L'estate è il periodo più tragico per chi lavora in un cinema (cioè io). Spesso la gente è più interessata all'aria condizionata che alla pellicola*, ed è la stagione cinematografica in cui escono pochissimi titoli. Capita quindi che se hai la fortuna d'avere un film che ti garantisce un minimo di presenze giornaliere non lo togli più. O quasi.
*ho scritto pellicola perché fa figo, in realtà non esiste più da qualche anno, sostituita dal digitale.
E qui inizia la parte divertente. Il pubblico affezionato controlla tutte le settimane il giornale e vede che da noi i film sono sempre gli stessi. Embè? Andranno da un'altra parte, direte voi. Se ne faranno una ragione, aspetteranno.
Sbagliato.
Telefonano.
Devono aver capito che il disagio è meglio esporlo che tenerselo dentro, e di sicuro penseranno che la cassiera è la persona più indicata per sfogare la propria frustrazione. In questi giorni di gente ce n'è poca, ma la linea telefonica è calda. Più o meno la domanda è sempre la stessa, ma i toni si differenziano. Grossomodo le tipologie sono tre.
Tipo 1. L'agitato.
Quello che non saluta nemmeno ed esordisce con "Come mai non cambiate film? Io li ho già visti!"
Tipo 2. Il sintetico.
Quello che non ho neanche alzato la cornetta che "Avete sempre gli stessi film." Come se non ce ne fossimo accorti e avevamo bisogno che ce lo dicesse lui.
Tipo 3. Il simpatico.
"Buonasera, sono un vostro cliente, si ricorda? No? E per forza! Questi film sono venuto a vederli un mese fa ahaha (risata isterica). Quando cambiate?"
L'estate è anche il periodo dei freddolosi vs caldazza forever.
Nello stesso spettacolo mi ritrovo in sala quello che arriva in canottiera e si lamenta che ha freddo, quello che arriva col maglione e dice che fa caldo, quello che "se lo sapevo mi portavo la copertina" e quello che "robe da matti, una volta mica c'era l'aria condizionata e nessuno si lamentava, ora ci tocca congelare e stare pure zitti".
Comunque, per me, l'estate è soprattutto vedere il sole dall'altra parte dei vetri e interrogarmi sui misteri delle persone che non hanno una cippa lippa da fare e preferiscono venire al cinema piuttosto che andare al parco, o in piscina, o al mare.
Nel mio giorno libero invece io sono andata a Milano, di nuovo. Rispetto alla scorsa settimana, in cui faceva freschino, il sole era fortissimo. La coda per ritirare il visto per la Cina era piuttosto lunga ma ci ho messo poi solo un'oretta, tempo in cui ho assistito a varie tipologie di persone che l'attesa la patiscono proprio (come quello entrato un secondo prima di me, alle 10:45, che spergiurava di essere lì dalle 9, incolpando la povera impiegata di essere da sola e pure lenta).
Sono riuscita ad avere qualche ora per visitare un po' la città, che acquista punti ogni volta. Il paragone con Torino nasce spontaneo, e secondo il mio umile punto di vista vince a mani basse su tutto. Cos'ha in più rispetto alla mia città? Turismo, ricchezza e Superdry, il negozio più figo del mondo. L'ho scoperto anni fa ad Amsterdam, l'ho ritrovato a Bordeaux, a Roma e adesso a Milano.
Mettiamola così, alla fine per le mie finanze è un bene che a Torino non ci sia.
Comunque, avete presente il progetto a cui accennavo nello scorso post? Quello in cui dicevo che per scaramanzia non dicevo niente ma ero super super entusiasta? Ecco, devo essermi portata sfiga da sola perché è sfumato. Andato. Ciao ciao.
La parte positiva di me sta cercando di convincermi che ci saranno altre occasioni.
La parte negativa dice che le cose non cambieranno mai.
