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mercoledì 15 maggio 2024Aggiornato il:

Quattro giorni a Marrakech - quarta parte

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Diario di viaggio a Marrakech
23 febraio 2024

Stamattina il cielo è coperto e la temperatura è fresca. Studiamo il percorso e andiamo a piedi ai Jardin Majorelle, passando dalla Koutoubia, la Moschea più importante di Marrakech col minareto alto 69 metri. Devo dire che è semplice orientarsi fuori dalla medina, ma in caso di bisogno vi segnalo che qui Google Maps funziona benissimo.

I Jardin Majorelle si trovano in Rue Yves Saint-Laurent, una delle vie più ricche e eleganti della città. Jacques Majorelle era un pittore francese che negli anni 20 si trasferì nella medina di Marrakech, innamorato della città (come dargli torto). Un paio di anni dopo comprò un palmeto poco fuori dalla medina e ci fece costruire una villa in stile moresco immersa in uno splendido giardino botanico. Il colore degli edifici è il blu Majorelle, tonalità di blu cobalto creata da lui. Destino volle che in seguito ad un incidente d'auto tornò a Parigi e il giardino rimase abbandonato per anni, finché non arrivò Yves Saint-Laurent che se ne innamorò al punto di comprarlo insieme a Pierre Bergé, con cui andò a vivere in quella che ribattezzarono Villa Oasis.

All'interno della villa, al piano terra, si trova il museo berbero che è assolutamente da non perdere. C'è una sala specchiata completamente al buio dove sembra di stare sotto al cielo stellato del deserto, una meraviglia.

Koutoubia

Quattro giorni a Marrakech - terza parte

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Diario di viaggio a Marrakech
22 febbraio 2024

Avendo a disposizione quattro giorni è possibile dedicarne uno ad una escursione a scelta da Marrakech. Noi abbiamo optato per Essaouira, città portuale e balneare sulla costa atlantica del Marocco.

Il trasferimento è stato organizzato dal nostro Riad, la mattina ci siamo presentate puntuali alla reception e ci è venuto a prendere la controfigura di Ussain Bolt, che correndo come un matto ci ha accompagnate al punto d'incontro dove siamo arrivate sudate e col fiatone. Corsa a perdifiato servita a nulla, dato che abbiamo poi aspettato circa un'ora il pulmino, ma vabbè.

Il viaggio dura circa tre ore, anche qualcosa in più considerando la pausa pipì in Autogrill e la pausa consigli per gli acquisti. Essaouira, oltre che per il mare, è famosa per l'argan. A quanto pare solo qui c'è l'argan vero e puro, tutto il resto è fuffa. Avete comprato olio di argan a Marrakech? Fuffa. Avete intenzione di comprare argan in altri posti che non siano Essaouira? Fuffa. La pausa consigli per gli acquisti è ovviamente in una fabbrica di argan (maddai?) dove ci sono delle tenere vecchine che macinano l'argan mentre una ragazza ci spiega i vari processi. La visita termina nel negozio dove c'è davvero di tutto di più, tutto a base di argan, a prezzi assolutamente inaccessibili per le mie tasche. Mi dispiace, ma probabilmente tornerò in Italia con argan qualità fuffa, non ditelo alle vecchine. 

Autogrill

 

Quattro giorni a Marrakech- seconda parte

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Diario di viaggio a Marrakech
21 febbraio 2024

Una delle cose più belle di soggiornare in un Riad è che la colazione viene servita nella terrazza. Saliamo presto (sono le 7.30 ed è ancora notte fonda) e ci godiamo l'alba che piano piano illumina il cielo di rosa. La colazione è semplice ma abbondante: pane, focaccine e crepe con burro, marmellata e miele, yogurt, frutta fresca, uova e caffè. Direi che c'è tutto l'occorrente per fare il pieno d'energia.

Attraversiamo piazza Jamaa el Fna che di mattina è così tranquilla e silenziosa che sembra un posto completamente diverso da quello visto ieri sera. Ci inoltriamo nei vicoli della Medina, dove i negozi sono ancora quasi tutti chiusi e in giro ci sono poche persone e tanti gatti. I gatti di Marrakech sono uno spettacolo, sono ovunque, bellissimi, amati, cibati e coccolati (com'è giusto che sia, ma non me l'aspettavo). Il sole filtra dalle coperture dei vicoli in legno intarsiato creando un'atmosfera davvero affascinante.

Medina

Quattro giorni a Marrakech - prima parte

Questo è il racconto nel mio viaggio a Marrakech, dove ho trascorso quattro giorni intensi compresa una escursione a Essaouira. Se siete capitati in questo blog perché volete organizzare la visita a Marrakech al fondo di ogni post trovate le info pratiche.


