idea del libro è sempre stata là, aspettava solo di uscire allo scoperto. 


3 - Nel tuo libro racconti il percorso di alcune donne expat in Cina, ognuna col proprio approccio personale. Quanto è difficile integrarsi in una società così diversa dalla nostra? Quanto è importante il legame tra persone (donne) che stanno vivendo la stessa esperienza?

La Cina è un paese profondamente diverso dal nostro, qui in Cina sei e sarai sempre, per forza di cose, straniero. Non credo che possa esistere un’integrazione in un paese dove, anche fisicamente, apparirai sempre "diverso", però ci può essere un buon adattamento che ti permette, se non proprio di sentirti a casa, di vivere serenamente accettando le inevitabili differenze culturali.  

In questo contesto, la vicinanza di amiche che condividono la tua stessa lingua, cultura, le tue abitudini risulta spesso importante per superare i possibili momenti di nostalgia, sconforto o rabbia. Senza contare che le nuove amicizie in espatrio diventano una sorta di "rete familiare", come ho scritto anche nel romanzo, che ti fa sentire protetta e sicura (essendo la famiglia di origine così lontana).


4- Come sai adoro la Cina e tra poco sarò di nuovo lì. A volte però temo di essere poco obiettiva, e visto che tu ci abiti ne approfitto. 
Mi dici una cosa che adori e una cosa che odi della Cina  (e dei cinesi)?

Io credo di essere una di quelle che si adattano: mi rendo conto che abitudini e mentalità dei cinesi sono spesso agli antipodi rispetto alle nostre, certi atteggiamenti disturbano anche me ma non ne faccio un dramma. 

Dei cinesi mi piace il loro giocoso amore verso i bambini e il modo sereno col quale ne accettano vivacità, capricci e pianti, senza mai spazientirsi. Della Cina mi piace inoltre la sensazione di vivere in un mondo dinamico, che corre e che va avanti, dove tutto ti sembra possibile. 

Quello che invece mi fa venire un malumore terribile è l'inquinamento: svegliarmi la mattina e vedere tutto grigio riesce a buttarmi addosso una rogna incredibile e in quei giorni me ne starei in casa a rimuginare!

Qui invece, la Cina (e i cinesi) secondo me


5- Una domanda a tema viaggi te la devo fare per forza. Come si viaggia in Cina con tre bimbi al seguito?  C'è un posto che ami in particolare e che consigli di visitare?

Una delle cose belle del viaggiare coi figli in Cina è proprio la propensione di questo popolo verso i più piccoli: non ti capiterà quasi mai di sentirli protestare perché i bimbi corrono, saltano e fanno rumore, non avrai sguardi di disapprovazione se tuo figlio in aereo piange. E questo per un genitore è immensamente rilassante! 

In generale in Cina i trasporti funzionano abbastanza bene e si trova sempre qualcuno disponibile a dare una mano, la sicurezza è ottima anche se dovunque c'è una folla di gente e i bimbi vanno monitorati attentamente. La pulizia? Io non sono più obiettiva e non mi stupisco più di nulla in Cina, comunque dipende da dove vai. Stesso dicesi per il cibo: se nelle grandi città si trova un po' di tutto, nei piccoli centri magari è difficile andare incontro ai gusti dei più piccoli, che forse non amano il tipico cibo cinese. 

Un posto da visitare? Direi che la città dove viviamo, Suzhou, merita sicuramente: la parte vecchia conserva degli scorci romantici e pittoreschi, ci sono degli splendidi giardini e i piccoli adoreranno la possibilità di fare una gita in barca sui canali!

→ Per le mamme che vogliono farsi un'idea di come si viaggia in Cina con i bambini, in questo post Antonella racconta il suo recente viaggio a Guilin.

Suzhou, il Giardino dell'Umile Amministratore (qui il mio racconto)


6- Tornando al libro, il mio personaggio preferito è Emma. C'è speranza per il futuro di leggere il seguito della storia?

La storia di Emma è la più tormentata e appassionante del romanzo e mi sono divertita molto a scriverla! Ammetto che, nella mia fantasia, mi sono chiesta come sarebbe potuta andare avanti, ma no, non penso che ne farò un seguito. A meno che non decida di inserire il personaggio di Emma in un ipotetico, secondo romanzo!

Io, cara amica, faccio il tifo per te e per il tuo futuro da scrittrice. 


Per chiudere, vi invito a leggere questo post sui dubbi e le preoccupazioni di chi prende la decisione di trasferirsi all'estero.


Prezzemolo & Cilantro lo trovate su Amazon (disponibile in formato ebook o cartaceo). 


14 commenti:

  1. Io della Cina so poco o niente, perciò mi affascina sempre sentirne parlare. Grazie della segnalazione, e poi attendo i tuoi racconti!

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    1. Grazie Silvia, a breve mi piacerebbe ospitare anche te, appena riesco a leggere il tuo libro ^_^

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  2. Che bello, sia il libro sia sentir parlare della Cina da un'italiana che ci vive :) passerò a dare un'occhiata al blog!

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  3. Mi incuriosiscono sempre le esperienze expat, ma dal blog dell'autrice (i post che hai linkato tu) sembra che non sappia il cinese, come fa ad "adattarsi" se non impara la lingua??
    Comunque ora vado a vedere il libro (ieri il link non c'era).

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    1. Sta cercando di imparare a comunicare, il cinese non è una lingua facile.

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  4. Adoro vado a curiosare nel blog di Antonella! Mi incuriosiscono molto queste esperienze all'estero! E poi adoro la Cina, mi piace sapere qualcosa di più su questo Continente!❤
    http://gattaracinefila.blogspot.it/

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  5. Risposte
    1. Grazie! Arrivo tardi e ti auguro un buon lunedì ;)

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