Sulle due, cerco di far valere la mia parte razionale che mi dice che sognare non costa niente, ma che se voglio che una cosa si realizzi dovrei puntare su un desiderio alla mia portata, e quello in questione era probabilmente troppo grande per me. Così grande che forse ci credevo solo io.
E con questa notizia bomba (cit.) vi saluto, constatando che questo blog sta prendendo una piega nonsense preoccupante.
*ho scritto pellicola perché fa figo, in realtà non esiste più da qualche anno, sostituita dal digitale.
E qui inizia la parte divertente. Il pubblico affezionato controlla tutte le settimane il giornale e vede che da noi i film sono sempre gli stessi. Embè? Andranno da un'altra parte, direte voi. Se ne faranno una ragione, aspetteranno.
Sbagliato.
Telefonano.
Devono aver capito che il disagio è meglio esporlo che tenerselo dentro, e di sicuro penseranno che la cassiera è la persona più indicata per sfogare la propria frustrazione. In questi giorni di gente ce n'è poca, ma la linea telefonica è calda. Più o meno la domanda è sempre la stessa, ma i toni si differenziano. Grossomodo le tipologie sono tre.
Tipo 1. L'agitato.
Quello che non saluta nemmeno ed esordisce con "Come mai non cambiate film? Io li ho già visti!"
Tipo 2. Il sintetico.
Quello che non ho neanche alzato la cornetta che "Avete sempre gli stessi film." Come se non ce ne fossimo accorti e avevamo bisogno che ce lo dicesse lui.
Tipo 3. Il simpatico.
"Buonasera, sono un vostro cliente, si ricorda? No? E per forza! Questi film sono venuto a vederli un mese fa ahaha (risata isterica). Quando cambiate?"
L'estate è anche il periodo dei freddolosi vs caldazza forever.
Nello stesso spettacolo mi ritrovo in sala quello che arriva in canottiera e si lamenta che ha freddo, quello che arriva col maglione e dice che fa caldo, quello che "se lo sapevo mi portavo la copertina" e quello che "robe da matti, una volta mica c'era l'aria condizionata e nessuno si lamentava, ora ci tocca congelare e stare pure zitti".
Comunque, per me, l'estate è soprattutto vedere il sole dall'altra parte dei vetri e interrogarmi sui misteri delle persone che non hanno una cippa lippa da fare e preferiscono venire al cinema piuttosto che andare al parco, o in piscina, o al mare.
Nel mio giorno libero invece io sono andata a Milano, di nuovo. Rispetto alla scorsa settimana, in cui faceva freschino, il sole era fortissimo. La coda per ritirare il visto per la Cina era piuttosto lunga ma ci ho messo poi solo un'oretta, tempo in cui ho assistito a varie tipologie di persone che l'attesa la patiscono proprio (come quello entrato un secondo prima di me, alle 10:45, che spergiurava di essere lì dalle 9, incolpando la povera impiegata di essere da sola e pure lenta).
Sono riuscita ad avere qualche ora per visitare un po' la città, che acquista punti ogni volta. Il paragone con Torino nasce spontaneo, e secondo il mio umile punto di vista vince a mani basse su tutto. Cos'ha in più rispetto alla mia città? Turismo, ricchezza e Superdry, il negozio più figo del mondo. L'ho scoperto anni fa ad Amsterdam, l'ho ritrovato a Bordeaux, a Roma e adesso a Milano.
Mettiamola così, alla fine per le mie finanze è un bene che a Torino non ci sia.
Comunque, avete presente il progetto a cui accennavo nello scorso post? Quello in cui dicevo che per scaramanzia non dicevo niente ma ero super super entusiasta? Ecco, devo essermi portata sfiga da sola perché è sfumato. Andato. Ciao ciao.
La parte positiva di me sta cercando di convincermi che ci saranno altre occasioni.
La parte negativa dice che le cose non cambieranno mai.
