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venerdì 24 agosto 2012Aggiornato il:

Il mio viaggio in Cina: Arrivo a Pechino

Diario di viaggio - Cina, giorno 1 - 1 e 2 agosto 2012

Dopo un viaggio durato una ventina di ore (tra volo e attese in aeroporto per lo scalo) siamo finalmente a Pechino! Mettiamo l'orologio 6 ore avanti e dopo pochi passi ci rendiamo conto di quanto è enorme questo aeroporto. Dopo le pratiche di immigrazione ci dirigiamo al ritiro bagagli. Seguiamo la freccia che ci dice di scendere le scale e... ci troviamo alla stazione di un treno. Pazzesco! Al ritiro bagagli ci si arriva col treno, che non ci mette neanche poco! Le nostre valigie sono già lì che ci aspettano, così andiamo a prendere il treno che ci porterà in città. Dai finestrini Pechino ci saluta con un bel cielo azzurro, io sono stanca ma l'emozione mi tiene sveglia.
Scendiamo alla stazione Dongzhimen e prendiamo la metropolitana per Jishuitan.

L'aeroporto di Pechino, area Arrivi.



Sul treno per Pechino città

Usciamo dalla metro e il caldo ci stende. Mi fermo un momento a controllare i miei appunti e a esultare un pochino per essere riusciti a fare tutto bene, almeno fino qui.
L'impatto è un po' forte: il marciapiede per l'ostello è sconnesso, in alcuni punti non c'è la pavimentazione, in altri bisogna passare sulla strada perchè ci sono cumuli di terra. Motorini e biciclette (entrambi elettrici) si prendono la precedenza sui pedoni e in generale tutto quanto intorno a noi ha l'aspetto polveroso e trasandato. Sulla strada il traffico si fa sentire: nei prossimi giorni ci abitueremo ai clacson, suonati in continuazione anche senza motivo.

La stazione metro Jishuitan

Decisamente sudati arriviamo all'incrocio con l'hutong dell'ostello. Una via stretta, con ristoranti che hanno l'aspetto poco igienico ma che mandano un buon profumino di carne grigliata. Case basse, con stanze minuscole al cui interno si intravedono 7 o 8 persone attorno al tavolo. Qualche venditore ambulante di frutta e verdura, e una gabbia con qualche gallina viva pronta per essere spennata.

L'ostello mi fa una strana impressione. L'architettura è carina, essendo una tipica casa cinese col cortile interno, ma il tetto che chiude tutta l'area che dovrebbe essere all'aperto e l'accozzaglia di decorazioni che pendono dal soffitto rendono l'ambiente un po' opprimente. Qui, su due piani, ci sono le stanze e le camerate dell'ostello principale, e ci sono una decina di ragazzi occidentali.
La signorina della reception parla inglese, e dopo essersi fatta le fotocopie dei nostri passaporti ci fa accompagnare al "nostro" ostello, che si trova poco più avanti, in una via interna.

Che meraviglia! Una bellissima costruzione bassa che gira intorno a un cortile delizioso con piante, alberi e una fontana. Mi piace all'istante.

Il cortile dell'ostello

Ci riposiamo un po' e poi usciamo per prendere un po' di confidenza con la zona, che subito mi sembra un complicato intrico di vie ma ci orientiamo abbastanza facilmente.
Il nostro giro per gli hutong ci porta in una via bellissima, piena di ristorantini e negozietti. Si sta facendo buio e le luci delle lanterne creano un'atmosfera surreale. Se non ci fosse tutta questa gente in giro penserei di essere finita in una scena de La città incantata, quando cala la notte e in giro si vedono solo le ombre degli spiriti.

Un hutong di Pechino

In questo ristorante la cucina è particolarmente piccante!

Sulle case di questo hutong ci sono dipinti che illustrano le mansioni originali a cui erano dedicate le varie abitazioni.