Diario di viaggio a Marrakech
20 febbraio 2024

Il volo da Caselle è partito abbastanza in orario, lasciamo Torino con una temperatura invernale, atterriamo a Marrakech che sembra inizio estate. Le procedure di immigrazione sono abbastanza veloci, nonostante la fiumana di gente che procede adagio verso i gabbiotti dove bisogna mostrare il documento, dichiarare il luogo in cui si soggiorna (come se i funzionari sapessero a memoria i nomi di ogni singolo hotel o riad della città) e ottenere il timbro che nel mio caso è il primo del mio finora immacolato (terzo) passaporto.

La Poison scopre con disappunto che il taxi prenotato su booking è in realtà una navetta condivisa con altri viaggiatori, che naturalmente non sono ancora arrivati quindi ci tocca aspettare. L'aeroporto di Marrakech è vicinissimo alla Medina ma nel traffico procediamo a passo d'uomo e ne approfitto per iniziare a farmi un'idea della città attraverso il finestrino. L'autista ci lascia all'imbocco di un vicolo del suq, tra pedoni che rischiano di finire sotto le auto e un carretto che ci taglia la strada.

Marrakech
Il nostro Riad - Jamaa el Fna dalla terrazza - una strada di Marrakech 

sabato 13 gennaio 2024Aggiornato il:

Una settimana a Cipro - rientro con imprevisto

- post precedente: Agia Napa -


Diario di viaggio a Cipro
19 settembre

Ci svegliamo abbastanza presto così facciamo tutto per benino:

- chiudiamo le valigie (con un po' di fatica ma incredibilmente sono riuscita a farci stare tutto, sarà perché ho quasi tutto addosso?)
- lasciamo la casa dopo aver controllato bene gli armadi (chissà perché ho sempre l'ansia di dimenticare qualcosa, manco viaggiassi con oggetti preziosi)
- andiamo a restituire il nostro affezionato catorcio (il disbrigo delle pratiche è più lungo di quanto mi aspettassi, ma siamo in largo anticipo quindi corriamo dietro al gatto dell'autonoleggio, che come tutti i gatti del mondo snobba chi lo guarda con gli occhi a cuore e si butta in braccio a chi per i gatti non ha particolarmente interesse - la Bionda - nel tentativo di convertirla)
- carichiamo tutto sul pulmino e ci facciamo portare in aeroporto in perfetto orario sulla nostra tabellina di marcia (anzi, abbiamo anche il tempo di fare colazione).

Il tabellone dice che il nostro volo è in orario, esce il gate, ci incamminiamo. Eccolo lì il nostro aereo Easy Jet che ha finito di scaricare e ora sta già imbarcando noi.

Mi avvicino e vedo che la gente inizia a tornare indietro, non si parte.


mercoledì 20 dicembre 2023Aggiornato il:

Una settimana a Cipro - crociera ad Agia Napa

- post precedente: Kolossi e Kourion - 

Diario di viaggio a Cipro

18 settembre 2023

Stamattina mi sveglio con un po' di malinconia e realizzo che è l'ultimo giorno a Cipro, questa settimana è letteralmente volata. Non possiamo lasciare l'isola senza aver fatto almeno un giro in barca, perciò andiamo ad Agia Napa a vedere cosa offre il porto turistico.

Questa cittadina è un po' la Rimini cipriota, la gente che sceglie Cipro per il mare e per fare baldoria e casino (tanto casino) deve venire qui. Io l'ho trovata bella ma cara, rumorosa e troppo patinata. Ma è il mio parere eh.

Appena ci avviciniamo ai banchetti delle crociere veniamo sommerse da proposte. Prendiamo qualche volantino e decidiamo quale offerta ci ispira di più mentre beviamo un caffè - caro e neanche particolarmente buono - al gigantesco bar della spiaggia. I tour sono più o meno tutti uguali, qualcuno dura qualche ora, altri tutto il giorno, in alcuni si mangia, in altri no. Noi scegliamo un giro in barca da mezza giornata, con pranzo incluso e sosta in più punti per fare il bagno. L'itinerario è più o meno sempre lo stesso, si parte da Agia Napa, si gira intorno alla penisola di Capo Greco e si arriva al confine col territorio turco di Cipro. Se siete ricchi e/o asociali potete anche affittare uno yacht privato eh, ma i posti per immergersi sono uguali per tutti.

Io adoro le gite in barca, non sono per niente snob, e non disdegno un po' di sano casino (tipo questo), ma alla fine questa gita è stata tutto sommato tranquilla.