Sulle due, cerco di far valere la mia parte razionale che mi dice che sognare non costa niente, ma che se voglio che una cosa si realizzi dovrei puntare su un desiderio alla mia portata, e quello in questione era probabilmente troppo grande per me. Così grande che forse ci credevo solo io.
E con questa notizia bomba (cit.) vi saluto, constatando che questo blog sta prendendo una piega nonsense preoccupante.
Il tuo blog resta comunque uno dei miei preferiti, alla faccia del nonsense.
RispondiEliminaTu sì che sai motivarmi! ^_^ grazie ♥
EliminaNon so se è giusta, ma ho sentito una citazione più o meno così: "se il desiderio non è abbastanza grande non vale la pena realizzarlo"... (per i negozi io preferisco non trovare ovunque le stesse marche! mi son cadute le braccia a trovare centinaia di Occitane in Giappone!)
RispondiEliminaIl problema è che io ho difficoltà anche con quelli piccoli, di desideri...
EliminaLe stesse marche le odio anch'io, infatti salto bellamente i vari H&M, Zara &co. Questo negozio mi piace perché è particolare, fa roba che mi piace tantissimo e mette a rischio le mie finanze, ma magari un giorno lo troverò dappertutto e perderà di fascino ai miei occhi, può essere.
Il nonsense ci vuole in estate, almeno un po' di vacanza prima di quella vera. Io non mi sognerei di chiamare al cinema per protestare sul programma, anche se le cose che hai scritto, compresa quella sull'aria condizionata, le penso sempre tutte. Ho sempre la sciarpa o una giacchetta con me, per proteggere bene la gola: in estate è necessaria ovunque, ma non mi sognerei mai di far spegnere l'aria condizionata, perché aiuta a tenere lontani gli odori di putrefazione che certe persone emanano col caldo, e in una sala del cinema mi voglio godere il film :D
RispondiEliminaPeccato per il tuo progetto, ma se riesci a pensarne subito un altro "più alla tua portata" poco male, no? Sì, dai, diciamo così ;)
Buon fine settimana.
Qui la gente ci tiene a farmi sapere ciò che pensa, specialmente se si tratta di critiche ^_^ Comunque quelle telefonate mi divertono, anche perché me li immagino che leggono il giornale (o guardano su televideo, una roba che pensavo non esistesse manco più) vedono gli stessi titoli e dopo aver borbottato pensano "ora gli telefono e gliene dico quattro!" ^_^
EliminaSul progetto...sto ancora metabolizzando la batosta, per ora sembrerebbe che l'ho presa abbastanza bene.
Per me il cinema è un luogo magico, estate, inverno, in qualsiasi stagione, Interessante vederlo dall'altra parte della "barricata" ... riguarda la gente che chiama, ti confermo che anche sul mio lavoro ne sento di tutti i colori, domande assurde che si potevano evitare ... viviamo in un mondo di stressati, sempre!
RispondiEliminaAvere a che fare con la gente ha risvolti inimmaginabili, io credo di esserci abbastanza portata e in genere tendo a vedere il risvolto comico in ogni situazione, ma certe volte mi cascano le braccia!
EliminaOh, senti, ma non avete qualche altro film? XD tanta tanta simpatia...
RispondiEliminaComunque, se i film non li puoi cambiare, fai sempre in tempo a mettere altri sogni nel cassetto, la vita è un po' così: bisogna progettare, fare e disfare, e ricominciare...
Guarda, ti dirò che questa batosta forse mi ha fatto bene, perché mi sono messa sotto a lavorare ad altro con un impegno che mi ha sorpreso.
Eliminapotresti aprire un altro blog con i pazzi del cinema :D
RispondiEliminaNe avrei da scrivere a palate ^_^ Solo che dovrei mantenere un certo anonimato che ormai non ho più!