Per cena restiamo in zona e scegliamo un ristorante abbastanza a caso.
Ordiniamo qualche piatto indicandolo sul menu (che per fortuna ha le fotografie) e una birra che ci viene servita chiusa, una cosa di cui ci abitueremo col tempo. Fortuna che Lore sa aprirle con l'accendino, dato che io non sono capace.
Ci portano un'insalata mista con le mandorle in una salsa buonissima, una frittata con un po' troppo aglio per i miei gusti, carne e verdure alla griglia e un ottimo ciotolone di noodles. Le porzioni sono più che abbondanti e avanziamo parecchia roba, ma siamo davvero soddisfatti di questa nostra prima cena a Pechino, che ci è costata appena 84 yuan.

Mentre torniamo all'ostello i vicoli mi sembrano più familiari e una volta arrivati in cortile mi sento già un pochino a casa.

Il mio primo (buonissimo) ramen



Qualche piccola spiegazione:

- La moneta cinese è lo yuan, chiamato renminbi (moneta del popolo) e si può trovare abbreviato in diversi modi: RMB, CNY, ¥ . Al cambio attuale 1 yuan equivale a € 0,12 (dunque la cena di stasera ci è costata circa € 11).

- Gli hutong sono i vicoli su cui si affacciano le abitazioni tradizionali. Sono un patrimonio prezioso che purtroppo sta scomparendo per far posto a palazzoni e grattacieli.

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Info pratiche di viaggio:

Volo TRN - FRA 14:50 - 16.15 Lufthansa
Volo FRA - PEK 20.15 - 11.35 China Airline

Dall'aeroporto di Pechino Express Railway stop Dongzhimen ( RMB 25)

Red Lantern House
No 5 Zhengjue Hutong, Xinjie Kou
Xicheng District - Beijing - China
(Camera doppia RMB 252 a notte)

Metro Line 2 stop Jishuitan Exit C (RMB 2)
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23 commenti:

  1. Che emozione, per me il viaggio in Cina inizia ora, col tuo primo resoconto! I ristoranti con le lanterne rosse accese sembrano davvero quelli de La città incantata.
    Ero un po' preoccupata per voi perché, più o meno nel periodo in cui accennavi all'imminente partenza, in Cina ci sono state piogge fortissime che hanno bloccato tutto, ma dalle foto mi sembra che le abbiate scampate, meno male!

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  2. Eh, nelle prossime puntate ci sarà anche l'incontro col tifone! Io speravo che la notizia non arrivasse in Italia per non far preoccupare nessuno. (Niente di grave comunque)

    In più di un'occasione ho pensato di trovarmi nella Città incantata!

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  3. WOW! Per me ciò che scrivi è tutto completamente nuovo e inimmaginabile, anche perché, devo ammetterlo, non sono mai stata una cima in geografia, però mi interessa un sacco sapere che si fa da un altra parte del mondo per cui aspetto il seguito ;)

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    1. Sembra ancora inimmaginabile anche a me che ci sono stata...

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  4. Cioa Ciccola! ^^
    Mi piacerre tanto visitare la Cina.
    Come dice Automaticjoy sembra davvero La città incantata!!!
    Bello!!!

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    1. La Cina è un paese meraviglioso, anche se è l'esatto opposto del Giappone! (Soprattutto per le abitudini e i comportamenti dei cinesi, che qualche volta sono un po' estremi! Ne parlerò meglio nei prossimi racconti)
      Grazie

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  5. Ben tornata!!! *-* (sei tornata, vero? XD)
    Adoro leggere i diari di viaggio *____* Si trovano sempre tante informazioni utili e vengono svelate piccole curiosità.
    In tv ho visto parecchi reportage sulla Cina e ricordo che nelle grandi città, il rumore delle strade, con clacson e motorini, era onnipresente =_=

    I ristoranti per le strade mi hanno sempre fatto un'ottima impressione, ma la probabile mancanza di igiene mi inquieta un po'...hai dovuto fare dei vaccini prima di partire?

