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martedì 13 febbraio 2018Aggiornato il:

Lo zaino è pronto, io no

Sto tornando a scrivere dopo un anno di alti e bassi, riprendo in mano vecchi progetti e cerco di recuperare i pezzi che ho lasciato per strada. Mi sono sempre considerata una persona affidabile, su cui si può contare, perciò l'idea di non riuscire a mantenere un impegno mi mette in crisi.

L'unica cosa in cui sono riuscita ad essere costante in questi mesi è stata la lettura. Tra tanti libri ce n'è uno che vorrei consigliare a chi ama viaggiare, dato che si può viaggiare anche stando sul divano, e io ultimamente lo sto facendo spesso.

Il libro in questione si intitola Lo zaino è pronto, io no. Chi l'ha scritto si chiama Marco Lovisolo, viaggiatore zaino in spalla e scrittore per passione.

CopertinaLa prima cosa che mi ha colpito di lui è che prima ha pubblicato il libro e poi aperto un blog (questo), e nell'era dei blogger/influencer/instagrammer/laqualunquer mi sembra una scelta davvero originale.

Sul suo blog si definisce così:
Viaggiatore seriale, zaino in spalla e penna in mano. Umorismo pessimo e una passione smodata per il blues, il nebbiolo e Frankenstein jr. 
La seconda cosa che mi ha colpito è che Marco ha viaggiato tantissimo, da solo. Ha affrontato situazioni e avventure (o disavventure, dipende dai punti di vista e dal grado di ironia che riesci a metterci in certi casi) che personalmente mi avrebbero fatto venire l'ansia. E le racconta con una simpatia che penso no, non dovrei ridere delle sue disgrazie, ma è più forte di me, mi perdonerà se mi sto piegando in due.




Mi sono trovata in sintonia col suo modo di pensare, ho apprezzato moltissimo il suo punto di vista, il suo rispetto nei confronti della cultura e delle abitudini del posto, e il suo modo di descrivere situazioni e emozioni. È riuscito addirittura a convincermi che potrei essere pronta per l'India (la mia bestia nera, ne sono attratta ma ne ho una paura folle), perché mi ha divertita e commossa, e perché come dice lui, se ce l'ha fatta lui ce la possono fare tutti. Ne dubito, ma mi incoraggia moltissimo.

La verità è che ha fatto dei viaggi da paura ed è bravo a raccontarli mettendo il lettore a suo agio, ha umiltà da vendere e una auto-ironia pazzesca. Il libro me lo sono divorato in due giorni, per dire.


"Lo zaino è pronto, io no" parla di viaggi ma non è una guida. Alla fine fa venire voglia di partire, questo è vero, ma non ci sono indicazioni o indirizzi, è una lettura che ispira e fa venire voglia di preparare i bagagli e andare. La trovo ottima per trovare spunti (e io adoro trovare spunti) e al termine di ogni capitolo ci sono dei consigli che ho apprezzato davvero molto.


E poi devo essere sincera. Io difendo la categoria dei viaggiatori che scrivono per passione e che hanno il coraggio di mettersi alla prova con un progetto che impegna tempo ed energie. Credo che se una persona è in gamba sia giusto supportarla, ed è per questo che sono felice di contribuire nel mio piccolo a condividere e a far conoscere questo libro.




“I viaggiatori, in realtà, sono artisti”



Qui il link dove si può acquistare il libro


8 commenti:

  1. Sembra un libro molto carino, anche per me non che non sono esattamente un viaggiatore :) Grazie per avermelo fatto conoscere!

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  2. Ho iniziato a seguire blog e la pagina FB, vediamo cosa ci dice Marco.
    Viaggiare da solo è in effetti una grande avventura.
    Ci vuole coraggio. Per me spesso però è il contrario: io sono pronto ma non ho voglia di fare la valigia XD

    Moz-

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    1. Ultimamente pure io!!! Dovrei tenermi uno zaino sempre pronto, per ogni evenienza, così mi eviterei la scocciatura. Può essere un'idea :)

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  3. Interessante questo libro e come lo presenti ... fortunata te che sei riuscita a leggere, io purtroppo faccio sempre più fatica, tra lavoro, blog, viaggi, e mille altri progetti per la testa.

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    1. Toglietemi tutto, ma nin i miei libri! Potrei forse (e dico forse) stare anche senza viaggiare, ma senza leggere proprio no.

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  4. Ecco, adesso lo voglio leggere anche io! Mi sembra proprio il genere di libri di viaggio che mi piace leggere. E visto che ultimamente sto viaggiando poco, cioè niente, potrebbe farmi evadere il giusto. Anche io sono affascinata dall'India, più che altro perché la collego allo yoga e all'ayurveda, ma non mi è mai venuta l'idea di andarci.

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    1. Una lettura davvero piacevole, su Amazon lo trovi anche in e-book

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Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



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