Eliminaahahah il lavoro a contatto diretto con le persone richiede davvero una santissima pazienza ma è bello sapere che vi sono super fedeli questi clienti..o no? Il mio ragazzo adora superdry e ogni volta che trova un negozio mi porta una camicia..si sono troppo viziata!
RispondiEliminaSì, pazienza ce ne vuole, ma ti dirò che mi diverto un sacco ^_^
Elimina...il tuo ragazzo merita un monumento!
e bellissimo che hai ottenuto il visto..ma tra le riche devoe ssermi eprsa e non ho capito quando parti..così x invidiarti un pò...
RispondiEliminaDevo ancora aspettare tre lunghe settimane!
EliminaE fra i film ripetuti all'infinito c'è anche Florida? Quello francese? L'ho visto l'altra sera e mi è piaciuto un sacco. Anche se alla fine era davvero triste. Un misto di triste e bello, più bello che triste. Anche se abbastanza tanto triste. Ma soprattutto bello eh. Tre quarti bello, un quarto triste. Stasera ho recuperato le donne del 6° piano dello stesso regista, visto: più niente frazioni, una delusione boia. Mica si può sempre.
RispondiEliminaCavoli mi spiace per la batosta ma mi par di capire tu abbia già reagito alla stragrande, in bocca al lupo per tutto!
Ps noodlesforever mi fa morì : D
Ciao Diego, grazie per il commento! Uno dei film in questione è quello di Virzì, l'altro è quello di Almodovar.
EliminaFlorida non l'ho visto, ma ricordo che Le donne del 6 piano mi era piaciuto.
Grazie per l'incoraggiamento ^_^
Perché nonsense? A me piacciono i tuoi post di aggiornamenti vari, e non sapevo che lavorassi in un cinema. Non sapevo nemmeno che le persone trovassero il modo di rompere le palle pure li dentro, in effetti. Ma come si fa? -___-
RispondiEliminaPerché mi sembrava di aver scritto un post senza capo né coda ^_^
EliminaPerché nonsense? A me piacciono i tuoi post di aggiornamenti vari, e non sapevo che lavorassi in un cinema. Non sapevo nemmeno che le persone trovassero il modo di rompere le palle pure li dentro, in effetti. Ma come si fa? -___-
RispondiEliminaMa siamo in estate( tempo permettendo ) Ciccola mia, e sbrigliamo la nostra fantasia, leggera o pesante che sia...Mi hai fatto molto ridere perchè presumo di essere anni che non entro in una sala cinematografica.
RispondiEliminaDa ragazza , ai tempi universitari, mentre le altre facevano o le vasche in via xx settembre in Genova, io sorbivo anche tre film per giorno..mi hanno sempre rilassato, godevo proprio e la mia mente tornava libera. E più erano datati più ero felice..
Evviva il tuo cinematografo! Passerò qualche volta ..chissà!
Bacio notturno
Sai Nella che al cinema vado pochissimo pure io? Sono come il detto che dice che il calzolaio va in giro con le scarpe rotte ^_^ Ci vado solo per i film di animazione, che meritano la visione su grande schermo. Per tutti gli altri preferisco il divano di casa e la mia TV!
EliminaBaci
Oh, mi dispiace per il tuo progetto, spero che ne nasca presto uno nuovo (e che stavolta vada in porto!). Però intanto c'è l'emozione del viaggio imminente! :-)
RispondiEliminaSì, per ora mi concentro su quello, poi si vedrà. Grazie
EliminaLeggo solo ora. Mamma mia, tutti i lavori in cui si risponde a dei clienti al telefono sono terribili per chi li fa, ma una fonte inesauribile di aneddoti.
RispondiEliminaMi spiace per il tuo progetto, ma visto che sognare è gratis tanto vale farlo in grande!
Hai mai pensato di proporti come scrittrice di guide alla Lonley planet e simili?
Mi hai fatto fare un salto sulla sedia! Non ci ho mai pensato, no. Dici che potrei avere qualche possibilità?
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