    Porzioni abbondanti, buon cibo e prezzi bassi...un sogno *____*
    Carino il cortile dell'ostello *-*

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  6. Sì sono tornata da due giorni e sono ancora un po' sballata per il fuso orario!
    Niente vaccini, per visitare le grandi città non ce n'è bisogno. Ci va solo un pochino di buon senso e sicuramente un po' di fortuna. Non ho mai bevuto acqua non imbottigliata, anche se in molti posti hanno l'abitudine di portarti gratuitamente una caraffa d'acqua appena ti siedi a tavola (come fanno in Giappone e in quasi tutta Europa). E poi mangiare solo cibo cotto, o frutta ancora da sbucciare. Per tutto il resto (pulizia e condizioni fatiscenti) si chiude un occhio, a volte tutti e due!

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  7. Che bello! Non vedo l'ora di sapere il resto ^^

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  8. Bentornata! Mi piacerebbe un sacco fare un viaggio in Cina e mi sa tanto che, quando riuscirò a smuovere la Dolce Metà, verrò da te a prendere ispirazione ^^

    Quello dell'aglio dev'essere un problema diffuso della cucina cinese vera (non quella che passa da noi come cinese), dato che ho sentito spesso persone lamentarsi di gruppi di colleghi cinesi dall'alito "pesante" ;-P

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    1. Aglio, cipolla e peperoncino anche a colazione, certe fiatelle!
      I ristoranti cinesi qui hanno adeguato la cucina ai gusti italiani, lì si trova ben poco di quello a cui ero abituata, e alcuni sapori sono davvero un po' troppo forti per i miei gusti.

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  9. Che meraviglia!
    E' proprio bello essere portate in giro dal tuo blog :D

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    1. Troppo buona! Per me scrivere del viaggio è un po' come riviverlo, mi emoziono a ogni ricordo!

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  10. Wow, dev'essere proprio un altro mondo! Mi piacerebbe tanto vedere la scena in stile Città incantata. E mi ispira moltissimo la vostra cena! *W*

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    1. Come prima cena siamo stati fortunati, in Cina abbiamo trovato sapori molto diversi da quelli a cui siamo abituati e a volte non corrispondevano ai nostri gusti. (Oltre al fatto che molte volte non sapevamo proprio cosa stavamo mangiando...ma forse in certi casi è meglio non sapere!)

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  11. Ohh, ma che meraviglia quel ramen, a vederlo mi è venuta una voglia...!!^^
    Complimenti per le foto e per la prima parte del tuo diario di viaggio, molto dettagliato, mi hai fatto venire voglia di conoscere meglio la Cina, che non è tra i paesi che amo di più, ma d'altronde la conosco così poco! Non vedo l'ora di leggere il resto!!^_^
    A presto! :)

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    1. La mia curiosità verso la Cina è stata più forte dei pensieri contrastanti nei confronti di un Paese "particolare". Volevo vedere con i miei occhi come vivono i cinesi, e anche se la mia esperienza è limitata a una piccola parte di un territorio così vasto devo dire che mi sono ricreduta su molte cose.

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  12. Ciao. Sai, è così lontana che mi sembra inavvicinabile e se anche tutto quel che è oriente mi attira molto, questo paese non entra in modo automatico nella mia lista. Leggendo il tuo racconto e il modo in cui ci hai annunciato la tua partenza, fa aumentare il desiderio di visitarlo. Vado a leggere il seguito.

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    1. Lontana, già, è lontanissima! Ma ti assicuro che è davvero un posto magnifico. E io ne ho visitato solo una piccola parte, ma se potessi ci tornerei. Anzi, mi piace essere ottimista: ci tornerò di sicuro.

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  13. che bello il vostro ostello! i clacson... mi ricordano tanto new dehli, in india, era un delirio!

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  14. Ciao volevo sapere un info riguardo al visto turistico..ti spiego il mio ragazzo lavorerà sei mesi a Pechino e io vorrei seguirlo..ma il visti può comprendere sei mesi di validità??grazie e complimemti per il blog..tutto fantastico:-)

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    1. Il visto turistico dura solo un mese. Il tuo ragazzo avrà un visto lavorativo ma non puoi usufruirne anche tu.

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